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Autore: LetyJane    08/01/2016    1 recensioni
E' una mattina come tante altre alla Shibusen.
Ma tutto cambia quando una singolare ragazza dai capelli rosa investe Soul in un corridoio della scuola ( tranquilli, non si genera l'amore tra i due, viva la SoMa!).
Presto lei instaurerà un bel rapporto con Maka e gli altri. In particolare con Death the Kid.
Ma Miriam nasconde un segreto. Un segreto la costringerà a difficili scelte.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Miriam arrivò al campo da basket trovò Maka, Soul e degli altri ragazzi che la aspettavano. - Ehi, Ciao Miriam! - Esclamò Maka felice. - Ciao -. Tutti si voltarono a guardarla. - E tu chi saresti? - Le chiese Black Star. - Ehm... Sono Miriam Chabert -. - Beh, io sono Black Star: colui che supererà gli Dei! - Miriam sorrise. Pensò che quel tipo fosse buffo. Anche Tsubaki, Liz e Patty si presentarono. L'unico che non lo fece fu Death the Kid, che era rimasto a osservare attentamente il volto di Miriam. - Il tuo volto... - Disse affascinato. La ragazza arrossì. - Il mio volto... cosa? - - E'... E'... - - Deformato - Concluse Soul. Maka lo fulminò con lo sguardo. - Maka Chop! -. Poco dopo Soul si ritrovò sdraiato a terra con un solco sul cranio. Kid lanciò alla maestra d'armi un'occhiataccia. - Maka! Non l'hai colpito nel posto giusto! Così hai rovinato la perfetta simmetria del corpo...- Il ragazzo non fece in tempo a finire la frase, perchè anche a lui fu rifilato un doloroso colpo. Alla fine Soul si alzò massaggiandosi la testa. - Miriam, scherzavo. Volevo solo prendere in giro Kid -. Lei sorrise imbarazzata. Anche Kid balzò in piedi. - Idiota! Tu non capisci la perfetta simmetria del volto di questa ragazza! -. Miriam si portò istintivamente la mano sul viso. - La mia è una faccia come tante ... -. - No invece! - - Ma... - - Ah che importa? Avanti, giochiamo! -. Esclamò Black Star e si mise a palleggiare al centro del campo. - Io però gioco malissimo! - Li avvertì Miriam. - Tranquilla, peggio di Maka non potrai essere! - Esclamò Soul. - Maka Chop! -. I ragazzi giocarono fino al tramonto e alla fine la squadra di Miriam vinse. Dopo la partita erano tutti stanchi e sudati. Stavano ancora ansimando quando udirono una voce squillante. - Bravissima! Ma com'è brava la mia Maka-Chan! - Esclamò Spirit emozionato. Tutti si voltarono verso di lui. Ma quando era arrivato? - Papà! Ma che ci fai qui? - Chiese Maka infastidita. - Sono venuto a vedere la partita della mia adorata figliola!- - Dopo la discussione avvenuta ieri non sei degno nemmeno di definirti mio padre. Ragazzi, andiamo -.ù Tutti tranne Miriam seguirono Maka in silenzio, ma poi si affrettò a seguirli, sentendosi in colpa per quel tipo di prima. - Ehi Maka, quel tipo era tuo padre? - Le chiese alla fine. - Già! Vorrei che non esistesse! - Esclamò l'altra rossa in viso. Miriam avrebbe voluto chiedere il perché, ma non voleva essere scortese. - Beh, dovresti volergli bene.. Dopotutto è il tuo papà. E i padri sono persone speciali. - Sussurrò. L'altra si voltò irata. - E come potrei volerne all'uomo che ha tradito mia madre? Lo odio!Tu non puoi capire! Tu avrai sicuramente un padre perfetto che si occupa di te insieme alla mamma! -. Detto questo lei corse via, seguita da Soul che li salutò di fretta. Black Star, Tsubaki, Liz, Patty e Kid rimasero in silenzio a guardare. Miriam fece per seguirli, ma lo shinigami le prese dolcemente il polso. - Lasciali stare: succede sempre -. - Lo so, ma ho fatto arrabbiare Maka... Io non sapevo...- - Non preoccuparti: vedrai che domani Maka avrà già dimenticato tutto -. Kid sorrise. Miriam ricambiò. - Maka! Maka, aspettami! - Soul rincorse la sua meister per parecchio prima di riuscire a raggiungerla. Non si stupì nel vedere che la ragazza stava piangendo. - Soul... Che vuoi? -. - Non essere arrabbiata.... E' per quello che ha detto Miriam? - - No... Lei non c'entra. Il fatto che ieri ho litigato con papà... Per una cosa seria -. In realtà Maka non era arrabbiata, ma le aveva dato fastidio che qualcuno le dicesse come comportarsi col proprio padre. Il papà di Miriam al quanto pare era perfetto, sei lei diceva così. - Ti va di parlarne? -. - No... - Lui la strinse dolcemente tra le braccia e posò e labbra sulla fronte della ragazza. - Va tutto bene, è tutto a posto. Dopotutto tuo padre è fatto così, no? - Maka sorrise. - Già, hai ragione -. Soul ricambiò il sorriso. - Allora? Andiamo a casa? - - Tu vai, io ti raggiungo tra un po'. Prima faccio una passeggiata -. Soul annuì e i due si separarono. Maka capitò per caso davanti al cimitero, dove vide un volto familiare: quello di Miriam. Ma non fece in tempo ad andare a salutarla, perché la ragazza se n'era già andata. Maka si avvicinò alla tomba sulla quale Miriam aveva messo dei fiori. Lesse il nome- Anton Chabert e Maria Andrin, moglie di Anton. Lei rimase un po' lì, immobile. Si sentiva in colpa per ciò che aveva detto prima. Miriam non aveva detto quelle cose tanto per dire. Le aveva dette perché lei non aveva i genitori secondo la data incisa sulla tomba da quando aveva sei anni. Maka si chiese con chi avesse vissuto Miriam. Sentì dei passi alle sue spalle. - Scusami, conosci Miriam Chabert? - Le chiese una ragazza. Maka annuì. - Sì, perché? -. - Oh, sono una sua vecchia amica. Sapevo che Miriam si sarebbe trasferita qui a Death City, ma non sapevo dove. potresti indicarmi la strada? -. - Ehm... Ti accompagno -. - Ok. Piacere, io sono Jara -.
   
 
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