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Autore: Manganime_book_love    10/01/2016    1 recensioni
Vi siete mai chiesti come Uriah abbia vissuto le prove degli intrepidi per entrare a far parte della fazione? Di come si sia ritrovato innamorato di Marlene? O di come abbia superato, in generale, tutti gli ostacoli che gli si sono posti davanti? Per questo motivo ho deciso di scrivere questa storia, perché io mi chiedo spesso come abbia vissuto e cosa abbia provato durante la narrazione della trilogia di Veronica Roth.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lynn, Marlene, Un po' tutti, Uriah, Zeke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzo dalla sedia, sento le gambe che tremano ma mi faccio forza per andare avanti, arrivare alla porta e entrare nella stanza. La stanza non è molto grande, ha degli specchi e al centro una sedia. Affianco alla sedia c'è un signore alto con i capelli grigi come i suoi vestiti, probabilmente è un abnegante, e gli occhi azzurri. Mi si avvicina con un bicchiere in mano contenente uno strano liquido. 
- Ciao, io mi chiamo George.- mi dice.
- Ciao io sono Uriah, che cos'è quel liquido?-
- Questo serve per il test, dovrai berlo tutto, ma prima devi sederti su quella sedia, non vorrai mica cadere per terra.- mi risponde con un sorriso in volto che lo fa sembrare molto più giovane di quello che in realtà è.
Mi avvio con passo svelto verso la sedia e mi siedo, George mi passa il liquido e io lo bevo tutto, senza neanche fare caso al sapore, sempre che ne avesse uno. Poco dopo sento le palpebre chiudersi, il fiato farsi pesante, non sento neanche i muscoli di conseguenza non posso muovermi, e in un attimo capisco che mi sto addormentando ma non in modo normale, mi sto addormentando perché quel liquido mi sta inducendo a farlo contro la mia volontà e in un attimo tutto si fa più scuro.
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Mi sveglio ma George non c'è più, mi alzo dalla sedia e avverto un forte mal di testa.
Non so se è per il mal di testa che mi confonde ma la stanza si è ingrandita e al centro vicino alla sedia si trovano due tavoli, su uno è appoggiato un pezzo di carne, mentre sull'altro un coltello.
Mi avvicino ai tavoli e una voce che in vita mia non avevo mai sentito mi intima di scegliere o il coltello o il pezzo di carne. È una voce molto fastidiosa, una di quelle che una volta sentita non ti si toglie dalla testa per quanto è strana.
Senza farmi troppi problemi mi avvicino al tavolo e prendo il coltello mentre il tavolo con la carne scompare. Non so perché ho preso subito il coltello, forse avrei dovuto riflettere accuratamente su cosa scegliere ma ormai è tardi e forse è stato meglio così, credo che essendo intrepido il coltello potesse essermi più utile che un pezzo di carne puzzolente.
Guardo il coltello e noto che è identico a quelli che di solito usano gli intrepidi per l'addestramento degli iniziati, come mi ha raccontato Zake, questi coltelli sono leggeri ma molto affilati, perfetti per essere lanciati.
Mentre continua a osservare il coltello sento qualcosa muoversi dietro di me, mi giro di scatto e vedo un cane che ringhia furioso, il cane comincia a venire verso di me con gli occhi scuri iniettati di sangue e i denti affilati. Senza neanche pensarci metto il coltello davanti a me, sperando che il cane non mi si avvicini troppo. 
Quando il cane fa altri passi per venire verso di me, qualcosa alla sua destra lo distrae, una bambina all'incirca di sei anni vestita di bianco, quasi sembra un angelo. Si avvicina all'animale con le braccia in avanti e pronuncia una sola parola prima che il cane punti su di lei, ovvero “cucciolo". Non so cosa mi stia succedendo ma non appena il cane si gira incomincio a correre verso la bambina. Sento il fiato venir meno, la testa mi fa ancora più male e i muscoli sono indolenziti per via del siero, continuo a correre e la stanza sembra infinita, se ripenso che solo cinque minuti fa era piccolissima, arrivato abbastanza vicino alla bambina mi butto verso di lei, sperando di riuscire a salvarla dal cane che si avvicina correndo. 
Confesso di avere paura, mi spaventa il fatto che da un momento all'altro i canini del cane potrebbero conficcarsi nella mia carne, ma ciò non avviene, mi volto verso il cane che è seduto vicino a noi scodinzolando. Ora è tutto chiaro, quel cane non voleva fare niente di quello che pensavo. Mi giro verso la bambina ma è sparita, non è neanche più nella stanza, mi rigiro verso il cane e anche lui è sparito, sono scioccato in neanche due minuti sia la bambina che il cane sono letteralmente spariti dalla faccia della terra. 
Cerco di alzarmi ma non ci riesco e provo la stessa sensazione di prima e, nuovamente, tutto si fa più scuro.
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Mi sveglio ansimando mentre George, mi mette una mano sulla spalla preoccupato. Le sue labbra che fino a poco tempo fa formavano un sorriso ora sono perfettamente dritte e i suoi occhi preoccupati. 
Si siede vicino a me e incomincia a parlare.
- Ragazzo, il siero non ha funzionato del tutto sulla tua mente, ti spiego brevemente come si sarebbe dovuto svolgere il test per farti capire meglio. La sostanza che prima hai ingerito è un siero di simulazione, esso agisce sul cervello facendoti vedere cose che non sono vere ma che lo sembrano, questo test in base alle decisioni che prendevi avrebbe dovuto dirci a quale fazione sei più idoneo ma con te non ha funzionato del tutto, infatti tu sei idoneo a due fazioni intrepidi ed abneganti. Quando hai preso il coltello hai dimostrato una predisposizione per gli intrepidi ma quando ti sei lanciato per salvare la bambina hai dimostrato una predisposizione per gli abneganti.- lo dice di getto ma con la voce bassa come se avesse paura che qualcuno lo sentisse.-
- Eh quindi che cosa sono io?- lo chiedo sussurrando, perché ho paura della risposta che potrebbe darmi, le mie paure incominciano piano piano ad avverarsi ed ho paura anche di questo.
- Tu sei un divergente, ascoltami Uriah non devi dirlo a nessuno, ora come ora essere un divergente è una cosa pericolosissima, devi fare in modo che nessuno lo scopra, scegli la fazione che vuoi tra intrepidi ed abneganti ma ti avverto che se mai sceglierai gli intrepidi dovrai fare molta più attenzione. Tu sei un divergente ed esserlo è una cosa rarissima.- 
- Che cosa devo fare?- chiedendolo più a me stesso che a George.
- Passare i test degli iniziati ed entrare ufficialmente in una fazione. Ora va, nel computer ho inserito come risultato del test intrepido, come la fazione che so, sceglierai.-
- Okay grazie.- mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso l'uscita, ora ho capito, io sono per metà intrepido e per metà abnegante. Potrei scegliere la fazione che voglio ma io sceglierò gli intrepidi. Questo è sempre stato il mio sogno, mio e di mio padre, entrambi desideravamo solo poter stare accanto alla famiglia, lui ora non può più farlo ma io si, ed è per questo motivo che non mi importa di essere un divergente.
Divergente o meno io diventerò un intrepido perché è quello che voglio e perché so che è la scelta che mi renderà più felice.
 
 
Nota autrice
Okay, okay non uccidetemi perché ho scritto che Uriah è idoneo anche agli abneganti, però essendo divergente credo che dovrebbe essere idoneo ad almeno due fazioni e sono andata ad esclusione, in questo modo l'unica fazione che rimaneva era quella degli abneganti. Comunque spero, come al solito, che il capitolo,vi piaccia. Ciaoo.
   
 
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