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Autore: MaraWP    11/01/2016    1 recensioni
Dopo il momentaneo spostamento nel corpo di Zoe e la sconfitta di Lucifero, Xena ritorna al fianco di colei che mai l'aveva abbandonata, Olimpia e ad accompagnarle nel loro viaggio, la giovane fanciulla salvata dalle grinfie della schiavitù, Elice. Le tre ragazze affronteranno assieme innumerevoli pericoli e avventure, sempre legate da un'amicizia indissolubile.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Aphrodite, Ares, Gabrielle, Xena
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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" Non dirle nulla. Domani all'imbrunire sarò di ritorno. Miraccomando Elice, non cacciatevi nei guai mentre non ci sono" disse Olimpia montando in sella. " Tranquilla, c'è ne staremo qui buone buone. Ma come giustifico la tua assenza?" rispose la giovane avvicinandosi al cavallo. " Xena non si ricorda mai il giorno del suo compleanno. Inventati una scusa qualsiasi purché sia credibile. Ci vediamo domani" così si allontanò lentamente per non fare rumore. Elice, tornando a sdraiarsi sulla coperta, disse a bassa voce:" Una scusa credibile... Mm". La mattina seguente.. " Una sfilata di abiti? Ma che diamine le è saltato in mente? " chiese Xena incredula." Non so che dirti. Mi ha detto che le hanno chiesto di sfilare e ha accettato. In fin dei conti Olimpia è una bellissima ragazza, è normale che qualcuno abbia notato la sua grazia. Comunque mi ha detto che sarà di ritorno stasera, quindi non preoccuparti " rispose Elice cercando di mentire al meglio." Mmm... Non capisco perché non mi ha detto nulla. Vabbe se dobbiamo aspettarla fino a stasera sarà meglio trovare qualcosa da fare. C'è un villaggio qui vicino, approfittiamone per far ferrare i cavalli" suggerì la donna. La fanciulla annuì e insieme montarono in sella, dirigendosi verso un piccolo paesino. Dopo aver portato Argo e Buio dal maniscalco, le due donne entrarono in una taverna per mangiare qualcosa, dato che la loro cuoca abituale non era presente. Mentre stavano pranzando, alcuni rumori provenienti dall'esterno del locale attirarono l'attenzione della guerriera. La porta della taverna si spalancò provocando un sordo tonfo. Un uomo, fermo sullo stipite della porta disse:" Mi spiace interrompere il vostro pasto ma... Ora morirete tutti". Xena, appoggiata coi gomiti sul tavolo, non si mosse minimamente. Solo un'espressione seccata si notò sul suo volto. Le poche persone sedute ai tavoli iniziarono a urlare e a scappare lanciandosi dalle finestre. Solo Elice e Xena rimasero sedute. La fanciulla era leggermente spaventata dalla situazione ma gli occhi rassicuranti della guerriera riuscirono a farle mantenere la calma. " Voi due! Penso che non vi ucciderò... Potrò divertirmi in un modo diverso ahah " disse l'uomo avvicinandosi. " Odio essere disturbata mentre mangio" affermò Xena alzandosi dal tavolo. Si girò per osservare l'uomo e nel farlo, si mise le mani sui fianchi. " Senti non ho tempo da perdere con te quindi ti do la possibilità di andartene immediatamente senza usare le maniere forti. Decide tu" disse la donna. " Mmm adoro le donne decise. E la fanciulla sarà la ciliegina sulla torta" rispose l'uomo facendo l'occhiolino ad Elice. " Come vuoi". Così dicendo Xena si avventò sull'uomo, mettendolo a tappeto in breve tempo. " Lo avevo avvertito" disse la donna soddisfatta. " Xena, guarda" Elice indicò in direzione della finestra. Fuori, la gente del villaggio stava correndo in preda al panico,inseguita da altri guerrieri. Le due donne uscirono dalla locanda e si gettarono nella mischia. Riuscirono a fermare tutti i guerrieri e usando il pitch, Xena interrogò uno di loro. " Chi vi ha mandati qui? Che volete da questa gente?" chiese la donna. " Mm.. Ma.. Mardonio. Vuole de..gli schiavi. Quando saprà c...cosa avete fat..to vi ucciderà" rispose a stento l'uomo. La mora lo liberò dal pitch. " Di a Mardonio di tenersi pronto. Avrà presto mie notizie" disse. L'uomo si alzò e correndo si allontanò dal villaggio. " Perché lo lasci andare?" chiese Elice sorpresa. " Ci porterà proprio dove vogliamo.. Da Mardonio. Vai a prendere i cavalli nella stalla. Io intanto lego per bene questi furfanti. Mardonio è troppo codardo per venire da noi quindi andremo noi da lui" rispose Xena. Elice andò prese gli animali e senza farsi notare, seguirono l'uomo fino a l'accampamento. " Io entrerò nella tenda. Tu distrai le guardie all'esterno. Miraccomando fa attenzione " disse Xena passando una mano sui lunghi capelli biondi della fanciulla. " Sta attenta anche tu. Olimpia mi ha raccomandato di non metterci nei guai" rispose la giovane. Si divisero. Elice piombò nel mezzo del campo attirando l'attenzione dei guerrieri. Erano una decina e da sola sicuramente non c'è l'avrebbe fatta. Iniziò a combattere stendendo un guerriero dopo l'altro. Xena intanto era entrata nella tenda. " Xena, ti stavo aspettando. Credevo fossi morta ma mi sembri in ottima forma" disse Mardonio. " Già è vedo che tu non sei cambiato. L'ultima volta te la sei cavata con un bel bernoccolo ma stavolta temo che ti farò più male" disse Xena sorridendo. Iniziarono a battersi e sin da subito la donna ebbe la meglio. L'uomo cadde a terra stremato, accanto al fuoco. " Non sai che piacere mi darebbe trafiggerti con la mia spada! Ma purtroppo sarai giudicato da una corte e marcirai in prigione " disse la donna con aria di vittoria. " Forse morirò ma tu verrai con me" con quella frase, Mardonio si girò verso il fuoco e prendendo un tizzone ardente, lo gettò tra alcune botti. Non appena il pezzo di legno toccò terra, una scia si incendiò. Fuoco greco. Xena capì la gravità di quel gesto e di scatto corse fuori dalla tenda. Uscendo, si accorse che l'intero accampamento era circondato da quelle botti, pronte ad esplodere a catena. Elice stava combattendo contro gli ultimi 6 guerrieri rimasti. " Elice! Corri!!" urlò Xena spingendo la fanciulla verso il bosco. Mettendole una mano sulla schiena della fanciulla, urlò :"Buttati a terra!". Booooom. L'intero accampamento saltò in aria, uccidendo Mardonio e i guerrieri. Le due, coperte di terra e cenere, si alzarono scrollandosi le vesti. " Ma che diamine è successo??" chiese la fanciulla. " Mardonio ci stava aspettando. Ha circondato l'accampamento con dei barili pieni di fuoco greco. Se me ne fossi accorta un secondo dopo ora saremmo cenere anche noi. Be in un modo o nell'altro, hanno pagato le loro colpe. Coraggio, torniamo al nostro giacilio, abbiamo bisogno di un bel bagno" disse Xena posando una mano sulla spalla di Elice. Le due rimontarono in sella e tornarono laddove Olimpia le stava aspettando. " Ma dove sono? Meno male che le avevo detto di aspettarmi qui" disse Olimpia infastidita. Poco dopo arrivarono le due ragazze al galoppo. " Dove siete state? E perché siete coperte di terra?" chiese Olimpia. " Siamo saltate in aria assieme ad un accampamento, niente di che. Tu piuttosto? Com'è andata la sfilata di abiti?" rispose Xena scendendo da cavallo. " Quale sfilata?" Elice facendole cenno con la mano, le fece capire che quella era la scusa che si era inventata. " Oh ma certo la sfilata... Benissimo, c'era così tanta gente" continuò Olimpia mentendo. Xena le si avvicinò posando una mano sul viso. " Non sapevo ti piacessero quelle cose.. Perché non me ne hai mai parlato?" le chiese. " No ma io... Cioè in realtà... È stata una cosa così, per provare, VERO ELICE?" disse il bardo alzando la voce. " Bha.. Elice sarà meglio fare un bagno, tra poco farà buio e asciugarci sarà difficile" disse Xena dirigendosi al laghetto li vicino. Elice, per sfuggire alle domande di Olimpia, la seguì di corsa. La poetessa intanto si sedette accanto al fuoco per preparare la cena. " Zuppa di farro? La mia preferita! " esclamò la guerriera." Be è un giorno speciale, dobbiamo festeggiare" disse Olimpia sorridendo. Xena la guardò interrogativa. " Sapevo che te ne saresti dimenticata.. Oggi è il tuo compleanno!" esclamò il bardo. " Oggi? Me ne sono proprio scordata ahah" rispose la donna sorridendo. Entrambe le ragazze si alzarono per andarla ad abbracciare, poi finirono la cena. " Elice ci pensi tu a pulire il tegame? " chiese Olimpia facendole l'occhiolino." Oh ma certo... Vado a lavarlo subito" rispose allontanandosi. La poetessa sfilò dalla bisaccia un panno grigio, poi si avvicinò alla guerriera porgendoglielo. " Cos'è?" chiese Xena. " Aprilo e vedrai" rispose il bardo. La donna aprì il telo e scoprì cosa si nascondeva all'interno. Un pugnale bellissimo, con impugnatura color oro e strisce nere. Sulla punta dell'impugnatura una pietra incisa con il simbolo del Chakram e sulla lama si leggeva, con il riflesso della luce del fuoco, una frase: " Always side by side". " Olimpia è stupendo! " esclamò Xena." Sono contenta che ti piaccia" rispose il bardo. La Guerriera posò il regalo accanto a se e abbracciò l'amica. Staccandosi le prese le mani tra le sue e guardandola negli occhi le disse:" Hai ragione "." Su cosa ? " chiese Olimpia." Sempre fianco a fianco" disse riferendosi all'iscrizione sul pugnale. La poetessa sorrise e ritornò ad abbracciare la guerriera, sussurrando sottovoce:" Sì sempre".
   
 
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