Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Cloud394    17/01/2016    3 recensioni
New Orleans, Louisiana negli Stati Uniti D'America nel 1900 significava solo una cosa: segregazione Razziale.
Una storia forse comune dal solito. Amy Walker nel 1951 è una giovane donna bianca benestante.
La sua è la famiglia perfetta,nessun contatto con persone di colore,persone allora giudicate "impure" o "indegne". Tranne per la loro domestica:una donna dalla pelle nera.
"Ma la vera persona che per me è stata sempre come una madre è Domilda. Vive con noi da due anni prima che io nascessi. Fino ai miei 7 anni l'ho chiamata "mamma" "
Amy grazie alle sue cure e attenzioni,si è avvicinata molto alla sua cultura fino ad adorare la musica Jazz da quando è solo una bambina. Cosa dovesse succedere se dovesse avvicinarsi fisicamente al mondo degli afroamericani? O Se addirittura se ne innamorasse di uno?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario, Storico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chessboard


Chapter One

Parola chiave: Avventura.

Appunto sulla mia agenda questa parola prima di entrare a lezione. La sala è molto ampia, ospita all'incirca un centinaio di posti. Mi siedo un po' in disparte. Non sono mai stata una persona molto carismatica,ho sempre preferito starmene da sola per fatti miei, Cosa che a mia madre ha dato molto fastidio. Lei è molto preoccupata, perché non riesco a trovare un fidanzato a causa di questo mio "difetto".

Lei non sa che molti si sono avvicinati a me per le belle curve e perché ho la classica bellezza nordica. A me di bellezza e di eleganza non mi interessa un emerito nulla.

 

Sono venuta in questa scuola per studiare medicina e mi sembra di essere circondata da maschi allupati che non hanno mai visto una donna.

Non ci sono altre ragazze, in compenso, c'è Gracie la mia migliore amica. Capelli castani lisci,occhi color nocciola. Lei sembra la regina delle comitive. È un vero tornado in furia.

Gracie è seduta alla mia destra e non fa che raccontarmi di come ha scaricato un povero ragazzo che le si era dichiarato.

Rido pensando al suo incontro-Dai Gracie,poverino..-

-poverino cosa? Insisteva! Doveva per forza baciarmi.- dice lei irritata , mentre si toglie lentamente il cappello per non rovinarsi la pettinatura.

Affianco alla mia sinistra si siede,un giovane uomo dai capelli neri,in giacca e cravatta,i baffetti sopra il labbro e un naso dritto .

Gracie mi tira una gomitata. Sussulto e la guardo.Lei mi fa un occhiolino in direzione di quel ragazzo e si mordicchia il labbro. Avvampo per il suo modo di fare e ridacchio,facendole no con il dito. Lei mette il broncio mentre io sfilo i guanti per impugnare la penna.

-Scusami per caso hai una penna?-mi chiede il ragazzo affianco a me.

-Sì,tenga signor?-

-Hallington , Marcus Hallington- dice lui porgendomi la mano. Hallington? Come il musicista Jazz? Forse è meglio non chiederglielo.

-Amy Walker- Allungo la mano verso la sua,lui si china e sfiora la mia mano con le labbra

-Io sono Grace Stevenson- allunga la mano anche Gracie e il signor Hallington fa lo stesso.

-Cosa ci fanno delle ragazze in una scuola come questa? Molto coraggioso da parte vostra. Non se ne vedono proprio-

-è un complimento?-chiedo irritata.

Gracie mi dà una gomitata,io continuo a fissarlo,lui scrolla le spalle. -è una constatazione.- afferma lui.

 

Restiamo a chiacchierare tra noi fin quando non inizia la lezione. Finita la lezione prendiamo i nostri oggetti e scendiamo giù in strada per prendere l'autobus.

Uno strano pullman, un po' malandato si ferma di fronte a noi,le porte si aprono di fronte a noi ragazzi.

 

-Vi chiedo scusa il vostro pullman ha subito un cambio di programma e hanno mandato questo- dice l'autista ,piegando la testa a ogni ragazzo di noi che sale. L'uomo ha la pelle scura,ha gli stessi tratti di Domilda.

L'autobus ha i posti occupati da uomini,donne e bambini dalla pelle nera. Questi ci guardano. Nell'autobus regna il silenzio,pian piano tutti gli uomini di colore si alzano e il resto dei ragazzi bianchi prende il loro posto. Perfino una donna incinta si alza per far sedere il ragazzo bianco che la guarda spazientito e poi esclama a gran voce -Questi maleducati di negri pretendono pure di restare seduti.-.

 

L'unica persona nera che io ho mai visto è stata Domilda,sono tutti diversi ma alcuni tratti mi ricordano lei. Io e Mr. Hallington finiamo ai posti infondo all'autobus. Un signore nero ,abbastanza anziano non si è ancora alzato,è nascosto. Ha difficoltà a muoversi,lo vedo dalla sua mano che trema,il bastone che ha tra le mani e i piedi un po' storti. Lui ci vede allarmato e fà per alzarsi.

-No.- sussurro toccandogli la spalla con educazione per bloccarlo.

La mia mano ha un piccolo tremito

Risalgono nella mente tutte le parole di mia madre.

" I negri portano malattie" " i negri puzzano e sono sporchi" " non sono degni,dio gli ha dato il colore scuro a loro perché sono impuri della vita".

Mentre le sue parole mi scorrono nella testa ,ripenso a Domilda, al Jazz,alle poesie che adoro,ai racconti terribili.

 

La mia mano si fa sicura. -Signore stia seduto- sussurro mi mettendomi la sciarpa come copricapo per nascondere i capelli , Mr. Hellington mi osserva e ascolta le mie parole,senza battere ciglio e accenna un sorriso.

-Ma signorina..in prigione ci finisco io..- fà di nuovo per alzarsi

-Non si preoccupi,noi la nascondiamo . In seguito Miss Walker si siederà velocemente al suo posto- sussurra a bassa voce e in modo gentile Mr Hallington.

Prego dio che nessuno ci abbia sentito.

Un ragazzo di colore affianco a Mr Hallington, si agira verso il signore anziano.

-Nonno è la nostra fermata- Il ragazzo ci vede e scruta i nostri volti.

Lo guardo negli occhi, è un ragazzo giovane. Forse avrà la nostra età. È alto,capelli scuri con i riccioli alla base dei capelli. Ha gli occhi neri grandi e sfilati,le labbra carnose,è robusto con delle braccia possenti. Lui incontra il mio sguardo,io divento rossa e lo abbasso. Il cuore mi pulsa forte . L'anziano signore mi afferra una mano -Che dio vi benedica- sorride guardando me e Mr. Hallington. I due scendono e resto per un po' a fissarli dal finestrino.

 

-prego- di indica Mr Hallington. -Grazie -mi siedo e guardo il finestrino.

-Le piace la musica?-

-Molto a lei?

-Conosco un genere che non è molto conosciuto

-davvero?

-se mi permette posso invitarla a uscire e andiamo in un luogo dove si suona.-

-Ne sarei onorata.

-Sarebbe libera sta sera?-

-Si,accetto il suo invito Mr Hallington.- Annuisco con un sorriso.

Gracie arriva da noi a con un gran passo.

-Misericordia, fino ad adesso mi sono messa a litigare con uno smidollato che calpestava i piedi ad un povero bambino di colore, diceva che non lo faceva apposta. Ovvio quando sono neri non si fa mai apposta dico bene?- esorta un po' troppo ad alta voce

-Gracie,abbassa la voce..se girassero delle strane voci su di te,potresti essere in pericolo..- le dico sussurrando.

-non mi importa. Sai perché sto studiando medicina Amy? Per dimostrare a degli ignoranti che nessuno è di razza inferiore o superiore.-

Sorrido. -Hai ragione Gracie.-

Mr Hallington ci osserva, -Gracie vuoi venire anche tu questa sera?

-Dove?

-Voglio farvi sentire della musica diversa.-sorride

-Ci sto.- risponde lei energicamente.

 

Indosso un vestito lungo e nero molto elegante. Domilda mi aiuta a fare una acconciatura particolare,i capelli legati indietro e dei boccoli che scendono dietro il collo.

-Dove andate di bello signorina Walker?-

-mi chiamo Amy. Non lo so, è un locale dove fanno musica particolare- rispondo guardandomi allo specchio, Domilda mi aiuta ad allacciare il vestito.

-Con un uomo?

-si

Domilda si illumina- Signorina Walker è fantastico!-dice entusiasta

-Domilda sono solo Amy,comunque non è un appuntamento viene anche Gracie.- rispondo ridacchiando

-Ma quella Gracie non esce con abbastanza uomini? Gliene lasci uno anche a lei- dice ridendo mentre mi trucca

- Domilda a me non interessano gli uomini. Non ..ho quel carattere.-

-Signorina Amy mi ascolti,non è un fatto di uomini è amore. Capiterà che ti innamorerai di una persona di cui non ti saresti aspettata,oppure quando tutti ti diranno che è impossibile. Ascolta il tuo cuore e se lo vuoi veramente fallo. Perché è stato il tuo cuore a indicarti la strada. Sei così bella,quel piccolo bocciolo ormai è diventato un fiore splendente- Mi dice Domilda con gli occhi lucidi.

-Domilda..grazie di tutto – mi alzo e la stringo forte a me. È così bello stare così strette.

-Adesso vai è tardi,la signora Walker vorrà scattarti un sacco di foto.-

Sbuffo ,alzando gli occhi al cielo -Andiamo signorina Amy, una dama non si comporta così. - mi rimprovera Domilda

-Hai ragione- le rispondo dispiaciuta e scendo le scale.

Arrivata di sotto mia madre lancia dei gridolini impazziti e inizia a scattare tantissime foto.

-Mamma poi finisce..-

-Compriamo un altro mia cara. DOMILDA! Renditi utile stupida domestica negra!-

Domilda scende,con una pazienza divina, posiziona la macchina fotografica,scatta delle foto.

In alcune c'è anche mia madre – mamma non credi sia esagerato..esco solo con degli amici..-

Lei non ascolta. Cerco di imitare Domilda , sembra abbia trovato da anni la pace dell'anima.

Esco e Mr Hallington mi aspetta davanti casa. Mi fa salire in macchina e partiamo per andare a prendere Gracie.

Anche Gracie è molto elegante.

-mi dispiace per i vostri vestiti.-Commenta Mr Hallington

-cosa?- chiede Gracie

Ci fermiamo in un appartamento e ci fa entrare.

-non ve l'ho detto prima perché c'era molta gente..-dichiara Mr Hallington intristito.

-Cosa deve dirci?- chiedo iniziando ad allarmarmi.

-Nel locale dove voglio portarvi si suona musica Jazz-

I miei occhi si illuminano

-Cos'è il jazz?-chiede Gracie

-è una musica bellissima , poi il sassofonista è bravissimo mette i brividi-

-e allora andiamo!-dice Gracie

-No Grace..il Jazz è musica che fanno i neri..ha ragione non possiamo andare così..dovremmo cammuffarci,fazzoletti capelli,cambiare vestiti,scurire il viso..non possiamo farlo!-

-come facciamo?- chiede lei ignorandomi completamente.

-Per questo vi ho portato qui- Mr Hallington ne sa una in più del diavolo. Ci cambiamo in dei camerini. Ci copiramo il viso con occhiali e fazzoletti sulla testa,vestiti molto rovinati e lunghi.

 

-perfette-ci copre con dei capotti abbastanza usati e vecchi e usciamo.

Ci rimettiamo in macchina,noto solo ora che anche Mr. Hallington è travestito.Arriviamo velocemente nel quartiere.

Sento già le trombe e i pianoforti suonare nella mia testa.

La zona è buia,abbandonata è decisamente da brividi. Entriamo. Sono elettrizzata. Il locale è abbastanza piccolo, ma la calca è molta . Il palco è minuscolo,c'è un pianoforte. Un presentatore parla, la sua voce si sente forte e chiara,ma presa dall'emozione ,mi si sono tappate le orecchie.

Entrano i musicisti e alla fine un sassofonista.

Rimango incantata da lui,Mr. Hallington mi tira una gomitata -è lui quello che ti dicevo-

Il ragazzo sorride,sprizza di luce propria. Fa un piccolo inchino. In sala tutti applaudono entusiasti per lui, lui ringrazia. La band inizia a suonare, tendo le orecchie e iniziamo a ballare come fanno tutti.

Quando attacca il sax è magia.

Mi fermo e lo guardo. Suona la sua anima,sento la sua melodia è armoniosa, elettrizzante e ipnotica. Inizio a sentire un fremito che mi fa avvampare,ora fa molto più caldo. È insopportabile con tutti questi vestiti addosso.

 

Lascio la mia compagnia e mi avvicino il più possibile al palco. Osservo il ragazzo ,gli leggo negli occhi la serenità,la passione. Affianco a me c'è il signore anziano di questa mattina. Anche lui osserva,con fare paterno. Osservo meglio il ragazzo: è lo stesso che ho incontrato questa mattina sull'autobus. Lui è suo nonno. Avvampo sorridendo e rimango incantata,come se fossi incatenata al suo sax,alle sue note. Abbasso gli occhiali,lui mi guarda negli occhi stupito, ma non si ferma, continua non distogliendo lo sguardo,per tutta la sera.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Cloud394