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Autore: bloodywimey    20/01/2016    0 recensioni
Hai solo due minuti Thomas, due minuti per rimanere in vita.
Riuscirai a sopravvivere?
Newtmas accennata, AU|Le prove che i ragazzi dovranno affrontare saranno tutta una questione di tempo
Genere: Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Cancelliera Ava Paige, Newt, Teresa, Thomas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Secoli di silenzio erano impregnati nelle loro menti e attimi di rumori assordanti riempivano le cicatrici di quell'inferno in terra.
Suoni di guerra: esplosioni, urla, metallo su metallo, un corpo che cade inerme sull'asfalto.
Thomas aveva perso la forza di parlare, la voglia di muoversi e le lacrime da versare.
Una folla di morti viventi li stava inseguendo nel buio, pezzi di vetro li ricroprivano ancora, quelli degli specchi che erano state le loro bare. La città era priva di ripari, perfetta per uno scenario di morte, una perfetta trappola per una missione sconosciuta.
Correvano perchè era l'unica possibilità rimasta, sapevano cosa li attendeva e non avevano altro se non i loro ultimi momenti.
Vuoto, buio, l'infinito prima della fine, un urlo prima del silenzio.
Questa volta Thomas chiudeva la fila, tentato di unirsi al gruppo immortale e di porre fine alla sua inutile prova di sopravvivenza. Il suo piccolo gruppo, ora formato da poco più di sei componenti, lasciava dietro di sè il segno della loro distruzione.
Potevano contare i loro compagni caduti dal sangue che ricopriva l'asfalto scivoloso e dal numero dei loro nemici che aumentava. Nelle loro menti già immaginavano il loro corpo che raggiungeva quello dei compagni. 
Il precipizio che incorniciava quella città maledetta si faceva sempre più vicino e Thomas vide aumentare la paura dei compagni.
Fece per rallentare il passo, ormai troppo stanco anche solo di provare ad arrivare a termine della missione, ma una mano più veloce di lui gli fece riprendere il ritmo precedente.
"Non ti permetterò di rinunciare adesso. Sei arrivato fin qui e adesso non mi diventi un debole, chiaro?" Teresa gli strinse il braccio così forte quasi da staccarglielo e Thomas annuì dando a vedere di aver compreso il concetto.
I loro piedi toccarono il confine del loro mondo.
Davanti a loro il nulla, dietro di loro morti viventi.
"Siete stati coraggiosi, vi ringrazio." Thomas scandì ogni parola e l'ultimo suo pensiero prima di dire addio alla sua vita da mortale fu sua madre che, affamata e irriconoscibile, si avvicinava per uccidere suo figlio.
Chiuse gli occhi.
*
UFFICI DELLA W.IC.K.E.D.

"Non sarebbero dovuti entrare in quel supermercato. Stiamo correndo un grande rischio." la radiolina che Ava stava utilizzando era fin troppo vecchia per poter funzionare.
"Il PROGETTO B sta prendendo forma e preso sarà possibile una maggiore sicurezza, per adesso si limiti a fare quanto detto."
Dall'altra parte della cornetta i suoni erano spezzati e poco comprensibili, eppure la voce di quell'uomo spaventoso era comunque inquietante.
Ava si limitò a sospirare e a chiudere quella conversazione. 
Dal piccolo computer fissò lo scenario di morte che i suoi concittadini stavano passando e si sentì mancare. Il lavoro di una vita stava per essere un completo fallimento e, soprattutto, tantissime persone ne erano rimaste coinvolte.
La WICKED era veramente diventata malvagia.

*

Il silenzio tornò a vagare tra quelle strade.
Thomas aprì gli occhi e quella strana sabbiolina bianca torno a coprirgli la vista.
Altri rumori assordanti gli riempirono le orecchie, ma questa volta sembrava riconoscerli.
Non capiva perchè ma si ritrovò davanti un'elicottero e una folla di persone che ne usciva, uccidendo ogni morto vivente che gli capitava a tiro.
Thomas non credeva ai suoi occhi e si chiese se anche questa mossa fosse stata prevista dall'associazione.
Una cosa l'aveva capita: era salvo, almeno per ora.
Il gruppo di martiri finì di porre fine alla vita di quei mostri e si avvicinò al pendio dove ancora si trovavano. Avevano un'espressione meno spaventata di quella che avevano loro arrivati in quella landa desolata, era come se fossero stati avvertiti in precedenza.
Un ragazzo, che sembrava essere il capo gruppo, si fece strada fra i compagni e tirò fuori la sciabola contro i sopravvissuti, come per minacciarli.
"Non siete capaci di salvarvi da soli? Come avete fatto ad arrivare fin qui?" i compagni risero e il ragazzo si avvicinò di più chiedendo chi fosse il capo.
Thomas fu spinto in centro alla scena dalla mano di Teresa. Quella ragazza sarebbe stata la sua morte.
Da questa vicinanza potè notare le caratteristiche di quel ragazzo sconosciuto: aveva i capelli biondi e scompligliati, sfoggiava un sorriso smagliante e meschino, era alto ma magrolino. Thomas si chiese più volte se fosse abbastanza forte per essere davvero il capo.
Il biondino alzò il sopracciglio, incitandolo a parlare.
"Ehm...Si. Io sono Thomas, piacere" allungò la mano, incerto se fosse la mossa giusta da fare, ma poi vide che il ragazzo ricambiava la stretta e ricominciò a respirare.
"Io sono Newt. Sei tu il capo, quindi? E hai lasciato che i tuoi compagni morissero piuttosto di provare a salvarli?"
"No, noi eravamo senza speranze. Quelli ci venivano addosso" il respiro di Thomas tornò ad essere affannoso. Quel Newt doveva proprio non capire nulla.
Newt rise e scosse la testa, deluso o forse scioccato dalle parole del bruno.
"Noi saremo i vostri compagni, per così dire. Non è la prima volta che partecipiamo a questi stupidi giochetti senza senso. Dato il vostro poco allenamento, d'ora in avanti saremo noi a portare ordine." il gruppo annuiva, fiero del grande capo che avevano nominato e seguito.
"No!" Teresa si mise di fianco a Thomas, furibonda come mai l'avevano vista. "Non potete venire qua e darci ordini! Chi ti credi di essere?"
Newt rimase impassibile alla scenata e iniziò a guardarsi le unghie, che per lui dovevano essere molto più interessanti di quella ragazza isterica.
"Sentite non mi interessa se siete contro o con noi, vedetela così," alzò lo sguardò puntandolo su ognuno di loro quasi per trapassarli. "se starete con noi sopravvivere, altrimenti laggiù c'è un pendio." sorrise un ultima volta prima di dirigersi all'interno della città.
Sarebbero stati dei lunghi giorni.

*
Rimangono 2 minuti.

Fra tutti i posti dove l'elicottero avrebbe potuto parcheggiarsi, ovviamente l'assocciazione aveva scelto quello più lontano da loro, dove 2 minuti non sarebbero bastati neanche per respirare.
La situazione era tutta un subbuglio: da una parte c'era il gruppo di Newt che correva verso la salvezza portando tutte le provviste possibili, dall'altra c'era il gruppo di Thomas dove ognuno pensava a se stesso e a quante cose importanti avrebbe dovuto portare.
Lo ammetteva, il suo gruppo era un casino. Non c'era unione, non c'era un pensiero di salvezza, pensavano solo ai loro beni materiali. Gli unici con un po' di buon senso erano lui e Teresa, ma non poteva semplicemente lasciare lì i suoi compagni.
Rimane 1 minuto.
Non poteva farlo, eppure non vedeva altri modi per rimanere in vita.
Afferrò la mano di Teresa e iniziò a correre per la via della città, l'elicottero che sostava a infiniti chilometri di distanza.
Ormai sembrava impossibile raggiungerlo e mettersi in salvo e ogni volta che homas guardava dietrò di sè,  vedeva i suoi compagni ancora intenti a fissare i loro oggetti, come incantati.
Per quanto si sentisse egoista nel farlo, continuò a correre.

Rimangono 30 secondi

Ormai Newt stava già aiutando i suoi seguaci a salire sul grande mezzo, mentre Teresa e Thomas correvano il più veloce che potevano.
Non mancava così tanto, avrebbero potuto farcela.
Un passo, un altro, uno sguardo, un secondo.

Rimangono 20 secondi

Erano davvero vicini, ma allo stesso tempo troppo lontani.
Per Newt e gli altri ormai la vita era salva, per loro stava al tempo decidere.
Non importava quanto corressero, la distanza sembrava sempre aumentare.
Spesso il loro sguardo si erà incrociato per decidere se mollare o meno, ma ormai sarebbe stato uno spreco.
Tredici giorni, tredici giorni passati a litigare, a scappare, a sopravvivere, tredici giorni che non avrebbero mai dimenticato. 
Quella città era davvero quello che avevano immaginato all'inizio: una trappola mortale. Avevano trovato trappole di tutti i tipi ovunque e molte erano riusciti a disattivarle. Sarebbero potuti saltare in aria da un momento all'altro.

10 secondi.

"Forza Thomas! Non arrenderti!" il ragazzo pensò che Teresa non si fosse mai arresa nella vita, non riusciva mai a non porre fine a qualcosa. Era davvero orgogliosa, ma in un bel modo. Riusciva ad incitarti a fare qualsiasi cosa, tanta era la sua forza di volontà.
Allora Thomas correva, correva ancora più veloce, fino a sentire sempre di più quel rumore assordante.
9 secondi
Erano davanti al gigantesco elivelivolo e potevano vedere l'altro gruppo all'interno che si sistemava.
Thomas lasciò andare avanti Teresa che sembrava avere più forze di lui.
Si fermò un secondo, un secondo di troppo.

8 secondi.

"Thomas, Thomas muoviti!" Teresa era ormai salva all'interno del mezzo e urlava come una pazza alla vista dell'amico.
Thomas steso al suolo senza fiato, come morto. Peccato che il tempo stesse per scadere e non poteva prendersi il tempo per riposare.

7 secondi.

-Alzati Thomas, devi andare. Sei alla fine ormai. Perchè non ti alzi? Hai paura di non riuscire a sopportare un'altra missione? Hai paura di essere debole. Non lo sei. Mostra a tutti che non lo sei. Mostra a Newt che hai la stoffa del capo. Alzati.-

6 secondi.

I muscoli si muovevano lentamente ma con tutta la forza possibile.
Si avvicinò all'elivelivolo sempre di più, la mano di Teresa lo attendeva.

5 secondi.

Tese la mano per raggiungerla e si ricordò di dover ringraziarla per avergli salvato la vita per la innumerevole volta.
Fece per stringerla, quando la terra sotto i suoi piedi sparì. 
Una bomba.

4 secondi.

I motori vennero definitivamente accessi mentre Thomas cercava un appiglio a cui tenersi. 
Teresa si tirò indietro sapendo che questa volta non avrebbe potuto fare nulla per aiutarlo.
Gli appigli erano impossibili da trovare.

3 secondi.

L'aereo si stava alzando in volo e Thomas si trovò senza speranza.
Quando una mano lo strinse per il braccio.

2 secondi.

Newt. 
Newt che lo aveva detestato da subito. Newt che si riteneva migliore di lui.
Newt che lo stava salvando dalla morte.
Newt che lo tirò su e lo fece entrare nell'aereo.

1 secondo.
Fine.

Le porte si chiusero.
Ce l'aveva fatta, di nuovo. Tutto grazie a Newt. 
Le loro mani erano ancora intrecciate e Newt staccò quel contatto facendo solo un cenno per evitare ringraziamenti.
Dopotutto, aveva imparato a conoscerlo, non si sarebbe mai fatto ringraziare.
Per adesso, l'unico problema che si poneva Thomas era di scoprire dove li avessero portati.
E questa volta era meno sicuro se sarebbe ancora sopravvissuto.
*
LUOGO SCONOSCIUTO.

"Si..Si.. Si, l'abbiamo inviato.. Si, è consapevole dei rischi... Ok, teniamoci in contatto." l'uomo chiuse la chiamata con faccia disgustata. Toccava sempre a lui fare i lavori sporchi per quelli della WICKED. 
Mentre Ava se ne stava al sicuro, lui era in quel buco di fogna a tenere tutto sotto controllo e fare in modo che Il Maggiore non morisse o si ferisse in qualche modo.
"Bene, bene. Prossima fermata: il bosco" un grande sorriso gli si stampò in faccia, alla fine quel lavoro lo faceva divertire.






N.A: note dell'autrice:
Salvee pivelli,
non mi scuserò mai abbastanza per questo ritardo colossale, ma è stato un brutto periodo e ho avuto pochissimo tempo.
Per quelli che seguono la storia, mando un enorme abbraccio se ancora vorrete proseguirla.
Ringrazio tutti.
Alla prossima che non so quando sarà.
Baci,

Dalia.
   
 
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