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Autore: Spregias    23/01/2016    1 recensioni
Hogwarts, quarto anno per Lily Potter, coraggiosa Grifondoro, capelli biondi (ovviamente tinti), spirito ribelle e un'insana passione per il Quidditch.
Dall'altra parte abbiamo Scorpius Malfoy, Cercatore di Serpeverde, astio verso Lily e un'insana passione nel romperle le palle e sbucare da ogni dove.
Ma non è solo Lily a vivere la sua prima storia d'amore. Attorno a lei la sua famiglia sperimenta il dolore dell'amore.
James e Dominique fanno i conti con l'attrazione che provano l'un l'altro mentre Rose sperimenta l'attrazione verso una persona che non si sarebbe mai aspettata...
*
Storia semplice, romantica e forse classica storia di amore-odio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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CAPITOLO 18- Star crossed
 
Lily aprì gli occhi, di nuovo, sentendosi più depressa che mai. Era il giorno di S. Valentino e da giorni ormai Scorpius non le rivolgeva la parola. Si comportava come se lei non esistesse e ultimamente, le poche volte che si parlavano litigavano. Insomma, Lily non ci stava ad essere trattata così. Tuttavia ci stava male. Il suo ragazzo, anche se non era del tutto sicura di poterlo ancora chiamare così, le mancava immensamente.
Si infilò un paio di jeans e una felpa e scese a fare colazione con aria depressa. Avrebbe voluto uccidere l’idiota che stava facendo volare cuoricini per la Sala Grande.
Si guardò intorno, cercando di inviduare altre persone infelici quanto lei. Al tavolo di Corvonero, incrociò lo sguardo di Elena Sieyes. Anche lei non appariva molto felice.
“Perché non sei con Elena, oggi?” chiese, voltandosi verso suo fratello James, chino su un libro di Pozioni Avanzate. Dopotutto, in quelle ultime settimane, Lily aveva saputo che alla famosa festa James ed Elena erano andati a letto insieme e che dopo qualche giorno (quello lo sapevano solo lei e Rose…e Alice) lui e Dominique si erano baciati. Ma da allora non aveva mai visto James e Dominique rivolgersi la parola.
“Non è la mia ragazza” rispose secco James, lanciando però uno strano sguardo verso il tavolo di Corvonero.
Lily sbuffò.  Non sarebbe mai riuscita a capire suo fratello, nessuno dei suoi fratelli a dire la verità, ma Albus se ne stava sempre sulle sue (in quel momento si stava baciando Anne, la sua ragazza) e inoltre lei, fin da bambina, aveva sempre cercato un rapporto con James.
“Si può sapere cos’è successo, questa volta? Pensavo che ti avesse perdonato” disse Lily. James le lanciò un’occhiataccia.
“Fatti gli affari tuoi Lily” rispose piccato “ e comunque per tua informazione no, Elena non mi rivolge la parola da giorni ed inoltre…non sono più così sicuro di voler stare con lei”
“Non vorrai mica dirmi che stai seriamente pensando di uscire con Dominique?” rispose Lily, quasi sputando il succo di zucca addosso a Rose.
“No” rispose James, ma non sembrava molto convinto “io sono innamorato di Elena, ma non voglio ferirla e in questo momento non ho voglia di stare con lei, soprattutto quando non sono capace di dire di no a Do…” si zittì improvvisamente, arrossendo.
Lily era allibita. Si alzò, furente. Adesso non solo Dominique era impazzita (perché, insomma, chi si va ad innamorare del proprio cugino?) ma anche James! Quella famiglia di matti la stava facendo uscire di senno, così prese il succo rimanente e se andò.
“Fai come ti pare, James. Ti dico solo che non è normale…è nostra cugina” sibilò, uscendo dalla Sala Grande.
All’ultimo momento, incrociò lo sguardo di Scorpius, che evidentemente l’aveva fissata fino ad un secondo prima, ma che distolse lo sguardo, sprezzante.
“Vaffanculo pure tu, stronzo di un Serpeverde!” urlò Lily, passandogli accanto. Scorpius si voltò furente.
“Sai che sono un prefetto, vero? Dieci punti in meno a Grifondoro” urlò alzandosi. Era almeno venti centimetri più alto di lei.
“Ah, ho capito. Adesso mi rivolgi la parola?” chiese Lily, cercando di frenare l’impulso irrestitibile di piangere e prenderlo a schiaffi.
“No, svolgo solo il mio dovere” rispose lui, gelido. Nessuno dei due accennava  a muoversi. Lily lo fissava con intensità sconvolgente persino per lei. Non sopportava di litigare con lui eppure non riusciva a fargli capire che era stata una stupida, sì, ma anche lei lo amava! Se solo lui le avesse dato la possibilità di dirglielo…
“Wow, sono impressionata” disse Lily, sprezzante. Scorpius le restituì uno sguardo gelido.
“Che vuoi da me, Lily? Pensavo che mi avessi già detto tutto, o meglio, non detto” mormorò lui.
“Io non ho detto un bel niente, dato che da giorni ti rifiuti di ascoltarmi! Molto maturo, Scorpius, davvero!” disse Lily, alzando il tono di voce.
“E che cosa avresti dovuto dirmi? Ti ho detto quello che ti ho detto e tu te ne sei andata! Hai idea del male che mi hai fatto?” esclamò lui, a voce bassa, avvicinandosi a lei.
“Lo so! Pensi davvero che io non mi senta male per quello? Ma io ho solo quindici anni e non so…mi hai colto alla sprovvista! Ma se solo tu non fossi così permaloso e orgoglioso, così…così Serpeverde, a quest’ora mi avresti già permesso di dirti che sì, sono una stronza, ma anche io ti amo! E scusa se ci ho messo più di un secondo a capirlo! Scusa tanto!” disse Lily, inacidita. Poi si rese conto di quello che aveva detto e ammutolì.
Prima che potesse di nuovo aprire bocca, però, le labbra calde di Scorpius si erano poggiate sulle sue, chiudendole.
Lily circondò il collo di Scorpius con le sue braccia, scoppiando di felicità. Poteva anche non sapere niente dell’amore, ma in quel momento, lei l’amava il ragazzo che stringeva tra le braccia. L’amava davvero. E lui amava lei.
“Anche io ti amo” mormorò Scorpius, staccandosi da lei. Lily sorrise, notando che tutta la tavola di Serpeverde aveva gli occhi puntati su di loro, avvinghiati.
“Potter! Malfoy! Questa è una scuola!”
Una voce inconfondibile e scandalizzata li fece voltare, ma invece che preoccuparsi, Lily e Scorpius scoppiarono a ridere.
 
*
 
James distolse in fretta lo sguardo da sua sorella che si baciava con Malfoy, puntandolo invece verso il tavolo di Corvonero. Non aveva mentito a Lily quando aveva detto che non era poi così sicuro di voler stare con Elena. Sì, lui era convinto di amarla e sì, lei era la ragazza perfetta per lui. Ma stare con lei significava soffrire e far soffrire Dominique. Così aveva preso la decisione di stare alla larga da Elena e riuscire a capire per quale motivo non riuscisse a dare un taglio netto alla storia di Dominique. Aveva rovinato tutto chiedendole di baciarlo, ma non era pentito: in quel momento avrebbe fatto di tutto per togliere quell’espressione di puro dolore dal volto di sua cugina.
Elena stava leggendo la Gazzetta del Profeta, assorta. Era carina, pensò James. Così concentrata…Ma mentre lui la fissava, Elena alzò lo sguardo e i loro occhi si incrociarono. Il cuore di James ebbe un fremito, ma lui non distolse lo sguardo.
Voleva stare lontano da lei eppure il ricordo di quella notte di passione non riusciva a spengerlo. Elena non gli rivolgeva la parola da quella mattina. E James si accorse che non ricordava il suono della sua voce.
Vacillando, dato che stava andando contro a tutto ciò che aveva studiato e pianificato, James si alzò, dirigendosi verso Elena. Lei continuò a fissarlo, perdendo un po’ di colore.
“Buon S. Valentino, Elena” disse James, porgendole un cioccolatino che aveva afferrato al tavolo di Grifondoro. Elena non potè fare a meno di sorridere, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Grazie, James” iniziò, esitante “a cosa devo questo gesto?”
James si strinse nelle spalle.
“Ti considero ancora la mia ragazza, forse. Anche se non so se stare insieme sia una buona idea, al momento” rispose James. Elena si morse un labbro, chiaramente in difficoltà.
“Noi non stiamo più insieme, James” mormorò “e non a causa mia”
“So che ti ho fatto soffrire” ammise James “e ho fatto soffrire Dominique…e ho sofferto io” aggiunse “per questo penso che sia meglio così. Ma io non posso smettere di essere innamorato di te e S.Valentino è la festa degli innamorati, quindi…Buon S.Valentino” disse James, sorridendo.
Elena lo fissò intensamente per qualche istante, poi mise il cioccolatino in borsa e si alzò.
“Se la metti così” disse rivolta a James, che la stava fissando “mi sa che anche io devo augurarti buon san Valentino”
Si chinò a poggiò un delicato bacio sulle labbra di James, sfiorandogli la guancia con una carezza. Poi gli rivolse un sorriso triste e se ne andò. Questo fece sentire James ancora peggio.
Si alzò, tornando al tavolo di Grifondoro. Quella mattina non aveva voglia di aspettare Fred, che stava ancora facendo colazione, così afferrò la borsa e si diresse a lezione di Pozioni.
Era triste, ma mantenne la sua volontà di restare single. Non avrebbe ferito di nuovo due persone così importanti per lui. Se lui ed Elena davvero erano destinati a stare insieme…dopo Hogwarts si sarebbero ritrovati. Dopotutto, sua madre e suo padre si erano ritrovati dopo eventi ben peggiori…
Concentrato nei suoi pensieri, non si accorse di Dominique finchè non le andò a sbattere contro. Anche lei era in anticipo per la lezione di Pozioni. Anche lei, come Elena, non gli parlava dal giorno del bacio.
“Buongiorno, James”
Per questo James strabuzzò gli occhi quando vide Dominique augurargli il buongiorno con un sorriso.
“Dici a me?” chiese il ragazzo, guardandosi alle spalle. Dominique scoppiò a ridere.
“Certo” rispose, frettolosa “speravo proprio di vederti, James”  aggiunse, sorprendendolo ancora di più. Inoltre stava ancora sorridendo.
“Io ci ho pensato” mormorò lei, avvicinandosi “so che tu non mi ami e io sì. Ma so anche che un po’ ti piaccio” disse e sorrise.
“Beh, sei bellissima” si ritrovò a dire James, maledicendosi. Ma era vero: Dominique era bellissima. Aveva quegli occhi azzurri e quei capelli bellissimi…Ma d’altronde anche Victorie lo era (grazie, sono in parte Veela, pensò James) e Teddy ci era cascato come uno scemo. Però era pur sempre sua cugina e lui quel fatto non riusciva a superarlo. Non riusciva a trovarla attraente. Elena per lui aveva un fascino ancora maggiore.
“Quindi, potremmo provarci” disse lei. James, che non riusciva a capire cosa lei volesse, improvvisamente capì. E ne fu spaventato. Dominique era speranzosa e lui avrebbe dovuto farla soffrire di nuovo.
“Io…non penso che sia una buona idea” mormorò, con gli occhi bassi.
“Perché? Dobbiamo solo passare del tempo insieme” insistè lei, senza demordere. Sembrava ubriaca, e James non sapeva in che modo prenderla. Dominique non dava segno di voler cedere ad un No. Ma era tutto ciò che poteva avere.
“Domi, ascolta…” iniziò James in evidente stato di difficoltà “io non voglio una ragazza. Voglio stare da solo…”
Dominique non cambiò espressione.
“Voglio solo passare del tempo con te” disse, così sinceramente che per un attimo James fu tentato di rispondere di sì. Cosa c’era di male se ogni tanto passavano del tempo insieme? Lo facevano da anni…
“Non fare lo stronzo, James” riprese lei, adesso diventando aggressiva, assomigliando alla Domi usuale “mi hai baciato! Non si bacia chi è innamorato di te se non lo ricambi”
James si sentì male, una merda, un vermicolo della peggior specie. Lui non la ricambiava. Lui amava un’altra, stava male per un’altra, aveva deciso di stare solo per non far soffrire lei e l’altra. Ma sembrava tutto inutile, con Dominique.
“Io…ho sbagliato” mormorò lui, cercando di non ferirla più di quanto avrebbe fatto dicendole che lei, con lui, non aveva speranze. Lei abbassò lo sguardo, apparendo finalmente ferita. I suoi occhi azzurri lo perforarono.
“Ho capito” mormorò. James si chiese se per caso lei non soffrisse di qualche disturbo della personalità.
“Ma io ti amo, James” ripetè, di nuovo “e oggi è la festa di chi ama”. Dominique alzò lo sguardo e incontrò quello di James, che non diceva una parola.
“Posso darti il mio, di regalo?” chiese. James aveva paura di scoprire questo regalo…ma non se la sentiva proprio di dirgli di no. Annuì, il cuore che batteva forte.
Dominique gli si avvicinò e gli posò un bacio sulla guancia. Poi lo guardò intensamente, così vicina che James ne poteva contare le lunghe ciglia.
“Prima o poi ti accorgerai che io e te siamo fatti per stare insieme, James” disse, prima di voltargli le spalle. Il resto della classe stava arrivando.
*
 
Lily camminava accanto a Scorpius, beandosi di quei momenti con lui. Aveva sentito la sua mancanza più di quanto fosse disposta ad ammettere e aveva capito che odiava litigare con lui.
“Ah” disse lui, voltandosi verso di lei. I suoi occhi grigi brillavano “ancora non ti ho fatto gli auguri di Buon S.Valentino”
Lily rise.
“Ma il non essere più arrabbiato con me, seppur ingiustamente arrabbiato” rise Lily “è già un regalo”
Scorpius la strinse a sé, sorridendo.
“Giustamente arrabbiato, oserei dire” mormorò. Lily si voltò verso di lui e lo baciò.
“Stai zitto” disse, labbra contro labbra. E Scorpius finalemente tacque.
 
Baciandosi, i due non si erano accorti della coppia seduta sull’erba gelata poco più in là.
“Menomale che sei così brava ad incantesimi” mormorò Hugo Weasley, stringendosi nella sua sciarpa blu di Corvonero “altrimenti starei congelando”
Alice sorrise, stringendogli la mano. Era S. Valentino ed era quasi un mese che stavano insieme…o almeno, che si baciavano e si cercavano con gli occhi e con la mente così tante volte al giorno.
E Hugo era perfetto. Era perfetto per lei.
“Grazie” mormorò Alice “per questo picnic all’aperto…anche se d’estate lo vorrei replicare”
Hugo rise. In effetti, era stata un’idea un po’ azzardata…Ma non sapeva che altro regalo scegliere per Alice…
Lei era semplice. E stavano insieme da troppo poco per sceglierle un regalo vero e proprio senza azzardare. Vederla sorridere era già abbastanza.
Lei si appoggiò alla sua spalla.
“Buon S. Valentino, Hugo” disse mentre lui le dava un bacio in fronte.
Almeno per loro, andava tutto bene.
  
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