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Autore: I4Malandrini    24/01/2016    2 recensioni
Nella più grande scuola di magia e stregoneria, quattro ragazzi saranno destinati ad incontrarsi. Dentro di loro un potere celato si stava risvegliando ma anche l'Oscuro era tornato a vendicarsi sui discendenti dei Grandi Quattro.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Due - La Sfortuna non ti abbandona

 

 

Sui tavoli erano comparse tantissime pietanze: pollo arrosto, salsicce, patatine fritte, salmone affumicato, ali di pollo. Gli studenti del primo anno rimasero sorpresi. Non avevano mai visto tanto cibo. Tutto era squisito, e si riempivano i piatti con un po’ di tutto.

Merida mangiava tutto ciò che aveva davanti, non aveva mai assaggiato cibo così delizioso, soprattutto quello cucinato da sua madre. Vide la compagna seduta accanto che giocherellava col cibo, era molto pensierosa e di tanto in tanto lanciava occhiate al tavolo dei Tassorosso.

- Ciao! Lo mangi quello? - gli chiese vedendo le ali di pollo lasciate intatte e abbandonate al loro destino.

- Eh?  No.. tieni, comunque piacere Astrid - disse e li porse il piatto.

- Io sono Merida, come mai tanto interesse al tavolo Tassorosso? - chiese curiosa, avendo notato che lo guardava.

- Cosa? Ehm no, nessun interesse, mi chiedevo…conosci Hiccup? - cercando di essere evasiva.

- Sì, fin da quando eravamo piccoli, i nostri genitori sono amici di lunga data, perché lo chiedi? - disse e iniziò a mangiare quelle dolci ali di pollo che nella sua mente continuavano a chiamarla.

-No, così per sapere, vi avevo visto parlare e.. - Astrid fu interrotta da una ragazza abbastanza alta, carnagione chiara, capelli tendenti all’arancio, Merida avrebbe giurato che potesse essere una dei Weasley.

- Tutti i nuovi Grifondoro, venite con me! - urlò e si diresse fuori dalla Sala Grande, mentre la rossa tentennava a lasciare quelle care ali di pollo che dovevano ancora essere finite, quindi le ripose in un fazzoletto e le nascose nel mantello, soddisfatta, e scorse che, anche i suoi amici si stavano dirigendo ai dormitori.

Avrebbe tanto voluto salutarli ma, siccome avevano due giorni liberi per ambientarsi prima che le lezioni cominciassero, l’indomani avrebbe iniziato la sua avventura insieme a tutti, eh.. doveva ammetterlo, avrebbe coinvolto anche Jack.

I Grifondoro si diressero su delle rampe di scale che si muovevano a loro piacimento, le adorava e soprattutto adorava il mondo magico.

Arrivati al settimo piano, si fermarono davanti a un grande quadro con dipinta una grossa signora. Leggermente si poteva notare un movimento nei suoi occhi.

- Parola d’Ordine? - disse con tono cortese quella signora squadrando i nuovi alunni.

- Diffindo - disse il prefetto, con un leggero inchino il quadro si aprì e gli studenti entrarono.

Merida era sorpresa, una grande sala circolare, con diversi tappeti, divani, arazzi tutti di colore oro e scarlatto. Un camino enorme padroneggiava la sala. Era meravigliata aveva finalmente un posto tutto suo senza l’intrusione di sua madre.

- Ragazzi, ascoltatemi, prima di tutto vorrei presentarmi: sono Kimberly Anne Possible, ma potete anche chiamarmi Kim, sono un Prefetto del quinto anno, e volevo darvi il Benvenuto qui tra i Grifoni - iniziò la ragazza sorridendo.

- I dormitori sono lì, in fondo quelli maschili, mentre in cima alla scala quelli femminili. Vicino a ogni letto troverete i vostri bauli, all’interno le divise, e tutti i vostri averi personali. Ogni mattina dovrete essere alle sette nella Sala Grande per la colazione. L’orario per le lezioni vi sarà consegnato da me domani durante la giornata, non preoccupatevi le lezioni non cominceranno prima di questi due giorni - i nuovi ragazzi erano sollevati.

- Non voglio trattenervi ancora, sarete molto stanchi, il regolamento lo troverete sui vostri bauli.. - Merida si diresse su per le scale nel dormitorio, era eccitata per questa scuola, e non vedeva l’ora di incontrare i suoi amici.

Si buttò sul letto, e chiuse gli occhi, sentiva qualcosa nel mantello di solido, provò a schiacciarlo pensando fosse qualche piega ma.. si tirò una manata sul viso ricordandosi del cibo nascosto.

 “Accidenti!”.

 

Hiccup seguì il prefetto verso le cucine, si chiedeva dove stessero andando, avevano appena finito di mangiare, cosa ci facevano lì.

Arrivarono davanti ad alcuni barili. La ragazza batté tre volte su un barile e due su un altro intimandoli a ricordarla se non volevano farsi un bagno, poi si aprì una botola accanto a loro, Hic si appuntò mentalmente la sequenza non voleva certo farsi una doccia d’aceto.

Gli studenti scesero le scale e, attraverso un cunicolo, entrarono in un’accogliente sala rotonda, dal soffitto basso, un caminetto al centro e un quadro sopra la mensola raffigurante Tosca Tassorosso.

- Salve Tassi, io sono Belle Dubois, innanzitutto benvenuti nella nostra Casa! Ai lati del cammino troverete i vostri dormitori, a destra i ragazzi e a sinistra le ragazze. Qui di fianco a me c’è una bacheca, domani troverete il regolamento. Gli orari per le lezioni vi saranno consegnati nella mattinata.. - continuava a spiegare il prefetto ma Hiccup era troppo stanco e si diresse verso il dormitorio, appena entrò, vide diversi letti a baldacchino nero e giallo.

Scrutò i bauli alla ricerca del suo, e vide una lettera indirizzata a lui, pregò tutti gli dei che conosceva sperando non fosse suo padre ma essendo la sfortuna sempre dalla sua parte, era stata mandata da lui.

“Accidenti!”

 

I Corvonero si dirigevano verso il dormitorio, si trovava in una torre nella sala ovest del castello. Salirono le scale a chiocciola e si trovarono di fronte a un grande portone nero. Il prefetto iniziò a bussare:

- Chi viene prima, la fenice o la fiamma? - una voce proveniente dal batacchio di bronzo domandava agli studenti.

- Ragazzi, vediamo se siete dei veri Corvonero, chi sa rispondere? - il prefetto guardò i ragazzi.

“Beh facile, un cerchio non ha inizio” sussurrò Rapunzel tra sé la risposta.

- Ehi tu! Come ti chiami? - indicando la bionda.

- Ra-Rapunzel - disse timidamente, non si aspettava che tra tutti quei ragazzi proprio lei avrebbe notato (tralasciando i capelli). Non era abituata ad avere l’attenzione di tutti e le gote iniziavano ad arrossarsi.

- Bene Rapunzel, rispondi all’indovinello - la intimò il prefetto.

La bionda si sentiva gli occhi dei compagni addosso, quando una ragazza dai capelli neri a caschetto le sussurrò: “Dai, puoi farcela, è la prima volta per tutti”.

Le sorrise e la ringraziò per il conforto, seppur minimo - Beh, la risposta è c-che un cerchio non ha inizio.. - disse un po’ insicura.

- Esatta! Sei una vera Corvonero! - esclamò la voce dal batacchio, e questo si aprì mostrando un’ampia Sala, con finestre ad arco, le pareti erano tappezzate di blu e bronzo, il soffitto e il pavimento erano ricoperti di stelle. Uno spettacolo da poter godere in qualunque momento.

 Rapunzel non aveva mai visto niente di ciò, essendo Nata Babbana non aveva potuto godere appieno della magia.

- Benvenuti ragazzi Corvi! Io sono Mulan, il vostro prefetto. Sulla scala a chiocciola troverete i dormitori, sinistra i ragazzi e destra le ragazze. Gli orari saranno consegnati… - spiegò il prefetto ai ragazzi, il regolamento, gli orari, le lezioni e non poteva mancare la storia dei Corvonero.

- Grazie! - disse dolcemente Rapunzel verso la ragazza che l’aveva aiutata prima.

- Figurati, piacere sono Mavis - porse la mano alla bionda, sorridendo mostrava dei lunghi canini appuntiti.

- Rapunzel, sei un…vampiro? - chiese un po’ titubante, aveva sentito molto parlare dei vampiri quando non era ancora  a conoscenza della sua natura magica, ma lei era diversa come li descrivevano i film o libri.

- Sì, non avrai paura? - chiese tesa, sorridendo e cercando di non incrociare lo sguardo.

- Ehm, no no, ma sei diversa dai vampiri che conosco, beh quasi, ne ho solo sentito parlare - sorrise impacciatamente.

- Non siamo quel genere di vampiri.. - le ragazze furono interrotte dal prefetto che le invitava ad andare a riposarsi era tardi per restare ancora sveglie.

- Si dovremmo proprio andare a dormire.. che ne dici di parlarne domani a colazione? - propose la vampira, sciogliendo la tensione.

- Sì, mi piacerebbe - con ciò si diresse verso il dormitorio, ma la sfortuna era sempre in agguato e Rapunzel inciampò sui suoi stessi capelli insieme ad altri compagni Corvonero. Era imbarazzata, le gote erano diventate più rosse dei capelli di Merida.

“Accidenti!”.

 

Jack percorreva quei lunghi corridoi diretti verso il sotterraneo, seguendo il gruppo del primo anno. Di tanto in tanto scorgeva porte e corridoi ma doveva sopprimere l’istinto di andarci avendo lo sguardo del prefetto continuamente addosso.

- Wow, dovete essere proprio cattivi, per essere stati rinchiusi qui sotto - disse Jack con il solito fare da sbruffone. Si rimediò occhiatacce dal prefetto e risate dai nuovi compagni.

Si fermarono davanti a una grossa parete di pietra, e il prefetto si mise di fronte ad essa:

- Avifors - urlò il ragazzo, la pietra si ritrasse e poi scivolò di lato, consentendo l’accesso alla Sala.

Era spaziosa, le vetrate si affacciavano sul lago nero, rivelando le profondità. Erano presenti cinque camini, divani e poltrone di pelle nera, con vari ritratti e dipinti che incorniciavano il tutto.

- Allora Jack, che ne dici? - il prefetto era soddisfatto della Sala della propria casa, era la più grande di tutte, infatti, c’erano biblioteche, sale studi e il piano di sopra con ampie camere.

- Okay, okay mi devo ricredere - gli disse, continuando ad ammirare il posto, non aveva mai visto un luogo così ampio e tutto per lui.

- Benvenute Serpi! Io sono Hans, il prefetto Serpeverde. I vostri averi personali sono nelle vostre camere, nei bauli.. - spiegò ai nuovi studenti come si svolgeva l’anno.

Jack dopo aver sentito dove si trovavano le camere si diresse verso di esse, era stanco e le palpebre non sarebbero resistite ancora per molto.

Nella camera erano presenti dei letti a baldacchino, tende e arazzi verdi-argentate con delle poltrone che arredavano il tutto.

Si avviò verso il proprio baule, dove di fianco si trovava un piccolo specchio, guardandosi notò un particolare.

I suoi capelli avevano striature platino. Pensava a ciò che aveva detto Merida, ma non era stato lui a tingerli. Sorpreso, esclamò:

“Accidenti!”.

 

 

 

 

(A.A.)

Rieccomi! Allora ho inserito alcuni personaggi della Disney/Pixar, li avrete conosciuti immagino, e ce ne saranno molti altri.

Hiccup ha ricevuto una lettera da suo padre, Jack ha scoperto la sua nuova tinta, Merida ci ha rivelato il suo amore per le ali di pollo e Rapunzel deve legarsi i capelli.

Spero vi sia piaciuto e mi piacerebbe sapere che ne pensate.

Un saluto, alla prossima! :)

 

   
 
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