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Autore: La Tucano Urbano Gang    16/03/2009    1 recensioni
Due ragazze in cerca di forti sensazioni si trovano in una casa abbandonata.....Passeranno così forti guai e un avventura indimenticabile..ma la casa sarà davvero disabitata? Chi saranno gli oorendi guardiani dell'abitazione? Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è da attribuirsi reale e realemente accaduto o esistente!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una pazza sera a casa da sole Questa è una storia di puro terrore.....una storia che vi farà correre sotto le coperte per lo spavento....una soria che
BASTA!!!!!!!!!!!!!!!!! INIZIALA QUESTA STORIA!!!!!
Una storia che inizia......ORA!

C'erano una volta due ragazze che per gioco si erano barricate in una casa disabitata. Per mantenere l'anonimato le chiameremo Ermenegilda Montessori e Gloria Rocky. Queste due amiche amavano zuzzurellare per la città in cerca di case disabitate per chiudersi dentro e raccontarsi storie dell'orrore così spaventose da correre fuori urlando dal terrore.
Questo giorno avevano scelto la casa del Sig....boh, non era mai stata abitata quindi era la casa del Sig. Nessuno....
La casa si divideva su tre livelli: una mansarda, una cantina e la casa vera e propria. Mentre le ragazze stavano scherzando sul divanetto nella sala da tè un rumore le soprese, tutte le luci si spensero e le porte si aprirono per poi chiudersi sbattendo violentemente.
-Chi è stato?- disse Gloria
-Non lo so....magari il mostro della storia della casa del signor Nulla!- propose Ermenegilda
-Andiamo a vedere. così se è lui possiamo andare a salutarlo!!!!- finì Gloria saltando in piedi e iniziando a saltellare e canticchiare
Arivate al bivio delle scale si bloccarono, cantina o soffitta?
-Cantina- -Soffitta-
-Soffitta- -Cantina-
-Senti Gloria...facciamo un, due, tre e stella!-
-Hai ragione...ma non era carta forbice e sasso?...va beh!-
UN
DUE
TRE
...............
-STELLA!- -STELLONE!-
-Nooooooo...stellone batte stella quindi devo fare tre passi in avanti. battere tre volte le mani sulle ginocchia e arrampicarmi sul muro per una lunghezza di
(2+176)/ (8-354) centimentri e saltare come un elfante zoppo!!!-
-.........Erm......veramente devi solo andare in mansarda......però se vuoi fare tre passi in avanti. battere tre volte le mani sulle ginocchia, arrampicarti sul muro per una lunghezza di (2+176)/ (8-354) centimentri e saltare come un elfante zoppo puoi farlo!-

Dopo che Ermenegilda ebbe fatto tutte quelle cose (quella che aveva occupato più tempo era stata il calcolo) Ermenegilda salì in soffitta.
Arrivata a due gradini dalla fine delle scale scivolò distratta da un gioco di luci che facevano le sue Converse sbrilluccicanti con gli scalini di marmo e ruzzolò giù fino all'inizio della scalinata. Arrancando fino alla porta della soffitta arrivò alla maniglia e aperta la porta....cioè.....non è che la aprì letteralmente, con ascia e motosega...diciamo che girò la maniglia e sospinse la porta che con uno scricchiolio prolungato le diede la visione della stanza dietro la suddetta porta, stanza che non sarebbe stata vista se porta non fosse stata aperta da colei che aprì la porta per vedere la stanza non sapendo però che aprendo quella porta sarebbe arrivata alla suddetta stanza che invece vide poichè aveva aperto la porta!
La stanza era completamente al buio, piena di vecchi e futili cimeli, solo una piccola finestrella illuminava con un raggio di luna (Si.....la luna ha i raggi, IGNORANTI!) un antico pilastro che sembrava dividere la soffitta. Ermenegilda era così assorta nella visione di un quadro raffigurante una donna che mentre leggeva un libro sulla chimica avanzata teneva in braccio un cagnolino con il pelo spumoso (nn chiedete come è il pelo spumoso.........è e basta!) era così assorta da non accorgersi che una creatura mostruosa la stava osservando. Ermenegilda sentì una mano sulle spalle e urlando per lo spavento si girò verso la più orrida e disgustosa mostra (femminile di mostro!!!!!) del sistema solare!
Un baboncino amanuense la stava fissando con uno sguardo da pesciolino e teneva su una zampa una borsettina di Chanel che faceva oscillare pericolosamente.
La strana creatura aprì l'arcata boccale e formulò una parola di incomprensibile significato
-Ave...Ii dici chisto cioì chi vuolsì così colà dove si vuole ciò che si puote...pimpiripittinusa pimpiripittipà!-
Lo spavento di Ermenegilda fu così grande e spaventoso che cadde come donna svenuta cade cioè.......giù e facendo TONF!
  
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