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Autore: Tinucha    30/01/2016    1 recensioni
"Non ricordo esattamente quando mi sono innamorata di te. Ero piccola, questo non l'ho dimenticato. Mi avevano sempre detto che quando sarebbe accaduto, INSIEME, avremmo toccato il cielo con un dito. Non so se avessero ragione, ma tu non c'eri al mio fianco ed io quel fottutissimo e tanto agoniato pezzo di cielo, non ho potuto toccarlo. Dannazione, sei contento adesso? Ero solo una dannata bambina dall'animo puro che voleva scoprire qualcosa che veniva definito come sensazionale, fenomenale"
[È la mia prima storia, spero tanto vi piaccia]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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CIAO A TUTTI, SCUSATE SE VI INTERROMPO PRIMA DI LEGGERE, COMUNQUE NEL CAPITOLO PRECEDENTE HO MESSO IL PUNTO DI VISTA DI TINI DOPO LO SCHIAFFO E.. NIENTE, SPERO VI PIACCIA.

<< La TUA mocciosa? No, aspetta Jorge,devo essermi perso qualche passaggio >> << Nessun passaggio, ho solo detto una cosa sbagliata, non volevo dirlo >> << Però l'hai pensato >> << No >> << Cosa provi per lei? >> << Nulla >> << Sono serio, idiota! >> << Io Non provo nulla.. Almeno Credo >> << Com'è Martina, Jorge? >> << Non trattarmi come un ragazzino >> << RISPONDI! >> nessuno sano di mente mi si sarebbe rivolto in quel modo ma ero troppo accecato dalle mie parole e da quella mocciosa (che mi apparteneva per la cronaca) per arrabbiarmi. << D'accordo, è Bella >> << Bella? Tu conosci la parola sexy non bella! >> sgrano gli occhi voltandomi di spalle per rientrare in discoteca. << Dove vai? >> << Sono libero Ruggero, ti dimostrerò che per me Martina è un'amica come tante >> rientro in discoteca cercando la ragazza di prima. Bastano 10 minuti per portarla nei bagni della discoteca, ma questa volta è diverso. Stavolta mi sento sporco. Stavolta torno a casa e mi butto sotto la doccia per togliermi quell'odore che non mi appartiene.
Lunedì vado a scuola dopo aver ricevuto una ramanzina dai miei per non essere tornato a casa. Dovevo capire, ma con l'ennesima ragazza si è ripresentata la stessa situazione di Sabato. Mi sono fatto schifo da solo. Raggiungo il muretto intravedendo i miei amici e Lei. Lei che è seduta, bella da mozzare il fiato. << Dove sei finito ieri? Tuo padre mi ha chiamato disperato perché non riusciva a rintracciarti >> << Dove volevi che fosse? A scoparsi qualche puttanella! >> sputa rabbiosa Alba e non capisco perché << Devo dar conto a qualcuno? Non ho una ragazza >> la riprendo acido e solo in quel momento incontro gli occhi di Martina, e vedo dentro il suo sguardo qualcosa spezzarsi. Rimango in silenzio e quando la campanella suona vado in classe aspettando l'intervallo per parlarle. Corro al muretto ma lei è più distante rispetto agli altri. Sta fumando. Mi avvicino. << Possiamo parlare? >> << Che vuoi? >> domanda fredda mentre aggrotto le sopracciglia << Perché mi tratti così Stoessel? >> << Ti tratto come ho sempre fatto forse eri accecato e probabilmente la scopata di ieri notte ti ha fatto aprire gli occhi! >> << Aspetta, sei gelosa? Ti dà fastidio che io sia stato con un'altra? >> << Stiamo insieme, per caso? >> << No, certo che no >> << E allora perché dovrebbe darmi fastidio? >> << Perché Ti dà così fastidio? >> sorrido divertito ma lei non lo è per niente. << MI CHIEDI PERCHÉ RAZZA DI STRONZO? TE LO RICORDI COSA TI HO DETTO A MARE QUELLA NOTTE? BEH NON ERA UNA CAZZATA E NO, JORGE NO. NON VOGLIO PIÙ TENERMELO DENTRO PER NON FERIRTI E PER NON VEDERTI ANDARE VIA. IO NON MI STO INNAMORANDO DI TE, IO TI AMO! SONO INNAMORATA DI TE DA QUEL MALEDETTO GIORNO IN CUI TI HO INCONTRATO. ORA CAPISCI PERCHÉ MI COMPORTO COSÌ, O VUOI UN DISEGNINO? >>
   
 
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