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Autore: hopeless_fangirl    31/01/2016    1 recensioni
E se Ottaviano non fosse morto? E se fosse tornato al Campo? E perché dovrebbe odiare il Natale? Forse non è così crudele come si può pensare, e forse riuscirà a cambiare idea sulla festa più bella dell'anno.
[Octachel-Percabeth-Solangelo]
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Apollo, Octavian, Rachel Elizabeth Dare
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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UN FUTURO CHE CAMBIA IL PRESENTE

Le tre vecchiette lo stavano fissando con il loro unico occhio. Ottaviano respirava affannosamente. Le tre Parche ghignarono. “Chi meglio di noi poteva presentare il futuro? In fondo chi ha in mano il filo di ogni vita umana e divina? È strano che vecchiette indifese possano controllare perfino gli dei vero, Ottaviano?”. L’augure sentì un brivido lungo la schiena quando pronunciarono il suo nome. Deglutì. “Oh sì il futuro fa decisamente paura. Il passato è una cosa certa. Lo puoi odiare, lo puoi rimpiangere ma non lo puoi cambiare, è certo. Il presente lo vivi ogni istante, lo sperimenti direttamente. Ma il futuro, chi conosce davvero il futuro? Si può progettare tutta la propria vita, ma ci sarà sempre l’ignoto ad accoglierti. Il futuro cambia in continuazione. Per questo la gente tenta di non pensarci. E se ci pensa non lo nomina. Tutti hanno paura!”. Ottaviano sobbalzò. “C-c-cosa volete da me?”. Le tre vecchiette indicarono con la mano il paesaggio intorno a loro. Un gruppo di giovani semidei stava sfogliando qualcosa, insieme al centauro Chirone davanti alla Casa Grande. Uno di loro parlò, aveva i capelli biondi, gli occhi color del mare e un’aria sbarazzina. “Questo deve essere proprio mio padre. Che faccia idiota che ha!” e scoppiò a ridere. Chirone sorrise. “Tuo padre era un grande. Non solo ha salvato il mondo più di una volta, ma era leale con tutti, specialmente i suoi amici. Tutti i vostri genitori erano speciali” disse rivolgendosi ai giovani semidei che lo circondavano. In un attimo Ottaviano riconobbe in una ragazzina coperta di fuliggine il sorriso di Leo Valdez, un altro aveva gli stessi occhi di Jason Grace e la più piccola aveva un cespuglio di riccioli neri uguale a Hazel Levesque. E quello che stava in centro era l’unione perfetta di Percy Jackson e Annabeth Chase. “E questo?” chiese Hazel Levesque junior. Chirone abbozzò un sorriso triste. “Ottaviano, precedente augure del Campo Giove”. “Ma qui nessuno se ne ricorda” fece notare il figlio di Percy “Che gli è successo?”. Chirone scosse il capo sconsolato. “È morto”. A Ottaviano mancò per un attimo la terra sotto i piedi e dovette appoggiarsi a un albero per non cadere. “Vedete lui è sempre stato, come dire, arrabbiato con tutti. Ha combinato un bel po’ di guai senza dubbio, ma non ne ha mai voluto sapere di cambiare idea. È sempre stato chiuso nella sua cabina di augure al Campo Giove da solo, e anche da solo è morto”. I ragazzini guardarono per un attimo la sua foto sbiadita, poi voltarono pagina. Nessuno si ricordava più di lui. Tutto quello che aveva fatto non era servito a niente. Assolutamente niente. “Allora che ne dici piccolo augure? Proprio tu che prevedi il futuro, ti trovi a essere dimenticato dai posteri. Ironico vero?”. Ottaviano era seriamente indeciso se tirare loro un pugno o scappare. “Ma forse ti piacerebbe vederti da un altro punto di vista” e schioccarono le dita. Il paesaggio cambiò completamente. Si trovavano su uno sperone di roccia che si affacciava su un’enorme distesa di terra brulla popolata da una serie di spiriti bianchi che sembravano ectoplasmi. Erano anime. Anime prive di ricordi. Erano nell’Ade. La mano di Ottaviano stava tremando. L’oltretomba era orribile. “Laggiù ci sono i Campi Elisi” dissero le Parche indicando un punto lontano “laggiù ci sono tutti i tuoi compagni semidei, ma anche tanti altri che hanno saputo vedere la vita con positività, che hanno saputo viverla!”. Ottaviano si ricordò quello che gli aveva detto Apollo. “Laggiù invece ci sono i Campi della Pena”. “Suppongo che io sarò là” disse Ottaviano amareggiato. Le tre scoppiarono in una tremenda risata. “Almeno avresti ancora dei ricordi del passato. No. Indifferenza. Ecco quello che hai suscitato nei giudici dell’Ade quando sei morto. Completa indifferenza. E sei finito laggiù insieme ad altre milioni di anime indifferenti condannate a passeggiare senza ricordi per l’eternità!” e scoppiarono di nuovo a ridere. Ottaviano era completamente impallidito, il cuore gli batteva a mille, il respiro si era fatto di nuovo affannoso. “Non voglio finire così! Ditemi che il futuro si può cambiare!” urlò Ottaviano. Una delle tre Parche lo colpì. Il ragazzo perse l’equilibrio e cominciò a precipitare verso il mare di anime. “No! No! No! Cambierò lo prometto!” Ottaviano chiuse gli occhi e atterrò su qualcosa di liscio con tonfo.
Aprì gli occhi. Le pareti della sua cabina lo stavano circondando. Si alzò di scatto e aprì la porta, l’aria fresca lo investì e lui respirò profondamente. Tutto era bianco di neve. “È il giorno di Natale” sussurrò. Poi sorrise e urlò di gioia. “Sono vivo! Sì sono vivo! Grazie agli dei! Grazie Apollo!”. “Il futuro cambia in continuazione”. Questo gli avevano detto le Parche. Lui poteva cambiare il suo futuro e doveva cominciare subito.
Gli occhi di tutti erano puntati su di lui. Di sicuro nessuno si aspettava il suo arrivo al Campo il giorno di Natale. Chirone gli sorrise “Benvenuto Ottaviano! Sono così contento che tu sia venuto! Prego accomodati! C’è spazio per te al grande tavolo per il pranzo di Natale!”. Ottaviano si sedette un po’ in disparte, di certo non poteva ignorare gli sguardi interrogatori e accusatori che si posavano su di lui. Poi l’aria fu invasa da un dolce profumo. Si girò di scattò. “Rachel” sussurrò. La ragazza con i capelli rosso fuoco si era seduta vicino a lui e gli stava sorridendo. “Speravo proprio che venissi! Ti saresti perso una magnifica festa!”. Poi gli porse un pacchetto arrossendo. “Questo sarebbe il mio regalo di Natale per te... sì insomma... Buon Natale!” e i suoi occhi verdi si illuminarono. Ottaviano lo scartò delicatamente. Era un suo ritratto fatto con le tempere che lo ritraeva sorridente con un peluche in mano. Ottaviano lo guardò a occhi spalancati. “Mi hai visto solo tre volte e sei riuscita a farmi un ritratto?”. Rachel fece spallucce sorridendo e evitando il suo sguardo. “È bellissimo” disse Ottaviano ed era sincero. Rachel fece un enorme sorriso e cominciò a saltellare sulla sedia. “Oh sono così contenta che ti piaccia! Non sai quanto ci ho messo a pensare al regalo giusto per te! È da inizio dicembre che ci penso e...”
“Senti Rachel” disse Ottaviano interrompendo quel fiume di parole “anche io ho qualcosa per te, non è proprio un regalo, non è nemmeno impacchettato ma penso che ti farà piacere averlo” e tirò fuori dalla tasca un vecchio orsacchiotto sgualcito. Rachel sbarrò gli occhi. “Ma... ma è il mio primo orsacchiotto! Sì! L’avevo perso un sacco di tempo fa quando...” poi alzò lo sguardo che incontrò quello di Ottaviano. Sorrise. “quando ho incontrato te! Oh grazie Ottaviano! Grazie grazie! È il regalo più bello che potessi farmi!” e lo abbracciò calorosamente. Ottaviano rimase un po’ interdetto. Nessuno lo abbracciava più da tempo ormai. Sorrise a quella massa di capelli ricci rossi e ricambiò l’abbraccio. Le cose stavano cambiando. Dall’altra parte del tavolo Leo gli fece l’occhiolino. Sì le cose sarebbero decisamente cambiate.
Da qualche parte sull’Olimpo Apollo sorrise soddisfatto e nei Campi Elisi una ragazza con i capelli neri e un ragazzo biondo con una cicatrice si scambiarono un cinque.


Image and video hosting by TinyPic Angolo autrice:
E così siamo arrivati alla fine di questa breve fanfiction! Io mi sono divertita molto a scriverla, e spero che a voi sia piaciuto leggerla. Come avrete capito la storia è ispirata al romanzo "A Christmas carol" di Charles Dickens, ma con i personaggi di Percy Jackson. Avrete anche notato che c'è un inizio di Ochtachel, che io shippo tantissimo! Detto questo ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia storia, siete tutti stupendi!
Speriamo a presto,
hopeless_fangirl
P.S. Ringrazio tanto gea__ per il banner e per l’assistenza morale!
   
 
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