Paul e Ash rimasero a guardarsi per qualche secondo, anche se la
tensione che aleggia tra i due li rese interminabili, fin quando Paul spezzò il
silenzio.
- “ Hai intenzione di rimanere ancora per tanto a fissarmi…o ti
decidi a scendere! ” disse, sempre con l’espressione seria che l’ho
contraddice.
- “ Decido io quando scend... ” mentre rispondeva venne
interrotto da Misty con un pugno ben piazzato sulla testa. La ragazza, ormai esperiente
del carattere del ragazzo, gli fece riprendere la ragione prima che il tutto
sfociava in una rissa.
- “ Calma i bollenti spiriti, Ash! Quel ragazzo ha ragione…hai
bloccato il passaggio, se devi parlarci fallo una volta a terra. ” Disse con
forza e calma, mantenendo il controllo per la brutta figura fatta dal ragazzo.
Ash si calmò e continuò a scendere, permettendo ai suoi compagni di viaggio,
Paul e al resto dei passeggeri – che fino a un attimo prima si lamentavano – di
toccare terra e dirigersi ognuno nella propria direzione.
Il gruppetto capitanato da Ash si fermò a pochi passi dall'aereo
per organizzarsi sul da farsi, tranne Ash che, leggermente in disparte, teneva
lo sguardo fisso sul suo rivale.
- " Bene! Visto che siamo tutti d'accordo...dirigiamoci
verso il centro pokemon. " disse Ronny. " Ash...sei dei nostri? "
chiese all'amico ma senza ricevere risposta, ormai i suoi pensieri erano
concentrati su Paul, poco distante da loro circondato da un orda di fan.
- " Hai visto una che ti interessa in mezzo a quel gruppo? "
chiese scherzosamente Misty, avvicinatasi al fianco del ragazzo riuscendo ad
ottenere la sua attenzione.
- " Niente di particolare! " rispose, rivolgendo un
sorriso che venne prontamente ricambiato dalla ragazza. Tornato a guardare il
suo rivale si fece più serio e pensò ad alta voce " Non pensavo di rincontrare
Paul proprio qui. "
- " Non so molto di questo ragazzo...ma da quello che mi
hai raccontato, tu e lui non avete buoni rapporti. " disse Misty,
ricevendo come risposta una conferma con la testa.
- " Paul può non avere un bel carattere, ma è un buon allenatore...e
lo ha dimostrato più volte. " disse Ronny mentre si avvicinava ai due
ragazzi insieme a Lucy. " Questo campionato si prospetta interessante... "
disse accennando una risata per poi conclude la frase " ...sei d'accordo,
Ash? "
Ash prese fiato e preferì parola " Paul! " urlò così
forte che tutti i presenti si voltarono verso di lui.
- " Che vuoi, Ketchum? " chiese impassibile.
- " Preparati...perché non intendo renderti vita facile al campionato. "
lanciando la sfida con una gran sicurezza dipinta sul volto. Per nulla
intimidito dalla sfida lanciata, con una smorfia di sorriso, rispose " Se
cerchi di spaventarmi, meglio che rinunci. Un allenatore battuto ai quarti, in
un campionato facile come quello di Unima...non è fonte d’interesse! A Sinnoh ti
ho sottovalutato...ma non accadrà mai più. "
Ash dopo queste parole
mostrò un sorriso, disinteressandosi della provocazione, e Paul sempre con la
smorfia in volto riprese a parlare " Se ti consola...accetto la tua sfida!
Vedi di non farti eliminare. Questo vale anche per te Ronny...ho proprio voglia
di riaffrontarti. " e iniziò a camminare per la sua strada.
---
Una volta conclusa la conversazione, il gruppo di Ash si era
diretto al centro pokemon dove ottennero informazioni su Kalos e Cyllage City.
Venendo a conoscenza della presenza di una palestra che, ovviamente, suscitò
l'interesse di Ash e Ronny.
- " L'ho senti l'odore, Ash? " chiese Ronny, con un
espressione che dava l'idea avesse sentito un piacevole profumo.
- " L'ho sento bene...il dolce odore di palestra. " rispose Ash, con
la stessa espressione sul volto.
- " Quei due vanno più d'amore e d'accordo tra di loro, che con noi. "
disse Lucy, sbigottita dalla scena.
- " Sarà il fatto che non si vedono da anni. " replicò Misty,
perplessa anche lei.
La reazione delle ragazze era dovuto al fatto che Ash e Ronny, poco
più avanti a loro, erano messi a braccetto uno all'altro e allegramente si
dirigevano verso la loro meta, ma una volta arrivati nel posto indicato
trovarono tutt’altro che una palestra.
- " Una parete di roccia? Ma che razza di indicazioni ci
hanno dato! " disse Ronny, tra lo stizzito e il confuso.
- " Eppure l'infermiera Joy, era sicura quando glielo abbiamo chiesto. "
replicò Ash, anch'esso confuso.
- " Geni! guardate meglio prima di lamentarvi. " li richiamò Misty,
rendendoli ancora più confusi. I due ragazzi fissarono la ragazza, perplessi, e
poi si misero a guardare nuovamente verso la parete, notando un particolare che
gli era sfuggito " E’ queste cosa sono? " dissero all'unisono.
Sulla parete si possono notare delle piccole fessure, dalla
forma di un piede, che dirigono verso l'alto e distanti pochi centimetri l'uno
dall'altro. Gli sguardi dei due ragazzi da confusi divennero stupiti.
- " Credo...dobbiamo scalare fino in cima. " disse
Ash.
- " Mi sa tanto di si. Non capisco il motivo ma se è l'unica via...allora
facciamola. " disse Ronny. Mise le mani nelle fessure deciso a salire...
" È una prova! " disse una voce sconosciuta, il ragazzo si fermò
cercando il possessore della voce.
- " La scalata è una prova creata dal Capopalestra. "
un ragazzo di statura media, magro e di aspetto giovanile venne notato dal
gruppo. Indossa una maglietta maniche corte a righe bianco e oro, porta dei
pantaloncini lunghi fino a metà coscia di colore blu e scarpe delle stesso
colore, ha i capelli coperti da un berretto, con la visiera volta lateralmente,
di colore blu e a fianco a se c'è un Rattata con uno sguardo determinato.
- " E tu chi saresti? " chiese gentilmente Misty. Il
ragazzo, spiazzato dalla domanda, dubitò un attimo per poi rispondere
"Scusatemi nemmeno mi sono presentato...mi chiamo Gennaro! Non ho potuto
fare a meno di ascoltare la vostra conversazione...ed ho finito per
immischiarmi." disse con un po’ di imbarazzo sul finire della frase.
- " Quindi...questa
è una prova...ho capito bene? " chiese Ronny incuriosito dalla
particolarità, mentre guardava un punto sulla parete.
- " Si! E’ stata fatta dal Capopalestra per testare la determinazione
degli allenatori intenti a sfidarlo. " rispose Gennaro.
- “ Bene! ” disse Ronny
con un sorrisetto. “ Gli mostrerò che non sono un tipo che si tira indietro. ”
Pronto a salire si
appoggia alla parete, ma non ebbe nemmeno il tempo di fare un passo che Gennaro
lo fermò: “ Aspetta!...devi sapere che il Capopalestra si è appena preso una
pausa. ”
- “ Come fai ad esserne
tanto sicuro? ” chiese Ash.
- “ Perché...anch’io
sono un allenatore ed ho disputato un incontro proprio in quella palestra, dove
ho vinto la mia seconda medaglia! ” rispose il ragazzino con fierezza, come a
cercare la lode della sua impresa.
- “ Va
bene, vuol dire che troveremo il modo per passare il tempo. ” disse Ronny,
- “ Possiamo
sfruttare questa occasione per allenarci? ” propose Ash convinto che l’amico
accettasse, presentimento che venne accertato dal cenno con la testa di
quest’ultimo.
- “ Ora
basta! Avete preso troppa iniziativa...ora è il nostro turno di scegliere! ” li
richiamò Lucy, con l’aria infastidita ma con un sorriso maligno che lasciava
presagire niente di buono per i due ragazzi.
Misty
rabbrividì vedendo l’espressione della ragazza. “ Fa un certo timore vederla
così, ma è pur sempre vantaggioso averla dalla propria parte. ” pensò tra se,
per poi assumere uno sguardo fermo e deciso.
- “ Propongo
di visitare un po’ la città! Da quel che ho capito, qui vicino c’è un locale
chiamato “ Caffè “propongo di andare lì. Sei d’accordo con me Misty? ” chiese
innocentemente Lucy alla ragazza, guardandola con un espressione serena.
- “ S-Si.
” rispose, spiazzata dal ennesimo cambiamento di umore della compagna di
viaggio.
- “ Bene
possiamo... ” Lucy venne interrotta da Ronny, che con un forzato colpo di tosse
richiamo la sua attenzione.
- “ Per
quel che mi riguarda...potete andarci anche da sole. ” disse seccamente. La
ragazza non rispose, ma il suo viso, serioso e cupo, parlava da se.
- “ Quello
sguardo con me non attacca, Lucy. ” disse con aria spavalda.
La
ragazza fece un respiro rassegnato. “ Sta notte mi sa che dormirai da solo. Andiamo
Misty. “ disse seccamente invitando la ragazza a seguirla.
Ronny
dopo la risposta della compagna rimase paralizzato a tal punto da far
preoccupare l’amico.
- “ Ronny,
ti senti bene? ” chiese, senza ottenere risposta. “ Ascolta...ci alleneremo
un’altra volta. Per il momento stiamo con le ragazze. ” gli disse
tranquillamente.
Nel
fra tempo Lucy e Misty percorrevano la strada da dove erano venuti a passo
leggero fin quando si sentirono nominate.
- “ Aspettate!
” le richiamò Ronny, ripresosi da quello stato e con l’espressione naturale in
volto. “ D’accordo, veniamo con voi. ” disse con un leggero sbuffo.
- “ Bene.
” disse Lucy, con un’espressione felice sul volto. Ma prima che potesse fare un
passo Ronny la rifermò.
- “ Hai
la minima idea di dove si trova questo posto? ” chiese, immaginando già la risposta.
- “ Ecco...veramente
no. ” rispose titubante, accennando una leggera risata imbarazzata.
- “ Se
volete vi accompagno io. ” disse Gennaro che, dopo il suo infruttuoso tentativo
di pavoneggiarsi, è rimasto fuori dalla conversazione. “ Sono da un po’ di
giorni in questa città, è ho imparato dove sono situati i luoghi di maggior
interesse. ”
- “ Grazie,
sei molto gentile. ” rispose gentilmente Misty.
---
Il
gruppo, guidato da Gennaro, procedeva con calma verso la meta, scambiandosi
qualche parola l’un l’altro.
- “ Di
dove sei, Gennaro? ” chiese
innocentemente Misty, avvicinandosi al ragazzino.
- “ Come?
” chiese non capendo bene la domanda.
- “ Prima
hai detto di essere da qualche giorno in questa città, quindi non sei di qua? ”
chiese nuovamente.
- “ Ah!
Si, hai ragione. Vengo da una cittadina chiamata Azalia Town a Johto. ”
rispose.
Improvvisamente
a Misty venne un brivido lungo la schiena, quel nome aveva fatto riaffiorare i
ricordi dell’avventura con Ash e Brock in quella cittadina ma soprattutto il
tipo con cui è specializzato il Capopalestra.
- “ Tutt...
” il ragazzino, mostrando un’espressione confusa, non ebbe il tempo di parlare
che venne interrotto da Ash, avvicinatosi in quel momento alla ragazza.
- “ Tranquillo,
e solo che Misty ha paura dei Pokemon coleottero. Di certo avrà pensato
all’incontro in palestra che ho disputato... ” disse avvolgendo il suo braccio
sulla spalla della ragazza e bloccandosi a guardala con uno sguardo
rassicurante.
Misty
sorpresa dal gesto, contrario da come di solito si comportava il ragazzo in
questa situazione, gli mostrò un sorriso e gli diede una bacio sulla guancia.
- “ Non
trovi che siano carini? ” chiese Lucy, sorridendo alla scena.
- “ Già.
” rispose Ronny.
I
due, rimasti poco più lontani dal gruppo, guardavano la scena senza proferire
parola per un po’.
- “ Per
la cronaca, grazie per lo scherzetto di prima. ” disse il ragazzo, portandosi
le braccia sulla testa come a tenersela.
- “ Dai.
Non te la sarai presa per così poco. ” disse Lucy, rivolgendogli lo sguardo
sorridente.
- “ Certo
che no! Ma potevi evitare di essere così dura. ” rispose, senza distogliere lo
sguardo dal gruppo avanti.
- “ Dovevo...ti
sei lasciato trasportare dal enfasi. ” controbatté con un tono di rimprovero.
- “ Sarà...
” disse, non convinto. “ L’importante è che il piano abbia funzionato. ”
continuò, guardando la ragazza con aria soddisfatta.
---
- Qualche
ora prima, sul aereo per Cyllage City -
- “ Ronny.
” Lucy, seduta sul sedile del finestrino a fianco al ragazzo, richiama la sua
attenzione con qualche pacca sul braccio.
- “ Dimmi.
” gli chiese una volta toltosi le cuffie dalle orecchie.
- “ Ascolta...che
ne pensi di lasciare un po’ di spazio ad Ash e Misty in questo viaggio? ” gli
chiese, con uno sguardo dispiaciuto. “ L’ho so che ti chiedo molto...ma questo
doveva essere il loro viaggio e noi ci siamo intrufolati... ”
- “ Ho
capito. Sono d’accordo. ” rispose il ragazzo bloccando la ragazza dal
continuare.
- “ Sei
incredibile, la premura che hai è imparagonabile. Ma è uno degli aspetti che mi
piace di più in te. ” disse sorridente.
- “ Grazie!
” disse, ricambiando con un bacio sulla guancia.
---
- “ Ecco,
questo è il posto. ” disse Gennaro, fermandosi di colpo.
La
locanda dal esterno assomiglia ad una casa accogliete, tinteggiata di bianco
sul muro e di blu sul tetto, ci sono tre finestre probabile segno di un piano
superiore, le finestre rispecchiano di una luce azzurrina e non permettendo di
vedere l’interno, una tettoia tinta di marrone scuro che ricopre tutta la parte
del ingresso e centralmente c’è la porta tinta di marrone. A fianco si può
notare una struttura con un gran portone bianco, probabilmente il magazzino, ed
anch’esso tinto come la locanda.
- “ Non
sarà particolare...ma vi stupirà. ” disse Gennaro, con un espressione sicura.
- “ Bene,
entriamo ” disse Ash, diretto verso la porta con Misty.
Una
volta aperta la porta il gruppo rimase affascinato da quel che vide.
- “ Salve
signori, come posso aiutarvi? ” chiese un ragazzo all’ingresso, vestito con una
camicia bianca ed un papillon nero e pantaloni e scarpe eleganti neri.
Il
gruppo rimase perplesso dal inaspettata accoglienza e nessuno sapeva come
rispondere.
- “ Salve,
vorremmo fermarci per un po’. ” rispose Gennaro.
- “ Certo!
Entrata più sevizio sono...cinquecento poke dollari. ” disse il giovane.
- “ Ok!
” disse il ragazzino, acconsentendo con la testa per poi girarsi verso il
gruppo. “ Pago io se non avete problemi! ” disse, guardandoli sorridente.
- “ No!
Già ci hai fatto il favore di accompagnarci. Pagherò io! ” rispose Ronny ,
spostandosi davanti al gruppo.
- “ Bene
ecco a lei...emm...Gennaro ho cambiato idea, facciamo a metà? ” disse,
imbarazzato dalla figura.
- “ Quando
imparerai a pensare prima di parlare, sarà troppo tardi. ” intervenne Lucy, con
tono di rimprovero.
- “ Spiritosa.
” rispose facendo una finta risata.
Una
volta pagato si avviarono in un lungo e spazioso corridoi, tinto con alternanze
di bianco e giallo, arrivando in una grande sala piena di clienti, le pareti sono
tinte di bianco e la pavimentazione a scacchiera di color bianco e nero,
lateralmente si possono notare due porte che conducono alle altre sale,
tutt’intorno ci sono dei tavoli circolari, ed in fondo un piano bar circondato
da sedie. La stanza è piena di persone tra cui allenatori che lasciano in
libertà Pokemon, di piccola taglia, girare allegramente o farsi ammirare da
alcuni clienti.
La
sala affascinò tutti, ma un particolare attirò l’attenzione di Ash. Al bancone
del bar una ragazza coi capelli blu coperti in parte da un berretto bianco,
ricordava qualcuno al ragazzo, ma non sicuro decise di avvicinarsi.
Mentre
si avvicinava riuscì a intravedere il volto, non ci sono più dubbi è...
- “ Lucinda!
” disse, fermandosi a pochi passi da lei.
La
ragazza, che in quel momento stava parlando, si voltò in direzione della voce e
notò Ash con Pikachu in sballa.
- “ Ash!
” disse, dirigendosi verso di lui ed abbracciarlo. “ Da quanto tempo, che bello
rivederti! ” disse una volta mollata la presa.
- “ Anche
per me! ” rispose. “ Ti vedo cambiata. ” affermò guardandola attentamente.
In
quegli anni era cresciuta in altezza, superando Ash di quattro centrimetri, ma
il volto rimaneva quello della ragazzina conosciuta a Sinnoh. Indossa una
giacchetta senza maniche di colore blu notte e sotto una maglietta a maniche
corte, con la particolarità di lasciargli scoperte le spalle, di colore rosato,
porta una gonna lunga fino a metà coscia di colore rosso, stivali e un foulard,
al collo, rosato.
- “ Pure
tu. Sei più maturo. ” ribatte.
- “ Chi
non muore si rivede. ” disse Ronny mentre si avvicinava ai due.
- “ Sempre
molto positivo, tu. ” replicò Lucinda indispettita, fissandolo con aria di
sfida.
- “ Sempre
e comunque, mia cara. ” rispose, rilanciandogli lo stesso sguardo. “ Allora
posso averlo anch’io un abbraccio, dalla mia coordinatrice preferita? ” chiese,
mentre toglieva le mani dalle tasche per aprirle in modo di accoglierla.
La
ragazza non se lo fece ripete, si avvicinò a lui e l’abbracciò. Nel frattempo un
ragazzo, della stessa altezza di Lucinda, si era avvicinato a loro
silenziosamente e nel momento che proferì parola fece saltare dallo spavento i
tre.
- “ Lulù.
” la chiamò il nuovo arrivato, e istantaneamente la ragazza di voltò.
- “ Dimmi,
Kenny. ” gli chiese, una volta ripresa dallo spavento.
- “ Ecco
la tua limonata. ” disse, porgendogli la lattina.
- “ Grazie!
” rispose sorpresa.
- “ Ragazzi...da
quanto tempo, come state? ” chiese rivolgendosi ad Ash e Ronny.
- “ Bene,
e tu? “ dissero all’unisono.
- “ Non
mi posso lamentare. ”
I due
rimasero a guardarlo per un po’, sorpresi di quanto fosse cambiato. Il viso da
bambino aveva fatto spazio ad uno più maturo - nei limiti dell’età – i capelli sono di un castano vivo, indossa una
giacca nera con una maglietta bianca e pantaloni abbinati e scarpe da
ginnastica nere.
- “ Bene,
bene. Ecco dove eravate. ” disse una voce femminile.
- “ Ah!
Ragazze...siete qui. ” affermò Ronny, una volta essersi girato nella direzione
opposta.
Il
gruppetto con avanti Misty era appena giunto nella loro posizione, dopo una
piccola ricerca.
- “ Nemmeno
il tempo di girarci, che subito siete scomparsi! Potevate almeno avvertire! ”
li richiamò con tono seccato e uno sguardo tutt’altro che amichevole.
- “ E’
stata una casualità...non avevamo intenzione di farvi preoccupare. ” disse
Ronny mentre, con uno sguardo preoccupato, faceva segno con le mani di restare
calmi.
- “ Si,
Misty. Vi avremmo subito avvertito. ” ribatté Ash, un po’ meno preoccupato
dell’amico, sperando nella comprensione della ragazza.
- “ Pensate
di cavarvela con così poco? ” chiese sempre più furiosa, mentre Lucy rideva tra
se per le facce dei due ragazzi.
- “ Però,
non mi sarei mai aspettata così tanta furia da lei...mi sto spaventando anch’io.
” pensò Lucy, notando successivamente che Ronny la guardava con accusa, ma lei,
rispose facendo segno di no con la testa.
- “ Ash.
Parlavi per la mia...ma anche la tua ragazza non scherza quando si arrabbia. ”
bisbigliò all’amico.
- “ Lo
so. ” rispose smorzando una risata e decidendo di avvicinarsi a lei.
Una
volta che furono faccia a faccia la prese per le spalle e iniziò a parlare: “Ascolta...noi
abbiamo sbagliato, ma non è il caso di rovinare questa giornata per una
stupidata.” guardandola sorridente.
Misty
sospirò e si calmò. “Hai ragione.” disse sorridendo a sua volta.
Una
volta calmati gli animi i nuovi arrivati si presentarono a Lucinda e Kenny, che
avevano assistito tutta la scena in silenzio.
- “ Piacere,
Lucy. Noi ci siamo già incontrate al campionato di Sinnoh. ”disse rivolta a
Lucinda, porgendogli la mano sorridente.
- “ Si,
mi ricordo. Sono felice di rivederti. ” rispose stringendogli la mano.
- “ Io
sono Misty, molto piacere. ” saluto in seguito.
- “ Piacere
di conoscerti. Io sono Lucinda. ” rispose guardandola attentamente.
- “ Ho
l’impressione di averla già vista...ma dove? ” pensò la ragazza tra se.
- “ Piacere
di conoscervi. ” disse Kenny alle due ragazze.
Mentre
Lucinda si immergeva nei ricordi un piccolo Pokemon azzurro e blu si era
avvicinato allegramente a loro e iniziò a fissare la ragazza, chiedendosi cosa
stesse pensando, fin quando notò un Rattata decidendo di farci amicizia ma
l’altro non ne voleva sapere di socializzare, e dopo svariati tentativi il
Pokemon azzurro stava perdendo la pazienza iniziando a dimenarsi e lamentarsi.
- “ Piplup,
ma cosa...” la ragazza, ripreso coscienza di ciò che la circonda, si accorse
della situazione e cercò di calmare, come meglio poteva, il suo Pokemon.
- “ Calmati
Piplup...non c’è bisogno di agitarsi così.” gli disse, tenendolo per il busto.
Piplup decise di calmarsi ma incrociò le pinne con fare nervoso.
- “ Scusalo...
” stava iniziando a scusarsi con l’allenatore del Rattata quando venne fermata
da lui stesso.
- “ Non
ti preoccupare. Rattata è sempre stato diffidente dagli altri...comunque
piacere, Gennaro. ”
- “ Piacere.
Sei un loro amico? ” chiese indicando Ash e gli altri, che nel fra tempo si
erano accomodati ad un tavolo con Kenny.
- “ A
dire il vero li ho accompagnati a questo Caffè. ” rispose, sentendosi un po’ a
disagio.
- “ Bene!
Ci andiamo a sedere? ” gli disse gentilmente.
- “ O-Ok!
” tentennando per la nonchalance con cui glielo aveva domandato.
--
- “ Allora,
perché siete a Kalos? ” chiese Ronny, seduto tra Lucy e Misty.
- “ Secondo
te, cosa potrebbero mai fare due coordinatori in questa regione? ” intervenne
Lucinda, prendendo posto tra Ash e Kenny.
- “ Se
te lo fossi dimenticata, Lulù, sono di Hoenn...quindi non conosco questa
regione. ” rispose sfrontatamente.
Calò
il silenzio - e anche chi non conosceva Lucinda sapeva che quello che ne
sarebbe conseguito non era niente di buono e infatti... –
- “ Come
mi...hai...chiamata! ” si alzò mettendo le mani sul tavolo puntando il suo
sguardo verso il ragazzo. “ Chi ti ha dato l’autorizzazione di chiamarmi così! Certo
che in questi anni non sei proprio cambiato! ” non ricevendo risposta dal
destinatario.
- “ Dai,
Lucinda. Adesso calmati non è il caso. ” disse Kenny, mentre si guardava
intorno vedendo che alcune persone li fissavano.
La
ragazza lo ascoltò, si sedete e prese la sua limonata intenta a berla...”
Faresti meglio a lasciarlo questo cafone. ” disse, prima di sorseggiare,
rivolta a Lucy.
- “ Ehi!
” esclamò Ronny infastidito dalla frase, facendo fare una risata “sotto i
baffi” alla ragazza.
- “ Voi
invece, cosa ci fate a Kalos? ” chiese Kenny.
- “ Viaggiare,
scoprire questa regione e, ovviamente, partecipare al campionato. ” rispose
Ash.
- “ Capito...ma
tu chi sei? ” rivolto nell’altro posto affianco a lui, vide Gennaro seduto tra
lui e Lucy.
- “ Piacere,
Gennaro. ”
- “ Gennaro?
Mi sono completamente dimenticato che era con noi...farò finta che lo stavo
cercando. ” penso Ronny.
- “ Gennaro...ecco
dov’eri. ” affermò, sdraiato sulla sedia e con le braccia a sostenergli la
testa. “ Ascolta prima ci hai detto di aver affrontato il Capopalestra, non è
che mi daresti qualche consiglio? ” guardandolo con una faccia da ebete.
- “ Mi
spiace, ma va contro i miei principi dare informazioni suoi punti deboli di un
avversario. “ rispose, alzando una mano come se stesse pronunciando un
giuramento.
- “ Grazie
mille. E’ pensare che ti ho pure pagato l’ingresso. ” incrociò le braccia
seccato e chiuse gli occhi.
- “ Ma
se abbiamo fatto a metà. ” ribatté accennando una risata.
- “ Ecco...no...veramente
” perplesso e con una faccia più ebete della precedente. “ Ahia! ” esclamò dopo
aver ricevuto una mazzata in testa dalla ragazza.
- “ Certo
che a volte sei proprio idiota. Farei meglio ad ascoltare Lucinda. ”
- “ Mi
hai fatto male. ” rispose toccandosi la nuca dolorante, facendo partire una
risata complessiva.
Intanto,
Lucinda, era intenta a ricordare dove avesse già visto Misty scavando in
ricordi lontani anni.
- “ Ora
mi ricordo! ” affermò la ragazza, schioccando il pugno sulla mano e attirando
l’attenzione di Misty ed Ash. “ Ma certo...l’amo da pesca, ecco dove ti ho
vista. ” disse indicando Misty.
- “ Cosa?
” chiesero entrambi.
- “ Ash,
non ti ricordi? ” Ash e Misty si guardarono perplessi, chiedendosi cosa volesse
dire, per poi dare di nuovo attenzione alla ragazza.
- “ Quando
siamo andati a pescare, l’amo che mi hai mostrato. ” disse con enfasi, il
ragazzo iniziò a pensare mentre Misty era sempre più confusa.
- “ Ho
capito, adesso. ” affermò accennando un sorriso.
- “ Potreste
rendermi partecipe? ” chiese la ragazza.
- “ Quando
viaggiavamo insieme, c’è stata un’occasione in cui Lucinda ha visto l’amo che
mi avevi regalato... ”
- “ ...Così
appena ti ho vista, il tuo viso mi era familiare. ” completando la frase, dopo
aver interrotto il ragazzo.
- “ Pensa
un po’...i casi della vita. ” disse, ridendoci su.
- “ Mi
ricordo che a quell’amo tenevi molto...deduco che c’è qualcosa tra voi. ”
sussurrò all’amico con uno sguardo malizioso e dandogli qualche pacca sul
braccio.
- “ Sei
molto affrettata nel dare conclusioni.” rivolgendogli lo sguardo sbigottito. “ Si, comunque. Stiamo insieme. ” assumendo
un’espressione seria e felice.
- “ L’ho
sapevo. ” ghignando tra se. “ Tanti auguri! Finalmente il ragazzino che ho
conosciuto a Sinnoh sta diventando un uomo. ” gli disse sorridente.
Le ore
scorrevano tra le risate, Lucinda e Misty facevano conversazione mentre Ash
guardava la scena, Ronny tra una battuta e l’altra era venuto a sapere da Gennaro che aveva già
vinto due medaglie e che la scalata era un indizio sul Capopalestra. Plusle,
Pikachu e Piplup giravano per il locale ed anche Rattata si era fatto
coinvolgere in quella scorribanda.
- “ Gennaro,
che ne dici di un incontro? Se saremo avversari...voglio vedere contro chi ho a
che fare. ” chiese, alzandosi.
- “ Ok!
Ci sto! ” rispose prontamente.
Tutti
si alzarono e si diressero fuori ad assistere all’incontro.
---
Giunti
su una collinetta erbosa i due sfidanti si posizionarono uno di fronte
all’altro, con una buona distanza che li separava, il resto del gruppo,
radunato un po’ distante in modo da lasciargli spazio, attendeva l’inizio.
- “ Se
per voi va bene, vi farò io da arbitro ” disse Misty avvicinandosi ai due e
posizionandosi centralmente alla linea immaginaria che delimitava il campo.
- “ Nessuna
obiezione. ” rispose Ronny.
- “ Per
me, va bene. ” acconsentì Gennaro.
- “ Bene!
L’incontro sarà un uno vs uno, niente scorrettezze. ” la ragazza prese un bel respiro
e diede il via “ Iniziate! ”
- “ Lucario,
vai! ” Ronny prese un pokeball dalla cintura, dopo averla lanciata in aria, la
prese e la lanciò verso il campo.
- “ Scizor,
è il tuo momento. ” Gennaro a sua volta
prese una pokeball e la lanciò.
I due
Pokemon apparvero sul terreno pronti a dare il massimo.
- “ Scizor,
Pugnoscarica! ”
- “ Lucario,
rispondi con Vuotonda. ”
I due
attacchi si scontrarono e ne usci una nuvola di fumo, ma quasi subito Scizor ne
venne fuori ancora carico del Pugnoscarica.
- “ Lucario,
Calcioardente. ” il Pokemon reagì prontamente all’ordine e parò il colpo del
avversario.
- “ Tuonopugno!
”
- “Scizor usa Retromarcia. ”
il
Pokemon simile ad uno sciacallo caricò la mossa sul pugno sinistro, ma
l’avversario riesce ad allontanarsi colpendolo con le sue chele e dandosi una tale
spinta da spingersi indietro.
- “ Scizor,
usa agilità ” il Pokemon rilassò il proprio corpo in modo che si alleggerisse.
- “ Ha
deciso di aumentare la velocità...va bene non sarà un problema. ” pensò Ronny.
- “ Ora
Scizor, attacca con Forbice-X. ”
- “ Aspetta...aspetta...Lucario
Colpo Basso! ” una volta ricevuto l’ordine, con Scizor quasi a contatto,
scaglio un poderoso calcio sulle gambe facendolo ribaltare a terra.
- “ Ottimo
lavoro, Lucario. ” complimentò il suo Pokemon facendogli il pollice.
- “ Mi
spiace deluderti...ma non hai avuto l’effetto sperato. ” gli segnalò Gennaro,
indicando il suo Pokemon che si era alzato senza problemi.
- “ Come?
” chiese sorpreso. “Ho capito...il tuo Scizor ha l’abilità Metalleggero.
Indovinato? ” rivolto con uno sguardo serio.
- “ Esatto.
Non credevo la conoscessi. ” rispose con aria di sfida.
- “ E’
raro vederla...ma non per questo è meno importante delle altre. ”
- “ Che
abilità sarebbe? ” chiese Kenny.
- “ Metalleggero
dimezza il peso del Pokemon...questo gli consente di essere meno soggetto da
mosse che si basano sul proprio peso, ma lo penalizza quando l’attacco è basato
sul rapporto dei pesi. ” rispose accuratamente Lucy.
- “ Sei
molto acculturata sull’argomento. ” disse il ragazzo, guardandola stupito.
- “ Viaggiando
si impara. ” replicò, imbarazzata.
- “ Bene,
ora bando alla ciance e ricominciamo. Lucario, Ferrartigli! ”
- “ Scizor,
Protezione e contrattacca con Breccia! ”
Lucario
gli si scagliò contro con gli artigli serrati ma Scizor riuscì in tempo ad
alzare una barriera di luce in torno a se e dopo essersi parato si caricò e
colpii l’avversario sulla testa facendolo barcollare.
- “ Ottimo!
Non lasciargli scampo, usa di nuovo Breccia. ” disse con enfasi.
- “ Fossi
in te non sarei tanto ottimista. ” ribatte Ronny, con una smorfia di sorriso. “
Lucario, Contropiede. ”
Il
Pokemon si diede slancio e colpii con tutta la forza in corpo facendo
indietreggiare il rivale.
- “ Vediamo
di chiuderla...Lucario, Calciardente. ” lo sciacallo saltò in aria con la gamba
destra ricoperta di fiamme, diretto sul avversario ancora intontito dal colpo
precedente.
- “ Scizor
veloce Sostituto. ” sentendo l’ordine il Pokemon simile ad una mantide
corazzata, creò una copia di se stesso che venne colpita da Lucario.
- “ Diamine...sono
stato troppo avventato. ” pensò cercando con gli occhi la nuova localizzazione
di Scizor.
- “ Sei
davvero bravo! Non mi capita spesso di dover ricorrere a questo, per tener
testa ad un avversario. ” disse tirando fuori dalla tasca una pietra argentea e
con all’interno una specie di fiamma rossa con una linea argentea.
- “ Grazie
per il complimento, ma...cos’è quella pietra? ” chiese ingenuamente.
- “ Questa
è la Scizorite...non l’hai mai vista? ” domandò incredulo.
- “ Veramente...non
ho idea di cosa sia. ” rispose facendo una risata, imbarazzato.
Gennaro
rimase stupito dalla risposta ma dopo un po’ riassunse lo sguardo serio,
mostrando una smorfia di sorriso.
- “ D’accordo
ti spiego cos’è. Questa è una Megapietra e permette di far Megaevolvere il
proprio Pokemon. Ma non tutti i Pokemon ne hanno una. ”
- “ Quindi,
queste “evoluzioni” sono artificiali? ” chiese con un’espressione abbattuta.
- “ Ecco
non proprio...anche se oltre a questo non saprei dirti. ”
- “ Capisco.
Allora se ho capito bene utilizzandola il tuo Pokemon diventerà ancora più
forte, esatto? ”
- “ Si.
”
- “ Ok!
Allora usala e mostrami di cosa siete capaci. ” disse riprendendo
un’espressione combattiva.
Il
ragazzo non se lo fece ripetere e ad un certo punto la pietra iniziò a
risplendere e dal braccio di Scizor si accese una luce che lo ricopri in una
bolla di luce e dopo poco ne venne fuori la nuova forma...MegaScizor.
E’
diventato più corazzato, le sue ali sembrano esserci rimpicciolite. Le sue
gambe hanno perso le giunture per diventare due uniche punte affilate, mentre
il suo addome si è raddrizzato, permettendo una posizione più eretta. La
fronte, le spalle e le attaccature delle gambe sono protette da un esoscheletro
nero. Le due chele ora sono più grandi e lunghe, seghettate e potenti.
- “ Scizor, Acrobazia! ”
il Pokemon insetto si mosse velocemente arrivando davanti a Lucario, con le
chele aperte.
- “ Individua! ” Ronny
diede l’ordine e il Pokemon chiuse gli occhi percependo i movimenti
dell’avversario e riuscendo ad evitare il colpo.
- “ Lucario, Gelopugno!
”
- “ Battilo in
velocità, Pugnoscarica! ”
I due caricarono i loro
attacchi, ma Scizor fu più veloce e riuscì a sferrare il colpo spingendo
indietro lo sciacallo.
- “ La potenza di
attacco è migliorata notevolmente...in più gli effetti di Agilità sono ancora
presenti. ” rifletté, e dopo guardare le condizioni del suo Pokemon “ Un altro
colpo potrebbe essere decisivo...sarà meglio giocarsela in difesa e attendere
il momento propizio. ”
- “ Lucario
usa Granfisico. ” il Pokemon mise in tensione i muscoli e il corpo si gonfiò.
- “ Se
pensi di cavartela mettendoti in difesa, non hai idea del potere di MegaScizor.
” gli disse presuntuosamente.
- “ Potrà
essere...ma ti conviene non abbassare la guardia, con me. ” ribatté senza
batter ciglio.
Ci fu
un attimo di stallo in cui i due sfidanti di osservavano a vicenda in attesa
della minima distrazione dell’altro.
- “ Scizor,
Spaccaroccia! ” la mantide si diresse sul avversario, con un attacco tale da
frantumare una roccia, per mettere fine all’incontro.
- “ Doppio
Team! ” Lucario si mosse velocemente creando diverse copie di se, ciò fece
fermare Scizor non sapendo quale copia fosse la reale.
- “ Perfetto.
Forzasfera! ” le varie copie concentrarono la propria energia sui palmi delle
mani creando una sfera di energia pronta a colpire.
- “ Mi
hai detto di non abbassare la guardia...ed io non l’ho fatto. Scizor fai
scomparire le copie usando Ronzio. ” il Pokemon iniziò a muovere le proprie ali
creando un suono assordante, per tutti i presenti, riuscendo a far scomparire
le copie e interrompendo l’attacco, avendo costretto lo sciacallo a dover
coprirsi le orecchie.
- “ Sei
bravo...ma è finita. Breccia. ” disse sorridente e pronto per l’imminente
vittoria.
- “ Non
avevi detto di non aver abbasso la guardia? ” chiese retoricamente, lasciando
perplesso il ragazzino. “ Extrarapido! ” diede l’ordine e Lucario scattò in
avanti, caricando Scizor con una velocità impressionante non permettendogli di
reagire.
- “ Pugnoscarica!
” ordinò Gennaro, rimasto allibito dal ribaltamento di fronte.
- “ Non
puoi andare a segno per l’eternità. Lucario, Calcioardente! ”
Il
contatto tra i due attacchi fece innalzare un nuvola di fumo e per un po’ non
fu possibile determinare il vincitore, appena il fumo di dissolse si videro i
due Pokemon attaccati, guardando attentamente si poteva notare che la chela di
Scizor sfiorava la spalla di Lucario e il piede dello sciacallo poggiava sul
collo della mantide. Cosa prevedibile appena i due Pokemon si allontanarono,
Scizor, cadde a terra sfinito e ritornò alla sua forma normale.
- “ Scizor
è esausto è non più in grado di continuare. I vincitori della sfida sono Ronny
e Lucario. ” Misty decretò la fine del incontro, seguito dal applauso dei
presenti.
- “ Complimenti...è
stata una bella lotta. ” si complimentò Ronny col ragazzino, dando una pacca al
suo Pokemon e richiamarlo nella sfera.
- “ Grazie.
Ti ho sottovalutato più di una volta....ma alla prossima vedrò di rifarmi. ”
rispose Gennaro, richiamando Scizor.
- “ Aspetterò
quel giorno con ansia. ” affermò sorridente.
La
giornata si stava concludendo, il sole era sul punto di tramontare e le prime
luci dei lampioni si stavano accendendo.
- “ Sarà
meglio che mi incammini, la strada per Shalour City è lunga. Vi auguro buon
viaggio. ” salutò Gennaro incamminandosi, mentre il gruppo lo salutava con la
mano.
- “ D’accordo.
Sarà meglio preparaci per la notte. ” disse Ronny, prendendo lo zaino
appoggiato per terra e iniziando a frugare all’interno.
- “ Aspettate,
voi dormite all’aperto? ” chiese Lucinda, colpita dalla cosa.
- “ Si...vedi
siamo arrivati solo oggi e non pensavamo di rimanere così tanto. ” rispose
Lucy.
- “ Sentite,
noi alloggiamo in hotel ed oggi ho visto alcuni turisti che se ne andavano.
Perché non provate a chiedere se ci sono delle stanze libere? ” propose la
ragazza con far premuroso.
- “ Bé...tentar
non nuoce ” rispose Ronny, girandosi verso il gruppo con in mano un sacco a
pelo.
---
- “ Buona
notte. ” augurò Lucy a Misty ed Ash, mentre entravano nella loro stanza.
- “ Buona
notte. ” rispose i due all’unisono.
Lucy
e Ronny entrarono nella stanza accesero la luce e si liberarono degli zaino. La
camera ha una forma quadrata, ma è molto spaziosa, è arredata di una scrivania
appoggiata alla parete, a destra della porta, due comodini e due letti,
frontalmente alla scrivania, possiede altre due porte; una di legno, frontale a
quella di ingresso, e una in vetro che permette di accedere al balcone. Il
tutto è tinto di blu con sfumature di bianco.
- “ Vado
a farmi una doccia. ” disse Lucy al ragazzo e varcò la porta di legno.
- “ Va
bene. ”
Girando
per la stanza, Ronny, notò una lampada appoggiata sulla scrivania e decise di
accenderla, spegnendo quella del lampadario, si liberò della camicia e della
cintura con tutti i suoi Pokemon nella pokeball, pure Plusle, e si sdraio sul
letto chiudendo gli occhi e ripensando all’incontro affrontato poche ore prima.
---
- Nella
mente di Ronny –
- “ Questa
è una Megapietra e permette di far Megaevolvere il proprio Pokemon ”...
- “Queste “ evoluzioni ” sono artificiali? ”...
- “Non proprio...anche se oltre
a questo non saprei dirti. ”...
---
- “ Megaevoluzioni?
Un Pokemon che si evolve ulteriormente...sarà bene? Non creerà problemi ai
Pokemon? ” pensò, mettendosi una mano in fronte.
La
porta del bagno si aprì e la ragazza ne uscì con una tunica da notte, bianca,
larga e con il colletto profondo fino ai solchi delle spalle. Si avvicinò alla
scrivania e prese lo zaino, appoggiato sulla sedia, lo mise per terra, si piegò
sulle ginocchia ed inizio a cercare qualcosa.
- “ E’
stata bella questa giornata, che ne pensi? ” chiese al ragazzo.
- “ ...
”
- “ Siamo
stati davvero fortunati a trovare le ultime due stanze libere. ”
- “ ...
”
- “ Ma
che ti prende che non rispondi! ” alzandosi e puntando lo sguardo su di lui.
- “ Devo
saperne di più su queste Megaevoluzioni. ” rispose, aprendo gli occhi.
- “ Sei
sempre il solito. Prima gli strumenti, poi le pozioni, ora le Megapietre. A te
non va mai bene niente. ” disse a prenderlo in giro.
- “ Signorina,
Superquattro. Queste cose dovrebbero interessare pure a te. ”
- “ Aspirante,
prego. Ma non c’è bisogno di farne una tragedia.”
- “ ...
” chiudendo gli occhi.
- “ WWF,
ci sono dei Cubone da salvare. ”
Un
ombra coprì la luce che arrivava sul viso del ragazzo, aprì gli occhi e vide la
ragazza sopra di lui.
- “ Spiritosa.
E’ poi si chiama WWP. ” mostrando un sorriso.
I due
si guardarono negli occhi e iniziarono ad avvicinare le proprie teste...” Narratore,
potremmo avere un po’ di privacy...Grazie. ”
---
- “ Lucinda
e Kenny sono molto simpatici. ” affermò Misty, mentre si stirava le braccia.
- “ Si...molto.
” rispose Ash, sul balcone a guardare, con gli occhi persi, la vista sul mare.
- “ Domani
pensi di andare in palestra? ” chiese, appoggiando lo zaino a terra e sedendosi
sul letto.
- “ Si...credo
”
- “ Ash...tutto
a posto? ” gli domandò preoccupata, mentre Pikachu si accomoda sulle sue gambe
facendo un pisolino.”
- “ No!
” calò il silenzio, fin quando il ragazzo non rispese a parlare “Ronny è
migliorato parecchio...non credo di potergli tener testa.”
- “ ...
”
- “ Si
che puoi! Da quando ti conosco non ti ho mai visto rinunciare. Sei sempre
andato avanti nel bene o nel male, ora, non sarà una sciocchezza che ti
fermerà! ”
- “ Misty...
” voltandosi verso di lei.
- “ La
tua determinazione, ed anche la tua cocciutaggine, ti hanno permesso di
raggiungere traguardi impossibili, non accetto sentire queste parole da te. Non
è questo l’Ash che conosco e di cui mi sono innamorata! ”
- “ Grazie.
” mostrandole un sorriso.
La
ragazza si avvicinò sorridente e lo prese sotto braccio, guardando assieme il
panorama.
- “ Che
ne di ci se domani andiamo al mare? “
- “ Mi
sembra una bella idea. ”