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Autore: heykurt    06/02/2016    2 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 18


 









 

SOUNDTRACK

 

“Oblivion” - Indians ( https://www.youtube.com/watch?v=Kl3wbELi840&list=PLFwnfesfYZuwj4ZtVminpSDYSBvGCCtZo&index=9 )


 












 

Kurt e Sebastian passano il pomeriggio in piscina a giocare a pallavolo con l'intera famiglia Smythe (ovviamente in un punto in cui Ethan, e soprattutto Kurt, riescono a toccare). Kurt è in squadra con Jenah e Catherine e stracciano letteralmente l'altro trio, con un punteggio schiacciante di cinque set a zero.

I genitori di Sebastian sono i primi ad uscire dalla piscina, pronti per sistemare ogni cosa in soggiorno per poter cenare tutti assieme guardando un film – Kurt è riuscito a convincerli a vedere 'Chicago', e Jenah si è offerta di tenere compagnia ad Ethan in un'altra stanza almeno per i primi cinque minuti di film, per non fargli vedere l'unica scena di sesso (Kurt usava la stessa tattica quando era piccolo e doveva vederlo con suo padre, perché lo imbarazzava troppo e non voleva che Ethan provasse lo stesso disagio).

Kurt e Sebastian nel frattempo, mentre Jenah accompagna Ethan a prepararsi – in realtà per farli restare da soli-, si siedono a bordo piscina consumando qualche drink preparato da Sebastian stesso “So che lo Shirley Temple con le ciliege è il tuo preferito, non potevo farlo mancare.” gli dice soddisfatto.

Passare del tempo con lui e la sua famiglia gli fa mettere in discussione ogni cosa. Certo, il giorno precedente passato con Rick era stato fantastico e si era sentito amato, ma in quel momento sente di essere nel posto giusto, con le persone giuste. Se ne rende conto ancora di più quando, durante la cena, commentano assieme il film ridendo e scherzando tra loro come se fosse la cosa più comune e naturale del mondo, come se Kurt fosse davvero parte della loro famiglia. L'atmosfera che respira gli ricorda casa ed è totalmente a suo agio e sente di essere importante per tutti loro. Ethan ad un certo punto, durante il film, si siede sulle sue gambe buttandogli le braccia attorno al collo e Kurt si stupisce di quanto sia affettuoso visto e considerato quanto non lo sia Sebastian.

A film concluso Kurt è ormai certo di voler passare altre mille serate così in loro compagnia, con l'umorismo di Robert, la dolcezza di Catherine, il sarcasmo arguto di Jenah, la tenerezza e curiosità di Ethan e soprattutto i numerosi sguardi che Sebastian gli ha inspiegabilmente rivolto durante tutto il musical.

Kurt si sistema sul divano accanto a Sebastian, accoccolandosi sul posto con le gambe premute contro lo sterno; Jenah ed Ethan sono seduti sul pavimento e stanno sistemando le foto scattate dal più piccolo; Catherine e Robert si tengono per mano seduti sulle poltrone che hanno posizionato di fronte al divano in modo da essere disposti a cerchio e poter conversare guardandosi negli occhi.

Robert racconta loro del suo primo incontro con Catherine e i figli, in particolare Ethan, lo ascoltano con ammirazione. “E pensare che all'inizio io e sua madre non ci sopportavamo.” ricorda ridendo e Kurt e Sebastian involontariamente si girano l'uno verso l'altro spostando poi rapidamente lo sguardo verso Catherine, incapaci di sostenerlo ulteriormente “Lei mi detestava.”

“Anche i miei genitori non si sopportavano.” interviene Kurt “Mio padre mi ha detto che mamma pensava che fosse uno sbruffone e lo evitava la maggior parte delle volte. Poi un giorno lui le chiese di uscire e lei, fingendo quasi che non le importasse, acconsentì non mostrando neanche il benché minimo entusiasmo, quando invece il suo cuore stava scoppiando di gioia.” dice prendendo la mano di Sebastian ed appoggiando la testa alla sua spalla.

Sebastian abbassa lo sguardo sulle loro mani intrecciate, sorpreso, ma non dice nulla e non si scosta nemmeno, anche se sente gli occhi di tutti i presenti puntati su di loro. Kurt lo fa così istintivamente che non si rende nemmeno conto di quanto la situazione appaia equivoca agli occhi degli altri.

“Siete così carini.” li ammira Catherine portandosi le mani al cuore.

“Mamma, Kurt vede una persona.” le fa presente Sebastian, serioso.

Catherine sembra essere colta alla sprovvista e passa lo sguardo dall'uno all'altro cercando una spiegazione “Oh, davvero?”

“Si, si chiama Rick.” risponde Kurt con un sorriso.

“Ora potete piantarla di far insinuazioni?” continua Sebastian.

Robert batte le mani tra di loro per richiamare l'attenzione su di sé vedendo il figlio in difficoltà “Come stavo dicendo, a scuola battibeccavamo di continuo, ma un giorno non so come, trovai il coraggio di invitarla al ballo di fine anno e lei, sorprendentemente, accettò. Non credo di essere mai stato agitato come in quell'occasione. Chiesi a mia madre di farmi un bel completo...”

“Un tuxedo nero coi risvolti blu scuro.” ricorda Catherine guardandolo sognante “E stava proprio bene.”

“Tu invece avevi un abito color pervinca e quando ti ho vista ho pensato che fossi la donna più bella su cui avessi mai posato gli occhi. Mi sentivo, e mi sento tutt'ora, l'uomo più fortunato del mondo ad averti conosciuta. Ah, sarò sempre un inguaribile romantico.”

Kurt si apre in un sorriso da un orecchio all'altro, commosso dai loro sguardi colmi d'amore e ripensa subito alle sensazioni che aveva provato quando Blaine lo aveva invitato ad andare con lui al ballo e sente che tutto quello che gli faceva battere il cuore è passato.

“Il nonno di Sebastian” torna a raccontare Robert “quando Seb e Jenah erano piccoli ed Ethan non era ancora nato, si sedeva sempre su questa poltrona dove sono io e ci narrava una delle sue innumerevoli storie. E poi, sempre sul punto di raccontare il finale si addormentava col mento sul petto e gli occhiali a mezzaluna che gli ricadevano sulla punta del naso. La loro nonna mi teneva la mano e lo guardava con gli stessi occhi innamorati di quand'era giovane e mi diceva sempre 'Capisci di essere innamorato di qualcuno quando decidi di passare tutta la notte a guardarlo mentre dorme'. Ed è la stessa cosa che è successa a me e a Catherine...” dice prendendole la mano e portandosela alle labbra.

“Dovete amarvi veramente molto.” osserva Kurt, accoccolandosi contro il braccio di Sebastian, che immediatamente si irrigidisce sentendo il cuore martellargli in gola.

“Ah, l'amore. Ci vuole molto tempo per farlo scoppiare, basti pensare a noi. Ma prima o poi scoppia, molto spesso è inevitabile e spaventa da morire.” aggiunge Catherine “Non scorderò mai quello che ho provato quando ho realizzato che Robert era la persona giusta per me. C'erano molte cose su cui eravamo in disaccordo, ma nel contempo ci completavamo e c'eravamo sempre l'una per l'altro. I momenti più belli che ricordo della mia giovinezza sono quelli passati con lui.”

“Quindi questo vuol dire che anche voi due vi sposerete?” chiede improvvisamente Ethan fissando Kurt e Sebastian.

Entrambi sgranano gli occhi, avvampando “No!” squittisce Kurt “Noi siamo amici, è diverso. E anche se molto spesso non lo si direbbe andiamo anche abbastanza d'accordo. Insomma, se non ci sopportassimo Sebastian non avrebbe organizzato questo party fantastico.” aggiunge rivolgendo un sorriso sia al fratello più piccolo che a Sebastian.

“Pensavo che, visto che mio fratello parla sempre di te tutto il giorno-”

“Non devi andare a letto signorino?” lo interrompe bruscamente Sebastian irrigidendosi ancora di più “Se vuoi stare qui con noi non impicciarti in cose che non ti riguardano, ficcanaso.” lo rimprovera facendo ridere Jenah.

“Che buono questo profumo signora Smythe.” interviene Kurt per non rendere la situazione più scomoda di quello che è.

“Chiamami Catherine.” insiste ancora una volta “E' lavanda. Ormai questo odore lo associo a casa. Per molti è una cosa stupida, ma ho sempre associato i profumi a qualcosa di speciale per me. E questo mi ricorda la prima volta che io e Robert ci siamo baciati. Il mio soggiorno era invaso da questo profumo...”

“Oh si, me lo ricordo bene.” sospira nostalgico suo marito.

“Io impazzisco per l'odore dei libri!” esclama Jenah col suo solito brio “Credo che mi mandi fuori di testa perché la mia prima volta è stata in una biblioteca.” aggiunge mordicchiandosi le unghie, noncurante dei suoi genitori che subito le lanciano un'occhiataccia.

“La prima volta di cosa?” chiede Ethan fissandola a bocca aperta.

“Te lo spiegherò quando crescerai.” ride dandogli una pacchetta sulla spalla “Tu Seb?”

“Io invece adoro il profumo delle ciliege. Mi fa impazzire...”

Suo padre inarca le sopracciglia, incuriosito “Lo associ a qualcosa di particolare?”

Sebastian balbetta qualcosa di incomprensibile passando lo sguardo dai suoi genitori, ai fratelli, a Kurt che lo sta fissando interrogativo “Ah, ehm... no, mi piace e basta.” farfuglia infine, anche se è certo che Kurt stia pensando al bacio che si sono scambiati e al profumo di ciliege del suo drink “Direi che è il momento dei regali!” si affretta subito a cambiare argomento, lasciando la presa di Kurt ed alzandosi dal divano per recuperare una serie di pacchetti sopra la credenza all'ingresso.

“Non dovevate, dico davvero.” ribadisce Kurt mettendosi a sedere composto.

“Ha! Chiudi il becco Hummel a me ci sono volute settimane per trovare il mio, quindi resta seduto e non fare commenti.” lo zittisce Sebastian in malo modo ricevendo un altro sguardo di rimprovero dai suoi “Questo è da parte della mia famiglia.” dice dandogli un pacco quadrato.

Kurt lo scarta lentamente un po' in soggezione e quando rimuove completamente l'involucro rimane letteralmente senza parole “Oh mio Dio. Grazie mille! Voi siete pazzi...” ridacchia spiegando un completo in cachemire “Io non... non so cosa dire. È meraviglioso. Non posso accettare.”

“Gliel'ho consigliato io, modestamente.” interviene Sebastian “Ho detto loro che ti vestivi come un predicatore e avevi bisogno di un rinnovo del look.” lo informa con un sorriso beffardo “Questo è il mio invece... Spero ti piaccia.” aggiunge sedendosi vicino a lui in modo da non lasciare spazio tra loro.

Kurt prende una scatola rettangolare che gli sta sul palmo della mano e senza esitazioni la apre. Se per il regalo degli Smythe era rimasto a bocca aperta, incredulo, per il regalo di Sebastian sente il respiro mozzarsi.

“Tu sei fuori di testa.” boccheggia facendo ridere i genitori dell'amico “No, sul serio non posso accettarlo.”

“Si, questo lo hai già detto.” sorride Sebastian.

“No Seb, non sto scherzando. Sei partito con il cervello? Voglio dire, questo orologio ti sarà costato una fortuna, è-- è troppo, non posso...” farnetica Kurt guardando l'oggetto praticamente con gli occhi fuori dalle orbite. Ha sempre avuto una passione smisurata per quel tipo di orologi, ma a causa del prezzo eccessivo non se l'era mai potuto permettere e si sente sommerso ancora una volta dai sensi di colpa per essersi lasciato sfuggire quella cosa con Sebastian quasi un mese prima.

“Mi offendo se non lo accetti.” controbatte il ragazzo posando una mano sulla sua coscia “Il tuo si è rotto un paio di settimane fa e avevi detto che questo ti piaceva.” gli ricorda “Stai tranquillo, è un regalo. Che ti importa di quanto è costato? Sono i miei soldi ed ho deciso di spenderli per farti un pensierino, fine della storia.”

“Un pensierino? Questo è- è-”

“La cosa importante è che ti piaccia.” lo interrompe Sebastian abbassando lo sguardo a terra come se potesse temere il contrario.

“E' ovvio che mi piace, anzi mi fa impazzire. Sono davvero senza parole ti giuro io non so cosa-” le parole gli si smorzano in gola e prima che l'amico possa aggiungere altro lo stringe forte in un abbraccio, fino quasi a soffocarlo.

“Mh, okay deduco che ti piace.” sogghigna compiaciuto posando le mani sulla sua schiena, facendogli delle carezze lente lungo la spina dorsale.

Kurt si sente strano tra le sue braccia ed è come se non ci fosse un posto più sicuro di quello. “Grazie Bas.” sussurra al suo orecchio, dandogli un bacio sulla guancia.

“Non devi ringraziarmi, è un regalo.”

“Non è solo per questo. Intendevo, grazie per tutto e per essere qui con me.” dice con un filo di voce per non farsi sentire dagli altri.

Ethan si schiarisce la gola e quando Kurt e Sebastian si girano verso di lui, rimanendo però abbracciati, sono sorpresi nel vederlo in piedi vicino a loro con le braccia incrociate sul petto “Anche se esci con qualcuno dovreste proprio stare assieme, voi due.” afferma con sicurezza, facendoli arrossire entrambi, anche se Sebastian riesce comunque a mantenere il controllo della situazione.

“Fatti gli affari tuoi, Ellen*.” brontola facendo un cenno a Jenah di portarlo di sopra.

“Ah, si è fatto tardi Ethan. Andiamo, vieni. Buonanotte a tutti!” li saluta trascinando il fratello per mano contro la sua volontà.

Kurt ha ancora le braccia attorno al collo di Sebastian e quando si rende conto che i signori Smythe li stanno guardando con un'espressione inequivocabile, si stacca, distogliendo lo sguardo da entrambi.

“Penso che sia ora anche per noi di levare le tende, così vi lasciamo un po' soli.” dice Catherine alzandosi dalla poltrona.

Kurt prova a replicare, ma Sebastian gli dà un colpetto sul fianco per zittirlo “Okay, notte.” li saluta con un sorriso forzato, felice che possano avere del tempo solo per loro “A domani.”

Kurt lo asseconda anche se l'idea di stare da solo con Sebastian improvvisamente lo spaventa “Buonanotte. Grazie ancora per tutto quello che avete fatto.”

“Di nulla caro, è un piacere per noi.” risponde Catherine “Sei importante per Seb e lo sei anche per noi, Jenah ed Ethan.” lo raggiunge chinandosi per dargli un rapido abbraccio e una carezza sulla nuca.

Kurt le sorride ricambiando l'abbraccio, facendo un cenno a Robert con il capo “Buonanotte.” ripete “A domani.”

“Vi posso preparare un tè allo zenzero prima di andare a letto se volete.” propone il signor Smythe cordialmente.

“Glielo faccio io il tè, notte!” insiste Sebastian, lanciando loro dei segnali con lo sguardo, cercando di fargli capire di voler rimanere con Kurt “Ci vediamo domani mattina a colazione.”

“Okay, okay abbiamo capito Seb.” ridacchia suo padre alzandosi a sua volta “Ci sta chiaramente facendo capire che vuole stare da solo con te.” aggiunge ridendo, rivolgendosi a Kurt.

Kurt arriccia le labbra un po' imbarazzato, ma non è comunque a disagio quanto Sebastian che, a quell'affermazione, sembra pronto ad esplodere da un momento all'altro “Si, certo papà. A domani!” ripete un'ultima volta guardandoli salire le scale diretti alla loro camera “A volte sanno essere davvero pesanti ed invadenti. Ed ora... alcolici.”

“E tanti cari saluti al tè allo zenzero.” ride Kurt rimettendosi a gambe incrociate sul divano “Che hai di buono per me? Non voglio ubriacarmi ma un bicchierino non lo rifiuto.”

“Niente sbronza, sicuro?” ghigna Sebastian “Ho parecchie cose a dire il vero, vodka, whiskey, gin, rum, tequila...”

“Hai svaligiato un negozio di liquori?”

Sebastian fa spallucce, con indifferenza “Che ne dici se preparo un paio di Long Island?”

“Un paio? Sai che a me basta poco per andare su di giri e mi sembra che anche tu non lo regga poi così bene viste le cose che hai detto quella volta al campeggio.” gli ricorda Kurt, guardandolo sparire in cucina.

Nel momento esatto in cui Sebastian lascia la stanza il cellulare di Kurt vibra ed è come se venisse riportato immediatamente alla realtà. Quando lo estrae dalla tasca e legge il nome di Rick sullo schermo si apre in un ampio sorriso.


 

A: Kurt Hummel

Hai passato una bella giornata? Ogni minuto che non passiamo assieme mi manchi da morire. Non vedo l'ora di vederti domani! Avrò bisogno di tutto il supporto possibile e se non ci sarai tu mi sentirò perso. Fai sogni d'oro amore mio :*


 

Il suo sorriso si spegne a poco a poco quando ripensa a quanto è accaduto in quel giorno: all'incontro ravvicinato in piscina con Sebastian, al clima che si era creato con gli Smythe e alle illazioni dei suoi genitori, per non parlare di quell'abbraccio fin troppo intimo che si erano scambiati.

Sente di aver sbagliato tutto, di essersi lasciato andare quando non avrebbe dovuto e di aver fatto un torto a Rick. Non ha fatto nulla di effettivo, ma forse a preoccuparlo sono le sensazioni provate in quegli istanti. Sensazioni così forti da confonderlo e fargli battere il cuore nello stesso modo in cui avrebbe dovuto farglielo battere il suo ragazzo. C'è una parte del cervello di Kurt che si rifiuta categoricamente di accettare dei possibili sentimenti nei confronti di Sebastian perché 1) sono grandi amici ora e si rovinerebbe tutto se dovesse esserci dell'altro, 2) è Sebastian Smythe e questa è sufficiente come motivazione.

Inoltre non è ancora certo che quello che prova per Rick sia vero e proprio amore, ma non vuole rischiare di mandare all'aria un rapporto così solido come il loro solo per un momento di debolezza ed insicurezza. Rick tiene a lui e lo fa star bene e sarebbe un idiota a lasciarselo sfuggire, questo lo sa, ma nel contempo Sebastian è molto più di un amico e nonostante l'astio, che spesso hanno provato l'uno nei confronti dell'altro, c'è qualcosa di profondo ed inspiegabile che li lega.

Gli ci vogliono minimo dieci minuti per decidersi a rispondere e ad ogni parola sente crescere in lui la confusione e i sensi di colpa per non sentire veramente quello che sta scrivendo.


 

A: Rick❤

Mi manchi anche tu amore. Non potrei mai mancare domani, lo sai. Sogni d'oro anche a te.


 

“A chi scrivi?” domanda Sebastian irrompendo nella stanza con un vassoio con due Long Island e una bottiglia con un tappo largo dove ha versato il resto del distillato “Stai supplicando paparino di venirti a prendere pur di non passare la notte con me?” lo provoca accomodandosi accanto a lui sul divano, posando il vassoio sul tavolino di fronte a loro.

“No, scrivevo ad un amico, ma non sono cose che ti riguardano Bas. Fammelo assaggiare.” cambia rapidamente discorso prendendo il drink preparato dall'amico “Non ci avrai buttato dentro qualche droga, voglio sperare.”

“Certo che no!” esclama offeso Sebastian “Mi ferisce sapere che hai così poca fiducia in me. E poi perché diavolo avrei dovuto metterti qualcosa?”

Kurt alza le spalle, posando il labbro inferiore sul bordo del bicchiere “Forse per approfittarti di me?” scherza alzando un sopracciglio e rivolgendogli uno sguardo complice prima di buttare giù un sorso.

Sebastian dischiude appena le labbra, che si incurvano subito in un sorriso più imbarazzato che divertito ed emette una risata nervosa “C-cosa?” balbetta prendendo il suo drink.

“Era una battuta Seb.” continua Kurt con ovvietà.

“Ah, si... certo.” farfuglia l'altro buttando giù il suo Long Island tutto di un colpo, facendo una smorfia quando si rende conto di aver esagerato.

“Sei arrossito..?” chiede Kurt all'improvviso corrugando appena la sopracciglia, notando le guance dell'altro.

Sebastian a quell'affermazione sgrana gli occhi, farfugliando di nuovo qualcosa di sconclusionato e il suo colorito si accentua ancora di più “NO! Probabilmente è solo colpa dell'alcol.” si giustifica non risultando credibile nemmeno a sé stesso “Senti Hummel, okay che ti voglio bene ed oggi ho deciso di sacrificare il mio preziosissimo tempo per dedicarmi a te, ma... c'è un limite a tutto lo sai.”

Kurt gli lancia uno sguardo di sfida, e gli urta ammettere che ci sia rimasto male per quella risposta. Prende un respiro profondo e beve tutto d'un sorso il suo drink, facendo la stessa smorfia che aveva fatto l'amico poco prima “Un altro.” dice con fermezza tendendo il bicchiere verso di lui.

“Sei sicuro Hummel? Non avevi detto che-”

“Non importa cosa ho detto prima.” lo zittisce bruscamente “Un altro.” ripete con più sicurezza costringendolo a versargliene un altro po' nel bicchiere.

“Cosa ti ha fatto cambiare idea?” domanda sorpreso Sebastian riempiendo un poco di alcol anche il suo “Insomma, mi sembravi piuttosto convinto sul fatto di non volerti ubriacare.”

“Posso farcela.” risponde con non troppa sicurezza Kurt.

Le ultime parole famose.

In meno di mezz'ora Kurt è ormai sicuro di non ricordarsi nemmeno dove si trova; la testa gli gira tremendamente e prova un forte senso di nausea ma nel contempo non riesce a smettere di ridere per ogni minima cosa, chiaro segno che l'alcol ha fatto il suo effetto.

“Sebastian, bere.” mugugna accasciandosi contro la sua spalla.

“No, hai bevuto abbastanza Elizabeth Taylor.” dice Sebastian mettendo un braccio di Kurt attorno al suo collo “Dai reggiti a me, ti faccio sdraiare per bene sul divano. Non penso di riuscire a portarti di sopra in queste condizioni. Cerca solo di collaborare però.”

“Sei così morbido.” farnetica Kurt strofinando la guancia contro quella di Sebastian “Voglio baciarti.” sospira poi premendo una mano sul suo petto.

“Lo so, lo so, lo vogliono tutti.” ridacchia Sebastian sistemandolo di nuovo di fronte al divano “Mettiti qui e stenditi.”

“Stenditi su di me.” continua Kurt sedendosi senza staccare il braccio dal collo di Sebastian “Ti voglio così tanto.” aggiunge afferrandolo per il colletto e sporgendosi in avanti per baciarlo.

“Woah, woah, vacci piano!” ghigna Sebastian scostandosi un poco “Cazzo, sai di vodka. Domani mattina credo che ti servirà tutto il collutorio possibile per rinfrescarti l'alito.”

Kurt emette una specie di grugnito di disappunto lasciandosi cadere con la schiena sul divano “Vieni sopra di me.” gli chiede ancora in quella che sembra essere una vera e propria supplica “Non vuoi baciarmi?”

“Credimi dolcezza, sono abbastanza ubriaco da non essere del tutto ripugnato all'idea, ma per fortuna sono sobrio a sufficienza per rendermi conto che sarebbe un enorme sbaglio. Non perché ti vedi con qualcuno, sai a me cosa me ne frega, ma perché domani mattina mi odieresti se mi lasciassi andare e non ho intenzione di sorbirmi una delle tue solite lamentele inesauribili.”

Kurt lo afferra di nuovo per il colletto e lo tira con forza su di sé, facendolo ricadere sopra di lui e porta le mani sui suoi fianchi per impedirgli di alzarsi. “Ma tu mi vuoi vero? Vuoi fare l'amore con me?”

Sebastian fa svettare le sopracciglia nel punto più alto della fronte sorreggendosi sulle spalle del ragazzo sotto di lui “Te l'ho detto Hummel, in una qualsiasi altra occasione potrebbe-” Kurt si protende di nuovo per baciarlo ma Sebastian si scansa ancora facendo così scontrare le labbra di Kurt vicino alla sua bocca “-potrebbe andarmi a genio, ma ora porta il tuo bel culetto sotto la coperta.” risponde riuscendo a sfuggire alla sua presa, prendendo poi una delle coperte di pile che aveva recuperato dal suo pick-up “Sei fortunato che non ho avuto ancora incontri ravvicinati sopra questa.” aggiunge ridendo, posandogliela delicatamente sopra.

Kurt si appallottola sul posto, avvolgendosi meglio nella coperta, continuando ad emettere dei lamenti sordi, la testa che gli gira annebbiandogli la vista “Bacio.” è l'unica parola che riesce a dire aprendo lentamente gli occhi.

“Okay, il bacio della buonanotte posso anche dartelo.” sorride Sebastian chinandosi su di lui posando le labbra vicino alle sue dolcemente.

Kurt ruota un poco la testa posando una mano sulla sua guancia, facendogli una carezza “Non so cosa provo... io non so...”

“Cosa non sai? Hummel?”

Ma Kurt lascia cadere il braccio pesantemente sul suo stomaco, addormentandosi all'improvviso e Sebastian gli sistema di nuovo la coperta, assicurandosi che lo copra bene fin sotto il mento, scostandogli poi alcuni ciuffi dalla fronte “Buonanotte Kurt.” sussurra sedendosi poi sulla poltrona di fronte a lui per guardarlo.


 

Non sa quante ore passa fermo così, guardando la coperta alzarsi e abbassarsi seguendo il ritmo del suo respiro, le sue labbra carnose appena dischiuse e le sue ciglia quasi dorate al chiarore della luna. Il suo cuore non batte regolarmente e sente un nodo stringerglisi in gola; è come se fosse stato improvvisamente investito da un'ondata di acqua ghiacciata e anche se nel profondo sa di esserne a conoscenza da tempo, in quell'istante non riesce più a negarlo, il suo cuore parla da sé. Ha paura di quello che sente perché è una cosa completamente diversa da quella che provava per Seamus. Aveva creduto di essersi innamorato di lui e forse aveva davvero provato qualcosa che poteva essere quantomeno paragonabile, ma quello che sente in quel momento per Kurt va al di sopra di qualsiasi sensazione che abbia mai provato. Non sa come definire ciò che sente, è un mix di emozioni contrastanti che, accumulandosi, non riesce più a tenere dentro.

Pensa a Rick e a quello che potrebbe esserci davvero con Kurt. Non ha idea a che livello sia giunto il loro rapporto e forse non ci tiene nemmeno a saperlo, ma vorrebbe solo capire se Kurt prova qualcosa nei suoi confronti. Il fatto che si sia lasciato andare da ubriaco non significa nulla e decide di non parlargliene il giorno successivo; se dovrà esserci qualcosa vuole che Kurt sia presente e cosciente di quello che fa e dice. Non vuole vivere di un'illusione.


 

“Sei ancora qui?”

La voce di sua sorella lo fa girare di scatto, spaventandolo “Jenah! Cristo, mi hai fatto prendere un colpo! Non riesci a dormire?”

Jenah scuote la testa “Ero venuta a prendermi un bicchier d'acqua. Voi avete bevuto piuttosto? Cos'è questo odore di vodka?” gli domanda con sguardo di rimprovero.

“Io ne ho bevuti un paio ma sto bene. Kurt era un po' su di giri ma una dormita lo farà tornare in sé. Vedrai che domani mattina starà meglio, non preoccuparti troppo.” dice a bassa voce per non rischiare di svegliarlo “Vedi di fare piano.”

“E tu hai intenzione di stare qui tutta la notte per caso?” gli domanda lei perplessa “Devo dire che vederti seduto sulla poltrona mentre lo fissi in maniera inquietante, in questa penombra, è parecchio angosciante Seb.”

“Non lo sto fissando, rimango qui in caso si svegliasse e si sentisse male... Anche se credo abbia bevuto abbastanza da non alzarsi minimo fino alle nove.” constata sentendo il respiro pesante dell'amico.

Jenah alza gli occhi al cielo recandosi in cucina. Quando esce qualche minuto dopo col bicchiere e la bottiglia d'acqua in mano gli fa un cenno per poterlo salutare “Provo a dormire, vai a letto anche tu Seb. Notte.”

“Notte...” risponde lui tornando a guardare Kurt.

Capisci di essere innamorato di qualcuno quando decidi di passare tutta la notte a guardarlo mentre dorme.

Si, c'era decisamente un problema.


 

*


 

“Ripetizioni?” chiede Kurt la mattina seguente, dopo colazione, guardando i libri sotto il braccio di Sebastian “Seb, è domenica mattina. Oggi non mi va, dai, sto ancora cercando di superare la sbronza...” si lamenta sistemandosi meglio l'orologio da polso regalatogli il giorno precedente, stropicciandosi poi gli occhi ancora incredulo “E poi tra poco devo andare via. Lo sai, mi vedo con Rick. Ha uno spettacolo questa sera e non posso mancare alla prima. Tu sei già preparato, hai passato gli ultimi due test con successo e vedrai che te la caverai anche con questo.”

Sebastian lo guarda sconcertato, sbattendo i libri sul tavolo della cucina “Okay, ma ti verranno i sensi di colpa se prenderò una F.” cerca di raggirarlo puntando sulla compassione.

Kurt stira le labbra in un sorriso “Non prenderai una F.”

“Si certo, l'unico modo che ho di prendere la sufficienza è andare a letto col professore. Anche se è gay ha il triplo dei miei anni e non a tutti piacciono quelli più vecchi.” controbatte sarcastico, facendo un chiaro riferimento a Rick.

“Stiamo ancora parlando di lui?” domanda dubbioso Kurt alzando un sopracciglio interrogativo.

“Ti prego Kurt.” lo ignora Sebastian afferrandolo per le spalle “Se non mi aiuterai sarò davvero costretto a svendermi ad un sessantenne che potrebbe trasmettermi qualche strana malattia.” lo scongiura facendo una delle sue solite sceneggiate.

“Sarebbe più probabile che gliela trasmettessi tu.” risponde Kurt con un sorriso strafottente.

“Non puoi uscire un altro giorno con Rick?” sbotta dunque infastidito “Vi siete visti l'altro ieri per il tuo compleanno e ti ha sottratto alla mia fantastica festa a sorpresa, facendomela posticipare di un giorno. Hai tutto il tempo del mondo per andare a letto con lui, io invece ho bisogno di te oggi per le ripetizioni. Domani ho un compito importante, il più importante di tutti e mi gioco l'anno scolastico se non lo passo. Sei il mio portafortuna Hummel, ho bisogno di te!” esclama tutto d'un fiato.

“Tu credi che voglia uscire con Rick solo per andarci a letto assieme?!” gli chiede sconvolto come se fosse riuscito a comprendere solo quella frase.

“Lo avete già fatto?” domanda senza nemmeno pensarci Sebastian.

Kurt arrossisce, ed alza il mento con fare altezzoso “Che ti interessa? Non sono cose che ti riguardano...” risponde con indignazione sorpassandolo per uscire dalla cucina “Comunque no, non ancora.” aggiunge voltandosi rapidamente verso di lui “Stiamo aspettando il momento giusto e non ho intenzione di informarti quando succederà. Oggi devo solo andare a vedere il suo spettacolo e poi andiamo ad una festa con i suoi colleghi ed amici.”

Sebastian gli fa il verso facendo delle smorfie schifate “Si è messo a recitare ora?”

“E' una sua passione, ed è anche piuttosto bravo.” sentenzia con orgoglio Kurt (ha provato con lui alcune parti ed è rimasto impressionato dalla sua dedizione e determinazione, nonché dalla sua impeccabile recitazione) “Potresti venire anche tu e smetterla di preoccuparti tanto per questo test no?” gli propone poi come se fosse la soluzione più facile per tutti.

“Non ho intenzione di sorbirmi uno spettacolo a teatro di un attore da quattro soldi, ti ringrazio.” ribadisce acido “Probabilmente ha iniziato a recitare da qualche settimana e ti ha detto di far parte di una 'grande compagnia' soltanto per fare colpo. Io mi invento sempre stronzate del genere per farmi qualcuno. Bisogna fare scena, sai.”

“Non sono tutti dei ninfomani come te Bas. Se avesse voluto avrebbe potuto approfittarne molte altre volte e non lo ha fatto, quindi smettila di dire cazzate perché non sai come stanno le cose tra noi.”

Sebastian accelera il passo fino a piazzarsi di fronte a lui per fermarlo “Già, non lo so e a quanto pare nemmeno tu sai cosa c'è realmente tra voi visto che ieri mi hai provocato volontariamente almeno una decina di volte. Per essere precisi ne ho contate dodici in tutto e sono certo che Rick non sarebbe al settimo cielo di sapere che mentre lui ti pensa e ti scrive continuamente come se fosse una di quelle tizie di Pretty Little Liars con un criceto che gira su una ruota al posto del cervello, tu mi stuzzichi di continuo sperando che io ceda perché, diciamocelo, non sono proprio il tipo che fa tanto lo schizzinoso quando si tratta di farsi un giretto, se capisci che intendo. Quindi non venirmi a dire che sono io quello che non ha capito la situazione tesoro, perché tu ne sai quanto me, se non meno.”

“Innanzitutto non chiamarmi tesoro.” lo riprende Kurt alterato “Secondo, tengo da morire a Rick ed è vero, non so se ne sono realmente innamorato, ma penso che per quello ci penserà il tempo a dirlo. La verità è che ho avuto solo una storia importante e chiunque reggerà sempre il confronto con Blaine, è inevitabile. Rick sa della mia storia, così come io so delle sue precedenti.”

Sebastian ride, puntando le mani sui fianchi “Credi davvero che ti abbia detto tutto? Vi conoscete appena Hummel.”

“So che ha avuto un ragazzo di nome Tyler e per quello che mi ha raccontato era un rapporto molto simile a quello che legava me e Blaine. E poi io penso che il passato è passato, e voglio vivermi il presente. Con lui. Quindi, se non ti dispiace, io andrei a recuperare il regalo dei tuoi e poi suppongo che chiamerò mio padre per venire a prendermi. Se dio vuole per fine anno mi comprerò una macchina anche io.”

Sebastian, ormai rassegnato e sconfortato, annuisce abbassando lo sguardo “Fa come ti pare. Ma se domani non passo il test ritieniti responsabile.”

“Mi stai seriamente incolpando perché non ti faccio ripetizioni per un giorno? Non puoi dire sul serio Sebastian! Vogliamo parlare di tutte le volte che mi hai dato buca tu?”

“Dai corri, il tuo zuccherino ti aspetta.” sbotta Sebastian incamminandosi verso i piani superiori “Raccontagli pure del nostro incontro in piscina e della serata che abbiamo passato ieri. Non venire a cercarmi quando ti mollerà per tornare con il suo ex.”


 







 

N/A

Ebbene si, Sebastian ha realizzato di essere innamorato di lui *grida di stupore * haha

A parte gli scherzi, spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto perché sono affezionata alla scena (si può essere affezionati ad una scena? Lol) in cui Sebastian arrossisce davvero per la prima volta quando sono seduti vicini sul divano – quando Kurt glielo chiede direttamente, per intenderci - .


 

Comunque come al solito vi ringrazio tantissimo per le recensioni! Mi fanno sempre molto piacere :') A martedì con l'aggiornamento!

 

* Seb chiama Ethan “Ellen” per via di questa frase:

http://media.tumblr.com/396c50e7a1630054c70e02ee28162d75/tumblr_inline_mpq5ezQhDp1qz4rgp.gif haah


 


 

   
 
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