Riferimenti: ---
POV: Armin
Note: Ciao ragazzi, bentornati a leggere questa raccolta! :3 Anche questa è stata partorita pensando alla casa dove vivono nella "parte politica" è più forte di me! Ahaha! Questa volta mi sono cimentata con un genere diverso che mi piace molto eheheh *sguardo perverso* spero che anche a voi piaccia u.u Grazie a tutti voi che leggete e chi commenta e aggiunge nei preferiti ecc, se vi piace (e anche se no ovviamente) sarebbe carino ricevere qualche recensione per sapere, magari potete anche darmi idee su cosa vorreste leggere :3 Buona lettura!
Flor ^w^
La mente era inebriata di lussuria, il corpo reagiva senza poter essere tenuto a bada sotto il tocco delle mani che si muovevano, ormai esperte, sulle sue zone più delicate.
Le labbra erano semidischiuse per permettere agli ansimi di uscire e poter invocare il nome del ragazzo che lo stava facendo impazzire.
“Eren... Eren...”
Ma una casa così piccola, dove vivevano insieme agli altri ragazzi della Legione Esplorativa, lasciava poco spazio all'intimità e così stava succedendo anche in quel momento.
Il flusso di piacere era continuamente interrotto dal bussare incessante alla porta.
“Vi muovete voi due! Devo pisciare!”
Una voce familiare colpì di striscio le sue orecchie, arrivando come molto distante.
“Vai a farla nella stalla come si addice ad un buon cavallo.”
La risposta impertinente e quasi rabbiosa del suo compagno l'aveva un minimo riportato alla realtà, mentre le ciocche bionde si attaccavano al suo volto sudato.
L'istante dopo si ritrovò nuovamente in balia della libidine, con le dita artigliate nei capelli scuri dell'altro come se volesse strapparli.
“Che cazzo stai dicendo? Appena esci di lì, ti riempio di botte!”
Sentì un ringhio furente prima di alcuni passi che si allontanavano dalla porta.
“Eren...”
Solo quel nome riuscivano a formulare le sue corde vocali, mentre il godimento aveva quasi raggiunto l'apice.
Di nuovo qualcuno bussò alla porta, questa volta con più pacatezza.
“Armin, la prossima volta andiamo da un'altra parte.”
Si accasciò sul pavimento, ansimante e cercando di riprendere possesso delle proprie facoltà mentali e fisiche.
Sì, avevano decisamente bisogno di un luogo con più privacy.