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Autore: Mei91    12/02/2016    9 recensioni
La giovane ed esperta guaritrice del regno di Konoha, Sakura Haruno, è da sempre stata innamorata del principe minore Sasuke Uchiha.
Ma come potrebbe una semplice plebea guaritrice aspirare in un interesse da parte del principe guerriero?
Lei, vergine e inesperta sogna di conquistare il bel tenebroso guerriero ma purtroppo sembra un sogno del tutto irrealizzabile.
Durante una battaglia, però, il principe rimane gravemente ferito e cieco a causa dello sforzo alla sua abilità oculare. La famiglia reale disperata cerca il soccorso di qualcuno che possa fare qualcosa per lui. Per Sakura quella è l'occasione che cercava da una vita: utilizzare la sua abilità di medico guaritore per poter conoscere il tanto agognato e irraggiungibile principe Sasuke Uchiha?
Genere: Fantasy, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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IL BALLO.

 

 

Da quando, Naruto Uzumaki, circa due ore prima aveva assistito all'ennesima animata discussione su di lui tra il duca Hiashi Hyuuga e sua figlia Hinata per terminare con l'ennesimo rifiuto del duca al disperato tentativo di Hinata di convincere il padre che in realtà Naruto fosse un bravo ragazzo e che anche se non possedeva alcun titolo nobiliare fuorché quello di cavaliere del re, ed era il possessore del demone più potente che il mondo avesse mai conosciuto, ovvero Kurama. Hinata aveva tentato disperatamente di convincere il padre del fatto che Naruto fosse l uomo adatto a lei arrivando persino a dire al padre che ciò che voleva lei era appunto lui. Hinata davanti al padre non aveva mai osato dichiarare un proprio desiderio ma quella volta lo aveva fatto esordendo con il desiderio di volere Naruto e nessun altro e ricevendo comunque un categorico “no” da parte del duca distruggendo cosi il cuore di Hinata e dello stesso Naruto che aveva preferito darsela a gambe anziché assistere al pianto agonizzante di Hinata.

Naruto si era fermato alla radura, dove anni prima aveva conosciuto Hinata insieme a sua cugina Sakura. L'Uzumaki era sceso da cavallo e si era portato una mano allo stomaco, dove c'era il sigillo di Kurama e lo sbloccò facendo uscire da se la volpe gigante e rossa che si sedette davanti a lui. Naruto la imitò e per un tempo che parve lungo secolo nessuno dei due fiatò, infine Naruto sospirò ed esordì.

“grazie per avermi aiutato a salvare Sakura Kurama.” sussurrò prima di lasciarsi cadere di schiena sull'erba fresca. Kurama sgranò gli occhi poi anche lui si accucciò sulle proprie zampe.

“scusa se ti ho rovinato la vita, Naruto” esclamò Kurama con fare mite.

Naruto  sgranò gli occhi poi si alzò su un gomito e lo guardò scuotendo la testa in segno di negazione.

“Non mi hai proprio rovinato nulla.” esclamò risoluto Naruto

“ Ma se non fosse per me tu e lady Hinata…” iniziò con un mezzo guaito Kurama, ma  Naruto si alzò in piedi e si avvicinò a Kurama carezzandogli l’ enorme testone, poi sospirò chiudendo gli occhi.

“ Sarebbe stato lo stesso Kurama. Non possiedo il becco di un quattrino e non ho titolo nobiliare. Lo stesso Hiashi Hyuuga non mi avrebbe mai permesso di sposare Hinata e a questo punto voglio rinunciare a lei. “ esclamò Naruto. Kurama ringhiò, ma Naruto gli mise una mano sulla bocca per farlo stare zitto poi continuò a parlare.

“Sono stanco di vederla soffrire per me Kurama. Sono diedi anni che continuiamo a vederci di nascosto,ad amarci di nascosto, ad avere una relazione di nascosto, a ridere scherzare e divertirci insieme ma tutto di nascosto. Dieci lunghi anni in cui con lei mi sono sentito me stesso, apprezzato, amato, consolato, coccolato, per la persona che ero. Accettato nonostante avessi te dentro di me.

“Voglio bene a Hinata io…non…” tentò ancora Kurama di parlare ma di nuovo Naruto lo frenò.

“Lo so. Sento quello che senti tu o te lo sei scordato. So che anche tu per la prima volta ti sei sentito accettato senza che qualcuno avesse paura di te amico mio, ma io non ce la faccio più. Kurama,  sono stanco di fare tutto di nascosto. Sono stanco di vedere Hinata costretta a passare del tempo con quei nobili bacucchi che ambiscono solo ad aumentare la propria classe sociale. A me non interessa diventare duca semmai fosse stato possibile sposare Hinata, io volevo sposare Hinata per la persona che lei è, per come mi fa sentire, poi però è arrivato Neji. Neji è un brav’uomo Kurama e forse è meglio che sta sera al ballo la lasci andare via per sempre. Almeno lei potrà essere felice e dimenticarsi di me sposando Neji.” Concluse Naruto afflitto.

“Ma Lady Hinata non ama Neji sama Naruto. Lei sarà per sempre infelice se rinunci a lei. Lo percepisco. Sei un eroe Naruto…sei l’unico che può amarla e rispettarla come lei merita e…”

“Non è sufficiente Kurama. Per Hiashi non è sufficiente e io non mi sento di mettere Hinata contro suo padre perché so per certo che se le chiedessi di sposarmi e fuggire con me lei non esiterebbe un secondo e accetterebbe ma ciò significherebbe allontanarla dalla sua famiglia e vivere da sola e io so cosa significa vivere da soli anche se ho un padre e una madre che mi amano più delle loro vite, io ho vissuto da solo per molto molto tempo …solo in seguito è arrivato Sasuke con cui potevo parlare di qualsiasi cosa…cose che magari a Sakura non potevo dire e…

“Ah si? E come mai non hai mai detto a Sasuke di amare lady Hinata da più di dieci anni. Io te lo avevo detto di parlagliene magari lui può aiutarti e…”

“No. Sasuke ha i suoi problemi è inutile che carichi sulle sue spalle anche i miei di problemi. Sono suo amico non la sua spina nel fianco…” iniziò Naruto ma Kurama inizò ad incavolarsi. Il suo amico non voleva capire che doveva smetterla di auto infliggersi dolore.

“Gli amici però si aiutano nel momento del bisogno e mi spieghi perché hai fatto sempre tutto a senso unico, ovvero tu hai sempre aiutato Sasuke, perché non hai mai permesso che una volta tanto fosse lui ad aiutare te.” Ringhiò Kurama.

Naruto sbuffò.

“Non voglio dipendere da nessuno Kurama. Una cosa che voglio la voglio ottenere con le mie sole forze.”

“E quando le tue forze da solo non ci arrivano ti massacri il cuore. Certo questa è proprio la soluzione ideale !” sbuffò Kurama infastidito.

“Voglio solo la felicità di Hinata!”

“E alla tua felicità razza di idiota non ci pensi!” ringhiò Kurama e Naruto incassò il colpo.

Nascosto dietro un albero Hiashi Hyuuga osservava Naruto Uzumaki e il suo demone in quell’animata discussione. Hiashi non riusciva a credere alle proprie orecchie. Naruto Uzumaki era disposto a vivere nella completa infelicità purchè Hinata fosse felice e il suo demone non era della stessa opinione dato come stavano litigando.

Hiashi si trovò a chiedersi se la sua scelta di far sposare sua figlia a suo nipote Neji non fosse sbagliata tanto da costringere non una sola persona ma ben due, sua figlia e Naruto, a vivere nella completa agonia del dolore della perdita.

Hiashi si domando quanto per lui era importante la figlia.

All’ altro capo della radura altre quattro figure ascoltavano quella conversazione allibiti.

Sasuke, Sakura, Itachi e Ino non avrebbero mai creduto possibile che Naruto Uzumaki fosse in grado di tenere dentro di sé un dolore di quella portata e non darlo mai a vedere e di esserci sempre per gli altri fuorchè che per lui.

“Devo…voglio fare qualcosa per lui!” esclamò piano Sasuke stringendo i pugni.

Sakura sospirò.

“Una cosa ci sarebbe Sasuke…”

Sasuke spostò lo sguardo su Sakura e ghignò.

“Oh si che lo farò! Sono pur sempre il principe” ridacchiò Sasuke seguito da Sakura.

“Ti ho capito a te io!” rise Sakura.

Sasuke le fece l’occhiolino poi con il fratello e Ino spronarono i loro cavalli per tornare al palazzo.

Naruto, sarai felice come tu hai reso possibile la mia felicità portando Sakura da me. Parola di Sasuke!

Pensò Sasuke  stringendo Sakura baciandole teneramente la testa, poi si volto verso Itachi e Ino che se ne stavano uno accucciato a l’altra sul cavallo e con in viso un espressione mista tra la felicità di stare insieme e la paura del tempo visto che a breve si sarebbero dovuti separare per sempre.

Anche voi due. Itachi, Ino…anche voi due sarete felici. Pensò ancora Sasuke per poi  sparire nel folto della foresta.

 

La sera era finalmente giunta e il palazzo stava cominciando a riempirsi di nobili e popolani di tutte le età.

Sasuke aveva passato le restanti ore del pomeriggio ad escogitare un piano per permettere la felicità dei suoi amici e alla fine era giunto alla conclusione ideale per rendere possibile il tutto.

Impupato di tutto punto, il principe minore si diresse nelle stanze del re, Fugaku Uchiha, suo padre con un ghignò sul volto.

Davanti la camera dei suoi genitori, Sasuke si bloccò sentendo madre e padre chiacchierare.

“Pensi mi perdonerà Sasuke?” chiese Fugaku alla moglie. Mikoto sospirò.

“Non lo so Fugaku. Sai com’è fatto tuo figlio odia le menzogne. Te lo dissi dieci anni fa quando fu proclamato principe. Ti dissi di dirgli la verità e tu te ne sei uscito con la frase infelice che Sasuke era piccolo. Bè, adesso ti sembra ancora piccolo?” Chiese Mikoto. “ Ora che Sasuke è in grado di farcela anche da solo lo reputi ancora piccolo?”

“No. Adesso il rischio di perderlo è più grande che mai. Ho sbagliato tutto con lui Mikoto” sospirò il re lasciandosi cadere sul grande letto matrimoniale.

“Ti giuro Fugaku che se perdo i miei figli a causa della tua negligenza …”

“se vi dicessi che c’è qualcosa che potete fare per me!” esordì Sasuke entrando nella stanza con un’espressione che mise paura sia al re sia alla regina.

“Sasuke…” iniziò Fugaku ma Sasuke sollevò una mano per zittirlo.

“Posso ancora decidere di restare con voi perché siete gli unici genitori che riconosco, ma vorrei che mi faceste un favore, in caso contrario non esiterò ad andarmene. Mi sono spiegato!” esordì Sasuke serio. Fugaku e Mikoto deglutirono per poi annuire.

“Punto primo papà, abolisci quella cazzo di legge che vieta a una popolana di sposare un reale perché Itachi è fottutamente innamorato di Ino e se non vuoi rischiare di perdere anche lui, abolisci quella legge.

“Ma quella legge è fatta per proteggervi Sasuke!”

“Da cosa pà? Dal vero amore? Grazie ma non vogliamo essere protetti!” esclamò ancora Sasuke e Fugaku si trovò a sospirare .

Sasuke sospirò.

“Oh papà, ho capito che hai fatto quello che hai fatto per proteggerci, ma adesso basta. Siamo in grado di badare a noi stessi, sia io che Itachi,davvero non c’è bisogno di tenerci in una gabbia dorata!” esclamò Sasuke  leggermente esasperato e con fare più comprensivo dato lo stato d’ansia e preoccupazione in cui vertava il padre in quel momento.

“Sasuke…non voglio perdervi!”

“Cavolo papà, ma se Itachi sposa Ino chi cavolo ti dice che lo perdi. O se la finisci di dirmi menzogne chi cavolo ti dice che perdi me! Avanti papà sei il re usa un po’ d’intelligenza!” sbuffò Sasuke.

Fugaku sospirò sperò nel fatto che fidandosi delle parole del figlio, ciò non avrebbe davvero compromesso  la loro vita o peggio la loro presenza nella sua vita. Fugaku annuì.

“Ba bene figlio mio, sta sera al ballo annullerò quella legge così Itac…”

“No.” Ridacchiò Sasuke. “ Sta sera tu al ballo dovrai fare da cerimoniere.” Esclamò Sasuke con un ghigno.

Fugaku sollevò un sopracciglio.

“Non ho capito!”

Sasuke ghignò malefico.

“ Se vuoi che sia io e Itachi restiamo i tuoi figli e restiamo qua con te e farti da balia, Sta sera papà tu sposerai Itachi e Ino e Hinata e Naruto e me e Sakura.” Esordì Sasuke incrociando le braccia al petto con fare tetro e misterioso.

“Che? Ma sei pazzo! Figlio, posso anche accettare per Itachi e Ino ma per Hinata e Naruto è un tantinello più complicato. Naruto non è nobile e anche se ciò non fosse un problema Hiashi non permetterà mai a un demone di sposare sua figlia anche se a quel demone io devo la vita dei miei figli!” esordì Fugaku.

“Appunto papà! È grazie a Naruto che sia io che Itachi siamo vivi, è sempre grazie a Naruto che mi ha portato Sakura se io ci vedo di nuovo e sempre grazie a Naruto se sono diventato la persona che sono oggi. Lui mi ha sempre spinto a migliorarmi!” esordì freddo e spietato Sasuke.

“Ok figlio su questo hai ragione, ma non è nobile e Hiashi…”

“E tu rendilo nobile. Rendi Naruto Granduca papà e dagli in moglie Hinata. Hiashi non potrà opporsi perché questo è  l’ordine del suo re e noi sappiamo che gli Hyuuga ci venerano come dei.” Esordì Sasuke.

“Voi dei lo siete di certo!” esclamò afflitto Fugaku mettendosi le mani sul viso. Sasuke sospirò e si avvicinò al padre mettendogli una mano sulla spalla e inginocchiandosi davanti a lui per poi sorridergli timidamente.

“Degli dei che resteranno con te se solo ci permetterai di essere felici pà!” esordì piano Sasuke.

“Voglio rendervi felici Sasuke!” urlò Fugaku e Sasuke sorrise. Voleva un bene dell’anima a suo padre e lui ne voleva a loro, la cosa era lampante.

Fugaku guardò gli occhi del figlio e una lacrima solitaria rigò il suo viso mentre un sorriso adornava il volto del re.

“Va bene, sposerò Itachi e Ino, e renderò Naruto Granduca e lo sposerò a Hinata!” esordi il re. Adorava guardare gli occhi del figlio per la prima volta sereni da quando lo aveva costretto a separarsi da Sakura anni e anni prima.

“E me e Sakura!” esclamò Sasuke.

“Ahi…figliolo questo non dipende da me. Il padre di Sakura è il re della pioggia…dovresti chiedere a lui”

“Come! Ma…io…”iniziò Sasuke ma alla fine comprese. Era giusto così. Non era Fugaku Uchiha il padre di Sakura.

“Quando?” chiese Sasuke a capo chino e Fugaku gli mise una mano sulla spalla.

“Tra un po’ glielo potrai chiedere. Minato mi ha mandato un messaggio. Il re e la regina della pioggia erano al settimo cielo quando lo hanno saputo e non vedono l’ora di arrivare qui a Konoha per riabbracciare la loro bambina. Praticamente non mi sarei mai aspettato un ringraziamento da parte di Kizashi per aver trovato un modo per proteggere la loro bambina dalle grinfie di Madara. Mi aspettavo più una dichiarazione di guerra!” ridacchiò Fugaku portandosi una mano dietro la nuca.

Sasuke rise

“perché mai papà! Quando le cose sono fatte per amore, una guerra è l’ultima cosa da aspettarsi. Predi me ad esempio, ho capito che mi hai mentito per proteggermi e tenermi al sicuro e come vedi ho deciso di restare con te” dichiarò risoluto Sasuke.

“Sotto ricatto Sasuke!” rise il padre

“Si va bè dettagli!” lo sbeffeggiò Sasuke divertito.

“Tu piccola peste!” rise ancora il re seguito da Mikoto per poi stringere Sasuke in un abbraccio.

“Sasuke, grazie di esistere” esordì la regina.

Sasuke diventò bordò e si staccò dal padre e dalla madre.

“Si va bene, ci vediamo dopo!” esclamò il principe scappando imbarazzato a gambe levate mentre re e regina ridevano di cuore sollevati.

 

Finalmente l’ora dell’inizio del ballo era giunta e Fugaku e Mikoto si presentarono alla sala da ballo. Il vestito della regina era stupendo.

Mikoto indossava un abito fatto su misura di colore rosso. Sulla schiena aveva una lunga scollatura a V mentre sul davanti lo scollo era a barca. Un leggero strascico adornava il vestito che era impreziosito da cristalli neri e rossi.  Il vestito risaltava  sul corpo della regina data la sua pelle diafana e i lunghissimi capelli neri, infatti sul capo portava un diadema con incastonati  dei rubini.

Insomma la regina era stupenda ma il marito non era da meno, infatti il re indossava una giacca blu scuro con le cuciture in oro e un paio di pantaloni bianchi sempre con le cuciture in oro. Al petto faceva sfoggio di tutte le medaglie vinte e la camicia bianca creava uno splendido contrasto con la giacca.

Mikoto si guardò attorno finchè il suo sguardo non cadde su uomo e una donna accompagnati da Minato e Kushina ai lati della grande sala.

Kizashi e Mebuki Haruno, il re e la regina del villagio della pioggia. Mikoto si mise entrabe la mani sulla bocca mentre gli occhi luccicavano per l’emozione. Fugaku se ne accorse e fece un sorriso alla moglie per poi fare segno a Minato e Kushina di avvicinarsi a lui con i regnati della pioggia che avevano posto d’onore al suo fianco.

Fugaku sorrise nel vedere Minato avvicinarsi. Non aveva fatto parola con il suo migliore amico del fatto che aveva intenzione di proclamare Naruto Uzumaki granduca di Konoha e duca e duchessa di Konoha Minato e Kushina stessi.

“Maestà!””esclamarono con un sorriso emozionato Kizashi e Mebuki davanti Fugaku.

“Sono lieta di sapere che mia figlia ha vissuto tranquilla qui a Konoha, vi ringrazio per averla protetta sire!” esclamò Mebuki anche se di sottobanco pestò il piede a Kushina che gemette

“Ahiii!”

“Kushina?” esordì Fugaku inarcando un sopracciglio.

“nulla sir…ahiii! “ esclamò di nuovo Kushina

“Mebuki!” la richiamò Kizashi. Mebuki sbuffò.

“facciola di una sorella, danti al re fai tanto la santarellina ma mi stai prendendo a pugni da tutto il giorno!” sbottò indignata Kushina mentre Minato cercava di tenerla ferma

“Vorrei vedere te  come avresti reagito se tua sorella avesse rapito tuo figlio!” ringhiò Mebuki mentre Kizashi tentò di tenerla ferma.

“Mebuki cavolo loro hanno protetto Amaya da Madara.” Esordì Kizashi che tra i due sembrava il più controllato.

“Si, ok va bene ma poteva dirmelo prima.” Sbuffò Mebuki

“Non potevo!” urlò Kushina

“Perché!”

“Perché mi è stato ordinato!” ringhiò Kushina

“da chi?” urlò Mebuki.

Minato e Kushina osservarono il re.

“Bè, Mebuki…l’ho ordinato io!” esordì piano Fugaku. “Vedete conoscevo bene Madara e sapevo che avrebbe raso al suo il villaggio della pioggia se non avessi nascosto vostra figlia. Vi chiedo di perdonarmi!” esclamò il re inchinandosi davanti a loro.

Mebuki e Kizashi si osservarono a lungo poi Mebuki si inchinò davanti al re e sospirò.

“Vi chiedo scusa sire. Voi avete protetto mia figlia e io mi sto comportando come una bambina incavolata prendendomela con mia sorella. Non c’è l’ho con voi ma litigare con mia sorella è l’unico modo per riavvicinarmi a lei. A causa di Madara ci siamo allontanate e io non le ho ancora chiesto come sta il suo di figlio. Kushina…Naruto?”

“Possiamo evitare questo argomento Meb? Naruto non sta bene. “ sospirò Kushina.

“Perché?”

“Non fate domande, credo che sta sera Naruto uscirà da questa sala toccando il cielo con un dito, ma shhh è un segreto tra sovrani ok!” ridacchiò la regina Mikoto per poi  guardare di sottecchi il marito che  ridacchiò annuendo e facen o ben attenzione a non farsi vedere da Minato e Kushina che avevano preso ad ispezionare la sala alla ricerca di Naruto. In un primo momento Mebuki non capì la battuta di Mikoto ma si fidò e anche lei ridacchiò.

“Dimmi…mia figlia? Ha trovato qualcuno ? cioè qualcuno da amare e che è in grado di sopportare ciò che in realtà è Amaya!” sussurrò piano Kizashi al re.

“Qui tutti chiamiamo tua figlia Amaya Sakura e bè lei risponde al nome Sakura ma bè, credo di si. Credo che tua figlia abbia trovato qualcuno da amare.” Sussurrò Fugaku con un sorriso  felice.

“Pensi sia in grado di sopportare la verità su  Am…ehm Sakura?” chiese ancora Kizashi. Fugaku ridacchiò.

“Oh penso proprio di si!”

“Maestà…” iniziò Kizashi.

“Fugaku Kizashi, chiamami Fugaku!” esordì il re guardando il regnante della pioggia negli occhi. Kizashi annuì.

“Fugaku, sapete chi è costui e se è presente al ballo di sta sera?”

“Attendete!”

“Sue altezze reali i principi di Konoha. Sasuke e Itachi Uchiha!” urlò Kakashi annunciandoli e per poi sorridere ai suoi sovrani.

“Ma…” iniziò ancora Kizashi ma il grido del maggiordomo Kakashi che annunciava l’ingresso in sala del principe Sasuke e del principe Itachi, frenò il regnante della pioggia dal porre altre domante al regnante della foglia.

“Cavolo quei due sono proprio belli!” ridacchiò Mebuki.

Fugaku sentendola ridacchiò

“Bè grazie mille!” la ringraziò Fugaku mentre Mikoto e Kushina ridacchiavano.

“Non ho detto che siete bello voi maestà, ma quei due ragazzi appena entrati. Magari uno di loro potrebbe interessare alla mia bambina.  Perché mi ringraziate sire?” esordì Mebuki a cui era sfuggito il fatto che Kakashi li avesse presentati come i principi di Konoha, ma tale argomento non era sfuggito solo alla regina della pioggia ma anche al re Kizashi che distratto dalla chiacchiera con Fugaku non aveva attenzionato le parole del maggiordomo Kakashi.

“Penso che mia moglie abbia ragione, uno di quei ragazzi sarebbe perfetto per mia figlia, peccato però Mebuki che Fugaku mi ha detto che Amaya ha già un ragazzo e che esso ha già accettato la sua natura da ninfa.” Esordì Kizashi

Fugaku, Mikoto, Kushina e Minato inarcarono un sopracciglio.

“Sorella, cognato ma voi ascoltate mai i maggiordomi quando parlano!” ridacchiò Kushina.

“No, perché dovremmo?” esordì Mebuki incrociando le braccia al petto.

Mebuki però fu attirata dagli atteggiamenti e dalle movenze di Itachi e Sasuke che adempiendo ai loro doveri di principi avevano preso ,il più giovane a ballare con la contessa Tsunade e il più grande la principessa della sabbia e sorella di Gaara Temari.

“Oh Kami, c’è da dire che quei due hanno davvero fascino, portamento, eleganza…non come qualcuno che conosco io!” sbottò affascinata Mebuki. “Decisamente belli!” conluse Mebuki mentre Kizashi sbuffava e incrociava le braccia al petto infastidito dagli apprezzamenti della moglie su quei due ragazzi

“Grazie!” esordirono Mikoto e Fugaku ridacchiando. Kushina e Minato stentavano a trattenere le risate.

“Di nuovo, non sto facendo complimenti a voi Fugaku!Ma a quei due che sono davvero affascinanti.  Vorrei poter ballare con uno di loro. Il più basso magari!” esordì Mebuki.

“Ah. Oddio ha messo gli  occhi su Sasuke. Se la sente Sakura…” iniziò Kushina rivolta al marito.

“Se la sbrana viva!” ridacchiò Minato

Fugaku rise di cuore attirando l’attenzione dei due figli che presero ad avvicinarsi al trono.

“Ah…oddio si avvicinano. Kizashi prendi insegnamento e diventa affascinante!” esordì Mebuki

“uhmf”  borbottò Kizashi.

Sasuke e Itachi si avvicinarono al padre e senza tanti preamboli si sedettero sulle loro sedie al fianco a madre e padre sbuffando.

Mebuki li guardò dubbiosa. Poi Sasuke sbuffò.

“Pà, ma quanto deve durare ancora sta messa in scena? Dove cavolo è finita Sakura!” sbottò Sasuke

“E Ino !” concluse Itachi

“Calmatevi tutti e due. Si stanno preparando!”

“Tsk!”

“Sasuke comportati bene!” lo rimproverò la madre e Sasuke sbuffò.

“No! Cioè aspetta, sono figli tuoi!” esordì incredula Mebuki indicando Itachi e Sasuke che si voltarono di scatto verso di lei.

“Ehm si! Ecco perché ti ho ringraziata!” ridacchiò Fugaku.

“No cioè un cesso come te come fa ad avere due figli cosi attraenti ?!” esordì Mebuki

Itachi e Sasuke si soffocarono con la loro stessa saliva. Fugaku sgranò gli occhi incredulo. Mikoto, Kushina e Minato presero a ridere a crepapelle.

“Mebukiiiiii! Oh miei Kami donna tieni a freno la lingua!” esordì Kizashi.

“Naaa. Cognato è letteralmente impossibile che mia sorella Mebuki riesca a tenere la bocca chiusa. Lei dice sempre quello che pensa!” rise Kushina.

Mebuki mise il broncio mentre Fugaku scoppiò a ridere.

“Bè, se sono un cesso io loro avranno preso da loro madre!”

Mikoto le sorrise dolcemente.

“Ah bè, decisamente hanno preso da lei!”

“Mebuki zitta!” urlò Kizashi mettendosi una mano sul volto

“lascia stare Kizashi, erano secoli che non ridevo così!” esordì il re mentre Mebuki mise il broncio.

“Scusate ma voi chi siete?” chiese Itachi.

Kizashi si alzò in piedi e si avvicinò a Itachi e Sasuke

“Kizashi Haruno, regnante del villaggio della pioggia. Molto lieto!”esclamò Kizashi mentre Sasuke e Itachi sgranarono gli occhi.

“Sei il padre di Sakura e lo zio di Naruto?” esclamarono increduli i due principi e Kizashi annuì.

“quella invece è mia moglie e mi scuso per…”

Sasuke rise di cuore.

“No no…non si preoccupi. Sono lieto di conoscervi e lieto di aver fatto colpo su vostra moglie” sussurrò composto Sasuke.

Se quelli dovevano essere i suoi suoceri, già gli stavano simpatici.

“Vi chiedo scusa se ho parlato a sproposito io…” iniziò Mebuki rivoltà a Fugaku che scosse la testa in segno di negazione.

“Non siamo sovrani rigidi, anche noi amiamo la sincerità e divertirci e poi non c’è che dire, mia moglie è decisamente più affascinante di me e i miei figli hanno avuto la fortuna di ereditare la sua bellezza!” esordì Fugaku con un sorrise mentre Itachi e Sasuke ridacchiarono.

“Effettivamente” sussurrarono i due principi

 Mebuki sorrise

“In compenso siete simpatico sire!” concluse Mebuki

“Ah bè, grazie!” sorrise il re

Kakashi prese ad urlare di nuovo.

“Lady Ino Yamanaka e la principessa Amaya Sakura Haruno del villaggio della pioggia!” urlò Kakashi.

Un brusio prese ad elevarsi nella grande sala da ballo, persino i sovrani si erano zittiti quando  Ino  e Sakura fecero il loro ingresso dalla cima delle scale.

Sasuke e Itachi strabuzzarono gli occhi fuori dalle orbite tanto che si alzarono e si avvicinarono alla scalinata in attesa che Ino e Sakura li raggiungessero.

Infatti sakura indossava uno splendido vestiti turchese con le rifiniture cristallizzate, la gonna lunga e morbida e un piccolo strascico. La scollatura ampia a vi sul davanti e la schiena lasciata del tutto nuda. Il vestito non sembrava essere impreziosito da gioielli fuorchè il brillantio che lo stesso vestito aveva e che davano a Sakura l’aria di essere una stella.

Ino invece indossava un lungo vestito color avorio impreziosito da qualche brillantino, il vestito le lasciava le spalle nude per poi correre a fasciarle il fisico perfetto e terminare sino ai piedi, ma senza strascico.

Entrambe erano stupende e quando con un sorriso raggiunsero i loro accompagnatori, si voltarono verso le scale attendendo che Kakashi annunciasse la loro amica e così fu. Kakashi urlò

“Lady Hinata Hyuuga, duchessa di Konoha!”

Sulla cima delle scale apparve Hinata nel suo splendido e ampio abito in pizzo d’oro e bianco le spalle coperte da una leggera stola, il bustino le fasciava il fisico perfetto ed era impreziosito da diamanti e cristalli mentre la gonna le cadeva morbida sulle gambe e terminava in un lungo strascico.

Mentre scendeva le scale sia Sasuke che Itachi notarono lo sguardo della giovane donna correre a un uomo, appoggiato al muro, biondo con gli occhi sgranati.

Naruto Uzumaki aveva ricevuto un profondo shock emotivo appena l’aveva vista e appena i loro occhi si incrociarono, l’Uzumaki distolse immediatamente lo sguardo da quello di Hinata e le diede le spalle.

In quel momento il cuore di Hinata andò in pezzi e se non fosse stato per Sasuke che prontamente la sorresse, Hinata sarebbe caduta a terra priva di forze se non svenuta. Sasuke lanciò velocemente lo sguardo a Naruto che continuava a dar loro le spalle e aveva poggiato una mano stretta a pugno al muro.

“Sakura perdonami, sorreggi un attimo Hinata!” esclamò Sasuke per poi correre da Naruto.

Appena Sasuke arrivò da Naruto gli mise una mano sulla spalla ma la ritrasse immediatamente non appena sentì le spalle dell’amico scosse da singhiozzi.

“Naruto…” lo chiamò Sasuke

“Lasciami solo Sasuke . Solo un momento e sono da te!” esclamò Naruto cercando di immetere nella sua voce la sua solita allegria.

“Naruto ti prego dimmi che c’è.” Esclamò Sasuke facendo finta di non sapere cosa attanagliava il cuore dell’amico.

“Sasuke…per favore!” esclamò Naruto e Sasuke fu costretto a lasciare Naruto da solo. L’Uchiha non aveva mai senti Naruto implorarlo in quel modo e lui ne era più che certo, la vista di Hinata splendida per com’era quella sera gli avevano fatto ricordare che quella sera lui avrebbe dovuto rinunciare a lei.

A passo di carica tornò da Sakura e la prese in braccio al volo che urlò sorpresa, poi lanciò un occhiata a Hinata che era stretta al padre che non toglieva gli occhi di dosso a Naruto. Sasuke sussultò. Gli occhi di Hiashi non erano occhi colmi di odio o di vendetta, erano occhi pentiti, occhi che si sentivano maledettamente in colpa. Sasuke si irrigidì non appena vide Hiashi allontanarsi dalla figlia ed avvicinarsi a Naruto.  L’idea di Hiashi su Naruto era repentinamente cambiata da quando lo aveva sentito parlare con il suo demone e aveva visto la sofferenza negli occhi dell’Uzumaki nel dire al suo demone che quella sera avrebbe rinunciato a l’unica persone che lo aveva fatto sentire vivo, apprezzato. Poi aveva notato come la figlia aveva persol’uso della parola in quel giorno, come i suoi occhi si erano spenti, come se Hinata percepisse la decisione che quel giorno Naruto aveva preso e che gli sarebbe costato la sua felicità. Hiashi non sopportava l’idea di sua figlia infelice e a quanto pare Hinata aveva ragione, Naruto era l’unico in grado di renderla felice, l’unico in grado di proteggerla e poi aveva visto il demone di Naruto e nell’osservare quell’enorme volpe non aveva provato altro che una sensazione di protezione e pace interiore. Naruto e Kurama insieme a Sasuke e Itachi proteggevano tutta Konoha e di conseguenza anche lui e la sua famiglia.

“Naruto…” lo chiamò Hiashi.

Naruto sussultò.

“Mi scusi, me ne vado starò a debita distanza da sua figlia non si preoccupi. Con permesso io me ne torno a casa!” esordì Naruto non voltandosi nemmeno a guardare Hiashi e accelerando il passo uscì dal palazzo. Hiashi sussultò

 

“Merda…Maestà! maestà! ” esclamò lo Hyuuga correndo dal re che in quel momento ballava con sua moglie. Itachi stringeva a se Ino mentre ballavano e Sasuke si era stretto a Sakura al centro della sala. Il grido di Hiashi aveva attirato l’attenzione di Fugaku, Mikoto, Sakura, Sasuke, Itachi e Ino.

“N…Na…Naruto….sta andando via! Ho sbagliato tutto io…”

Sasuke, Itachi, Ino, Sakura,Fugaku,Mikoto, Minato e Kushina, che accortisi  dell’ esclamazione di Hiashi avevano prestato attenzione ai loro dialogo e poi infine anche Mebuki e Kizashi corsero fuori dal palazzo ma si bloccarono ai giardini quando videro Hinata in lacrime che gridava contro un Naruto che continuava a darle le spalle.

“Perché NARUTO!  Perché mi stai lasciando!” urlò Hinata disperata.

“N…non sono l’uomo per te Hinata. Dimenticami!” sussurrò Naruto stringendo i pugni. Hinata corse da lui e si aggrappò alle sue spalle.

“Io Ti Amo Naruto! Ti amo da morire. Se tu mi lasci io sono morta. Perché mi stai facendo questo! Perché!” urlò Hinata.

“Non posso stare con te.”

“preferisci vedermi morta Naruto!” urlò Hinata.

“No!” urlò Naruto girandosi di scatto e afferrando Hinata per le spalle. Hinata sussultò. Naruto stava piangendo.

“No. No. No. Non preferisco vederti morta! Ma non posso stare con te. Tuo padre ha ragione. Non posso mantenerti, non ho il becco di un quattrino, sono un demone, e non posseggo titolo nobiliare…ti getterei solo nel disonore!” esclamò Naruto.

“Questo non è vero!” esclamò Fugaku Uchiha attirando l’attenzione di Naruto, Hinata e tutti i presenti al gran ballo.

“Naruto Uzumaki, da questa sera ti conferisco il titolo di Granduca di Konoha sotto raccomandazione, anche se non necessaria, dello stesso principe Sasuke Uchiha. Le terre e il castello ad est di Konoha appartengono a te così come i suoi tesori e le sue miniere d’oro. “ proclamò il re mentre Naruto sgranava gli occhi incredulo e si lasciava cadere a terra ansante trascinandosi dietro Hinata. Sasuke e Sakura, Itachi e Ino si strinsero in un abbraccio emozionato e a Fugaku non sfuggirono le lacrime di commozione e felicità per Naruto di Sakura e Ino.  Così come al re non sfuggì il fugace e fuggevole bacio di Itachi e Ino. I due si erano baciati credendo il popolo distratto dal proclama del re.

 Poi Fugaku sorrise e continuò a parlare.

“Naruto sei ricco sfondato e nobili al di sopra del tuo titolo, a parte la famiglia reale non esistono. Ma per avere ciò dovrai eseguire un mio ordine senza alcuna obiezione, ne da parte tua ne di qualsiasi altro a Konoha e fuori Konoha…” iniziò risoluto Fugaku Uchiha mentre un brusio incredulo si alzava a gran voce. Un brusio d’esaltazione. La folla attendeva che Fugaku terminasse per esultare a Naruto.

“Non importa se sei un demone Naruto, sei il nostro demone protettore e le genti di Konoha ti devono il dovuto rispetto e chiunque osi indagare il tuo nome o recarti torto e esiliato da Konoha, ma tu Naruto Uzumaki per avere tutto ciò, tu oggi prenderai moglie e la donna che scelgo per te affinché nessuno possa sposarti solo per avere un tornaconto personale , quest’ oggi la donna che io scelgo e obbligo Naruto Uzumaki a sposare è lady Hinata Hyuuga. Cosi ho ordinato, così sarà eseguito!” urlò Fugaku.

“Oh Kami…” balbettò Naruto.

“a te la parola Naruto Uzumaki.Accetti l’ordine?” chiese Fugaku

“Hiashi…”

“Se accetti Naruto non può opporsi perché l’ordine è mio, il suo re!” esordì freddo spietato e risoluto Fugaku osservando Hiashi che abbassò gli occhi e annuì sorridendo prima al re, poi a Hinata e appena vide che il padre aveva accettato le si inumidirono gli occhi e infine a Naruto. Hiashi osservò Naruto con occhi colmi di scuse e il biondo non resistette più, scoppiò a piangere seppellendo il viso nell’incavo del collo di Hinata.

Hiashi sorrise, il re aveva salvato sua figlia dall’infelicità e lui dal vedere Hinata infelice a causa sua.

“Naruto…” lo chiamò ancora il re

“Accetto! Accetto!” esclamò Naruto con la voce scossa dai singhiozzi. Anche Hinata era un fiume di lacrime stretta a Naruto ma con un sorriso sul volto.

“Bene , siete tutti testimoni! Vi presento il Granduca di Konoha e la sua futura consorte Hinata Hyuuga.” Esclamò Fugaku e le urla di esaltazione in quel momento esplosero e ularono il nome di Naruto e Hinata.

“Al proclamo. Dichiaro che Kushina e Minato  Namikaze da oggi in avanti sono duca e duchessa di Konoha e le loro terre sono a Sud a confine con le terre del Granduca Naruto!” esordì ancora Fugaku

“Cosa!” esclamarono increduli Minato e Kushina

“Accettate?” chiese Fugaku

“noi…”Iniziò Minato.

“Si? Bene non fatemi perdere tempo che ho ancora un altro proclamo da fare e poi voglio tornare a danzare con mia moglie!” tagliò corto Fugaku.

“Infine Abbolisco la legge che una popolana non può sposare un reale ed esigo che Ino Yamanaka sposi mio figlio Itachi Uchiha e non accetto obiezioni!” urlò Fugaku.

Ino e Itachi sussultarono.

“Cosa….ma come? Noi? Sasukeeee! Sakuraaa!” urlano Itachi e Ino. Sasuke e Sakura fecero l’occhiolino a Itachi e Ino.

“acqua in bocca baccalà. Alla fine ti sto facendo sposare con Itachi. Non era il tuo sogno lui Ino!” esordì Sakura

“Io Ti uccido!” urlò Ino

“Chi Uccidi tu futura moglie. Vieni qua!” esclamò Itachi ridendo prima di impadronirsi delle labbra della neo fidanzata. Fugaku rise.

“A quanto pare ‘abolizione della legge è ben accetta da quei due!” rise Fugaku.

“A quanto pare!” esordì Sasuke concordando con il padre mentre un brusio tra il felice e il deluso riempì l’aria. Molte donne che fino a quel momento avevano sperato che uno dei fratelli Uchiha scegliesse una popolana di loro come sposa andò distrutto quando  Itachi si impadronì delle labbra di Ino.

“Ed ora torniamo a divertirci!” esordì Fugaku con un sorriso osservando alla sua destra suo figlio Itachi baciare Ino e a terra davanti  a se Naruto ancora in lacrime intento a baciare Hinata.

“Solo un attimo!” esordì Sasuke spingendo Sakura verso i propri genitori.

Kizashi e Mebuki trovandosi davanti la propria bambina si portarono le mani sul viso emozionato.

“Sakura…loro sono i tuoi veri genitori. Kizashi e Mebuki Haruno” sussurrò Sasuke.  Sakura sgranò gli occhi incredula per poi voltasi verso Minato e Kushina in cerca di conferma e i due zii annuirono, poi Sasuke continuò.

“E io voglio chiedere loro il permesso di renderti mia moglie, Sakura!” concluse Sasuke facendo sussultare i due sovrani della pioggia e sgranare gli occhi a Sakura all’inverosimile. Un altro brusio, sta volta sorpreso riempì nuovamente l’aria.

 

To be continued

 

Allora signori e signore eccomi qua con un nuovo aggiornamento di lord perfect. Avviso questo è il penultimo capitolo di questa storia ( forse) spero che la storia e il cappy vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso. Ringrazio tutte quelle persone che costantemente e assiduamente hanno seguito questa storia con curiosità passione e coraggio e ringrazio chi l’ha recensita dal profondo del cuore e ringrazio anche tutti quelli che l’hanno messa tra le preferite e tra le ricordate. Spero di non avervi delusi un kiss e al prossimo capitolo.  Mei

 

 

 

   
 
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