Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Tinucha    14/02/2016    2 recensioni
"Non ricordo esattamente quando mi sono innamorata di te. Ero piccola, questo non l'ho dimenticato. Mi avevano sempre detto che quando sarebbe accaduto, INSIEME, avremmo toccato il cielo con un dito. Non so se avessero ragione, ma tu non c'eri al mio fianco ed io quel fottutissimo e tanto agoniato pezzo di cielo, non ho potuto toccarlo. Dannazione, sei contento adesso? Ero solo una dannata bambina dall'animo puro che voleva scoprire qualcosa che veniva definito come sensazionale, fenomenale"
[È la mia prima storia, spero tanto vi piaccia]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jorge e Ruggero ci raggiungono ma sembrano entrambi abbastanza scossi. << Tutto bene, ragazzi? >> mi toglie le parole di bocca Facundo. << Una favola >> sorride sarcastico Ruggero.  L'aria sembra essersi appesantita, sono parecchio strambi ma non voglio fare l'impicciona, sono cose loro. << Io torno in ospedale dalla mamma, Amore vieni con me? >> il cuore mi batte forte. Amore. Mi ha chiamata Amore. Come fa strano sentire quella parola dalle sue labbra, soprattutto rivolta a me. Annuisco soltanto prendendogli la mano mentre i ragazzi fischiano Facendomi avvampare e ridere lui. << Dai ragazzi lo sapete che Tinucha si imbarazza >> gli rivolgo uno sguardo di fuoco dandogli una pacca sul braccio e facendolo ridere di più mentre mi guarda negli occhi. << Che ho detto? >> roteo gli occhi << Sei un bambino >> << Hai voglia di farmi crescere? >> soffia ad un centimetro dalle mie labbra maliziosamente. Il cuore riprende a battere agitato, se continua di questo passo verrò presto ricoverata in un ospedale con estrema urgenza. Mi guarda serio e con quell'aria per ancora qualche secondo per poi smontare tutto e scoppiarmi a ridere in faccia. << La tua faccia: epica >> mi dà una pacca sul sedere aprendomi lo sportello. << Sali Bimba >> << Cafone >> sbotto incrociando le braccia al petto e voltandomi dall'altra parte. Per tutto il viaggio continua a sfottermi ed io purtroppo essendo troppo impulsiva gli do la soddisfazione di incazzarmi. In ospedale sua madre e sua nonna chiacchierano animamente parlando dei loro trascorsi e Jorge inarca un sopracciglio aspettando che si accorgano di noi. << Noi saremmo qui, eh! >> sbotta ad un certo punto. << Oh, alla faccia della pazienza >> gli sussurro beccandomi un'occhiataccia << Antipatico >> continuo con una linguaccia andandomi a sedere vicino a Cecilia e di conseguenza di fronte a Mirta.  << Come ti ha trattata? >> Jorge la guarda estrefatto << Perché, come avrei dovuto trattarla? >> << Bene >> rispondo ridendo alla sua espressione sempre più sconvolta. << Bravo il mio ragazzo >> rotea gli occhi << No, niente storie su quanto sono cresciuto e su quanto ero tenero da piccolo, ho 18 anni >> ferma con una mano sua nonna mentre io lo guardo torva. Ma quanto è Stronzo? << E in camera da letto come ti tratta? >> sorride maliziosa mentre io avvampo. << Mamma! >> sembra sgridarla Cecilia mentre Jorge sbianca. Mirta rotea gli occhi sbuffando mentre delle immagini poco caste prendono posto nella mia mente. No cazzo. Ma proprio no. O almeno non qui, con sua madre e sua nonna. << Martina stai bene? >> domanda Cecilia << Sei rossa Amore >> si avvicina Jorge preoccupato arrossendo anche lui stavolta mentre la sua famiglia ci guarda destabilizzata. << Vieni >> mi tira fuori dalla stanza dandomi dell'acqua. << Meglio? >> annuisco << Ho caldo >> mi tolgo il cardigan rimanendo con addosso una semplice canotta nera. << Che c'è Bimba, strane emozioni? >> ridacchia rocamente contro il lobo del mio orecchio. Deglutisco. << Jorge potrebbe passare qualcuno >> << Lo so, ma non c'è nulla di male >> scrolla le spalle avventandosi sulle mie labbra. Beh, senza ombra di dubbio io non lo avrei fermato. Non sarei stata così stupida. La giornata scorre ancora tranquilla e appena si fa sera tarda io e Jorge torniamo a casa. Accediamo il televisore cenando con un po' di musica in sottofondo e poi ci accoccoliamo sul divano scovando qualche film. 'Colpa delle stelle'. Jorge rotea gli occhi annoiato ma non obietta e lo fa per me. Il film è verso la fine e quando la vedo per l'ennesima volta quasi scoppio a piangere. Mi volto verso Jorge sorridendogli e lui ricambia, ma qualcosa è cambiato. Qualcosa non va, qualcosa non è più come prima. L'aria è cambiata. Si è appesantita ma non come questa mattina. Poso una mano sul suo petto avvertendo il suo calore anche attraverso la stoffa della sua maglietta. Lo guardo. << Sei molto caldo >> deglutisce guardando le mie labbra e socchiudendo gli occhi. << Ho caldo, credo >> inarco un sopracciglio << Credi? >> scrolla le spalle fingendosi tranquillo ma sta cercando in tutti i modi di evitarmi, lo conosco troppo bene. Poso le mie labbra tremanti sulle sue e lui ricambia il mio bacio. Quando provo ad intensificarlo si scosta. << Devo.. >> indica con l'indice la finestra << No, stanotte non devi >> scuoto il capo avventandomi adesso sulle sue labbra. Le sue mani mi carezzano piano la schiena mente la sua bocca si muove esperta e dolce sulla mia. << Non qui >> si stacca piano con gli occhi accesi dal fuoco << Si Jorge, oggi >> annuisco << Oggi o mai più >> << Ma non qui >> ripete sollevandomi tra le sue braccia e camminando lentamente verso la sua camera da letto. Anzi, quella dei suoi genitori. In un attimo vedo la mia vita passarmi davanti, la mia nascita quasi, me da bambina, me che incontro per la prima volta i suoi smeraldi. Mi adagia piano sul letto matrimoniale quasi come fossi di cristallo, quasi potessi muovermi. Chiudo istintivamente le gambe quando lo vedo avvicinarsi sempre di più fino a posarsi su di me reggendosi sui gomiti. << Sei sicura Amore Mio? >> mi guarda mentre i suoi occhi sembrano quasi schiarirsi per la limpidità << Non possiamo più aspettare Jorge, basta rimandare >> lo avverto attirandolo a me per il colletto della sua maglietta e avventandomi sulle sue labbra. Infilo le mani nei suoi capelli tirandone le punte mentre lui posa lunghi ed intensi baci lungo la mia mandibola ed il mio collo. Il suo sguardo si posa sulla mia camicetta chiedendomi in silenzio il permesso di buttarla via. Annuisco mentre sento le sue mani bruciare contro la mia pelle. Man mano sento delle barriere tra di noi abbattersi e la camicia lasciarmi scoperta ai suoi occhi. << Sei bellissima >> sorride da perfetto ragazzo di appena 18 anni, baciando il mio ventre e carezzandolo delicatamente con le mani. Nel frattempo le sue labbra salgono sempre più su fino a percorrere e tracciare il mio reggiseno. Mi solleva fino a farmi sedere togliendo di mezzo la camicetta e sbottonando il gancetto del reggiseno. Porto istintivamente un braccio al petto mentre con una mano ne fa cadere la spallina sinistra baciando quel punto imitando le stesse mosse con l'altra spallina. Mi sorride dolce ritornando a baciarmi le labbra e aiutandomi ad abbandonare la presa. Il reggiseno cade rovinosamente sulle mie gambe e lui scende di nuovo con le labbra arrivando stavolta a baciare anche i miei seni. Gemo stringendo tra le mani il lenzuolo e mordendomi il labbro inferiore. Ritorna ancora alle mie labbra dedicandosi solo al farmi rilassare e nel frattempo io prendendo un po' di coraggio gli sfilo la maglietta, portando (da perfetta imbranata) le mani sul suo petto. << Stai tremando come una foglia >> ansima dispiaciuto con gli occhi chiusi con la fronte posata contro la mia. << Non importa Amore, fammi tremare dalla paura ma non smettere >> lo rassicuro mentre con una mano sbottono il mio jeans e lui mi aiuta a tirarlo via. Con un sorriso rassicurante mi morde il labbro Facendomi sorridere. << Sognavo di farlo da sempre, te lo mordi ogni dannata volta e non hai idea dell'effetto che mi faccia >>. Nonostante abbia su ancora il jeans posso sentire la sua erezione premere contro il mio stomaco. Gemo portando una mano al suo jeans e lo sbottono abbassando la cerniera. << Faccio io >> sorride ancora alzandosi e sfilandoselo per poi tornare su di me a baciarmi. Mi rilasso avvertendo la sua mano percorrere il mio corpo fino a carezzare il mio ventre ed infilarsi cautamente nelle mie mutandine. Il cuore ha delle palpitazioni immaginabili, credo di soffrire di tachicardia a causa di questo ragazzo. Muove la sua mano sulla mia intimità stuzzicandola ma saggiamente decide che non è il caso dei preliminari "specifici" durante la mia/nostra prima volta. Gemo ancora quando avverto qualcosa di duro urtare contro il mio interno coscia e mentre lui non smette di baciarmi e sorridermi rassicurante. Tiro via l'elastico dei suoi boxer facendoli volare chissà dove e lui ripete le stesse ed identiche mosse con il mio intimo. << Ti Amo Bimba >> mi carezza i capelli << Ti Amo >> ripeto felice. Stavolta non gliel'ho tirato io via dalle labbra quel 'Ti Amo'. Stavolta ha scelto lui di farlo. Le sue labbra sono delicate sulle mie ma io mi agito sempre di più quando avverto il suo membro avvicinarsi alla mia intimità. << Non pensare Tini, non ti irrigidire >> sussurra con tono calmo come faceva la mamma quando da piccola mi sbucciavo il ginocchio. Le sue labbra sono di nuovo sulle mie. Quando mi penetra in modo lento ma doloroso un grido di dolore abbandona le mie labbra seguito da un pianto. << Fa male >> tiro su col naso mentre lui rimane fermo in me spingendo la fronte contro la mia mentre tenta di trattenersi. << Lo so Nena, lo so >> ansima dispiaciuto. Quando si accorge che il dolore sta svanendo comincia a muoversi piano trattandomi ancora come un diamante. Trattandomi come se fossi di vetro e potessi rompermi, frantumarmi. << Sei sempre il primo Jorge, sempre >> << E sarò anche l'ultimo >> boccheggia << Ed io che non sono la tua prima? >> mugugno << Sarai l'unica >> mi lascia un bacio a fior di labbra << La prima e l'ultima che ho amato >> << Stringimi Jorge >> lo attiro a me mentre lui continua a muoversi in me. << Ti voglio più vicino >> ansimo e balbetto attirandolo a me e conficcando le unghie nelle sue spalle. << Sei l'unica >> ripete fra un ansito ed un altro Facendomi sorridere e tornando a baciarmi. Ora siamo finalmente un 'NOI'. Siamo più uniti, più forti. Andiamo a conquistare il mondo. Andiamo a spaccare il mondo. Siamo indistruttibili.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Tinucha