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Autore: Hagumi    22/03/2009    5 recensioni
Sakura, Hinata, Ino e Tenten trovano su un antico libro di jutsu l'arma finale per conquistare i cuori dei loro amati. Ovviamente, non sempre le cose vanno per il verso giusto, e qualche piccolo intoppo può sempre capitare.
"Questa tecnica, estremamente complessa, permette a chi la utilizza di apparire agli occhi di una persona come l’amore della sua vita per un’intera settimana."
Dedicata a Rikuzza, perché le avevo promesso una storia con il suo pairing preferito! :)
Piccolo cambiamento solo in questa breve presentazione: ho deciso di segnalare nei personaggi solo quelli che sto effettivamente trattando in modo più approfondito, anzicé citare le quattro complici del piano :) Questo per invogliare a leggerla chi magari pensa ci siano presenti solo le quattro protagoniste in modo continuo, dato che così non é.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3

PRIMO GIORNO

Il silenzio cadde nel negozio degli Yamanaka dopo che Sakura e Shikamaru si furono allontanati. Erano circa le sedici del pomeriggio, Ino aveva dormito tutta la mattina fino ad ora di pranzo a causa della stanchezza provocatale dalla tecnica, e già il fatto che questa l’avesse spossata così tanto avrebbe dovuto farle capire chiaramente che aveva funzionato. Non c’è dispendio di energie e di chakra, quando una maledizione non funziona. Si portò una mano sotto il mento per chiudere la bocca spalancata da quando il ragazzo le aveva detto quelle poche e semplici parole.

Yamanaka, cercavo proprio te!”

Scettica, lo guardava come avrebbe guardato un asino volante.

Ehm… prego?” chiese di nuovo, convinta di aver sentito male. Probabilmente aveva detto che cercava suo padre o qualcosa del genere, e la sua fantasia aveva lavorato freneticamente per farle intendere altro.

Lui fece un piccolo sorriso, lo sguardo sottile e furbo la studiava attentamente. Sembrava quasi la stesse mangiando con gli occhi, famelico.

“Ho detto che ti stavo cercando, no?” rise, avvicinandosi al bancone ed appoggiando le mani sulla sua superficie in modo da protendersi verso di lei. Si fermò a pochi centimetri dal suo volto, guardandola in un modo che per Ino faceva presagire già cose sconce, anche se non muoveva un muscolo.

Ah… aah…” lei arretrò appena, cercando di allontanarsi da quel viso, agitata. Come doveva comportarsi, ora? Non se lo aspettava minimamente. Com’era possibile che il jutsu su Sasuke aveva funzionato così bene per lei e neanche un po’ per Sakura? “Ah, cercavi me, quindi.”

“E’ quello che ho detto” incalzò lui, alzando una mano per portarla sul suo viso. Le accarezzò una guancia, prima di fermare la mano ed infilarle le dita tra i lunghi capelli biondi. “Sabato prossimo c’è la festa di ferragosto, giù al fiume. Ci vieni con me?”

Lei deglutì, cercando di ostentare sicurezza, ma le gambe non erano della stessa opinione e continuavano a tremare imperterrite sotto la lunga gonna lilla.

Sabato… prossimo… fra… sette giorni, dunque?” chiese piano, cercando di reggere il suo sguardo profondo col proprio, riuscendo a malapena nell’intento.

Lui annuì. “Si. Fra sette giorni esatti. Allora, ti va?” chiese ancora, continuando a passarle le dita tra i lunghi capelli biondi, lasciati stranamente sciolti a ricadere sulle spalle.

Ino non sapeva che rispondere. Ma cosa avrebbe dovuto rispondere, poi? Perché tanti problemi?

“Si.” disse infine, con un pigolio impercettibile.

Sasuke sorrise, avvicinando il volto al suo e portandolo ad un lato della sua testa, per sussurrargli piano qualcosa all’orecchio.

“Allora sarò lusingato di avere la ragazza più bella del villaggio come compagna, quella sera.” mormorò piano, con una voce tremendamente suadente, che mandò in tilt i pochi neuroni che le rimanevano.

S-s-ssi… certo…” si maledì da sola per non essere riuscita a dire nient’altro. D’altronde non c’era molto da dire. L’oggetto dei suoi desideri le aveva chiesto un appuntamento, e le sussurrava cose all’orecchio in modo così provocante che, se non fosse stata immobilizzata dall’imbarazzo, l’avrebbe preso e sbattuto contro il muro per fargli delle cose che persino il solo pensarle la faceva arrossire.

*

Tenten era gettata su una panchina, completamente distrutta. Sakura, che era in compagnia di Shikamaru con cui non parlava da quando erano usciti dal negozio, probabilmente perché nessuno dei due sapeva cosa dire, la intravide da lontano.

Shikamaru, andiamo da Tenten…” disse con un sospiro “Sta piangendo” probabilmente perché anche per lei il jutsu non aveva funzionato, ma questo ovviamente non poteva dirlo al ragazzo.

“Le è successo qualcosa?” chiede lui, guardando la ragazza bruna scossa dai singhiozzi, un po’ impietosito.

Sakura non rispose. Abbassò lo sguardo sui propri piedi, vergognandosi a morte. “Non saprei…” disse solo dopo qualche istante, prima che raggiungessero la ragazza.

Tenten, che ti succede?” chiese la rosa, sedendosi sulla panca ed allungando una mano per accarezzare la testa dell’amica. Quest’ultima però non disse nulla, aveva solo voglia di piangere e sfogarsi, anche fino a stare male.

Shikamaru e Sakura si guardarono un attimo, e lei gli fece un piccolo sorriso, chiedendogli silenziosamente di lasciarle sole.

Il moro annuì senza riserve, era giusto che se una sua amica stava così male, rimanessero da sole per parlare. Mani in tasca, si sporse appena piegandosi in avanti e diede un lieve bacio su una guancia di Sakura, che rimase interdetta, ma non disse nulla.

A più tardi… gliel’aveva sussurrato all’orecchio prima di allontanarsi ed andare via, ma non era proprio certa di aver sentito bene.

Appoggiò la schiena alla spalliera, esausta come se avesse lavorato tutto il giorno. Quel breve arco di tempo passato con Shikamaru l’aveva mentalmente massacrata.

“Dai, è andato via. Vuoi parlarne?”

Tenten rallentò appena i singhiozzi e si alzò a sedere, quindi guardò l’amica con gli occhioni castani incredibilmente arrossati.

“Ho incontrato Neji.” disse piano, quasi cautamente, per paura che anche pronunciare il suo nome le avrebbe fatto un male inaudito al cuore.

Sakura annuì, incitandola a proseguire, ma senza interromperla.

“Si stava allenando. Mi sono avvicinata e gli ho sorriso. Lui mi ha guardata un attimo confuso, poi ha proseguito con gli esercizi. Ho pensato che, vabè, magari anche con tanto di Ai Mane potessero essere molto timidi, così quando si è fermato per asciugarsi il sudore gli sono andata vicino con l’asciugamano per tamponargli il viso… e lui… lui…” non riuscì a proseguire che un’altra ondata di lacrime le annebbiò la vista. Si tuffò di nuovo con la faccia in giù, nascondendola nel grembo dell’amica, che le accarezzò di nuovo la testa.

“Su, tranquilla. Qualcosa non ha funzionato, purtroppo, lo so bene. Sasuke in questo momento è con Ino a fare chissà che cosa e non mi ha degnata del minimo sguardo…” sospirò, cercando di comunicarle almeno il detto ‘mal comune, mezzo gaudio’.

Tenten si alzò a sedere nuovamente, guardandola mortificata ed asciugandosi gli occhietti.

“Credo sia stata colpa nostra, Sakura. Io e Ino… ecco… abbiamo fatto qualcosina in più del dovuto… e così…

Sakura strabuzzò gli occhi. Cosa stava cercando di dirle?

*

“NON POSSO CREDERE CHE TU ABBIA FATTO Ciò, INO!” le urla di Sakura si espansero per tutta la stanza.

Le quattro si erano riunite nel pomeriggio inoltrato a casa della rosa, le aveva convocate d’urgenza dopo il racconto di Tenten per fare una strigliata indimenticabile alla povera Ino, che seduta sul tatami se la prese tutta, sentendosi un verme e con gli occhi pieni di lacrime.

Mi… mi dispiace… I-io… non pensavo che facendo accavallare alcuni jutsu, questi non avrebbero funzionato a dovere e…” scosse la testa, disperata. Non sapeva che giustificazione trovare.

“A me non interessa, questo. Ma avevi promesso che non avresti fatto nulla su Sasuke. E invece eccoti qui, invitata alla festa di sabato sera. Non è affatto giusto!”

Tutto sommato, però, la colpa non era completamente di Sakura. Dopotutto era stata lei ad invertire le boccette di sangue e bagnare i capelli in modo sbagliato.

Sbuffò, sedendosi anche lei sul tatami, di fronte ad Ino, mentre Hinata e Tenten erano sul letto. La prima, l’unica che non aveva avuto problemi probabilmente in tutta quella storia, stava ancora cercando di consolare la povera rifiutata Tenten.

“D’accordo. Senti, non voglio litigare. Dopotutto, sono stata punita per aver cercato anche io di imbrogliarti.” spiegò, decisa a chiedere scusa e non voler più avere segreti. Erano amiche, si erano ferite a vicenda, e questo bastava.

Le raccontò del racconto di Hinata riguardo Shikamaru e dell’idea conseguente che aveva avuto. Dell’inversione dei capelli e di conseguenza del macello totale che aveva combinato con i jutsu.

Sospirarono tutte e quattro. Che razza di cretine erano state. Ormai non restava che far passare quella settimana e sperare che tutto tornasse a posto.

Vabbè, vi offro qualcosa. Volete un po’ di tè?” chiese cercando di stendere un velo pietoso, ma l’espressione di Ino la lasciò interdetta. La ragazza non aveva detto “a” da quando aveva finito il suo racconto, e le guance erano tremendamente arrossate.

Shi… ka…” si riscosse, meravigliata e guardò Sakura “Eh? Cosa? Ah si, certo… un caffè ci voleva proprio!”

E chi aveva parlato di caffè?

“Sicura di stare bene?” chiese Hinata, osservando la tinta purpurea sulla pelle candida del viso di Ino. Lei quel rossore lo conosceva anche troppo bene.

“Eh? Si… sto benone, figurati.” Sdrammatizzò con un sorriso, quindi perse lo sguardo fuori dalla finestra della camera di Sakura, pensierosa.

*

Naruto stava camminando affianco alla lunghissima staccionata che circondava l’enorme complesso di ville degli Hyuuga. Fece un lungo fischio sommesso, sentendosi un po’ inferiore. Sapeva che gli Hyuuga fossero una famiglia altolocata, ma non immaginava fino a quel punto.

Mani in tasca e un bel sorriso stampato in volto, raggiunge il grosso portone d’entrata, quello principale.

Bussò, tirando la cordicella della campana in entrata, scampanellando un paio di volte.

Il portone si aprì poco dopo e Hinata sbucò fuori solo con la testolina.

“Ah, sei puntualissimo!” disse con un sorriso, aprendo definitivamente il portone ed uscendo fuori, per poi richiuderlo alle proprie spalle. Si era posizionata  dietro l’ingresso in modo che non appena fosse arrivato, avrebbe potuto portarlo subito via di lì. Non sapeva come il padre avrebbe reagito alla notizia che aveva un appuntamento con Naruto Uzumaki, così la cosa più saggia da fare fu semplicemente omettere quell’informazione e dire che si sarebbe vista con le amiche.

Naruto le porse un mazzo di rose rosse e lei lo fissò balbettando qualcosa di indecifrabile.

“Ehi, non devi dire nulla, sai? Accettali e basta.” Ridacchiò, osservandola poi con occhio un po’ più critico che alla prima occhiata. Indossava un semplice vestitino azzurro di cotone, un maglioncino di filo bianco con le maniche appena tirate in su verso i gomiti e un paio di sandali bianchi. I capelli erano raccolti in uno chignon sbarazzino, spettinato ad hoc in modo da lasciar sfuggire via qualche ciocca ribelle. Ovviamente della pettinatura se ne era occupata Ino. Un filo di trucco leggero le illuminava appena il volto, rendendola assolutamente splendida ai suoi occhi innamorati.

“Sei incantevole…” si lasciò sfuggire, scuotendosi poi dal torpore che la visione aveva provocato ai suoi sensi.

Lei arrossì immediatamente e con una violenza inaudita, incassando il complimento inaspettato con una risatina imbarazzata.

“Questa é… la prima volta che esco con un ragazzo e… non sapevo cosa mettere…” confidò in modo ingenuo, e lui la trovò semplicemente adorabile.

Aaahh non ti preoccupare. Saresti bellissima anche con uno straccetto addosso.” Rispose lui per rincuorarla, porgendole poi il braccio. “Andiamo, madamigella?”

Lei sorrise. “Non aspetto altro, mio signore!” si fecero un piccolo e scherzoso inchino, prima di allontanarsi da villa Hyuuga ridendo insieme.

Hinata si chiedeva se alla fine della settimana tutto ciò non sarebbe scoppiato in una bolla d’acqua e il solo pensiero le faceva stringere il cuore.

*

Ino e Sakura erano uscite da poco da casa di Hinata, dove l’avevano aiutata a prepararsi per la serata.

“Mi dispiace un sacco che il jutsu di Tenten non sia andato a buon fine.” disse la prima, rattristata.

“Anche a me. Però al contempo sono troppo felice per Hinata, erano anni che aspettava questa sera e se l’è proprio meritata.”

Ino annuì, trovandosi d’accordo con l’amica.

“Mi dispiace per la faccenda di Lee” aggiunge la bionda, camminando senza guardare avanti, ma tenendo lo sguardo basso sulla punta dei propri piedi.

Sakura fece spallucce. “Non importa. Io ho fatto la stessa cosa con Shikamaru. La differenza è che il tuo jutsu probabilmente non ha avuto intoppi, e se ora vedessi Lee me ne innamorerei perdutamente” ridacchiò, sperando di riuscire ad evitarlo per l’intera settimana. “… invece con Shikamaru. Non so proprio come fare, cavolo. Spero che alla fine della settimana non si perpetuino i sintomi del mio errore. Lui era innamorato di te da così tanto tempo…” era seriamente dispiaciuta.

Ino si lasciò sfuggire uno strano guaito, indecisa su cosa dire.

“Quando incontrerò Sasuke gli dirò che non posso uscire con lui. Spero si arrenda presto. Insomma, non me la sento davvero di farti questo…” alzò lo sguardo verso l’amica e le porse la mano. “Pace fatta, allora?” chiese candidamente.

Sakura ricambiò il sorriso “E sia! Io cercherò, a malincuore, di trattare maluccio Shikamaru e farlo arrendere… insomma, poveretto…

Ino ridacchiò, ma dentro di sé qualcosa di stava smuovendo.

Passarono davanti ad un vicolo, e non si accorsero che appoggiato ad un muro, proprio all’angolo, c’era Shikamaru Nara, che si accese una sigaretta sorridendo tra sé.

Ah, le donne.

Continua…

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Grazie mille a chi ha commentato ^.^/ In questo caso ancora Celiane4ever, che ormai è la mia lettrice fedele della storia (eheh!) e kry333 (Se prima non riuscivi ad immaginarlo, spero di averti incuriosita ancora di più col finale di questo ;P ). Gentilissime <3

Beh, in genere non faccio questo genere di richieste, però mi farebbe piacere se qualcuno mi lasciasse qualche commentino in più ç_ç E’ un po’ deprimente vedere centinaia di letture per ogni capitolo, ma due commenti per ognuno!

Beh al prossimo capitolo comunque °ç° La pubblicazione dovrebbe essere prevista per domani sera.

Saluti!

  
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