Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Tinucha    17/02/2016    1 recensioni
Maddison Mendes, una ragazza di appena 18 anni che si ritroverà a far parte del mondo degli adulti troppo in fretta, una persona responsabile e con il cuore enorme che per non pesare con le sue spese sulle spalle del padre e di suo fratello (che oramai ha una famiglia tutta sua a cui badare), andrà in cerca di un lavoro che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Hai letto questo annuncio? >> Camila con una mano indicò una scritta sul giornale controllando con la coda degli occhi il suo bambino che dondolava sull'altalena. << Baby-sitter? >> con un'eleganza innata la riccioluta accavallò sensualmente le gambe leggendo l'annuncio. << Si, chiami e ti ci metti d'accordo. Chiedi informazioni e se ti va bene è fatta >> la castana sorrise guardando sua cognata per poi rivolgere un'occhiata al suo nipotino, il suo ometto che sembrava un angelo sceso in terra. Prese l'iPhone 4 che giaceva nella sua borsa cominciando a comporre il numero. << Si?! >> dall'altro lato della cornetta un ragazzo di appena 22 anni ricorreva con una maglietta in mano la sua bambina che scappava per tutta casa correndo di qua e di là. Aveva il fiatone. << Parlo con il Signor Bieber? >> il biondo si fermò non solo perché la voce che risuonava nell'aria era profonda e sensuale, ma storse il naso perché odiava essere definito un Signore alla sua tenera età. << Con chi 
parlo? >> davanti ai suoi occhi comparve l'immagine di una signorina magra e per niente sinuosa. Storse ancora il naso, in una donna lui amava le forme. Le curve. Soprattutto dopo le sue  precedenti relazioni. << Il mio nome è Maddison, chiamo per l'annuncio>> << Mm..Maddison ha davvero bisogno di questo lavoro?>> << Già, tanto bisogno >> << Dalla voce pare molto giovane >> la riccia chiuse gli occhi stringendoli forte. << Lo sono >> << Almeno ha raggiunto la maggiore età? >> scherzò lui facendola indiavolare << Per Dio, SI! >> << La sento agitata,si calmi >> sorrise divertito << Parlo con lei da pochi minuti e già la cosa mi risulta impossibile >> << Le sembra il caso di litigare con il suo possibile capo? >> << Non è il mio capo è solo uno sbruffone che non vuole darmi il lavoro, mi sta solo facendo perdere del prezioso tempo >> stava per attaccare quando l'uomo tornando serio si rivolse in modo più signorile << Ho davvero bisogno di una baby-sitter per la mia bambina crede di poter coprire questo ruolo? >> << Certamente >> << Domani avremo un colloquio e potrò conoscerla meglio >> << D'accordo >> << È questo il suo numero? >> << Si >> << Più tardi le invierò l'ora e l'indirizzo. Arrivederla >> << Altrettanto >> con una mossa stizzita la riccia chiuse la telefonata incrociando le braccia al petto come una bambina. << Allora? >> la bionda alzatasi poco prima per spingere il piccolo Harry sull'altalena non perse tempo per avvicinarsi a chiederle come fosse andata. << È fatta >> << Sembravi entusiasta all'idea di lavorare che ti prende? >> << Mi prende che se il cavernicolo mi accetta avrò a che fare con un.. >> per pochi secondi pensò di poter pronunciare qualche brutta parola ma dovette ricredersi guardando il suo nipotino << ..idiota, ehm un idiota si >> si alzò prendendo in braccio il piccolo e sottobraccio sua cognata per dirigersi verso casa. Il messaggio tanto sperato non tardò ad arrivare e nemmeno l'indomani. 
<< Non essere agitata, mostrati sicura, hai capito? >> Maddison annuì alle parole delle sue amiche mentre Holly sbaciucchiava Harry che disperato roteava gli occhi. << Zia Holly basta! >> la cricca che si era creata molti anni prima scoppiò a ridere e nemmeno la donna poté trattenere la sua risata. << Allora amore mio me lo dai un bacio? >> Harry corse tra le braccia di sua zia cominciando a sbaciucchiarsela. << Per qualunque cosa chiamatemi, d'accordo? >> << Aha ora corri che è già tardi >> la riccia lanciò un'occhiata fugace al suo orologio notando che Camila non avesse per nulla torto. Salutò tutti (ancora una volta il piccolo) correndo giù dalle scale e salutando suo padre che parlava animamente con suo fratello. Raggiunse con l'autobus destinazione ma dovette camminare parecchio a piedi visto che la villa Bieber era parecchio lontana dalla fermata. Per tutta la strada di andata non fece che respirare faticosamente e cercare di stare calma e sembrare matura, nonostante il suo corpo lo fosse già da un po'. Rimase estrefatta quando dinnanzi a se si presentò una struttura parecchio grande, di certo una casa leggermente più grande delle solite che si incontravano per strada. Lesse scritto sul campanello il cognome tanto agoniato e prendendo coraggio lasciò scivolare sopra il suo indice. <> la voce di un ragazzo risuonò fino alle sue orecchie. La porta si aprì e lei smise di respirare per alcuni secondi. Un ragazzo di una grande statura, e di una bellezza mai vista prima le si presentò di fronte. Lui del canto suo non poté che fare buoni apprezzamenti sulla ragazza pensando che finalmente il suo migliore amico avesse fatto qualcosa di buono mandandogli per la prima volta una modella con delle forme e delle curve da Dio. La fece accomodare in casa prendendo il telefono dalle sue tasche e digitando il numero di Nate. << Che succede Justin? >> sbuffò l'altro intento in un rapporto con una ragazza appena conosciuta. << Sei un grande Nate questa si che è una modella come si deve >> << Ma di che parli? >> solo in quel momento il canadese ricordò l'appuntamento con la baby-sitter. << Nulla devo andare, ci sentiamo più tardi >> senza aspettare risposta guardò la ragazza che cercava di sembrare forte che si guardava in giro spaventata e spaesata. << Io starei cercando il Signor Bieber >> << Sono io, lei deve essere La Signorina Mendes >> la castana sussultò, pensava che avrebbe avuto a che fare con un uomo più adulto, lo scrutò in volto. << Si Maddison sono giovane >> ridacchiò invece il biondo facendola arrossire. << Quanti anni ha? >> << Questa domanda dovrei porla io a lei non crede? >> ancora una volta la ragazza carica di imbarazzo abbassò lo sguardo. << 22 Maddison ne ho 22 >> << 18 >> ammise lei a malincuore << Solo 
18? >> << Gliel'ho detto che ero giovane >> si difese lei allo sguardo sconvolto dell'altro << Non pensavo così tanto >> << Allora? Mi prenderà si o no? >> sicuramente non aveva fatto una buona impressione sul biondo ma non poteva permettersi di perdere tempo, lo doveva a suo padre. << Mia figlia si chiama Bella ed ama le bambole. Quando vuole cominciare? >> << Anche Subito >> << Bene Maddison , ed il suo 
stipendio? >> << Qualunque cifra va bene >> << Qualunque? >> << Qualunque >> annuì confermando le sue parole. << Papà? >> una bambina scese le scale stropicciandosi gli occhi indolenzita dopo essersi appena risvegliata. << Piccola mia> > sorrise il ragazzo correndole incontro, Maddison sorrise a quel piccolo siparietto di un ragazzino diventato ormai uomo che guardava con gli occhi a cuoricino la sua bambina. Bella si voltò a guardare la ragazza in braccio al padre con occhi vispi e curiosi. Maddison invece abbassò lo sguardo leggermente imbarazzata dagli occhi indagatori della piccola. Era bassina, con i capelli biondi sul castano e gli occhi verdi/color miele ed identici a quelli del suo papà. Magnetici. La 18enne voleva scappare si sentiva dannatamente in soggezione. << Ciao >> solo queste parole uscirono dalla sua bocca verso la piccola che continuò a guardarla imitando suo padre. << Ciao, io sono Bella e tu chi 
sei? >> << Maddison ma se vuoi puoi chiamarmi Mad  >> << Si, mi piace >> abbandonò le braccia del padre tranquillamente tanto che il ragazzo ne rimase sorpreso, sua figlia era una bambina che si affezionava facilmente a poche persone. << Sei la mia baby-sitter? >> Maddison lanciò un'occhiata fugace a Bieber che annuì piano. << Si >> con una dolcezza che apparteneva solo a lei carezzò la guancia della bambina guardandola teneramente. << Sei proprio bella, lo sai? >> << Anche tu sei bella >> ridacchiarono tra di loro mentre la piccola si posizionò sulle gambe della riccia. << Giochiamo? >> << E a cosa ti piacerebbe giocare? >> << Alle principesse >> saltellò lei alzandosi in piedi << Vada per le principesse allora >> la piccola corse sorridente di sopra a raccogliere i suoi giocattoli mentre Justin guardò Maddison ancora in un modo intenso che la mise in maggior soggezione. << Grazie Maddison, ora se non ti dispiace ho del lavoro da fare >> e senza aggiungere altro si rinchiuse nel suo studio con due occhiaie che parlavano da se. 
 
   
 
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