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Autore: __avatar__    22/02/2016    3 recensioni
I nostri supereroi sono dei piccoli e dolci bambini combina guai, come si comporteranno all'asilo?
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“Caspita! Avete visto com’è scappato a zampe levate?” Tony era tutto su di giri, il loro bersaglio non era stato facile, ma alla fine  i Difensori avevano vinto, senza riportare perdite.

“Tony, era in innocuo ragno.” gli fece eco Bruce, togliendosi i muscoli finti.

“Non è questo il punto.” tagli corto l’altro bambino altezzoso

“Ah no? E quale sarebbe?” intervenne Loki, con ancora l’elmo in testa

“Che quando ci sarà un vero problema, saremo allenati a dovere e… Cosa state facendo? Dobbiamo fare un altro giro di ricognizione!” Thor, Steve e Clint avevano messo da parte i vari oggetti e stavano giocando alla lotta.

“Tony, è noioso.” disse semplicemente Clint, mentre atterrava facilmente Steve

“Va bene, vorrà dire che quando arriverà camice bianco io sarò pronto a batterlo mentre voi sarete punzecchiati.” e detto ciò Tony tornò in cortile, lasciando gli altri bambini allarmati, che subito ripresero i loro oggetti e lo seguirono in cortile.

“Chi è camice bianco?” Loki affiancò l’amico, mentre si acquattavano dietro un cespuglio e spiavano le maestre

“E’ un uomo, che viene qui ogni tanto. E’ cattivo, quello che ama fare è punzecchiarci le braccia, ma ogni tanto controlla solo i capelli, o la gola.”

Loki pensò che anche in orfanotrofio arrivava sempre un uomo del genere, e faceva le medesime cose, ma non si allarmò troppo.

“Anche noi ne avevamo uno, ma si vede che era dalla parte dei buoni perché ci dava sempre un lecca lecca.” di se semplicemente alzando le spalle.

Ma i Difensori non erano stati molto bravi questa volta, perché le maestre li videro (inizialmente fecero finta di nulla, ma 9 sederini che sbucavano da un cespuglio erano riconoscibilissimi) e li preso di peso portandoli a fare il sonnellino.

“Ehi non voglio dormire, il mio cervello necessita di azione!” Tony era quello che scalciava di più.

“Coraggio bambini, dopo tornerete a giocare.”

Vennero deposti sui lettini, e in pochi secondi le luci si spensero. Tony e Loki, che erano vicini, presero a parlottare pianificando il giro successivo, Tony propose anche di mettere lo scotch sulle bocche della maestre, ma l’altro moro decretò che fosse un piano poco realizzabile. Ben presto anche loro due vennero accolti tra le braccia di Morfeo.

Tutti i loro sforzi nel difendere l’asilo però, vennero messi a dura prova da un’assenza collettiva dei loro amici; eh si perché nel giro di una settimana si ritrovarono solo Loki, Tony e Bruce.

“Ma che è successo?” una mattina i tre erano seduti a terra a scarabocchiare dei fogli

“Thor è a letto, con dei punti rossi in faccia. La mamma non mi fa giocare con lui, mi hanno anche spostato in un’altra camera.” spiegò Loki, con una punta di astio nella voce.

“Mia mamma ieri sera mi ha messo una crema puzzolente, ma così non dovrei ammalarmi.” rispose Bruce, annusandosi un braccio, sul suo viso si dipinse un’espressione di disgusto.

“Va bene bambini, data la grande epidemia di varicella che ci ha colpiti, oggi è venuto un signore, che vuole vedervi.” Alice, la maestra era entrata in stanza, con una mascherina verde sulla bocca, ed insieme ad altre due ragazze (coperte anche loro) presero in braccio i tre bambini e li portarono verso l’infermeria.

“Ecco lo sapevo, è Camice Bianco. E noi siamo dimezzati. E’ la nostra fine.” Tony cercò di divincolarsi, ma Alice lo teneva stretto, così il bambino lanciò un’occhiata a Loki, che ricambiò affranto. Alla fine cedette e si fece trasportare.

Il primo ad entrare fu Loki, la ragazza che lo aveva in braccio, lo portò nell’infermeria. Era una stanza bianca, che odorava di disinfettante, c’era una bilancia, un armadietto pieno di medicinali, un lettino coperto da un foglio di carta, sul quale venne fatto sedere il bambino. Nel centro della stanza c’era una scrivania, dietro la quale era seduto un uomo, con i capelli grigi, un po’ grosso di corporatura, e con un folta barba bianca. Appena Loki venne messo sul letto, l’uomo alzò la testa e fece un sorriso.

“Ciao piccolino. Che gusto ti piace?” chiese avvicinando la mano ad un barattolo.

Loki lo guardò sospettoso, poi vedendo tutti quei lecca-lecca cedette

“Cola” disse quasi timido

L’uomo prese un dolce, di colore marrone scuro e glielo porse.

“Come ti chiami?”

“Loki Odinson” rispose il moro, dando poi il dolce al medico perché glielo aprisse, per poi metterselo subito in bocca.

“Perfetto, adesso ti controllo un pochino. Niente paura” aggiunse, mentre avvicinò lo stetoscopio e Loki lo guardò allarmato

“Sarà solo un pochino freddo” e così lo poggiò sulla schiena del bambino, chiedendogli di respirare.

Poi gli guardò in gola, e sentì il cuoricino. Non convinto gli misurò anche la febbre.

Una volta finito, annotò le varie cose su una cartella, poi chiamò a se la maestra e le disse qualcosa all’orecchio, quella uscì dalla stanza, poco dopo entrò Alice.

“Qui abbiamo un inizio di varicella, Loki ha un fratello o sorella?”

“Si, Thor. E’ uno dei bambini malati. Deve averla contratta a casa.” il medico fece un cenno d’assenso

“Si, direi che è meglio chiamare i genitori del piccolino, e farlo tornare a casa.” detto questo riprese un altro dolcetto e lo diede al bambino.

Alice portò fuori Loki, e lo fece sedere sulla panca, poi sparì per andargli a prendere il giubbotto e chiamare i genitori. Dopo il bruno entrò Bruce.

“Che ti ha fatto? Sei pallido, ha usato una sonda strana? Ti ha lanciato dei raggi maligni?” Tony lo tempestò di domande, ma Loki alzò semplicemente il dolce.

“Ha detto che ho la varicella. Devo averla presa da Thor. Non voglio ricoprirmi di macchie rosse!”disse con un tono disperato.

Poco dopo arrivò Frigga, che fece mettere il giubbotto al figlio e lo riportò a casa.

Alla fine i Difensori dell’asilo trovarono un nemico che non potevo sconfiggere, non Camice Bianco ma la Varicella. Nessuno scampò, anche Tony venne attaccato dai cattivi virus.
I Difensori dell'Asilo restarono quindi battuti, ma a detta di Tony (mentre veniva portato via dall'asilo) serebbero tornati più forti di prima, così da sconfiggere anche Camice Bianco, che secondo lui era stato l'uomo a farli ammalare così da avere tutto il potere per lui. Detto ciò il bambino si accasciò in braccio al padre, esausto.



Angolo autrice
Salve salve, lo so ci ho messo tanto, ma non credevo che l'università mi portasse via tutta la mia fantasia :(
Comunque spero vi piaccia questo capitolo, che servirà a staccarci un po' dall'asilo e vedere il legame di Thor e Loki.
A presto :)

  
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