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Autore: Dafne ThyCapulet    25/03/2009    0 recensioni
Anita: "La prima volta che vidi una foto di Brandon da bambino fu qualche mese prima del nostro matrimonio[...]; nel momento in cui vidi i suoi ridenti occhioni blu (gli stessi di sempre), il suo faccino pacioccone (che ha tuttora e di cui non capisco perché si vergogni) e il suo sorrisone sdentato (che, fortunatamente, non ha più e spero non rivedrò almeno fino ai suoi settantanni), mi dissi che, semmai avrei superato il terrore del parto e mi sarei convinta a fare un pupazzetto tutto mio, doveva essere identico a lui."

Brandon: "[...]Avete presenti quelle splendide pubblicità della famiglia modello a colazione, in cui la mamma è sempre ai fornelli e truccata come una top model, il papà felice e sorridente con una perfetta messa in piega anni ’50 e i bambini saltellano come cuccioli di lepri da una parte all’altra del tavolo impazienti di fare colazione per poi andare a scuola? Sì, le avete presenti? Bene. La mia famiglia era esattamente il contrario, soprattutto a colazione."
Genere: Romantico, Commedia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione

Introduzione

 

 

Buongiorno a tutti voi, signori (molto pochi) e signore (sicuramente di più) che avete fra le mani questo libro. Buongiorno, se ne state sfogliando le pagine di prima mattina, magari nel vostro letto, alle otto di una tranquilla domenica di sole, avvolti nelle vostre candide lenzuola singole o matrimoniali. O buon pomeriggio, se state leggendo le mie parole comodamente sprofondati nella vostra poltrona in salotto, con le gambe accavallate ed una tazzina di tè in una mano. E infine buonasera, se i miei saluti vi arrivano con dolcezza nel dormiveglia che precede il sonno, alla luce fioca della abat-jour che irradia dal vostro comodino, nel silenzio surreale della notte.

 

Dio, quanto mi piace quando fa così…la sua vena poetica mi ha sempre affascinato…

 

Oh, Brandon caro, ti ringrazio. Per favore, però, non interrompermi, altrimenti perdo il filo del discorso.

 

Giusto, tesoro. Scusa.

 

Dunque…allora…stavo dicendo…ah…dove ero rimasta? Santo cielo, hai visto, Brad?!

 

Cosa, Anita cara?

 

Come sarebbe a dire “cosa”?! Ora, secondo te, non dovrei arrabbiarmi? Ti rendi conto che in questo momento milioni di persone stanno leggendo tutto questo?! E guarda che figura ci faccio, peggio di un attrice che dimentica le battute mentre è in scena!!

 

Perché peggio?

 

Perché, Brandon caro,“verba volant sed scripsa manent”.

 

Ah. D’accordo. Fingerò di aver capito.

 

Bene. Anzi, male…dannazione, dove diavolo ero rimasta?!

 

Eri arrivata al buongiorno. O al buon pomeriggio o alla buonasera. Giù di lì, insomma.

 

Oh, sì!! Brandon caro, ti ringrazio. Sei sempre così dolce, anche quando ti tratto male…

 

Ci ho fatto l’abitudine, Anita cara. E in fondo, anche se mi faccio schifo ad ammetterlo, mi piace quando mi tratti male.

 

Quanto sei masochista…

 

Eh, si nasce. Ora che ne dici di continuare la presentazione? Non vorrei che il pubblico di lettori si fosse già tanto annoiato di questo misero libretto da riporlo sul polveroso scaffale da cui l’aveva preso.

 

Oh, no no no! Come giustamente suggerisce mio marito, direi di mettere al bando i convenevoli e di passare direttamente al sodo. Questo libro è il frutto di anni ed anni di lavoro, un lavoro intenso e pieno di passione, un’opera per cui sia io sia lui abbiamo dato l’anima.

 

Tesoro, l’abbiamo scritto in due giorni.  

 

Diamine, Brandon…due giorni di intensissimo e durissimo lavoro di squadra. Così va meglio?!

 

Sì, decisamente.

 

Ad ogni modo, vi starete sicuramente chiedendo di che cosa questo libretto tratti. In realtà potremmo definirlo una“trance de vie”, ossia uno spaccato di vita, in particolare della mia e di quella di Brandon, il mio dolce marito. Ai vostri occhi potremmo sembrare nient’altro che persone ordinarie, ma siamo molto di più di questo. Le due persone più originali (e di conseguenza più potenzialmente patologiche) che abbiate mai conosciuto.   

 

Hawwwn…li vedo già nasconderlo sotto una pila di manuali culinari anni ’50.

 

Cosa stai insinuando??

 

Amore, non mi sembra particolarmente efficace come presentazione.

 

Amore, sono io la giornalista fra noi due. A te il dominio sul pc, a me quello sul libro.

 

Posso soltanto aggiungere una cosa?

 

Nel nostro racconto parleremo entrambi in ugual misura, ognuno dal suo punto di vista per ogni capitolo. Avrai il tempo di parlare, tesoro.

 

Una cosina sola…ti prego, ti prego, ti prego…

 

A una condizione: non dire cose stupide. Ne va del decoro di entrambi.

 

Ma certo, tesoro. Voglio solo fare una precisazione: la pancetta non compromette la qualità né la quantità della prestazione sessuale. Concordi, vero, amore?

 

Sì…ma che c’entra, scusa?

 

C’entra, c’entra. Lo so io quanto c’entra.

 

Brandon!!!

 

Cosa, che c’è? Amore, ma quanto sei maliziosa…! Oh, un’altra cosa!!

 

Mi sa che hai già detto abbastanza…

 

No, no, questa è importante!! Non hai esposto il motivo per cui, sebbene sommersi dagli impegni di lavoro e semi-strozzati dalle rate del mutuo, abbiamo deciso di scrivere e di far pubblicare questo libretto.

 

Cribbio, hai ragione!! Rimedio seduta stante: il Tradimento. Sì, sì, non è un errore di stampa, il Tradimento con la t maiuscola. E’ stata questa presenza che alberga sempre dentro di noi, questa paura che ristagna nelle nostre viscere, questo mostro invisibile ma terribilmente doloroso che ha rivoluzionato la nostra vita, che ha messo in discussione tutto ciò che davamo per scontato e, soprattutto, tutti i valori che ci sono stati inculcati dal senso comune.

 

Un infido bastardo, per tagliare corto.

 

È stato il suo avvento, o meglio l’avvento del suo dubbio (unito all’arrivo delle rughe e della cellulite, è inutile nasconderlo) che ci ha spinto a mettere nero su bianco la nostra esperienza di coppia. A voi giudicare se potrà essere istruttiva o meno per le nuove generazioni. 

 

Dubito che possa esserlo…ma spero che almeno vi diverta, che possa rallegrarvi nelle tristi serate invernali e magari farvi sorridere di indulgenza quando acquisterete finalmente la saggezza della vecchiaia.

 

Diamine, stai diventando passionalmente poetico, amore.

 

Quisquiglie. E’ solo l’effetto della tua benefica vicinanza.

 

Awww…quanto mi piaci quando fai l’umile…diventi incredibilmente sexy…

 

Anita…asp…

 

Vieni qui, pupottolo mio…

 

Tesoro, non in pubblico, ti prego!!

 

Al diavolo il pudore!!

 

Ma, Anita, sei stata tu a dirmi che dovevamo mantenere un minimo di decoro in questa presentazione!

 

Al diavolo quella stupida Anita che ti ha detto una sciocchezza del genere! Coraggio, dì la verità, non mi vorresti qui, adesso, davanti a tutte queste milioni di persone??

 

Santo cielo, Anita, non provocarmi così…lo sai che non resisterei alla tentazione…

 

E allora che diavolo stai aspettando?! Lancia il primo capitolo e cedi al peccato.

 

Asp…io? Tu stai dando a me il permesso di lanciare il primo capitolo?!

 

A condizione che ti sbrighi. Guarda che mi raffreddo in fretta, io.

 

A questo so io come porre rimedio, bambolina…ladies and gentlemen, a voi il permesso di accedere al primo capitolo della nostra storia di coppia.

 

Ovviamente cominceremo dall’inizio, dalle origini più remote della nostra fervida unione

 

Provocami ancora così e ti salto addosso, Anita. A voi tutti, invece, auguro una splendida permanenza nel nostro folle ed incantevole universo. Con la recondita speranza che vi faccia piangere e ridere come è successo a noi.

  
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