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Autore: robiii    29/02/2016    0 recensioni
Talmente abituata all'anonimato come era, Chloé pensava che se fosse sparita nemmeno una persona avrebbe notato la differenza - anche a casa. Prima o poi lo avrebbe fatto veramente, magari sarebbe salita su un pullman a caso visto che poco le importava della destinazione. Ovunque ma non lì -non in quella zona a confine con l'inesistenza- e sarebbe risorta dalle sue ceneri come l'araba fenice.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli stava puntando un paletto alla gola e non aveva nessuna intenzione di spostarlo da quel punto. Lo aveva aspettato per così tanto tempo e lui non era mai tornato a prenderla, non aveva mantenuto la sua promessa. Lui, che non ne aveva mai infranta una, si era dimenticato di quella più importante, si era dimenticato di lei.
A quel pensiero si ritrovò a stringere con più forza quel pezzetto di quercia bianca; non sapeva che quella che aveva tra le mani era l'unica arma in grado di uccidere un originale.

- Quello è meglio se lo dai a me - disse lui con il suo solito tono pacato e gentile; questo Chloé se lo ricordava benissimo.

Ma Chloè non ritirò il paletto, anzi strinse maggiormente la presa. Come osava dirle quello che doveva fare dopo tutto quel tempo?
Non lo sopportava era così in collera con lui che stava considerando seriamente l'idea di pugnalarlo. Non lo avrebbe ucciso, ma sicuramente gli avrebbe dato fastidio. Parecchio fastidio.

- Chloé da brava - incalzò lui con il suo tono di miele.

- Vedo che il mio nome te lo ricordi Elikonis - Sentenziò a denti stretti e con rabbia gettando quel legno insulso - almeno per lei - ai suoi piedi.

Indietreggiò di qualche passo giusto per aumentare la distanza tra di loro, come se quello bastasse per negare la sua presenza. Proprio come Elikonis aveva fatto con lei in tutti quegli anni.

- Comunque se i signori mi vogliono scusare io tornerei al mio albergo. Con permesso - sussurrò osservando entrambi.

Diede le spalle ai due uomini e riprese a correre, correre il più veloce possibile verso Le Méridien. Un albergo tutto lusso che non avrebbe potuto permettersi ancora per molto; ma non avrebbe chiesto aiuto ad Elikonis. No, proprio no.

- Chloé - udí pronunciare il suo nome come fosse un sussurro portato dal vento, ma non si fermò.

Nemmeno lui si era fermato la sera in cui l'aveva lasciata in quella casa. A nulla erano valse le sue lacrime e le sue suppliche.
Aumentò l'andatura e non poté osservare la scena che stava avvenendo alle sue spalle. Elikonis si era mosso, non per raccogliere quella preziosa arma che - nelle mani della persona sbagliata - avrebbe firmato la sua condanna, ma per raggiungerla. L'aveva invitata a New Orleans e doveva parlarle. Lui doveva.

- Lasciala andare fratello, sono sicuro che la incontreremo ancora -

Con una mano sul suo braccio Nikyros lo aveva trattenuto. Era la seconda volta che le impediva di andare da lei. Di tornare da Chloé, la sua Chloé.

























Angolo dell'autrice

Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa storia. Pensavo di inserirlo prima, ma per varie questioni mi è stato impossibile. Comunque per non dilungarmi troppo passo subito alle dediche ed i ringraziamenti.
Questo terzo capitolo è per tutti coloro che seguono, recensiscono e leggono La corte dei miracoli. Spero mi scusiate se troverete degli errori nel leggerla. Non ho chiesto a nessuno di betarla...quindi ogni singolo errore è colpa mia 😅
A chiunque se la senta od abbia voglia chiedo di lasciare un piccolo commento, così saprò cosa pensate di questa mia storia ingenua.
XOXO
Ro
  
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