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Autore: monipotty    26/03/2009    3 recensioni
Ciao a tutti voi! Questa è la prima fic che scrivo e spero che vi piaccia!! Il personaggio principale è la migliore amica di Elizabeth, Josephine: cosa succederebbe se Jo fosse innamorata del serio ma affascinante James Norrington (il mio personaggio preferito in assoluto e, naturalmente, secondo protagonista della fic)? Riuscirà a conquistarne il cuore già legato alla bella Elizabeth? Se volete scoprirlo, vi basta leggere!!! Recensite numerosi e... siate clementi!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, James Norrington, Nuovo Personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 28

La mattina dopo, Josephine si svegliò molto tardi. Aprì lentamente gli occhi e venne abbagliata da una timida luce che filtrava dal finestrino della cabina. Si alzò a sedere e si guardò intorno, sperando che avesse solo sognato di morire e di diventare capitano dell'Olandese, ma tutti i suoi dubbi svanirono quando si accorse di trovarsi veramente nell’ufficio del capitano. Se era tutto vero, probabilmente aveva solo sognato di aver ritrovato James e di essersi addormentata sulla sua spalla; sospirò, immaginando come sarebbe stato bello se fosse stato vero. Fece per alzarsi ma sentì qualcosa scivolare a terra: afferrò una giubba blu dai ricami d'oro, che riconobbe come parte di un'uniforme da ammiraglio, e sorrise radiosa, constatando che era tutto vero. Si preparò velocemente dandosi un'aggiustatina ai capelli e poi uscì dalla cabina, subito investita da un'abbagliante luce dorata.

“Buongiorno, signor Turner.” Salutò allegramente l’uomo che era al timone.

“Buongiorno capitano. Avete riposato bene?” si informò l’uomo.

“Ottimamente, grazie. Avete per caso visto l’ammiraglio Norrington da qualche parte?” domandò.

“Si, signora. E’ proprio dietro di voi.” Rispose. Lei si girò di scatto e guardò dietro di sé.

“Grazie, signor Turner.” Ringraziò ridacchiando e porse la giacca al legittimo proprietario.

“Ha riposato bene con la mia giubba addosso, capitan Allen?” domandò seriamente. Jo finse di pensare ed assunse un'espressione superiore.

“In modo eccellente direi, ammiraglio Norrington; ma la pregherei di non chiamarmi in questa maniera: capitano… non mi si addice affatto.” Rispose il più seriamente possibile, una dura impresa.

“Come volete, signorina.” E fece un piccolo inchino.

“Grazie, ammiraglio. Ora volete accompagnarmi a fare una passeggiata lungo il vascello?”

“Con piacere, miss Allen.” Le porse il braccio e cominciarono a passeggiare. Lei ridacchiò nuovamente.

“Sei sempre così gentile con le donne?” chiese incuriosita la ragazza. Lui le sorrise.

“Teoricamente no, non rivolgo loro nemmeno la parola. Praticamente, solo con alcune.” Rispose.

“Che onore far parte di queste ‘alcune’, allora.” Considerò Josephine. James sorrise poi calò il silenzio fra i due. Dopo qualche minuto, Josephine ricordò una richiesta che non aveva avuto il tempo di fargli.

“James, mi racconti cosa hai fatto per tutto il tempo che è rimasto Beckett a Port Royal? Mi promettesti che un giorno me l’avresti raccontato.” l'ammiraglio annuì: si ricordava bene di averglielo promesso.

“Molto bene.” E cominciò a raccontare la sua avventura/sventura: quando aveva ricominciato ad inseguire Jack Sparrow per il mare, le sue dimissioni, l’uragano che aveva colpito la sua nave in mare e il come era riuscito ad entrare a far parte della ciurma della Perla Nera. Non tralasciò nessun particolare e Josephine lo ascoltava con attenzione, rapita dalle sue parole e odiando sempre più Beckett. Mentre lui raccontava, camminarono per la nave, incuranti degli sguardi dei marinai, ma si fermarono di colpo quando arrivarono a poppa. James Norrington guardò quel luogo: i barili di polvere da sparo sui quali si era accasciato morente e dove era spirato, le corde ancora penzolanti tranciate dallo sparo della sua pistola per far fuggire Elizabeth e i pirati…tutto di quei momenti, ogni singolo particolare tornò alla mente di Josephine, ma soprattutto si ricordò due cose: il bacio che James aveva dato ad Elizabeth e lo sguardo implorante che le aveva gettato perché fuggisse da quel veliero maledetto con le sue ultime parole. E pensare che la poppa, da sempre il luogo preferito di una nave della ragazza, era stato il luogo di morte dell’uomo che aveva davanti a sé. Lo guardò: era pensieroso, concentrato. Si domandò a cosa stesse pensando in quel momento ma forse era meglio per lei non saperlo: probabilmente, l'oggetto dei suoi pensieri era Elizabeth. Decise quindi di lasciarlo solo. Fece per andarsene ma lui la fermò.

“Josephine! Non andartene, ti prego!” la implorò. Lei acconsentì e si fermò accanto a lui. Rimasero in silenzio ancora qualche minuto, poi l’uomo parlò. “Sono certo di aver fatto la cosa giusta." disse lentamente Sono sempre stato un codardo, e lo sono stato anche quando ho fatto fuggire Elizabeth.” Josephine aprì la bocca per ribattere ma lui non la fece parlare. “Non dire che non è vero, perché è la realtà: non ho mai scelto da che parte stare, non ho mai pensato agli altri prima di pensare a me stesso; sono sempre stato egoista, pensavo veramente di poter sposare la donna che amavo un giorno, ma mi sono sempre illuso: pur sapendo che lei amava il signor Turner, ho sempre creduto che sarebbe diventata mia moglie…” sorrise tristemente e scosse la testa. “Che pazzo sono stato. Ma solo ora capisco che io l’amavo solo per capriccio: è vero, Josephine,” rispose allo sguardo sorpreso della ragazza. “l’amavo solo perché pensavo di amarla in cuor mio ma non era così. All’inizio il mio amore per lei era vero, puro. Ma quella notte in cui venni trafitto, capii che non era lei di cui avevo bisogno, ma un’altra persona, una persona per la quale io pensavo di nutrire solo profondi rispetto e amicizia, ma compresi che non era amicizia quel sentimento che cresceva in me, ma amore. Mi sono comportato molto male con questa persona e non volevo ammettere a me stesso di essere... di provare qualcosa di simile alla gelosia per questa persona...” Si arrestò un istante poi alzò lo sguardo verso il mare calmo che scorreva sotto di loro. “Sono certo che Will Turner darà ad Elizabeth tutto ciò che io non avrei mai potuto darle e lei farà lo stesso con lui, offrendogli cose che io non avrei mai potuto ricevere.” La sua mano scivolò lentamente e strinse con dolcezza la mano di Josephine la quale lo guardava confusa: perché quell’uomo le stava dicendo delle cose così profonde, cose che non si sarebbe mai aspettata che le dicesse? Perché le aveva stretto la mano e si era voltato a guardarla con uno sguardo profondo e un sorriso appena abbozzato? Non poteva essere quello che lei sperava, la sua era una vana speranza, ma non capiva chi potesse essere quella donna trattata male a lungo dall'ammiraglio e per la quale questi aveva provato grande gelosia. Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai, che quelle mani rimanessero intrecciate per sempre, che i loro occhi non si staccassero mai. Inspirò profondamente per farsi un po’ di coraggio e aprirgli il proprio cuore: era giunto il momento di dirgli quello che provava e non le importava della risposta negativa che certamente avrebbe ricevuto dall’ammiraglio, anche se ora non ne era totalmente sicura, quelle ultime parole le avevano fatto nascere il dubbio e la speranza. Ormai non le importava più nulla: voleva solo che lui sapesse quanto lei l'amasse, quanto lei l'avesse sognato e quanto avesse sofferto per come l'aveva trattata negli ultimi tempi, mettendola da parte in maniera così evidente.

 “James, devo dirti una cosa.” cominciò. James la guardò negli occhi fissamente, in un'attesa quasi impaziente. Jo abbassò lo sguardo: non era mai riuscito a reggere a lungo quegli occhi verdi piantati nei suoi. Sospirò di nuovo e rialzò lo sguardo.

"James... io..." ce la stava facendo, stava per dirgli tutto quanto, ormani non poteva più tornare indietro. E il peso del segreto che le aveva gravato addosso per tanto tempo si stava affievolendo. "James, io..."





E perchè io sono taaanto cattiva e saaadica!!! Muahahahahah!!! Interrotto proprio sul più bello!!! Ciao a tutti! Sono tornata con un altro capitolo, contenti? Sarà un po' più di un mese che non aggiorno... ooooops... scusate, troppi impegni, preoccupazioni e soprattutto... ansia!! L'incubo esame e l'incubo tesina mi avvolgono come una nube nera temporalesca... sigh sob...
Comunque, a parte ciò! Spero voi stiate tutti bene e che non vi siate dimenticati il capitolo prima XP
Bueno, un grazie a tutti i lettori recensori e non, sempre contenta che qualcuno legga questa fic, e un grazie particolare come al solito a:

Lollapop: Coupling?? Quando c'era il sito italiano di Jack Davenport mi ero guardata anche le foto, verameeeente beeeello e da certe espressioni che aveva nelle foto sembrava divertente. Ma non è un telefilm inglese? Da dove te lo guardi? Anche iooooo!!! Spero ti sia piaciuto il capitolo!!!

Giu91: Anche questo è un capitolo breve, ma per creare la suspence adatta devo per forza farli corti... mi diverto a tenervi sulla spine!!! Non è che ci sia molto di Jo come capitano ma perlomeno riesce a gestirsi abbastanza bene ora... Di sicuro avrà molto da imparare ma la sua ciurma le darà una mano: in fondo non sono cattivi pirati, era Jones che li rendeva così... perlomeno secondo la mia teoria. Mi piace pensarla così in questa fic :D

QueenLilly: prima cosa che ti devo dire e di muoverti ad aggiornare: sono moooolto impaziente. Secondo: mi devi racontare tutto di Madrid... così sarà come esserci stata anche io, visto che la mia scuola quest'anno non ci manda in gita e saremmo dovuti andare proprio a Madrid!!!! Odio la mia scuola!!! E odio Gomiero!! Tutta colpa sua e dei prof che hanno votato contro le gite "per bloccare l'economia" e protestare contro la Gelmini... sai cosa blocca il fatto che tre scuole a Torino non vadano in gita La tua testa blocca, diamin d'un prof!!!! Aaaaaaah!!!! Prof antipatico ed incompetente... cmq, dicevo, cm ci sono arrivata qui? Vabbè... A proposito di re, sai quel programma di ballo che facevano sulla rai? L'ha vinto Emanuele Filibertoooooo!!! Yehhhh!! Principe alla riscossa!!! A, ora che ci penso... ti passo un tre paginette su quella storiella che sto scrivendo su Septimus :D tu leggi e dimmi che ne pensi! Besitos!!!

Giulia: spero che ti sia piaciuto questo capitolo, mia rifornitrice ufficiale di foto di HP XD Ci vediamo sabato, spero!!

Bene, non mi resta che augurarvi una buona continuazione e a risentirci prossimamente!! Ciao a tutti!! monipotty

  
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