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Autore: Stardust87    04/03/2016    5 recensioni
Il fidanzamento tra Ranma e Akane viene sciolto a causa di gravi problemi economici in cui si trova la famiglia Tendo.
La soluzione? Matrimonio combinato!
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Kodachi Kuno, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 Tacita verità




Un delizioso profumo di rose inondò delicatamente la stanza. Qualcuno le stava accarezzando gentilmente il viso e Akane sorrise con gli occhi chiusi, beandosi di quel magico contatto. Ricordava di aver fatto la stessa cosa a Ranma, la mattina prima di trasferirsi in quella nuova casa e che lui l’aveva fatta arrossire dicendole che adorava vedere il suo viso al mattino. Ora le stava naturalmente ricambiando il favore. Aprì gli occhi, stirandosi debolmente con un piccolo sbadiglio e sussurrando un “buongiorno” con la voce ancora impastata dal sonno.

<< Buongiorno mio dolce fiore di campo >> le sussurrò Kuno, con un largo sorriso, seduto sul bordo del letto, continuandole ad accarezzare il viso.

Inizialmente Akane non riuscì a mettere a fuoco il suo volto, il cervello si era spontaneamente convinto di trovarsi davanti Ranma. Poi, improvvisamente, realizzò l’atroce realtà e cacciò un urlo.

<< Ma come ti permetti di venire in camera mia, razza di pervertito! >> gli gridò contro la ragazza infuriata , saltando in piedi sul letto e tirandogli addosso il cuscino.

<< Volevo solo augurarti un dolce risveglio mia adorata, guarda ti ho portato anche un bellissimo mazzo di rose, recise direttamente dal nostro piccolo giardino >> si giustificò lui, indicandole un vaso con delle splendide rose rosse che aveva posizionato sul tavolino vicino alla finestra.

<< Non mi interessa un fico secco delle tue rose, non ti permettere più di entrare in camera mia mentre io dormo! >> continuò Akane sempre più arrabbiata e infastidita lanciandogli tutto quello che le capitava per le mani.

Kuno schivò tutti i colpi guardandola perplesso, poi si arrestò per studiare l’espressione imbronciata della giovane.

<< Va bene, avrò anche sbagliato ad entrare in camera tua senza permesso, ma toglimi una curiosità.. perché mentre ti accarezzavo il viso sorridevi? Chi pensavi che fosse? >> le chiese accigliato.

Akane, a quella domanda inattesa, diventò paonazza e cominciò a farfugliare.

<< Ma nessuno, stavo sognando, ma non ricordo cosa di preciso >> si giustificò abbassando gli occhi.

“ Avrà capito che mi piace Ranma?” pensò ansiosa “ No. È troppo stupido, non capirebbe neanche davanti all’evidenza”

Lui le rivolse uno sguardo dubbioso.

<< Ammettiamo che io ci creda.. ciò non toglie che presto saremo marito e moglie e dovrai lasciarmi fare quello che voglio..è del tutto normale per una coppia >> le disse lui con un sorrisetto malizioso e  allo tesso tempo sarcastico.

“ O mio Dio, sto male al solo pensiero” pensò la ragazza affranta.

<< Comunque non siamo ancora sposati, quindi esci immediatamente >> gli disse perentoria, prendendolo per un braccio e accompagnandolo fuori dalla stanza.

<< Devi ammettere però che è stato un buongiorno bellissimo >> affermò Kuno lascivo, guardandole la camicia del pigiama che si era leggermente aperta lasciando intravedere l’incavo dei seni.

Lei arrossì vistosamente cercando di coprirsi il più velocemente possibile.

<< Già fate gli sposini? Ma come siete carini >> li canzonò Kodachi con una risata.

Akane alzò gli occhi, maledicendosi per quella situazione imbarazzante. Non l’aveva proprio vista, ma il sangue le si gelò nelle vene quando vide che a fianco a lei c’era Ranma. La guardava con lo sguardo inferocito e deluso al tempo stesso. La giovane non seppe come giustificarsi, mentre Kuno rideva a crepapelle e le poggiava possessivamente un braccio sulle spalle. Lei era in pigiama, con la camicia sbottonata che usciva dalla sua camera con Kuno, anche lui in pigiama. Le apparenze erano contro di lei. Ranma le passò vicino, senza dirle una parola, e scese al piano di sotto.

“ Terra inghiottimi” pensò affranta.



Ranma non le rivolse la parola neanche mentre facevano colazione, Akane aveva provato a intavolare qualsiasi tipo di discorso, ma non ci fu nulla da fare, la ignorò completamente.

<< Akane ti andrebbe di venire a fare shopping con me? Ho bisogno di qualche vestito nuovo >> le chiese improvvisamente Kodachi, con voce eccessivamente gentile.

Akane la guardò sorpresa, non si aspettava quella strana proposta, non da lei poi.

<< Per me va bene, andiamo >> le rispose la giovane senza nessun entusiasmo.

“Meglio di dover passare la giornata a scappare da Kuno” pensò risoluta, guardando il suo fidanzato con ribrezzo.

<< Ci vediamo dopo amore mio >> disse la rosa nera, baciando Ranma sulla guancia.

Un bacio molto lungo, notò piccata Akane, soprattutto perché Ranma sembrava gradirlo.


 
 
Passeggiarono lungo la via principale della città, piena di negozi alla moda e affollata di gente. Era estate e faceva molto caldo. Akane moriva dalla voglia di prendere un cono gelato per rinfrescarsi, con quel caldo era l’ideale, ma quando lo propose alla sua futura cognatina, cambiò subito idea.

<< Un gelato? Ma lo sai quante calorie ci sono in un gelato? Non vorrai diventare grassa come una balena per caso.. poi il vestito da sposa non ti cadrebbe affatto bene. Comunque fai come vuoi, ma per me no grazie, ci tengo a piacere al mio Ranma >> disse con una risata esagerata,dimenando i fianchi.

Akane rimase a fissarla attentamente, ammirando il suo fisico formoso e snello nelle giuste zone e ripensando alla battuta sul diventare grassa che le aveva fatto il codinato la sera prima. Quindi, tristemente, optò per una granita al limone.

<< Questo è il mio santuario >> disse Kodachi improvvisamente, ridendo e battendo le mani come una bambina.

Akane si voltò per vedere a quale negozio ella si riferisse e rimase sbalordita notando che fosse un negozio di biancheria intima.

Kodachi si fiondò in negozio,prese un’esagerata quantità di articoli e corse in camerino a provarli, mentre Akane sorseggiava piano la sua granita, comodamente seduta su una poltrona. Il suo pensiero tornava sempre a Ranma.

“Chissà cosa avrà pensato Ranma stamattina?!” si domandò mestamente.

<< Ta da-da-da! Come mi sta? >> esclamò Kodachi all'improvviso,uscendo dal camerino e mostrandosi alla ragazza.

Aveva indossato un negligé nero con velo e bordi in pizzo, coppe a balconcino, perizoma coordinato e calze autoreggenti, anch’esse rigorosamente nere. 

“Quanto è sexy” notò con disappunto Akane.

Quel completo evidenziava quel fisico generoso e prorompente che lei invidiava tantissimo. Madre natura non era stata altrettanto generosa nei suoi confronti.

<< Ti sta molto bene >> ammise morendo di gelosia e di vergogna, pensando alla sua semplice biancheria di cotone bianca, con disegnini di fragole e farfalle.

<< Naturalmente dovrò calzare bellissime scarpe con tacchi a spillo vertiginosi, sai è importante farsi desiderare da un uomo >> le confidò Kodachi, mentre si guardava allo specchio da tutte le angolazioni possibili << E stasera voglio farmi desiderare dal mio Ranma il più possibile, prima di concedermi completamente a lui >>

La granita che Akane stava sorseggiando le andò di traverso e cominciò a tossire. Kodachi parve non farci caso, mentre si raccoglieva i capelli con le mani e faceva smorfie con la bocca davanti allo specchio.

<< V-vuoi..vuoi andare a letto con lui stasera? >> chiese Akane imbarazzata e al contempo terrorizzata.

<< Certo, non voglio mica aspettare il matrimonio! Non sono mica una puritana! Io lo amo da morire e voglio fare l’amore con lui >> ammise con occhi sognanti.

<< M-ma, ma >> balbettò Akane confusa.

<< Toglimi qualche curiosità, visto che stiamo per diventare cognate possiamo confidarci tutto..tu con Ranma fino a dove ti sei spinta quando eravate fidanzati? Si, insomma, l’avete fatto? >> chiese Kodachi avvicinandosi a lei e guardandola dritta negli occhi.

Akane diventò rossa come un peperone.

<< Ma che diavolo dici? Certo che no! >> le rispose la ragazza scuotendo la testa.

<< Quindi vi baciavate soltanto? >> aggiunse ancora la rosa nera, sempre più curiosa.

Akane continuava a fissarla a bocca aperta e iniziò a farfugliare.

<< Ecco..noi..veramente.. >> il cuore le batteva come un tamburo e le mani le sudavano.

Kodachi la guardò sbalordita,come se al suo cospetto in quel momento ci fosse stato un marziano.

“Non si può considerare proprio un bacio, lui non se lo ricorda neanche! ” constatò Akane, ripensando a quella volta in cui Ranma si credeva un gatto e l’aveva baciata.

<< Mi stai dicendo che non vi siete mai baciati? Questo proprio non me lo aspettavo.. certo, deve farti proprio schifo Ranma per non essere tentata di baciarlo >> le disse sconcertata e continuò << Meno male allora che adesso è fidanzato con me ed io lo amo veramente.. Mio fratello per te è l’ideale allora, è tutto il contrario del mio bellissimo Ranma >>

“Già.. l’ideale” pensò disperata all’idea del corpo di Ranma che si muoveva all’unisono con quello di Kodachi “ Ma che diavolo vado a pensare adesso, devo smetterla” si impose.

Kodachi pagò i suoi numerosi acquisti e si avviarono verso casa.

Per tutto il tragitto, Akane non disse una parola, mentre Kodachi non smise un secondo di parlare, il suo ego era talmente grande che non le serviva qualcuno che le rispondesse.

<< Amooooreeee! Ho comprato una cosina che ti piacerà da impazzire! >> gridò Kodachi saltando in braccio a Ranma.

<< Kodachi datti una calmata e non saltarmi addosso, non sei poi così leggera! >> la rimproverò Ranma mettendola giù.

<< Non fare l’antipatico, altrimenti niente sorpresa! >> disse accigliata Kodachi salendo le scale per andare nella sua stanza a sistemare i suoi acquisti.

<< Capirai.. >> mormorò il codinato, seguendola con gli occhi senza entusiasmo, per poi spostare lo sguardo su Akane.

La ragazza se ne stava ferma all’ingresso con lo sguardo da cane bastonato.

“Sembra..triste” notò il ragazzo dispiaciuto guardando i suoi occhi “Chissà cosa le è successo”

<< Eccoti qui finalmente, mia splendida fata del bosco incantato, ha chiamato tua sorella Nabiki e ha avuto una splendida idea..ha organizzato una gita al mare per domani, sei contenta? >> le chiese eccitato Kuno, prendendola sotto braccio e accompagnandola in salotto.

“No, non lo sono, così anche al mare tutti noteranno lo splendido fisico di Kodachi” pensando rassegnata all’idea e annuendo con la testa.

Quella sera non mangiò molto, nauseata dalle pressanti attenzioni del suo fidanzato e soprattutto dalla notte di fuoco che avrebbero avuto Ranma e Kodachi. Anche a tavola quella serpe non si smentiva, vezzeggiando il codinato e civettando con lui in ogni modo. Soun e Genma erano felicissimi, mangiavano a volontà e passavano la giornata a fare tutto quello che volevano, cosa che avevano sempre sognato.

<< Sono stanca, vado a dormire >> disse improvvisamente Akane  << E da sola! >> sottolineò la ragazza, notando che Kuno si stava già alzando per accompagnarla.

Incrociò lo sguardo di Ranma, ma lui non le disse niente e addolorata si recò nella sua stanza. Si sentiva realmente stremata.

Fece una doccia veloce, indossò il pigiama e prese dal comodino la cornice con  la foto che ritraeva la sua mamma, quando era giovane.

“ Come vorrei che tu fossi qui con me” pensò baciandola e stringendola al petto. Si addormentò pensando a lei, con una lacrima che lentamente le scendeva lungo il viso.


 
 
Il giorno seguente si alzarono molto presto per andare al mare, come avevano deciso.  Era una bellissima giornata e tutti erano felici, anche Akane aveva deciso di godersi la giornata.

<< Ciao Akane, ti ho portato il costume che mi avevi chiesto >> le disse Nabiki, porgendole una busta di carta. Era arrivata prima di loro, insieme a Kasumi, con l’autobus.

<< Grazie mille, vado immediatamente ad indossarlo >> le rispose Akane, recandosi nella cabina che avevano affittato.

Adorava il mare e sentiva proprio il bisogno di svagarsi un po’ la testa.

Un urlo proveniente da quello stesso spogliatoio, fece drizzare i capelli a tutti i presenti. Akane ne uscì inferocita indossando un accappatoio bianco.

<< Nabiki! Si può sapere cosa diamine mi hai portato? Questo non è il mio costume >> esclamò furibonda, piazzandosi minacciosa davanti alla sorella.

<< Certo che no! È uno dei miei, il tuo lo indossava la mummia di Tutankhamon! >> le rispose decisa Nabiki, mettendosi a sghignazzare.

<< Ma non è assolutamente vero! E questo è soltanto un pezzetto di stoffa indecente! >> incalzò Akane paonazza dalla rabbia e dalla vergogna.

<< E dai sorellina aggiornati. E fai vedere un po’ di merce, sarebbe anche ora! >> affermò Nabiki stendendosi sulla sdraio.

Akane rimase impalata davanti a lei indecisa sul da farsi. In quel momento anche Kodachi uscì dalla cabina indossando il suo trikini. Era bellissima con il suo costume blu a due pezzi unito in vita da un anello. Ranma le lanciò, nolente,uno sguardo ammirato.

“ Chissà se stanotte hanno veramente..” pensò Akane angosciata, facendo passare lo sguardo da uno all’altro.

<< Forza, mia fresca goccia di rugiada, togliti l’accappatoio e mostra a tutti il tuo bel costume >> la incitò Kuno con un sorriso.

Ranma la guardò divertito e le disse sarcastico << Avanti maschiaccio, facci vedere il tuo poco sex-appeal e i tuoi pettorali scolpiti! >>

Akane lo guardò inferocita, le mani che le prudevano per la voglia di dargli un ceffone.

“Te lo faccio vedere io il maschiaccio” pensò decisa togliendosi di getto l’accappatoio.

Lo sguardo di Ranma cambiò in un nano secondo. Le lanciò uno sguardo profondamente ammirato. Kuno aveva la bava alla bocca e se la mangiava con gli occhi. Il costume rosso che indossava era molto succinto, consisteva in un reggiseno striminzito molto scollato e un ridottissimo tanga. Si vergognava da morire con quella mise, ma lo sguardo compiaciuto di Ranma la rendevano anche molto orgogliosa.

“Non sono così male, allora” pensò felice.

Una fitta di gelosia passò nello stomaco di Ranma. Non voleva che lei mostrasse così tanto e quel viscido di Kuno stava facendo troppi apprezzamenti per i suoi gusti. Inoltre doveva ammettere che quel maschiaccio era veramente sexy.. come faceva a dirle che non era carina?

<< Oh, amore mio, sei veramente la dea più bella dell’olimpo, lascia che io ti spalmi la crema protettiva sulla schiena >> le propose Tatewaki con sguardo adorante.

<< Non osare mettere le tue zampacce su di lei >> gridò Ranma non riuscendo a trattenersi. Che addirittura usasse la scusa della crema per approfittare di lei non glielo poteva proprio permettere.

<< Fatti gli affari tuoi Saotome! >> affermò Kuno infastidito.

<< Ranma caro, tu puoi spalmarla a me.. >> lo invitò Kodachi con voce civettuola.

Akane cominciò a bollire di rabbia e Ranma rimase paralizzato non sapendo cosa rispondere.

Nabiki, che si era accorta che tra i due stava nascendo qualcosa già da tempo, venne in loro soccorso.

<< Allora facciamo che ognuno fa da sé, perché, ringraziando il signore, abbiamo tutti gli arti funzionanti >> disse decisa.

Tutti annuirono chi riluttante, chi sollevato.

<< Io vado a fare una passeggiata >> disse Akane allontanandosi dal gruppo.

Kuno stava per andarle dietro, ma Nabiki lo prese per un braccio e facendo gli occhi dolci gli disse:

<< Kuno, caro, tu sei molto più forte di Ranma, mi aiuteresti a montare gli ombrelloni e la tenda da spiaggia? >>  Poi fece l’occhiolino a Ranma.

Il codinato lanciò uno sguardo fugace alla fidanzata che si stava crogiolando al sole e si allontanò senza farsene accorgere.

Si recò direttamente dove si ergevano gli scogli, sapeva che l’avrebbe trovata là, era il suo posto preferito fin da quando era bambina.  Immediatamente la vide. La sua Akane se ne stava seduta con le gambe piegate da un lato fissando l’orizzonte.

<< A cosa pensi così assorta? >> le chiese facendola sussultare e sedendosi accanto a lei.

<< Ranma! Mi hai spaventato >> rispose acida.

<< Cosa ti preoccupa? >> le chiese premuroso, lasciandosi andare ad uno sbadiglio e continuò << Scusami, non ho dormito molto >>

<< Ma davvero? >> rispose lei rabbuiata, tornando a fissare il mare.

“Ci credo! Eri troppo impegnato a fare acrobazie con Kodachi” pensò maligna, stringendo i pugni.

<< Già, ho passato tutta la notte ad allenarmi e stamattina papà mi ha trovato steso per terra sul pavimento della palestra >> disse lui scoppiando a ridere di gusto.

“Allenamento? Ma allora lui e Kodachi non..” pensò felice, girandosi verso di lui e lasciando tornare il sorriso sul suo volto.

<< Finalmente sorridi, il sorriso ti dona davvero tanto, non mi piace quel muso lungo  >>  ammise lui accarezzandole delicatamente il viso.

Il cuore di Akane aumentò i battiti.

“Adoro il suo tocco sulla mia pelle” pensò in estasi.

<< Senti..che ci faceva Kuno in camera tua ieri mattina? >> chiese lui di getto, continuando ad accarezzarle la guancia. Aveva bisogno di sapere se quell’idiota aveva osato allungare le mani su di lei.

<< Mi ha portato delle rose per darmi il buongiorno, ma gli ho fatto capire che non si deve più permettere di entrare in camera mia senza permesso >> affermò Akane decisa.

Ranma si lasciò andare in un lungo sospiro di sollievo “Meno male, per il momento quello scemo si è salvato”

<< Dimmi la verità..questo costume mi dona? >> chiese lei cambiando discorso, bisognosa di sapere cosa lui ne pensasse sul serio.

<< Io mi vergogno un po’ ad indossarlo, non sono esibizionista come Kodachi, a lei sta benissimo tutto ciò che indossa e di certo non si vergogna a mostrarlo  >> continuò incerta, ma lasciandosi osservare meglio.

<< Effettivamente forse è un po’ troppo audace, ma ti sta veramente benissimo, sei bellissima, molto più di Kodachi  >> confessò lui un pochino titubante.

Il cuore di Akane galoppava di gioia, il suo Ranma le aveva fatto un complimento sincero e non la solita presa in giro.

Gli occhi del codinato passarono in rassegna tutto il corpo della ragazza, dai floridi seni, al ventre piatto, fino alle lunghe gambe. Qualcosa cominciò a bruciargli nell’intimo e il cuore prese a palpitare. Non pensava che Akane gli avrebbe potuto fare quell’effetto. Riportò lo sguardo sul suo viso e su quella bocca carnosa, così invitante.. magari lei lo avrebbe preso a schiaffi, ma doveva almeno tentare..
Si avvicinò a lei e le prese il viso tra le mani, poggiando delicatamente la bocca sulla sua, cautamente,temendo un suo rifiuto. Ma Akane si lasciò sfuggire un flebile sospiro quando lui si staccò, allora Ranma, rassicurato, la baciò di nuovo, questa volta con tutta la passione di cui era capace. Akane sentì la lingua di lui premere per entrare nella sua bocca e dopo una minima resistenza iniziale, cedette. Gli gettò le braccia al collo e lui la strinse a sé come se lei fosse la cosa più preziosa del mondo. Quando si staccarono entrambi tremavano dall’emozione, convinti che fra di loro era una cosa che non sarebbe mai potuta accadere. Si guardarono imbarazzati, ma felici.

<< Hai proprio un buon sapore.. >> le sussurrò lui sulla bocca, inalando il suo respiro. Lei lo ringraziò tacitamente con gli occhi.

<< Akane! Akane! Kuno ti cerca come un pazzo, sta setacciando tutta la spiaggia,andiamo! >> la chiamò improvvisamente Nabiki da lontano, facendoli sussultare.

<< Ho capito, vengo! >> rispose la ragazza infastidita,scattando in piedi.

Si girò verso Ranma rossa in viso, non sapeva bene cosa dirgli e né come comportarsi.
Le cose si erano complicate, entrambi dovevano sposare i fratelli mezzi matti e non potevano assolutamente farsi scoprire.

“Non voglio pensarci adesso, voglio godermi questa gioia fino in fondo” pensò risoluta, continuando a fissare il suo Ranma.

 Lui si alzò,la guardò con un sorriso complice e senza dire nulla le prese la mano intrecciando le dita a quelle di lei.

“Non permetterò a nessuno di separarti da me, non ora che ho capito quanto sei importante” pensò Ranma deciso, non riuscendo a distogliere gli occhi dalla sua Akane, mentre si incamminavano insieme.
 




 
 
 
Ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia e soprattutto chi spende due minuti del suo tempo per lasciarmi una recensione..anche piccola,piccola va bene..sono ben accette anche critiche e consigli.. un bacio..

  
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