Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: mikamey    27/03/2009    6 recensioni
Rin, una ragazza insicura, soggetta ad attacchi di panico e con manie morbose per la pulizia. Sesshomaru un demone orgolgioso e testardo infortunato ad una gamba ma bramoso di indipendenza. impareanno a conoscersi e a curarsi a vicenda affrontando le ferite della psiche e del corpo. AGGIORNATI DUE CAP FINALI 23 e 24
Genere: Generale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La toruratice di demoni


-Come mai questo tono cosi compassionevole? Le faccio pena? Non ho bisogno della sua commiserazione!il dolore non è un problema per me e ora che lo spettacolo è finito, può andarsene!



 
Spettacolo? Crede forse che mi diverto a vederlo soffrire o che provi pietà per lui? Sono venuta qui perché ero preoccupata, perché mi sono ripromessa che non avrei commesso lo stesso errore fatto con la nonna, non sarei rimasta cieca di fronte ad una richiesta di aiuto seppur tacita.
Non parlo e non vedo anima viva da mesi, mi sento cosi a disagio in sua presenza, e la sua ostilità non aiuta di certo, capisco che stia male ma..ma..Kami mi fa infuriare questo suo comportamento!

Ma chi si crede di essere per usare quel tono con me? Chi gli da il diritto di trattarmi come cosi?
Nessuno ne tantomeno io!
In questo momento sono davvero furiosa! Si furiosa, arrabbiata come non mai, nemmeno quando Ayame si fidanzò con Koga “rubandomelo” ero così.
Sento riaffiorare in me un lato del mio carattere che da tempo era sopito e nascosto in qualche angolo remoto della mia mente, quello sadico, quello battagliero, quello grintoso e sicuro di se, che presuntuoso si mostra fiero alla sua vittima.

 -Ovvio, perché io sono venuta qui solo per umiliarla vero?bene le dimostrerò tutta la pena che provo per lei visto che ci tiene!

Afferro con rabbia la sua gamba stringendola  abbastanza da provocargli un ringhio soffocato.
-Non le fa male vero?-

Affermo con fare fintamente innocente ricevendo in risposta un’occhiata di fuoco.  Ha una buona resistenza al dolore, me lo aspettavo in verità, ma non mi lascio certo scoraggiare, rafforzo maggiormente la presa sull’arto sfidandolo con gli occhi
- Ha proprio ragione, lei non ha bisogno del mio aiuto..-

Un piccolo grugnito sfugge questa volta alle sue labbra, ma continua a sostenere fiero il mio sguardo
- Lungi da me l’idea di aiutare qualcuno, e si perché tutto quello che voglio io e andare  ad infastidire le persone per farmi trattare male!Amo le cattiverie gratuite che ci vuole fare!-

Faccio maggiore pressione con le mai fino a vedere gli occhi del demone completamente chiusi per il dolore e sentire un ringhio gutturale spandersi nella stanza, solo allora mollo la presa premettendo al demone di riprendere fiato e colorito. Mi pento immediatamente di ci che ho fatto, è una fitta allo stomaco me ne da la certezza, ho esagerato, ho davvero esagerato ma mi era sembrato l’unico modo per fargli capire che non ho nessuna intenzione di compatirlo o provare pena per le sue condizioni.

Mi alzo dalla mia posizione per uscire silenziosa da quella casa e tornarci dopo pochi istanti con in mano una un vasettino, contiene una mistura che usava la nonna per lenire i dolori alle articolazioni, infondo era anche lei di sangue demoniaco e queste erbe erano molto efficaci, spero avranno effetto anche su di lui benché la fonte del dolore sia diversa.

-Che c’è  non ti è bastata la tortura di prima? Vuoi anche avvelenarmi?
Parole acide è vero ma il tono sembra più calmo..le opzione sono tante: l’ho sfiancato? Mi ha presa per una pazza sadica? Ha capito le mie reali intenzioni? Credo che per ora non avrò risposta ma non importa so aspettare..ciò che conta è che non ha più quell’atteggiamento indisponente di prima, forse, tutto sommato la mia reazione ha sortito qualche effetto positivo.

- Ah-ah davvero spiritoso, vedo che l’umorismo non ti manca, comunque no, non ti voglio avvelenare è solo qualcosa per far diminuire il dolore.

-Le medicine degli umani non vanno bene per i demoni, ragazzina-
Sembra soddisfatto della sua piccola vittoria, quasi mi dispiace smontare cosi il suo rinato orgoglio… ma che dico non mi dispiace per niente anzi!


-Oh lo so, infatti, non è una cura umana, è una crema a base di maitsetaimed e come di sicuro saprai, si tratta erbe adatte a voi demoni, ma non te ne sei ancora accorto? Mi deludi, uno youkai puro come te se ne sarebbe dovuto accorgere subito, sono un’hanyou..Be non proprio sono.. demone solo per un terzo, sono come il piccolo Taka.-

 Sono partita bene ma con l’andare dei discorso il tono presuntuoso si è andato perdendo. La mia natura ibrida non è mai stato un problema anzi, solo mi ricorda ciò che ho perso, i miei genitori, la mia infanzia con la nonna..

Reprimo con forza quei pensieri troppo tristi per esporli ad un pubblico del calibro di Sesshomaru cosi catalizzo le mie attenzioni sulla sua gamba, in questo momento sono impegnata a tentare di alzargli la gamba dei pantaloni per  poter spalmare la mistura, ma proprio non ci riesco, il jeans si ferma  pochi centimetri sopra della caviglia, non manifestando nemmeno una remota possibilità di proseguire verso l’alto.

Inizio a strattonarli leggermente nel tentativo di smuoverli ma tutti i miei sforzi si rivelano inutili.

-Hei ragazzina vuoi fare un po’ di attenzione? Almeno quando mi torturavi prima le tue intenzioni erano palesi e sincere! Leva quelle mani ci penso io!

Un semplice gesto della mano  e la stoffa dei pantaloni va in brandelli mostrandomi una lunga cicatrice solcare il suo arto da sotto il ginocchio fino a metà coscia, resto alcuni secondi imbambolata di fronte a quella visione, so che lui mi sta fissando ma non ho il coraggio di voltarmi per decifrare la sua espressione..

 Passo il dorso della mano sul naso sfregandolo leggermente nel tentativo di far passare quello strano prurito che mi coglie qualche istante prima che le lacrime inizino a pizzicare anche gli occhi, e poi prendo con indice e medio un po’ di mistura, appoggiandola sul ginocchio e spalmandola con movimenti circolatori lungo la gamba. Tento di fare il più delicatamente possibile  concentrando il mio sguardo su ciò che faccio, sento i muscoli distendersi lentamente sotto il mio tocco e talvolta irrigidirsi non appena aumento un po’ la pressione delle dita per far assorbire meglio la crema, cerco di ignorare lo sguardo del demone su di me, ma avverto quelle due iridi d’oro scrutarmi invadenti nel tentativo di leggere i miei pensieri.
 
-Che c’è il gatto ha perso gli artigli? O ha paura che il cane cattivo la morda?....O forse..prova pena per me ora che vedi quella cicatrice?

-No, non è questo, non mi fa pena.. sei,sei troppo presuntuoso e irritante! Ma.. ecco,scusa per prima ho esagerato..mi spiace sai, ma era l’unico modo per farti capire che non voglio compatirti, solo darti una mano cosi portai tornare presto dal piccolo Taka,era preoccupato sai?..

Ecco di nuovo il gelo in quelle due pozze di magma incandescente.. almeno all’apparenza dovrebbero sembrare calde invece sembra ghiaccio puro, mi guarda con astio e rabbia esattamente come la prima volta che mi rivolse la parola.

-Non sei solo irritante sei anche una ficcanaso!

-Non mi sono mai piaciute le offese!-
Affermo candidamente soffocando il suono di un suo gemito di dolore dopo aver casualmente rafforzato la presa sul suo ginocchio
-E comunque è stato Taka a parlare io non gli ho chiesto niente, chissà perché poi un bambino dolce come lui abbia tutta questa venerazione nei tuoi confronti!


-Dannata ragazzina la vuoi smettere di torturami? Tornatene a casa a giocare con le bambole e lasciami in pace!

-Ah ma allora non vuoi proprio capire, quante altre volte devo farti del male prima che impari ad essere un po’ più gentile?-

Lo vedo stringere con forza il pugno destro fino a far diventare bianche le nocche pronto a subire l’ennesima fitta alla gamba che comunque non arriva, infatti non lo sfioro nemmeno più, visto che la crema è stata completamente assorbita, anzi mi sono alzata per prendere la garza per fasciargli l’arto.
È stupito dal mio gesto, ma non dice niente, esattamente come qualche minuto prima, mi scruta, oserei dire che mi sta studiando, non so se per curiosità o per trovare il modo migliore di farmela pagare una volta guarito.


Sorrido divertita tra me e me per i miei stessi sciocchi pensieri, finché la mia attenzione non ricade sulla mia mano sporca di crema, è ovvio che lo sia avendola usata per spalmarla, eppure quel “colorito” verdastro mi da fastidio, riesco a distinguere tre sfumature di verde e varie “pagliuzze” di erba nei contorni della mano e fra le dita.

Resto immobile a fissarla incapace di distogliere lo sguardo da essa scrutandone ogni parte, trovandola..sporca. il solito tremore alle mani aumenta diventando frenetico cosi come il mio battito cardiaco, Kami sto andando nel panico devo assolutamente lavare le mani, devo pulirle ! sono,sporche, si sporche e viscide e.. acqua mi serve dell’acqua e del sapone,ora, subito, immediatamente!

-Ei ragazzina che ti è successo ti sei imbambolata?
 La voce tagliente di Sesshomaru paradossalmente mi salva dal mio stato di panico riportandomi alla realtà e ricordandomi di non essere sola, cerco di calmare il mio respiro consapevole che di sicuro lui ha avvertito non solo il mio affanno, ma anche la mia tachicardia, e chiedo con un tono il più calmo possibile, di usare il lavandino per sciacquarmi le mani.

Non sembra particolarmente sorpreso dalla mia richiesta benché le parole siano uscite incerte e tremolanti dalle mie labbra, sento appena il suo consenso quando smaniosa  giro il rubinetto lasciando che il freddo liquido invada la mia pelle. Inizio a strofinare nervosa la mano in ogni sua estremità ponendo maggiore attenzione alle dita, allo spazio tra di esse alle unghie, ma il mio panico aumenta quando mi accorgo che l’acqua scivola via, rendendole lucide, mentre qualche gocciolina si ferma perfettamente sferica sulla pelle.

Strofino con maggiore forza la mano arrossando l’epidermide ma mi sembra tutto inutile, quella patina di unto non vuole sparire ed io mi sento morire. Avverto le lacrime rigarmi il volto e le forze venirmi meno, sto quasi per abbandonarmi al pavimento quando avverto nuovamente la voce del padrone di casa informarmi della presenza di detersivo nel ripiano sottostante il lavandino.

Con gesti nervosi e maldestri apro le ante e afferro il detersivo versandomene una gran quantità nelle mani per poi lavar via il tutto sotto il getto di acqua corrente.

Mi rianimo osservando le mani finalmente pulite e un po’ arrossate, la asciugo meticolosamente per poi osservarle nuovamente.
Tremano molto, davvero molto e sono incapace di arrestare o frenare il loro nervosismo, infondo dovrei esserci abituata ma non è cosi, è come un circolo vizioso, mi agito e le mani tremano io le vedo tremare e mi agito ancora di più!una volta non ero cosi..

-Ti sei calmata ragazzina?
 Per la terza volta la sua voce interrompe i miei pensieri salvandomi da essi e ricordandomi che lui è a pochi passi da me.
Asciugo repentina le lacrime prendendo la benda e voltandomi col volto basso in modo da celargli il mio viso sicuramente pallido e gli occhi arrossati e lucidi, per poi dedicarmi alla fasciatura della gamba.

-si, io.. va meglio davvero, dovevo solo lavare le mani, ecco tutto.

 Mento, mento a lui ma non posso mentire a me stessa, devo andarmene, devo lavarmi di nuovo, devo usare acqua pulita, la mia acqua quella che scorre nel mio
rubinetto, devo usare il mio sapone e devo asciugarmi col mio asciugamano.

Con gesti frettolosi prendo la garza e inizio a fasciargli la gamba sussultando ad ogni suo irrigidimento o mugugno,mi stuzzica di tanto in tanto con frasi pungenti ma non gli do retta ho paura di parlare e mostrare il mio disagio e imbarazzo. Una volta finito senza guardarlo negli occhi mi appresto a posare la benda rimanente nel silenzio più assoluto, ma Mr simpatia ha proprio voglia di parlare.

-Se ti sei pentita dell’offerta fatta sei libera di non rispettarla.
-M-ma cosa dici non mi sono pentita di niente.
-A no? E la crisi di panico di prima? Le tue mani non hanno fatto che tremare quando mi fasciavi la gamba, senza contare, signorina lingua lunga, che sei rimasta in silenzio senza controbattere nessuna delle mie frecciatine, non temere per la tua coscienza non ho intenzione di rinfacciarti ne domandarti niente, sei libera di andartene senza rimorsi, dimmi solo dove trovare quella crema sembra.. funzionare.
-Io, ecco..no tienila,io te ne porterò dell’altra, n-non mi sono pentita credimi, solo ho bisogno di calmarmi io.. non è colpa tua davvero scusa devo andare scusa.

 Fuggo letteralmente da quella casa lasciandolo li sul pavimento, e rifugiandomi all’interno del mio appartamento
 










Eccolooooooooo questo è il terzo capitolo, che ve ne pare?? Voglio sapere il vostro parere, positivo o negativo che sia, quindi se potete x favore lasciate un commento, mi farebbe davvero piacere!
Abbiamo potuto assistere a una nuova crisi di panico della nostra Rin dovuta alla sue mai sporche di “pomata”, forse potrà sembrare una cosa assurda ma vi assicuro che non lo è io per prima ne sono un esempio quando sono molto stressata entro nel panico anche x una scrittina di penna o una macchia seppur piccolissima. Certo le mie reazioni non sono come quelle descritte qui ma cmq questi stati di panico esistono.

Altra piccola curiosità: La parola maitsetaimed non è inventata! Anzi vuol dire “erbe officinali” in estone. Avevo pensato di usare il nome scientifico di qualche pianta con capacità antidolorifiche ma alla fine ho preferito questo termine.

Curiosità numero 2: Come accennato prima Rin qui non è completamente umana ma non è nemmeno una hanyou! Bensì il frutto dell’amore tra una hanyou e un umano x la precisione Kagura e Onigumo,infatti la nonna Kaede è una yasha pura. Lei si definisce talvolta una ningen in quanto la sua natura demoniaca è limitata ai sensi più sviluppati e alla longevità, tuttavia la sua forza e pari a qualunque ragazza umana… volete sapere come sono morti suoi genitori? Se si fatemelo sapere e aggiungerò questa piccola curiosità alle note del prox capitolo.
Ovviamente se non vene frega niente fa lo stesso anche perché non so xkè la mia mente bacata partorisca di sua spontanea volontà certe idee :P

Ora credo di avervi annoiati abbastanza quindi passiamo ai ringraziamenti.

lua82 ciaooooooooo nn sai che gioia vedere che continui a seguire la mia ff e soprattutto che ti piaccia! Me super onorata!!! Allora cosa ne pensi di questo capitolo?? Spero sia stato di tuo gradimento anche questo! Un bacioneeeeee e al prox capitolo :)

callistas, gioia miaaaaaaaa finalmente sei arrivata temevo che questa ff ti avesse delusa!come hai potuto leggere le tue intuizioni erano fondate lei non è completamente umana! È per un quarto demone! Ma lei spesso generalizza definendosi umana in quanto non possiede la tipica forza demoniaca, quindi niente capacita offensive, ma solo dei sensi più fini e una vita più lunga. Per quanto riguarda Taka sono contentissima che ti piaccia!! Io lo trovo un amore ma sono di parte avendolo inventato io quindi.. :P ti ringrazio infinitamente x i tuoi complimenti e  ti assicuro che anche tu sei bravissima e hai uno stile invidiabile!!! Sono onorata che questo piccolo regalo ti faccia piacere e non appena l’ispirazione verrà a trovarmi avrai il regalo vero e proprio ovvero una storia con protagonisti Koga e Ayame! Un bacioneeeeeeeee e al prox capitolo

Dolce Sango91, non ti preoccupare le sviste capitano ^.^
asciugamano!
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: mikamey