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Autore: milla4    10/03/2016    1 recensioni
Amore e magia uniti in una piccola e dolce bambina.
Ormai Howl, Sophie, Calcifer e la Strega delle Lande sono diventati una piccola e strana famiglia e, l'arrivo della piccola di casa, porterà nuove avventure, e una nuova amica!
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Howl/Sophie
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Quindi… come stai?- Sophie picchiettava con nervosismo la tazza del thè che aveva preparato; Howl l’aveva lasciata sola, insieme alla ragazza ospite,  per andare a  confabulare con Markl in segreto, chissà di cosa.
 
Olive.
 
La ragazza dai lunghi capelli rossi la guardava timidamente, sorridendo.
Erano passati anni da quando Sophie l’aveva vista l’ultima volta, era stata la sua tata per gran parte della sua infanzia, ma quando era morto suo padre , ella dovette occuparsi del negozio di cappelli, tralasciando tutto il resto.
 
-Bene, grazie S…- esitò- Signora Pendragon. Lei?- .
Sophie emise una risata benevola –Oh no, Olive! Sono e sarò sempre Sophie. E puoi darmi del tu-
Olive  rilasciò tutta l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento: quando aveva saputo che sarebbe stata presentata alla famiglia di Markl, di cui faceva parte anche la sua cara Sotì, come la chiamava da piccola, le era venuta una grande agitazione.
 
Voleva fare una buona impressione e, soprattutto, rendere orgogliosa quella donna che l’aveva aiutata d imparare a leggere da piccola.
 
-Come vi siete conosciuti?- chiese curiosa Sophie: ormai il ghiaccio era rotto e poterono conversare come le amiche che erano.
-Markl è il mio eroe, mi ha salvato la vita! La bottega del mago Klasio è proprio vicino alla nostra casa.- arrossì –Se devo essere sincera lo avevo visto già molte volte e mi era piaciuto sin da subito, ma  avevo paura persino di presentarmi finché, una mattina, mentre ero intenta a leggere la lista della spesa, scioccamente ho attraversato la strada senza guardare se passasse qualche carrozza; così, proprio mentre stavo per essere investita da un signore in biciletta, un giovane uomo mi ha spinto via e… niente, ora  siamo fidanzati ufficialmente. Mio padre non è molto d’accordo, non si fida molto dei maghi, ma io ho portato come esempio la tua storia, Sophie, e si è convinto-.
 
Era completamente rossa, Olive; i suoi occhi splendevano di una passione unica che Sophie conosceva molto bene.
Amore.
 
Prese la tazza per portarsela alla bocca, quando sentì degli schiamazzi provenire dal piano superiore, poco dopo vide suo marito fiondarsi in cucina con il suo antico allievo.
 
Howl entrò ridendo in salotto –Sophie, cara… perché non mostri la casa alla nostra ospite?-
-È un modo gentile per cacciarci dalla stanza?- ammiccò lei.
Howl non rispose a parole, ma con uno sguardo molto esaustivo. Le due giovani donne allora, si  diressero nella stanza di Diane, interrompendo la narrazione della “storia proibita”.
 
***
 
-… la bambina non era spaventata, in fondo aveva appena superato la Palude della Dimenticanza e il Deserto del Non ritorno, come poteva aver paura di un enrme castello nero? La fanciulla si…-
Gneek! La porta si aprì costringendo la nonnina a buttarsi sulla sedia in fretta, rinunciando alla sua  rappresentazione del castello della Regina Rossa anche se,  ad esseri sinceri, sembrava più un enorme uovo rugoso;  a Diane bastava: la sua fantasia di bambina avrebbe fatto il resto.
-Nonnina, questa è  Olive, la ragazza di Markl… e mia vecchia amica-
Cielo, non siera accorta di nulla! Pensò soddisfatta la vecchia donna.
-Benvenuta,  io sono Nonnina, ma tu mi avrai conosciuta meglio come Strega delle Lande- tese la mano che subito venne inglobata in quella dell’osprite, rimasta sbigottita dalla presenza, nella casa del mago, della sua più importante nemica di questi.
 Che famiglia bizzarra!
 
 
 
 
 
 
 
-Si può fare?- chiese Markl curioso; era una magia molto potente quella che aveva in mente Howl e, sinceramente, aveva molta paura del risultato.
-Ma certo! Ci sto lavorando ormai da alcuni mesi, Sophie ovviamente non ne sa nulla… è una sorpresa per la mia dolce Scimmiett… Diane, insomma. Tra poco compirà un anno e voglio regalarle una fiaba tutta per lei-
Markl annuì: quando il suo vecchio maestro si metteva i testa qualcosa era impossibile fargli cambiare idea; lui poteva solo sostenerlo nella sua follia e aiutarlo a metterla in pratica.
-Bene,  la nuova dimensione l’hai creata, l’accesso anche… ci manca solo il collegamento con il libro ed è fatta.-
-Calcifer è il tuo turno, pigrone- bisbigliò in direzione del camino, Howl.
 A quelle parole Calcifer, sbuffando, si levò in volo creando bizzarre piroette per la stanza; il suo corpo di fiamme si era diviso in tenui fiammelle che vorticavano intorno al corpo centrale,   che era proprio  sopra la testa di  Howl, il quale stava disegnando un cerchio sotto i suoi piedi con un gessetto color prugna.
Markl né disegnò uno identico sul tavolo, dove era posizionato il libro.
Era tutto pronto, i due maghi si allinearono uno di fronte all’altro, per sostenersi, mentre il demone continuava nella sua danza incendiaria.
 
E tutto cominciò a girare.
 
Un fascio di luce potentissimo sgusciò fuori dalla porta spalancata,   fino al libro, attraversando i corpi dei due maghi. Fu una cosa rapida e indolore;  la luce sparì come era venuta e i segni per terra e nella stanza scomparvero.
-Ecco, l’ho fatto, ma solo per Diane- disse Calcifer mentre si andava a riposare sul suo letto di legni; Howl, invece, si sedette sulla sedia lasciando che il suo giovane corpo riprendesse fiato.
Era fuori allenamento con le magia, specie per quelle così pesanti.
Al contrario, Markl, si sentiva immensamente bene: mai avrebbe pensato di poter arrivare a fare una simile cosa. Klasio era un valido maestro ma fin troppo prudente.
Bene, la prima fase era stata svolta… ora rimaneva solo quella più difficile: convincere Sophie.
 
Mai battaglia fu più temuta.
 
 
 
***
Era rimasta in disparte ad osservare la scena finché, presa dalla noia,  si mise a giocare con una strano rotolo bianco che perdeva pezzi ad ogni suoi graffio;  dopo poco però, ognuno di quei pezzi le si impigliò al pelo ancora sporco di fango, dopo l’ultimo acquazzone.
Coco cercò di liberarsi miagolando disperata,ma nessuno l’aiutò.
Che famiglia bizzarra!
 

  Note: ringrazio chi sta seguendo questa mia piccola storia , soprattutto, chi la sta recensendo. Grazie a tutti, davvero!
   
 
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