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Autore: 13 september 1993    11/03/2016    0 recensioni
C'era una volta una ragazza. Non vi dirò il suo nome e nemmeno com'era fatta, lascio che ve la immaginiate come più vi piace. Diciamo che questa ragazza aveva sempre le lacrime agli occhi ma non piangeva mai, non conosceva le bellezze della vita ed effettivamente non viveva.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I HAVE ANXIETY




C'era una volta una ragazza. Non vi dirò il suo nome e nemmeno com'era fatta, lascio che ve la immaginiate come più vi piace. Questa ragazza era al terzo anno di liceo, un'adolescente nel pieno della sua crisi esistenziale. Chi sono? Cosa farò della mia vita dopo la scuola? Domande che tutti si sono fatti almeno una volta nella vita. Lei era triste, era triste da far schifo, ma indossava sempre il suo miglior sorriso e cercava di esserci ogni secondo per i suoi amici. Lei era ingenua, voleva bene a persone che non ricambiavano i suoi sentimenti e aiutava tutti senza aspettarsi mai nulla in cambio. Diciamo che questa ragazza aveva sempre le lacrime agli occhi ma non piangeva mai, non conosceva le bellezze della vita ed effettivamente non viveva. Infatti tutto quello che faceva era dedicarsi agli altri senza avere mai un minuto da dedicare a sè stessa o allo studio. La sua vita era incentrata sui suoi amici e sui loro bisogni e problemi. Non si curava nell'aspetto e non stava mai con la sua famiglia, li odiava tutti. Si chiudeva in camera a far finta di studiare e usciva da quelle quattro mura solo quando era ora di cena. Ora vi dirò che dimagriva a vista d'occhio, non mangiava e quando lo faceva vomitava tutto, fino all'ultimo boccone. I suoi genitori non l'hanno mai notato e tutt'ora non sanno cos'ha passato durante il suo terzo anno di liceo. Sapete perchè? Perchè lei non raccontava a nessuno i suoi problemi e farsi aiutare non è mai stata una delle sue priorità. Si sentiva un disonore per la sua famiglia e soffriva di attacchi d'ansia talmente forti da farle mancare il respiro. Si mordeva spesso l'interno delle guance, le mani le tremavano ad ogni ora e si lasciava travolgere dall'ansia e dal nervosismo. Così i vizi, le cattive amicizie e l'alcool hanno preso il sopravvento.
Dopo qualche mese dall'inizio della scuola lei confusa, le lacrime ancora non le uscivano e quel sorriso era sempre lì, sampato sul suo viso. Ogni tanto si sentiva come se le avessero strappato il cuore dal petto e tolto la possibilità di provare qualsiasi emozione. La scuola andava male, la testa era tra le nuvole ed ogni week end era una buona occasione per far festa.  Questa ragazza non viveva, perchè la sua vita le passava davanti come un treno ad alta velocità sul quale non riusciva mai a salire. Era apatica, pigra, senza nessuna voglia di alzarsi dal letto e affrontare il mondo. L'idea di andare a scuola la terrorizzava e solo pensandoci le si annodava la gola, i palmi delle mani le sudavano freddo e il respiro si faceva affannoso. Lei tremava, tremava spesso. Tremava dalla paura, dall'ansia, dalla tristezza ma mi dal freddo.
Con il passare del tempo, arrivata la primavera, la ragazza smise di mangiare per paura di rimettere ogni pasto nel gabinetto di casa sua. Si sentiva persa e insicura, ma continuava a ripetersi di non aver bisogno d'aiuto. Aveva il ghiaccio nelle vene e la mente offuscata. Faceva uno sport che a lei non interessava più solo per veder felice suo nonno ed i suoi genitori. Continuava a trascurarsi e a caricarsi i problemi altrui sulle spalle.
Poi è arrivato maggio ed insieme a lui la gita di terza superiore. La ragazza si sentiva eccitata e felice solo all'idea di passare del tempo lontana dai suoi problemi. E fu qui, in un luogo all'estero che non vi dirò, dove lei conobbe il suo lui.
Passarono i mesi e arrivò l'estate. La ragazza intanto si era fidanzata ma non era comunque felice. Continuava a comportarsi come aveva fatto per troppo tempo ormai ed il suo organismo stava cedendo.
Dopo un'estate passata al mare con il ragazzo e degli esami di riparazione orribili, scoprì di essere stata bocciata. "Poverina!" direte voi. Ma cretetemi che per lei fu una salvezza. Perchè? E se vi dicessi che la ragazza di cui vi ho parlato fino ad ora sono io? La bambina scrittrice di fanfiction è cresciuta e nel mentre la vita le è scivolata dalle mani in un millesimo di secondo.
Tornando alla storia, sapete perchè quel giorno per me è stato importante? Quel giorno ho pianto per la prima volta dopo anni, mi sono sfogata, e dopo ore e ore di disperazione ho scoperto che quelle lacrime mi avevano lavato via la tistezza dagli occhi. Finalmente vedevo la mia vita, riuscivo a toccarla e manovrarla. Ho capito i miei errori e mi sono poi tirata su le maniche per rimediare. Ho iniziato a mangiare di gusto e ho mollato quello sport che per me era diventato un peso.
Ora sto ripetendo la terza liceo e ci sto mettendo tutta me stessa. Mi sono trovata un lavoretto e ho deciso di iniziare ad andare in palestra. Sono innamorata e amata. Guardo ogni cosa nei suoi minimi dettagli, mi stupisco quando ne trovo uno che non avevo mai notato e sorrido.  Facendo così ho imparato che anche le persone che per strada si notano poco, possono avere davvero tanto da raccontare. Amo conoscere cose e persone nuove. Amo analizzarle in tutte le loro sfaccettature e osservarne i dettagli per capirle meglio. Sono grata per tutto ciò che possiedo e per tutti i momenti magici che vivo ogni giorno. Perchè alla fine la vita è una e, anche se tardi, ho capito come va vissuta. Ho capito che per essere felice devo fare ciò che amo, strare con chi amo e semplicemente vivere nel modo che più mi piace.  Ho imparato tante cose ed ora, solo ora, posso dire di essere felice. Perchè la vita è mia e non dei miei amici o parenti, solo mia.
Oggi quella ragazza ha tanti sogni e tanta voglia di realizzarli. Ma soprattutto...ama la vita!
To be continued..
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