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Autore: Cara93    12/03/2016    0 recensioni
[Anita Blake ]
Sono una fan del mondo di Anita Blake e non ho potuto resistere alla tentazione di scrivere una storia ambientata a St. Louis ma centrata su un'altro personaggio, inventato da me. La storia si colloca più o meno intorno all'inizio di Bullett. Spero piaccia e che siate clementi...è la mia prima "fatica"...
Genere: Erotico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Threesome
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Dopo aver calmato Clarisse, mi feci spiegare cosa fosse accaduto. Da mesi faceva strani sogni: gelsomini, felini e tenebra. L'essenza della Madre di Tutte le Tenebre. Essa è la notte. Il contenuto dell'ombra e dell'incubo. La madre di tutti i vampiri e non solo. La Regina delle Tigri e di tutti i felini. La potenza soprannaturale più potente. Era passato un anno da quando ci era giunta la notizia di una bomba che avrebbe dovuto annientare la vampira antica. Eppure, secondo Clarisse, Marmee Noir, come viene chiamata, non era morta. Decisi di non informare nessuno dei sospetti di Clarisse. Quella sera, ricevetti una visita, a proposito di vampiri. Etienne, il Master della Città, e discendente del Master di St. Louis, che recentemente era diventato saudre de sag, cioè sorgente di sangue di se stesso affrancandosi da ogni legame con il suo creatore. Da quanto ho potuto capire, questo fatto è stato di grande rilevanza tra i vampiri. Etienne ritiene di avere diritti su di me. Perchè siamo legati a doppio filo dalla morte di mio fratello, Marrakai. Morte che ho provocato io per la sicurezza di tutti.
-La mia strega preferita- disse, con voce sensuale. Era un incubo, si nutriva di sesso, ma credeva che non lo sapessi. Perciò si divertiva a sedurmi, operazione non facile visto che, nonostante la sua bellezza non avesse particolare talento in illusione vampirica. Aveva quasi 300 anni, eppure  sembrava umano. Si comportava, parlava e apparva umano. Solo le zanne lo tradivano.
-Che vuoi?- chiesi, sgarbata.
-Non sai nulla di un incendio, poco naturale, anzi, magico, avvenuto  Beau Rois?-mi chese, minaccioso. Beau Rois era il covo dei vampiri, nel Quartiere Creolo. Era una villa stupenda, enorme e un'altro punto focale per i turisti più temerari.
-Non so nulla di nessun incendio-risposi, impassibile. Era vero. Ma sapevo che gli Oligarchi, o almeno una parte di essi non era molto tollerante. Anzi, molti di loro militavano in associazioni come Humans First, per esempio.
-Potrei anche crederti, strega, ma non credo che i miei seguaci siano pronti a farlo- ora il suo tono era pienamente miaccioso.
-Che vuoi dire?- chiesi, guardandolo negli occhi, come solo un essere soprannaturale poteva fare. Infatti, come tutti i vampiri Etienne aveva il potere di affascinare con gli occhi, anche se limitato, nonostante fosse un Master. Ma era pericoloso, lo sentivo. Il suo potere era un'altro, che non riuscivo ad afferrare.
-Voglio dire, Amie, che ci saranno ritorsioni-lo disse amabilmente, come se non stesse minacciando me e tutto il quartiere. La rabbia mi invase, soprattutto perchè usò il vezzeggiativo che usava mio padre. Odiavo quel vampiro. Rientrai a casa, feci le telefonate di rito, avvertendo più persone possibili della minaccia che ci stava per colpire. Quando finii, la notte era nel pieno del suo fulgore. Decisi di dormire: non potevo fare oltre. E quella notte la sognai. Lei. Marmee Noir, la Madre Nera.     
   
 
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