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Autore: Eleonora_Vasile    13/03/2016    1 recensioni
NICO, incastrato tra un figlio di Apollo convinto di essere il suo medico e un figlio di Giove convinto di essere il suo migliore amico, dovrà partire per un'impresa insieme a WILL ed AMY, una semidea arrivata da poco che assomiglia a Bianca. Dolorosi ricordi tornano dal passato, insieme ad una divinità primordiale molto peggio di Gea, se i calcoli di ANNABETH sono corretti. Anche I SETTE dovranno partire per un'impresa un po' meno ufficiale, con REYNA e altri mezzosangue. Le Porte della Morte si stanno per riaprire...
Genere: Azione, Comico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Reyna, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chirone organizzò un super falò quella sera. Del resto, Leo era l’unico eroe morto e tornato. Nico era felice che Thanathos non si fosse ripresentato a prendere il ragazzo. Nonostante tutto, ne avevano passate tante insieme. Da quando era arrivato Nico sentiva un forte odore dell’Ade.. Il figlio di Efesto cominciò a narrare con enfasi di come fosse riuscito a far riaddormentare Gea in modo così esagerato che faticava a riconoscersi. Nico si allontanò quasi subito per avvicinarsi ai due fratelli. Non sapeva perché, ma qualcosa in loro lo attirava. La ragazza, Amy, osservava in disparte la festa mentre il più piccolo, Alex, non stava mai fermo e continuava a girare intorno a Nico bersagliandolo di domande.
-    Quella è una spada vera?
-    Sì, è fatta col ferro dello stige.
-    Forte! Posso provarla?
-    Assolutamente no.
-    Perché qui dentro siete tutti armati? Combattete spesso contro i mostri?
Nico aggrottò la fronte.
-    No... credo sia per difenderci da Clarisse.
-    Cos’è Chirone?
-    Un centauro.
-    Perché quel biondino ci guarda?
-    È il mio medico, ignoralo.
-    Te di chi sei figlio?
-    Di Ade.
-    Wow! Parli con i morti?
-    Alex dammi un po’ di tregua! Devo chiedere una cosa a tua sorella.- lo pregò Nico, per poi 
Avvicinarsi ad Amy. Il ragazzo si bloccò. Amy, proprio come il fratello, aveva i capelli neri e gli occhi marroni, la pelle pallida e delle leggere occhiaie. Quella sera portava un largo cappello verde. “Bianca!” pensò. Poi si riscosse. Bianca era morta solo tre anni prima. Non poteva essere lei.
Un dubbio però cominciò a martellargli in testa.
 Tutta quella somiglianza...
-    Amy, tuo fratello mi ha detto che siete rimasti orfani da piccoli. Quindi non sai se fosse tua
Madre o tuo padre il genitore divino.
Lei assunse uno sguardo confuso.
-    Io... credo di ricordarmi il viso di mia madre. Più che altro un calore. Perciò... credo fosse 
Mio padre.
“Dei” pensò Nico “Sono figli di Ade... Forse non è solo Leo ad emanare l’odore degli inferi...”
Pensò a come dirlo senza spaventare nessuno, soprattutto i fratelli. Lui, quando aveva capito di essere figlio del dio dei morti aveva aperto un cratere e inghiottito dei guerrieri-scheletro per proteggere Percy. Ma lo aveva fatto fuori di sé, pieno di rabbia e rancore verso l’affascinante ragazzo che aveva portato via sua sorella per sempre... e anche lui. O almeno il bambino che era stato una volta, prima che la morte di Bianca lo trasformasse. Lo facesse crescere. Si chiese se da qualche parte dentro di lui quel bambino vivesse ancora o se fosse morto con la sorella.
Ci stava ancora rimuginando sopra quando un simbolo comparve sopra la testa dei fratelli.
-    Forte!- esclamò Alex, cercando di afferrare il vortice nero che galleggiava sopra di lui.
I ragazzi del campo si girarono verso di loro. Il vortice cominciò ad ingrandirsi.
-    Co...cos’è?- chiese una voce, forse Frank.
Nico riconobbe il simbolo. “Accidenti” pensò “Aveva detto che ricordava la madre... Com’è possibile? Agli dei non è concesso...!”
-    Io non ho toccato niente!- si difese il fratello minore. Il vortice si era allungato, 
trasformandosi in una coltre nera che come un velo cominciava a coprire tutto ciò che aveva intorno. I semidei arretrarono.
Nico sapeva bene che nessuno osava contrapporsi a Lei, nemmeno lo stesso Zeus. 
-    Vattene Nyx.- disse con voce ferma. Con calma fisso il velo d’oscurità.. – Questo non è il
tuo regno.. E il tuo regno appartiene a mio padre.- sguainò lentamente la spada. Prima 
Che l’onda nera coprisse tutto prese a vorticare intorno alla spada di ferro dello Stige.

Per tre terribili secondi furono avvolti dal buio.
Poi la luce tornò. Una luce accecante, fastidiosa.
Il falò crepitava illuminandosi di diverse sfumature contrastanti. Nico rimise la spada nel fodero.
-    Due semidei...- ruppe il silenzio la voce di Rachel Elizabeth Dare. Qualche centinaio di 
Semidei e un centauro armati fino ai denti si girarono verso di lei, chi con la spada in mano, chi con una freccia incoccata, pronti all’attacco. Ma la ragazzina era immobile ed emanava una luce verde, posseduta dallo spirito dell’Oracolo.
-    ...d’origine oscura, figli dell’ade e della paura, dovranno tornare nella madre terra, per 
trovare una dea e forse una guerra. Il primo una promessa dovrà mantenere, la seconda colei delle sere più, il terzo di cuore dovrà perire. Le porte della morte si stanno per riaprire. La ragazzina crollò a terra e dei semidei corsero ad aiutarla.
-    Oooh accidenti di nuovo!- protestò Percy. Alzò gli occhi verso l’autrice.
-    Perché ci odi?
-    Ma con chi parli?- gli domandò la sua fidanzata.
-    Niente, niente...lascia perdere.
Tutti si voltarono verso i due fratelli ed Amy, d’istinto, abbracciò il più piccolo con fare protettivo.
Chirone guardò dubbioso Nico, poi i due fratelli.
-    Direi che è meglio convocare i capigruppo. Vi aspetto nella Casa Grande.

Nico si trascinò al posto riservato alla casa 13, dei figli di Ade, vicino a quella dei figli di Plutone. I romani sembravano un po’ in imbarazzo: loro non avevano capigruppo, perciò Reyna e Frank avevano deciso di chiamare il ragazzo col grado più alto per ogni dio. Tra i ragazzi che Nico conosceva, radunati al tavolo di ping-pong c’era sua sorella Hazel, Jason, Rachel, ancora un po’ pallida, che disegnava sui jeans con un pennarello azzurro, Percy, Annabeth, Reyna, Frank, Clarisse, Piper, Will, Travis e Connor Stoll che tiravano palline di carta in bocca a Clovis, addormentato, Butch, Miranda, Polluce, Dakota, Leo, Calypso e ovviamente Amy e Alex. La vista di Nico andava e veniva.
-    Non credevo che le divinità primordiali potessero avere figli...- borbottò Clarisse.
-    Perché no?- Travis prese un’ultima volta la mira. La pallina finì in gola Clovis che cominciò a 
Tossire e sputacchiare dappertutto.
-    Solitamente i loro figli sono mostri. Per questo sono rari i semidei figli di divinità primordiali.- spiegò Reyna
I presenti guardarono Amy e Alex con occhi accusatori.
-    Ma io ricordo mia madre!- protestò la ragazza. Poi tentennò.- Beh...forse.
-    L’odore...- sussurrò Nico, cercando di parlare forte per quanto gli permettessero le forze.
-    L’odore degli inferi...su di voi è troppo...troppo forte. Vostra madre deve...avervi portato lì
Per proteggervi. Ha un suo castello nel Tartaro.
-    Ma le regole...- provò a chiedere Jason. Nico lo fulminò.
-    Neanche Zeus... ha...ha mai tentato di opporre...opporre resistenza a...a  Nyx.
Nico vide Will scambiarsi un’occhiata con una ragazzina dai vaporosi capelli biondi che occupava il posto di Apollo per il campo romano. Poi i due figli del dio del sole puntarono gli occhi su di lui.
-    Nico stai bene?- chiese il ragazzo.
-    Sì...solo...- ansimò.- la cosa di prima...
Amy lo fissò come se fosse tutta colpa sua.
-    E per quanto riguarda la profezia?- chiese una vocina dal posto di Venere. Annabeth 
Cominciò a ragionare ad alta voce.
-    I due semidei d’origine oscura sono un maschio e una femmina e potrebbero essere Amy o 
Alex. La terra madre...- Percy rabbrividì.
-    Ti prego, dimmi che non c’entra Gea.
-    No.- disse lei con dolcezza.- La madre terra- la terra d’origine- potrebbe collegarsi alla riga
Prima, quindi gli inferi. In quanto alle due divinità, quella persa e quella da mantenere, alla promessa e al cuore non so che dire...
-    Sono io.- disse Nico.- Pensateci: gli inferi,... le porte della...della  morte.... In un modo...o... o nell’altro – Guardò Percy come a sfidarlo a protestare – sono l’unico semidio... che ha visto interamente gli inferi...e poi...è il mio elemento. Il mio mondo.
-    Hai ragione.- si arrese Annabeth.
-    L’altra quindi sono io.- intuì Amy.
-    E come terzo vengo io.- sentenziò Will.
-    Assolutamente no!- scattò il figlio di Ade.
-    E perché mai?
-    Non hai sentito che...- 
“...uno morirà?”
-    ...sarà nel Tartaro, lontano dalla luce del sole? Non è l’ideale per un figlio di Apollo.
-    Per questa impresa devi usare i tuoi poteri e rischi di svenire ogni volta...hai bisogno di un 
Medico. Ti faresti ammazzare.
“ E io non voglio che tu muoia.”
-    Ma...- sussurrò Nico, prima di cadere a terra.


   
 
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