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Autore: Betty    24/06/2003    1 recensioni
Per l'estate tutti in vacanza da Tom in Italia dove ha acquistato un vecchio casolare. Insieme a lui ci saranno anche due nuove amiche.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

Amici?

Benji stava accarezzando Lady che sembrava gradire molto le sue attenzioni, era una splendida cavalla coloro cappuccino con una macchia bianca in mezzo alla fronte.

"Sei proprio una bellezza. E fra un po’ diventerai anche mamma. Deve essere emozionante avere un figlio." Il ragazzo si rivolgeva all'animale come se fosse una persona, poi cominciò a strigliarla anche se era già perfetta.

Sarah lo trovò lì che coccolava la cavalla come se fosse sua, in quel momento il ragazzo non era più uno dei portieri più bravi del mondo, era solo un uomo che amava profondamente gli animali. Si notava dai suoi gesti così delicati, così affettuosi, dalla sua espressione orgogliosa e felice.

"Se un giorno guarderai una donna come adesso stai guardando Lady, lei capirà subito che ti sei innamorato!" disse la ragazza.

Benji sussultò e si voltò guardando in modo strano Sarah. "Perché dici così? Cos'hai letto nei miei occhi?"

"Amore, passione, orgoglio, dolcezza. Insomma tutto quello che una donna vuole vedere negli occhi di colui che ama." Sarah parlava guardando sempre negli occhi il ragazzo.

"E' quello che vorresti vedere tu negli occhi di un uomo?" chiese Benji

"Sì, è tutto quello che chiedo dalla vita, amare ed essere amata. Quando troverò l'uomo giusto per lui voglio essere fidanzata, amante, amica, confidente.." Sarah fu interrotta da Benji

"..vuoi essere una parte di lui? Vuoi appartenere a lui senza dipendere da lui, essere la sua metà mancante, il suo complementare."

"Sì, forse siamo più simili di quanto crediamo" disse a bassa voce Sarah.

"Può darsi, come può darsi che siamo due metà divise che forse si stanno per riunire." Benji si avvicinò a Sarah e le accarezzò una guancia.

"Io.." Il ragazzo fu interrotto dalle urla degli amici che lo cercavano.

"Benji, vieni fuori. Ti va di fare una partitella?" gridava Bruce.

"Bruce non continuare ad urlare, se è andato a farsi un giro non ti sente." Disse Patty.

"Maledizione!" esclamò Benji, l'atmosfera ormai era stata rovinata e Sarah rendendosi conto di quello che stava per fare Benji si era allontanata di colpo ed era uscita di corsa dalla stalla.

"Ragazzi siamo qui, stavamo coccolando un po’ la futura mamma!" urlò Sarah per attirare l'attenzione degli amici; per il momento era meglio non trovarsi da sola con lui.

Benji non riusciva a dormire, ma che cavolo gli era venuto in mente! Insomma perché si sentiva così attratto da quella ragazza?

La conosceva da neanche un giorno, ma era così perfetta per lui, erano sulla stessa lunghezza d'onda.

"Basta!" disse ad alta voce ed alzandosi, decise di prendere una boccata d'aria e andò alla finestra e lì la sentì, la sentì piangere.

"Lo sapevo l'ho spaventata! Idiota che non sei altro!" così dicendo uscì dalla sua stanza e si piazzò davanti alla porta di quella di Sarah, bussò lentamente ma non ottenne risposta, si fece coraggio ed abbassò la maniglia, era aperta.

Quando entrò vide che Sarah stava piangendo nel sonno, le si avvicinò piano e cercò di svegliarla, lei aprì gli occhi di scatto spaventata.

"Sarah, sono io Benji! Stavi piangendo e così sono venuto a vedere cosa avevi"

"Io, ho fatto solo un brutto sogno, non è niente" Sarah osservò il ragazzo che indossava solo i boxer, il torace scolpito e le braccia muscolose lo rendevano molto bello.

"Ne vuoi parlare?" le chiese Benji.

Sarah si alzò dal letto e si accostò alla finestra, indossava dei pantaloncini azzurri e una maglietta larghissima. "Non era niente. A te non capita mai di fare degli incubi? Se lo vuoi sapere non mi ricordo neanche quello che ho sognato. Torna a dormire, mi dispiace di averti svegliato"

"A dire la verità non riuscivo a dormire, non vorrei averti spaventato questa sera, insomma non volevo fare niente di male.."

"Benji, adesso ho bisogno di un amico e se vuoi esserlo sono convinta che andremo molto d’accordo" disse Sarah sorridendogli e sedendosi da parte a lui sul letto.

"Non ce l'hai con me?"

"No, perché dovrei? Allora amici?" chiese Isa allungando la mano.

"Amici!" Benji le prese la mano tra la sua e in quel momento credette che l'amicizia tra loro era il sentimento più importante.

Il mattino dopo Holly si svegliò presto voleva fare una sorpresa a Patty, cercando di non fare rumore andò verso la cucina a prepararle la colazione. Entrò in cucina e si trovò davanti Sarah e Benji che parlavano tranquillamente.

"Siete già in piedi sono solo le sette?" chiese Holly

"Andiamo a vedere dei cavalli che volevo comprare. A dire la verità volevo andare da sola, ma lui dice che se ne intende." Gli rispose Sarah

"Guarda che se non prenderai delle fregature la dovrai a me!" disse Benji

"E tu? Cosa ci fai già in piedi?" chiese Sarah a Holly.

"Volevo preparare la colazione per Patty."

"Cosa hai bisogno?" chiese la ragazza imperterrita.

"Succo d'arancia, caffè e un paio di brioche." Holly non capiva dove voleva arrivare la ragazza.

In un attimo Sarah prese un vassoio e tutto quello che aveva chiesto Holly era pronto.

"Oggi ti è andata bene che ho preparato la colazione per un reggimento di soldati così ti do quattro brioche invece di due." Disse Sarah.

"Come mai tutta questa efficienza?" chiese Benji alla ragazza.

"Pensa se mentre Holly le preparava la colazione Patty si sveglia e vide qui in cucina, la sorpresa è rovinata. Invece così ha già tutto pronto e la sorpresa riesce bene."

"Grazie, vado!" esclamò Holly

"Holly un'ultima cosa. Non dire che ho preparato tutto io, prenditi un po’ di merito." Disse Sarah.

"Ok!" rispose il ragazzo sparendo dietro la porta della cucina.

"Per oggi la mia buona azione l'ho fatta, adesso possiamo andare a vedere questi cavalli."

"Meno male che mi sono svegliato prima se no tu te ne andavi da sola!" esclamò Benji.

"Non sarebbe la prima volta" disse di rimando Sarah.

"Vuoi sempre avere l'ultima parola?"

"Certo!"

Patty si sveglio sentendo un delizioso profumo di brioche calde, aprì gli occhi e vide Holly che la guardava con sguardo adorante con in mano un vassoio con la colazione.

"Buongiorno amore, ti ho preparato la colazione" disse il ragazzo con un sorriso.

"Che tesoro!" disse Patty sedendosi e facendo segno a Holly di appoggiare il vassoio.

"Spero che sia tutto di tuo gradimento"

"Certo, ho una fame!" disse Patty che cominciò a gustare una brioche calda.

Holly la imitò per loro la giornata era iniziata veramente bene.

Eve, propose a Bruce di fare una passeggiata fino al laghetto e poi fare un picnic, alla prospettiva di gustare tutto i suoi buonissimi manicaretti accettò la proposta all'istante.

Eve invece pensava al fatto che sarebbero stati un po’ soli in un posto magnifico, anche se le idee erano diverse il fine era pur sempre quello.

Laura trovò la nuova amica impegnata in cucina a preparare tutto il necessario.

"Picnic?" chiese Laura

"Sì, andiamo a laghetto di cui avete parlato ieri. Insomma qualcosa di romantico." Disse Eve.

"Bruce sarà felice di mangiare tutto questo ben di dio."

"Quello è poco ma sicuro!" disse Eve ridendo subito dopo.

"Che allegria! Mi ha detto Bruce che andate a fare un picnic" disse Tom rivolto ad Evelyn

"Sì"

"Allora la casa resta vuota, perché noi andiamo a fare un po’ compere."

"Noi chi?" chiese Laura.

"Io, te, Patty e Holly. Ti volevo portare nel nuovo centro commerciale che hanno aperto." Disse Tom

"Quello enorme? Dove ci sono una casino di negozi di vestiti e scarpe." Disse Laura entusiasta.

"Sì quello."

"Vado a prepararmi e a prendere la carta di credito" disse Laura correndo in camera.

"Meno male che paga lei, se non ti mandava in rovina." Disse Bruce che era appena entrato in cucina ed aveva seguito il discorso.

"Dovete sapere che Laura è un'affermata stilista, però gli abiti per lei, preferisce comprarseli, che disegnarli. Dice sempre che lei non è ispirante." Rivelò Tom.

"Se lo dice lei ci crediamo" disse Bruce.

Benji e Sarah stavano osservando un bel cavallo pezzato, il venditore stava mostrando gli zoccoli.

"E' un bel cavallo!" disse Benji

"Sì" disse senza entusiasmo Sarah.

"Non ti convince, vero?"

"E' un bel cavallo ma per il mio allevamento cerco qualcosa di speciale. Andiamo a quel recinto là!" propose la ragazza.

Benji vide meglio quello che aveva adocchiato Sarah da lontano un bello stallone marrone chiaro, aveva un ossatura imponente, insomma un bellissimo cavallo.

"Che occhio che hai! E' proprio bello!" disse Benji.

Sarah lo studio un po’ chiedendo al venditore varie indicazioni e dopo circa mezz'ora di contrattazione Sarah aveva acquistato il cavallo.

"Hai fatto un affare, ma come si chiama?" chiese Benji.

Sarah guardò i documenti e gli rispose "King. Nome importante, per un bel cavallo. Vero tesoro?" la ragazza diede una pacca affettuosa sul muso del cavallo che nitrì felice.

"Andiamo a casa, Daisy sarà felice di avere finalmente un compagno"

Sarah e Benji caricarono il cavallo sul rimorchio apposito e partirono.

"Per che ora arriveremo a casa?" chiese Benji.

"Se ci va bene poco prima di cena. Però ora che sistemiamo King ci metteremo un bel po’, sperando che Thunder lo accetti e non faccia storie."

"O viceversa"

"Esatto" confermò Sarah.

"A me sembra un cavallo tranquillo, non pensò che ci darà problemi." Disse Benji.

"Ci darà problemi?!?" ripeté Sarah.

"Sì! CI darà problemi, perché voglio darti una mano a curare i cavalli, non puoi dirmi di no. Quattro cavalli sono tanti da seguire per uno sola, in due faremo tutto meglio e più in fretta."

"Hai ragione. Comunque i cavalli sono cinque." Ammise Sarah.

"Giusto, fra un po’ ci sarà anche il piccolo di Lady." Benji sorrise al pensiero del puledro.

Il viaggio andava a rilento perché con il carico che avevano non potevano di certo correre, ci si mise anche il traffico intenso così i due ragazzi arrivarono a casa verso le dieci. Naturalmente stanchi morti e purtroppo il lavoro non era ancora finito.

  
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