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Autore: jjk    24/03/2016    8 recensioni
Ne aveva fatte di cavolate nella sua vita, ma probabilmente nessuna così stupida e completamente priva di significato.
Ma cosa gli aveva detto la testa quella sera? E perché invece che ammettere subito il suo errore aveva insistito sul continuare quella strada per tutto quel tempo?
Sperava solo che non fosse troppo tardi per rimediare anche se era certo che le cose non sarebbero state così facile. Era stato via abbastanza tempo da spingere chiunque ad andare avanti con la propria vita.
Era stato via abbastanza a lungo da causare un dolore che non poteva essere perdonato.
Chissà quante cose erano cambiate durante la sua assenza.
Chissà se lui.....
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis, Fortunè Penniman, Yasmine Penniman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Passarono settimane. 
Il numero della rivista su cui sarebbe comparsa uscita quell'intervista sarebbe uscito solo a Settembre ed erano appena a metà Luglio. 
Questo dava al cantante qualche mese di tempo senza essere assillato da giornalisti che pretendevano di saper di più, ma soprattutto senza essere ricoperto dagli insulti omofobi che era certo sarebbero arrivati presto. 
Dopotutto sapeva come funzionava, ci era già passato.
Decise, però, che non era il momento di pensarci. 
L'album era finito e presto il tour sarebbe iniziato. 
Mika non vedeva l'ora di esibirsi di nuovo, ma doveva ammettere che l'idea di rimanere lontano da Andy per tanto tempo proprio mentre avevano deciso di riprovare a far funzionare il loro rapporto non gli piaceva per niente.
La pesante presenza della distanza si stava di nuovo avvicinando a loro e per la prima volta non era sicuro che sarebbero riusciti a sopportarla. 
Ovviamente tenne per sé questi pensieri, che sapeva si agitavano anche nella mente del biondo, così come sapeva che nessuno dei due avrebbe dato loro voce. 
Anche senza pensare a ciò che li aspettava nel prossimo futuro, la ricostruzione del loro rapporto fu molto meno semplice del previsto.
Il riccio aveva avuto l'infantile convinzione che presto tutto sarebbe tornato esattamente com'era prima di Montreal, ma Andy aveva davvero intenzione di fare le cose con tutta la calma che non avevano avuto la prima volta.
Uscivano spesso insieme: andavano a fare passeggiate lungo il Tamigi e si perdevano tra i sentieri di Kensington garden, parco così caro al cantante, oppure si godevano un film a casa di uno dei due, abbracciati sul divano.
Mika continuava a ripetersi che gli sarebbe dovuto bastare,  ma la verità è che sentiva la mancanza di qualcosa. 
Si sentiva un'idiota, e sapeva quanto fosse sbagliato, ma ogni volta che il suo sguardo si posava sul ragazzo non poteva non provare l'irrefrenabile istinto di fare in modo che loro due si completassero come un tempo, quando i loro corpi diventavano uno solo. 
Era stato grazie ad Andy che aveva scoperto la differenza tra fare sesso e fare l'amore ed era proprio quest'ultima cosa che gli mancava.
Non era nemmeno una questione esclusivamente fisica, aveva un bisogno psicologico di sentirsi ancora completo come allora e negli occhi del biondo poteva scorgere quello stesso bisogno, ma Andy ancora non si fidava e non necessitava di nessuno che glie lo dicesse per avere la certezza che era quello il motivo della sua reticenza.
Poteva provare a dissimularlo, ma il greco lo guardava sempre con paura ogni volta che si separavano, come se temesse che non sarebbe più tornato. 
Era a questo che pensava, seduto su una panchina davanti all'edificio in cui Andy stava svolgendo un'importante riunione.
Mika aveva deciso di passarlo a prendere e andare a pranzare con lui in un ristorante non molto distante.
Non avevano molto tempo da passare insieme con tranquillità prima che l'intervista venisse pubblicata e si scatenasse la caccia all'uomo che aveva ispirato "Origin of love"
Si passò le mani sul viso stanco, cercando un modo per conquistare la fiducia del giovane ma non gli venne in mente nulla, così rimase con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e il volto nascosto tra le mani. 
-Va tutto bene? -
Non si era accorto della figura snella in piedi davanti a lui.
-Si-sospirò.
-Suppongo di essere solo un po'stanco-
Andy si sedette accanto a lui e gli poggiò una mano sulla spalla, mentre con l'altra lo costringeva a guardarlo. 
-Sai che non puoi mentirmi e sperare che io creda veramente a quello che dici?-
Il riccio accennò una risata. 
-Queste parole mi sono familiari-
-Già, me le ha dette una persona che di sicuro sapeva il fatto suo. 
Allora mi vuoi dire cos c'è che non va? Perché anche se non sarai tu a dirmelo lo scoprirò lo stesso-
Il ragazzo inspirò profondamente prima di rispondergli. 
-È solo che non vorrei partire in questo momento-
Almeno non era propriamente una bugia. 
-Ma cosa dici! Tu ami andare in tour!-
-Si, ma amo di più cosa c'è tra noi e le cose sono ancora così confuse.
Vorrei solo che potessimo avere un po'di tempo in più-
-Anch'io lo vorrei, ma ci siamo già passati-
-Si, e guarda come sono andate le cose-
Mika si tappò subito la bocca con le mani.
Avrebbe proprio dovuto imparare a pensare prima di parlare.
Una nuvola oscurò gli occhi azzurri dell'altro e il riccio si maledisse in tutte le lingue che conosceva. 
Ma Andy sembrò comprendere quello che voleva dire e gli sorrise.
-Questa volta andrà meglio.
Siamo in grado di affrontare tutto questo-
Il libanese annuì poco convinto.
-Non mi hai detto tutto vero?-insistette il biondo notando che c'era ancora qualcosa che non andava.
-Vieni con me-sbottò il riccio dopo qualche secondo di silenzio.
Il greco rimase spiazzato. 
Mika conosceva la situazione, sapeva come funzionavano le cose, e allora perché gli stava chiedendo una cosa del genere?
-Sai che non posso.
Ho dei lavori da finire qui e poi i documentari in Grecia e..... -
-No, mi hai frainteso.
Non ti sto chiedendo di seguirmi in giro per il mondo per quanto mi piacerebbe. So che non puoi.
Ti sto chiedendo di fare un salto di tanto in tanto a qualche tappa, magari in Europa, così come io proverò a venire ad Atene quando potrò, o a Londra, a seconda di dove sarai tu. 
Ma soprattutto ti sto pregando di venire con me finché sarò qui. 
Devo fare un concerto qui a Londra, tra una decina di giorni e vorrei davvero che tu fossi lì-
Andy sembrò soppesare la richiesta.
Saltare a destra e a manca per l'Europa non sarebbe stato facile, ma sapeva che avrebbe potuto riuscirci, la vera domanda era: voleva davvero farlo? 
-Per le tappe europee darò il possibile però non ti prometto nulla-
-E per l'Heaven?-
-L'Heaven?-
-Il luogo dove mi esibirò qui a Londra-
-Ah, quello.
Non me lo perderei per nulla al mondo-
Finalmente vide un sorriso sincero distendersi sul volto del libanese e sorrise anche lui.
-Allora, dove andiamo a mangiare? Ho una fame che potrei divorare anche te-
Il cantante rise ed Andy fu contento di notare che era tornato il solito Mika. 
-Seguimi-rispose quello prendendo il biondo per la mano e trascinandolo per le strade londinesi.
 
Come promesso il 26 Luglio Andy si trovava dietro le quinte dell'Heaven, osservando un Mika più che ansioso che sbraitava contro una delle sue sorelle che tentava invano di farlo ragionare. 
Lui e Fortunè si godevano la scena in un angolo ridacchiando e commentandola tra di loro.
Il riccio continuò ad inveire finché non giunse il momento di salire sul palco.
Si fece i suoi segni della croce, ripetè i suoi Padre nostro e poi entrò saltellando sul palco cercando di dimenticare la discussione di poco prima. 
Era molto emozionato,  non c'era bisogno di un esperto per capirlo, ma in pochi attimi sembrò ritrovare la sua solita allegria e lasciò uscire il vero se stesso, cominciando a cantare con un'energia sconosciuta. 
Quel concerto era speciale per lui anche se il greco non avrebbe saputo dire veramente perché.
Cantò un bel po'di canzoni, sia vecchie che nuove prima di fermarsi qualche istante.
Guardò brevemente nella direzione del ragazzo che gli sorrise.
Poi cominciò a parlare.
-Ho scritto questa canzone dopo un lungo periodo in cui non ho scritto nulla-esordì misurando a grandi passi il palco.
-Parla della mia vita, parla della Chiesa, parla dell'innamorarsi e parla dell'essere felici e orgogliosi di innamorarsi di chiunque ci si innamori-
Mika guardò Andy cercando la forza di continuare quel discorso nel modo giusto e vide che il biondo tratteneva quasi il fiato.
- Anche se è un uomo.
Quindi in un certo senso questa è la mia dichiarazioni di libertà e il mio ringraziamento all'uomo che amo-
Pronunciò queste parole a voce più alta e il pubblico esplose in un boato. 
Lui cominciò a cantare, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata dietro le quinte, notando che delle timide lacrime avevano cominciato a scorrere sul volto del greco.
Questa volta però sapeva che non erano lacrime di sofferenza.
Quando il concerto fu finito e lui scese dal palco si rese conto che il biondo non era più lì.
Non era proprio quella la reazione che avrebbe voluto, ma sapeva di aver fatto la cosa giusta, si disse andando subito in camerino a mettersi qualcosa di asciutto. 
Ad aspettarlo con la schiena poggiata allo stipite della porta però trovò proprio Andy con gli occhi ancora lucidi. 
-Sai che tra pochi istanti tutto il mondo lo saprà?-
Il cantante annuì
-Lo avrebbero saputo comunque-
-Ti sei giocato le poche settimane di spensieratezza che avevi-
-So anche questo-
-E allora perché lo hai fatto?-
-Avevo i miei buoni motivi-rispose senza dare ulteriori spiegazioni ma guardandolo negli occhi e il biondo ebbe la conferma che lo aveva fatto solo per lui.
-Potrei farti un elenco delle ragioni per cui questa decisione è ancora peggiore di quella dell'intervista-
-Senti-sbottò Mika
-Apprezzo la tua preoccupazione per la mia carriera, la mia immagine eccetera eccetera, ma non capisci che non mi importa nulla?
Ti ho costretto a vivere nell'ombra e nella paura per anni, solo per proteggere me stesso ma adesso sono stanco di farlo.
Il mio più grande errore è sempre stato quello di non comportarmi come se tu fossi al primo posto nella mia vita perché, Big News, non c'è mai stato nulla di più importante di te da quando ti ho conosciuto.
E il fatto che ci abbia messo secoli per capirlo non lo rende meno vero. 
Io ti amo e ho bisogno che ti fidi di nuovo di me e questo è il modo migliore e poi giusto.
Era una cosa che dovevo fare e se tu non sei d'accordo..... -
Mika avrebbe continuato questo sproloquio ancora per ore se Andy non si fosse impossessato della sua bocca. 
-Perché non stai zitto qualche secondo e lasci parlare anche me?-
Il riccio annuì preso alla sprovvista da quel gesto avventato e cercando di resistere all'impulso di avventarsi su quelle labbra e non lasciarle andare più. 
-Ho detto che potrei farti un elenco dei motivi per cui questa è una pessima idea, ma non lo farò perché è una delle cose più coraggiose che ti abbia mai visto fare e, ad essere sincero,  sono contento che tu lo abbia fatto-
Il riccio sorrise
-Volevo solo che ti fidassi di nuovo di me-sussurrò baciandolo teneramente
 -Io mi fido di te-rispose Andy trasformando quella tenerezza in passionalità, sfilandogli la camicia.
-Pensavo volessi fare le cose con calma-balbettò il riccio preso alla sprovvista.
-Con più calma di così.....-gli rispose il biondo abbandonando la sua bocca per lasciargli una legger scia di baci che fece rabbrividire Mika.
Ci mise più del dovuto a reagire, paralizzato dai piccoli baci, intervallati da lievi morsi, che il biondo gli stava dando sull'incavo del suo collo.
Quando riuscì a riprendere possesso del suo colpo afferrò Andy per le spalle e invertì le posizioni facendolo sbattere con la schiena sulla porta, ma il ragazzo non sentì dolore, troppo preso a godersi il tocco dell'altro che lentamente gli sfilava la maglietta.
Il biondo invertì nuovamente le posizioni facendo combaciare perfettamente i loro corpi mentre il respiro di entrambi si faceva più pesante.
Una mano di Mika scivolò verso la maniglia del camerino facendo scattare la serratura.
-Non vorremo certo che qualcuno entri ora-
Andy sorrise ricordandosi quella volta in cui Cherisse aveva fatto irruzione nella stanza che si erano dimenticati di chiudere a chiave trovandoli in posizioni a dir poco compromettenti. 
-Sarebbe davvero imbarazzante-assentì quindi con un risolino. 
Dall'altro lato della porta potevano sentire le voci dei membri della band e dei vari familiari e collaboratori di Mika, ma non gli importava.
Una volta sfilata la maglietta al compagno il riccio si dedicò ai pantaloni, ma si rese conto che tremava troppo per riuscire a slacciare il bottone. 
Anche Andy se ne accorse e, guidando le mani del ragazzo, aprì piano la cerniera dei suoi jeans facendo poi lo stesso con quella del libanese.
In men che non si dica i loro boxer volarono dal lato opposto del camerino e i due giovani iniziarono una danza senza tempo, ma così potente da lasciarli senza fiato.
Solo in quel momento riuscirono a sentirsi veramente completi e seppero che Montreal poteva finalmente dichiararsi acqua passata,  anche se nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.
Ogni tanto I loro occhi si incontravano e, mentre si scambiavano baci come non si ricordavano di averne mai provati, entrambi potevano leggere nell'altro la stessa gioia che permeava ogni fibra del loro essere.
Alla fine si ritrovarono sdraiati sul pavimento della stanza, sfiniti ma felici.
La testa di Andy riposava sul petto di Mika che si abbassava ad un ritmo sempre più lento. 
Non sentivano più nessun rumore venire dal corridoio.
Probabilmente gli altri erano tutti andati a casa, chissà che ore erano. 
Poi qualcuno bussò.
-Signor Mika, è tutto ok lì dentro-domandò una voce esitante.
-Si, tutto ok. Sto solo..... finendo di cambiarmi-rispose raccogliendo di fretta di vestiti dal pavimento e indossandoli il più velocemente possibile.
Andy rise vedendo quella scena comica, ma anche lui cominciò a recuperare i suoi indumenti e a rivestirsi.
-Si sbrighi però perché dovremmo davvero chiudere-
Sentirono i passi del giovane che si allontanava e il riccio scoppiò a ridere rumorosamente.
-Per un pelo eh? sbrigati, non vorrai farci chiudere qui dentro tutta la notte?-
Il cantante sembrò valutare la cosa. 
-Beh, sai, ora che ci penso questa posto non mi sembra così male per.... –
-Non ci pensare nemmeno! Non ho intenzione di rimanere qui. Se vuoi un secondo round dovrai aspettare fino a casa-
-Casa? -esclamò il libanese sorpreso. 
Il greco annuì. 
-Credo sia giunto il momento di tornare a casa nostra, non trovi?-
Quelle parole lo paralizzarono. 
-Si, hai sentito bene. Torno a casa.
Possiamo ricominciare da dove avevamo lasciato-
Il riccio saltò al collo del greco  e lo baciò. 
Il ragazzo lo lasciò fare per qualche secondo prima di allontanarsi da lui. 
-Ora però dobbiamo veramente andare-
Mika annuì e si lasciò guidare per i corridoi dell'edificio.
Lui ed Andy stavano di nuovo insieme ed Andy stava tornando a casa con lui, per sempre.
Non gli importava cosa sarebbe successo dopo,  ora era veramente felice ed in pace con sé stesso.
Aveva ricostruito la sua casa e la sua famiglia e non c'era nulla che poteva andare storto. 
Forse quel tassista aveva veramente ragione, pensò mentre correva mano nella mano per le strade di Londra con quello che oramai sapeva essere l'unico vero uomo della sua vita.

Nota: Ok, siamo giunti alla fine di questa storia, ma scommetto che molti di voi lo avevano già capito.
Avrei dovuto postare questo capitolo domenica, ma è stato davvero un periodo bruttissimo per me, emotivamente parlando, e il chiudere definitivamente questa fanfiction a cui sono estremamente legate e che fa parte di me da agosto/settembre, non mi avrebbe decisamente aiutato a sentirmi un po' meno da schifo, anzi.
Ma non sono qui per ammorbarvi con i miei problemi, sono qui per ringraziare tutte quelle persone che hanno speso il loro tempo nel leggere quello che la mia mente malata si ostina a partorire,soprattutto quelli che mi hanno fatto sapere cosa ne pensavano, dandomi quindi una mano a migliorare.
Un ringraziamento speciale va a VvFreiheit, non solo perchè le sue recensioni mi hanno sempre dato la spinta giusta a pubblicare il capitolo successivo anche quando mi faceva veramente schifo quello che avevo scritto, ma perchè lei è una delle mie autrici preferite e sapere che il mio lavoro è apprezzato da una delle persone che stimo di più in questo campo mi ha reso veramente felice, quindi grazie davvero.
Detto ciò, ne sta uscendo fuori un papiro e non era propriamente mia intenzione..
Per un po' probabilmente sparirò dal fandom, causa mancanza d'ispirazione, ma tornerò presto, promesso, sto solo aspettando l'arrivo di un'idea decente.
Vi ringrazio davvero ancora tutti e vi voglio bene, davvero.
Alla prossima!

 
  
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