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Autore: Its a beautiful day    26/03/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sveglio la mattina, a fatica, per andare a scuola.
Si ripete l'esatta routine, e poi alle 7.30 esco di casa insieme e Federico. Mi stupisce il fatto che sia sempre così apposto e perfetto anche la mattina presto.
Guardo fuori dal finestrino mentre la città mi scorre davanti. Arriviamo al campus dieci minuti dopo e come al solito decidiamo di prendere un caffè.
Ci riuniamo con i nostri amici e aspettiamo l'inizio delle lezioni. Verso le otto io, Chiara, Veronica e Jessica - le famose amiche di una vita - lasciamo i ragazzi per raggiungere le lezioni. Da quanto ho capito i ragazzi vogliono saltare la prima ora per andare a farsi di qualche cosa.
Non approvo per niente il loro comportamento, dato che non sono sicura che si limiteranno ad usare erba, e questo mi fa davvero incazzare. Dopo tutto quello che ho passato, hanno ancora il coraggio di usare quella merda? Ma so per certo che Federico non fa uso di nessuna sostanza: un sbaglio del genere può mettere a rischio la sua presenza nella squadra di football, e manderebbe in pezzi il sogno di una vita.
Ricevo un messaggio appena la professoressa entra in classe
| Non ti preoccupare farò il bravo. Baci |
| Mi fido. Ti voglio bene  |
Metto in tasca il telefono, e comincio a seguire la lezione.
La giornata passa abbastanza velocemente, tra chiacchiere e lezioni.
Appena suona l'ultima campana esco e raggiungo Federico al campo da football per guardarlo mentre si allena.
Lo osservo spostarsi sul campo: sinceramente non ho mai capito come si gioca a football. L'unica cosa che so è che lui è il quaterback - se così si dice - della squadra; quindi il giocatore principale.
Mi siedo sugli spalti e lo osservo fare quello che ama di più, non comprendendo comunque quello che effettivamente sta succedendo in campo.
Esulto quando vedo gli altri ragazzi intorno a me farlo, e nonostante tutto mi diverto.
Esce dagli allenamenti verso le cinque, dopo essersi fatto una doccia e dopo essersi cambiato.
"Sei stato bravissimo, come al solito" lo bacio

"Grazie" mi sorride soddisfatto

"Dovrai spiegarmi per l'ennesima volta come si gioca. Non mi ricordo mai le regole" mi lamento

"Potrei mostrarti qualcosa" aggiunde sorridendo

"Assolutamente!" gli prendo la mano.
Posa il borsone nel bagagliaio della sua jeep mentre io mi siedo sul sedile del passeggiero.
Poi sale in macchina e ci dirigiamo verso casa mia.
"Allora domani pomeriggio usciamo e poi andiamo a casa mia?" mi chiede per conferma

"Sì" gli sorrido elettrizzata all'idea che domani passeremo un'altra notte assieme.
Stiamo insieme da sei mesi ma le occasioni che abbiamo avuto di dormire insieme, sono state veramente poche.
Beh, dopo quasi un'anno passato all'interno di una clinica, è difficile riabituarsi alla.. normalità. I miei familiari, Giulia e Filippo, i miei fratelli, mi sono stati parecchio addosso.
L'inizio della relazione con Federico è stato difficile: avevamo costantemente i miei parenti addosso, per paura che lui potesse riportarmi sulla brutta strada. Dopo circa quattro mesi, hanno capito che tipo di persona fosse, ed ora finalmente possiamo vivere la nostra storia felici.
Osservo Federico mentre sorride soddisfatto: è davvero bellissimo.
Ha la pelle non troppo scura, che mette in risalto i suoi capelli biondicci e i suoi enormi occhi marroni. Ha lunghe braccia muscolose che si contraggono mentre tiene stretto il volante.
Rivolgo poi lo sguardo alla strada. Mi perdo nei miei pensieri, immaginandoci nello stesso letto, abbracciati, nel buio della notte. Mi tornano in mente i baci, e le carezze della nostra prima volta: eravamo a casa sua. L'abbiamo fatto nel suo letto, mentre i suoi genitori erano al piano di sotto, e devo dire che ha reso il tutto più eccitante. Il modo delicato in cui mi ha fatto stendere sotto di lui, il modo lento in cui mi ha spogliata osservando la mia pelle nuda, e il modo in cui è entrato in me, è stato qualcosa di bellissimo. Non ho altri termini di paragone, anche perché ho perso la mia verginità con lui, quindi non potrei dare un vero giudizio, ma posso dire che è stata un esperienza bellissima.
Avvampo al ricordo delle sue mani che scorrono sulla mie pelle, accarezzandola, mentre lasciava piccoli baci bagnati sul mio collo, ed entra in me. 
Federico mi lascia davanti a casa, ma non entra
"Devo studiare, domani ho un'interrogazione. Non vedo l'ora che sia domani sera" mi sussurra all'orecchio mentre mi abbraccia

"D'accordo" dico con espressione triste "Anche io" lo bacio.
Poi lo saluto ed entro in casa
"Giulia sono tornata!" urlo dall'ingresso. Sento delle voci provenire dal salotto. Mi tolgo le scarpe mentre raggiungo la stanza per salutare

"Ciao" mi saluta Giulia. Mi guardo attorno: lei è seduta a destra del tavolo. Affianco a lei, Filippo. 
Esattamente davanti a loro un ragazzo. Alza la testa, per guardarmi e le scarpe mi cadono dalle mani

"Oh, ciao" mi sorride il ragazzo tatuato. Il tenebroso ragazzo con il braccio tatuato, è seduto al tavolo, con un mucchio di scartoffie davanti.

"Cia-ciao" balbetto. Sono alquanto confusa: cosa ci fa lui qui? Perché è qui? E cosa sono quei fogli? 
Sembrano gli stessi fogli che ieri erano su quello stesso tavolo

"Giorgia, lui è Davide, il nostro nuovo coinquilino" Filippo aggiunge guardandomi.
La mia bocca si spalanca, e se potesse, arriverebbe fino a terra.
"Cosa?" chiedo

"Serviva un'altra persona per poter dividere meglio l'affitto" si giustifica Giulia

"Possiamo parlarne di là?" chiedo a Giulia, rivolgendo poi un falso sorriso al ragazzo "Perché non me l'hai detto?" aggiungo

"Perché non era ancora sicuro, volevo vedere se davvero lui sarebbe stato il ragazzo giusto. E lo sembra" 

"Quello sembra un ragazzo okay? Ha un intero braccio tatuato. Potrebbe essere uno spacciatore" 

"Giorgia per favore" mia cugina rabbrividisce "Ovviamente ci siamo informti su che tipo di persona sia. Non abbiamo fatto entrare la prima persona passata davanti casa" mi spiega

"Non mi convince" continuo

"Ha studiato giurisprudenza. Ci ha portato un'attesto" rimango in silenzio "È un bravo ragazzo, e poi a Filippo serve un altro maschio in casa, per parlare di cose.. da maschi" fa un gesto con le mani. 
Sospiro e torniamo in salotto. Noto che Filippo sta facendo firmare delle carte al ragazzo.
"Piacere Davide" mi porge la mano.

"Giorgia" riluttante gliela stringo. La sua mano è il doppio della mia. È calda e avvolgente. 
Mi fissa, con i suoi enormi occhi color nocciola. Non avevo mai visto un colore simile. Rimango incantata a guardare il colore dei suoi occhi fino a quando non riprende a parlare
"Mi trasferirò qui finchè non avrò abbastanza soldi per potermi comprare un'appartamento" dice, continuando a fissarmi con quei suoi occhi, che cazzo, mi disorientano

"Oh okay" torno alla realtà e gli lascio la mano

"Visto che non sei molto felice della mia presenza qui" mi sorride
Improvvisamente sento le mie guance accaldarsi e diventare rosse. Comincio a tossire e mi allontano da lui
"Non, non è vero" rispondo, cercando di comprire il mio evidente imbarazzo. Non mi risponde, si limita a sorridermi di nuovo e poi voltarsi a parlare con mia cugina. 
Lascio la stanza, prendendo la scarpe che poco prima mi erano cadute e salgo in camera.
Mi chiedo se Davide si ricordi di me. Cioè, se sa che sono la stessa ragazza che ha visto ai grandi magazzini il giorno prima. Certo oggi indosso dei jeans e una maglietta larga, ma la faccia è sempre quella.
Rimango delusa dal fatto che lui non si ricordi di me, mentre lui è rimasto così impresso nella mia mente.
Mi cambio mettendomi il pigiama, per stare più comoda.
Esco dalla camera e sussulto trovandomelo davanti
"Oh, scusami, non volevo spaventarti ma questa è la mia camera " mi indica la porta davanti a camera mia

"Tranquillo" gli dico. Fantastico, ha la camera davanti alla mia
Lascio il corridoio e raggiungo la cucina. Apparecchio, stranita dal fatto che debba apparecchiare per quattro e non più per tre.
Il ragazzo tatuato raggiunge in fretta la cucina e si offre di cucinare, per ringraziarci di averlo accolto in casa nostra.
Ci impiega circa una mezz'oretta poi ci sediamo a tavola
"Allora con quanto ti sei laureato?" chiede Giulia

"Massimo dei voti" risponde indifferente

"Dove ti sei laureato?" gli chiedo

"Ho seguito dei corsi all'università di melbourne" 
Quindi ha frequentato un università. Ma come può averla frequentata? Come ha fattao a permettersela?
"Come hai fatto a permettertela? Cioè vieni qui, a convivere con noi, quando hai frequentato un università"

"Giorgia, basta" mi minaccia mia cugina, dopo aver capito la mie intenzioni.
Lascio perdere, ma Davide non risponde comunque alla mia domanda.
Finiamo di mangiare mentre lui ci racconta della sua esperienza a Havard. C'è comunque qualcosa in lui, che non mi convince. Lo so che detto da me può sembrare strano, ma è così.
Sparecchiamo tutti insieme, poi va a farsi una doccia.
"Cosa diavolo ti è passato per testa?" Giulia è parecchio incazzata

"Non ho fatto nulla" rispondo facendo spallucce

"Metterlo alla prova?" chiude li occhi a fessura

"Giulia, c'è qualcosa che non va in lui. E se lo dico io"

"Non tirare in mezzo tutte le volte quella dannata storia!" Dovrei davvero smetterla di far riferito alla droga, so quanto le faccia male ricordare quel periodo "Non c'è nulla di strano se vuole convivere. è la sua vita, fa quello che vuole" sbotta

"Non mi piace quel tipo" sbuffo

"Tanto tu a casa non ci sei mai" mi rimprovera 

"E se ci drogasse tutti?" le dico, ma non mi ascolta e lascia la stanza
Sbuffo, e lavo i piatti. 
Andiamo, se sei andato all'università, vuol dire che i soldi li hai. Perché venire qui, dall'Australia, e affittare un appartamento con altre tre persone? Per un po' il mio pensiero rimane fisso a quel ragazzo misterioso.
Raggiungo successivamente Giulia e Filippo in salotto. Ben presto ci raggiunge anche Davide, con un Macbook sotto il braccio e i capelli bagnati.
Lancio un'occhiata a Giulia, appena il ragazzo si siede sul divano ed accende il computer ma lei alza gli occhi al cielo.
Comincia a digitare sul suo computer e lo guardo osservare le pagine sullo schermo.
Cosa starà cercando? 
"Per caso sapete se affittano e vendono appartamenti qui in zona? Vorrei cominciare a farmi un'idea" dice guardando prima Filippo e poi Giulia.

"Sì, se non sbaglio affittano degli appartamenti non troppo grandi, a dieci minuti da qui. Non sono enormi ma per una persona vanno bene" gli sorride Giulia

"Domani ho la giornata libera, se vuoi ti accompagno a vederlo" gli proprone Filippo

"Certo, va bene, grazie" gli rivolge un sorriso, che viene ricambiato.
Continua a fissare il computer probabilmente in cerca di qualche offerta.
Ci mettiamo a guardare un film, come ogni sera e verso le undici vado a farmi la doccia.
Quando mi alzo dal divano, noto che Davide non c'è. Non mi sono nemmeno accorta che ha lasciato la stanza.
"Vado a farmi la doccia" dico a mia cugina e mi dirigo verso il bagno.
Prendo la bancheria intima dal comò nella mia camera e chiudo la porta del bagno.
Mi siedo nella vasca, e comincio a lavarmi. 
Dopo circa una ventina di minuti sotto il getto caldo dell'acqua, mi alzo in piedi e prendo l'accapatoio
"Oddio, scusami io non sapevo stessi facendo la doccia" si scusa Davide, fissando il mio corpo nudo. Mi chiudo velocemente l'accapatoio e mi lascio cadere dentro la vasca imbarazzata da morire
"Fuori da qui!" urlo. Lui esce senza dire una parola.
Arrivo davanti allo specchio e noto come le mie guance siano rosse e i miei occhi spalancati. Mi vesto velocemente e decido di andare a parlare con lui
"Ma non ti hanno insegnato a bussare alle porte?" urlo entrando in camera sua

"Nemmeno a te a quanto pare" lo fulmino e lui alza le mani come per scusarsi "E a te non hanno insegnato a chiudere le porte a chiave?" aggiunge, con la braccia incrociate

"Sei in casa mia! Il mimino che potessi fare era bussare!" non mi risponde "Senti, nessuno deve venire a sapere di questa cosa, okay?" lo minaccio

"Rilassati, sicuramente non andrò in giro a dire che ti ho visto nuda. Non sono un maniaco" ride

"Lo spero" gli dico e faccio per andarmene

"Bel fisico comunque" mi stuzzica.
Mi sbatto la porta alle spalle, viola per l'imbarazzo.
Non ci posso credere. La prima sera che è da noi, e già mi ha vista nuda. Cose da pazzi.
Mi metto a letto, mentre insulto mentalmente il nuovo coinquilino.
Mi addormento poco dopo, stanca a causa della lunga giornata di scuola.

   
 
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