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Autore: Danmel_Faust_Machieri    03/04/2016    1 recensioni
Vorrei utilizzare questo spazio per presentarmi: mi chiamo Dante Alfivelli e sono un professore dell'accademia del duellante. Recentemente ho scritto della storia d'amore che si era sviluppata tra Jaden e Alexis (di cui in realtà sto ancora scrivendo); alcune persone mi hanno fatto presente che vorrebbero sapere qualcosa di più intorno alla mia storia quindi mi sono proposto di raccontare in questa seri i miei anni all'accademia passati con i miei amici e i miei rivali. Spero non vediate questo scrivere di me stesso come un atto di presunzione ma solamente per come un tentativo di infondere anche in voi l'amore per la vita.
Grazie mille per l'attenzione
Dante Alfivelli
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se prima della narrazione premetto questa, spero, brevissima introduzione. Sono stato assente da questo sito per un bel po' e ho lasciato in sospeso molte cose che volevo portare aventi e, al tempo stesso, sono maturate nella mia mente nuove idee. Avevo voglia di ricominciare e in maniera più seria quindi lascerò che siate voi a decidere per me. Sono consapevole che i miei lettori saranno circa due ma se siete capitati casualmente su questo capitolo vi inviterei a rileggere anche i primi della storia e, a seconda delle vostre approvazioni, disapprovazioni, commenti e opinioni valuterò la possibilità di fornire capitoli a scadenza regolare ogni tot giorni. Quindi a voi "l'ardua sentenza" come avrebbe detto un mio caro amico. Scusate per il disturbo e buona lettura.



Sembrava un'angelo che parlava con la vode di Calliope; io ero spiazzato davanti a lei come quando Amore vide per la prima volta Psiche.
Glauce "Sai? Credo di aver visto il tuo esame di ammissione... Hai utilizzato un'evocazione Synchron vero?"
Io "Sì, Aracnide Sotterraneo è una delle carte chiave del mio deck. Ma ammetto di aver avuto anche una buona dose di fortuna" dissi ridendo in modo un po' imbarazzato Glauce rise anche lei. Fu da allora, da quella melodiosa risata, che io mi persi in lei è nella sua persona. Ero lì e mi sembrava il momento più bello del mondo finché non mi sentì tirare uno spintone, mi sbilanciai rischiando di cadere a terra.
"Ehi tu, stupido Slifer, stai lontano dalla mia Glauce!"
Glauce "Mone te l'ho detto mille volte non sono la tua fidanzata"
Mone de Ceppi, Obelisk blu, uno sbruffone senza pari, per immaginarvelo vi basta prendere un palestrato qualunque con i capelli come vanno di moda oggi: corti sui lati e lunghi sopra... Inutile dire che da quel momento mi iniziò a stare sui cosiddetti.
Mone "Ho promesso che ti conquisterò e lo farò e poi non ti posso vedere parlare con questa pulce"
Io "A chi hai dato della pulce, scimmione?"
Mi afferrò per il colletto della giacca.
Mone "Come scusa?!"
Io "Non sai cosa vuol dire "Scimmione"? Beh è una parola che si utilizza per parlare di una persona simile a una scimmia come te, se cerchi su un dizionario la dovresti trovare... Sempre che tu sappia usare un dizionario..."
In quel momento vidi sollevarsi la sua mano destra chiusa a pugno pronta per colpire la mia faccia ma non me ne fregava niente, avevo visto sorridere Glauce alle mie parole. Avevo gli occhi chiusi quando prima di qualsiasi dolore sentì una voce:
Sheppard "cosa sta succedendo qui?" Disse il professore venendo verso il luogo dove si stava svolgendo la nostra "piccola" disputa.
Mone "Assolutamente nulla professore" disse liberandomi dalla sua morsa poi, prima di andarsene scocciato, si avvicinò al mio orecchio e sussurrò "guai a te se ti becco ancora con Glauce" e se ne andò salutando la ragazza con un sorriso da divo.
Io "Beh almeno non ho perso nessun dente"
Glauce "Come ti è venuto in mente di provocare Mone? Dovresti sapere che i suoi modi non sono del tutto "amichevoli" con chi lo insulta"
Io "Beh io so fare solo due cose per bene: duellare e usare per bene le parole" Rise Io "Invece cosa mi racconti di te?"
Glauce "Di me? Boh non saprei dire... Mi sono appena iscritta all'accademia e ho passato gli esami con il massimo dei voti... poi... boh... Mi piace la musica melodica, il colore rosso, la poesia, l'inverno e duellare"
Io "sulla musica, l'inverno e il duellare non ho niente da dire ma la poesia... Come ti fa a piacere quella roba là? E poi se ti piace il rosso potresti uscire con me" dissi sfoggiando la giacca del mio dormitorio.
Glauce "Che scemo che sei!" Disse ridendo e tirandomi uno scappellotto.
Io "Allora se non vuoi uscire con me concedimi almeno un duello no?" Ci pensò su... Mi guardò un attimo e disse "Va bene accetto ma sappi che non durerai niente contro di me"
Io "Questo è tutto da vedere. Ci vediamo questa sera?"
Glauce "Va bene, facciamo nel bosco fuori dal dormitorio femminile così non avremo distrazioni... Ora vado che le mie amiche mi avranno data per dispersa. A sta sera Dante"
Io "A più tardi Glauce" Ero al settimo cielo: avevo appena incontrato la ragazza più bella di questo e di ogni altro mondo e le avevo parlato... Non mi sembrava vero. Ero lì sospeso nel mio sognare quando due mani si poggiano sulle mie spalle
Romeo "Allora dottor Alfivelli chi era la ragazza con cui stavi parlando?"
Io "La ragazza più bella di sempre" dissi in una mezza trance. 
Alessio "Adesso... Non mi sembrava così bella" Io "Stai scherzando?"
Romeo "Effettivamente non è nulla di che"
Io "Ma voi non capite un tubo! È la ragazza più bella che io abbia mai incontrato!"
Romeo "Sarà... Ma comunque cosa vi siete detti?"
Io "Ci incontriamo sta sera per un duello" dissi sorridente. 
Loro due si guardarono un attimo negli occhi poi caddero a terra.
Romeo "Ma te non hai niente in testa oltre ai duelli?" Esclamò mentre si rialzava.
Alessio "Almeno dopo il duello avrai intenzione di provare qualcosa no?"
Io "Sinceramente pesavo di no..."
Alessio "Madonna che pirla!" E ometto il resto del discorso perché tanto si giocò tutto intorno a queste battute ma mentre noi discutevamo energicamente, come seppi solo in seguito, da quel momento, il professor Sheppard iniziò a tenerci d'occhio incuriosito dai nostri modi di fare. La festa finì intorno alla tre e qualcosa; tutti stavano uscendo mentre Romeo, Alessio, Silvio ed io aspettavamo che quella folla si smaltisse poi, per caso, vidi Mone che, a causa del suo guardarmi minaccioso, andò a sbattere contro Sartorius.
Mone "Ehi guarda dove metti i piedi bamboccio!" Sartorius non disse niente si limitò a guardare il ragazzo negli occhi che quasi impaurito se ne andò senza aggiungere altro. Nello scontro al ragazzo erano cadute delle carte e io e gli altri decidemmo di aiutarlo a raccoglierle.
Sartorius "Ma..."
Io "Tranquillo ti vogliamo dare semplicemente una mano" e terminai la risposta a quella domanda muta con un sorriso.
Io "Quello è Mone, un deficiente come pochi, ci stavo trovando da dire prima; comunque io mi chiamo Dante e loro sono Romeo, Alessio E Silvio"
Sartorius "È un piacere conoscervi e grazie dell'aiuto, il mio nome è Sartorius"
Alessio "Ma che carte sono queste? Non sono da duel monster"
Sartorius "Sono tarocchi, sono carte che si utilizzano per prevedere il futuro e per la divinazione"
Io "Tarocchi?" E presi in mano una carta: il fante di spade. Quando guardai la carta rimasi scioccato
Romeo "Dante ma quella carta..."
Silvio "Ragazzi guardate anche questa"
Alessio "Non ci posso credere" Il fante di spada che avevo trovato io e il fante di bastoni che aveva in mano Silvio avevano il volto uguale rispettivamente al mio e a quello di Romeo. 
Io "Aspettate un attimo" mi misi a cercare in mezzo a quelle carte nervosamente e trovai gli altri due fanti: quello di pentacoli e quello di coppe. I loro volti erano quelli di Alessio e di Sivlio.
"Cosa vuol dire tutto ciò?" Chiese Silvio rivolgendosi a Sartorius il quale rispose pacatamente "Quelle carte sono vostre"
Romeo "Cosa vuoi dire?"
Sartorius "Vedete i tarocchi indicano la strada che abbiamo intrapreso oltre alla strada che dovremo percorrere. Ognuno di voi ha determinate inclinazioni che si rispecchiano in quelle carte che vi rappresentano. Quelle carte vi guideranno e cresceranno con voi. Si che le mie sembrano parole campate per aria ma dovete fidarvi ora scusatemi ma devo scappare" e ci lasciò lì, di gesso, con le quattro carte in mano.
Romeo "Secondo me quello lì è un pazzo"
Io "Ma dai perché devi dire certe cose?"
Romeo "Ma l'hai sentito? Quante stronzate ha sparato?"
Silvio "Vabbè è anche vero che queste carte ci somigliano molto"
Romeo "Credete a quello che volete voi va'"
Alessio "Romeo sei il solito scettico ahahah" Silvio "Ragazzi io vi saluto la strada per arrivare al mio dormitorio è questa"
Alessio "Va bene Silvio ci vediamo..." E, come se in quel momento al mio compare fosse venuto in mente qualcosa, si avvicinò al ragazzo bisbigliandoli all'orecchio parole che io e Romeo non riuscimmo a sentire. Silvio di risposta fece un cenno "Allora ci si vede ragazzi" aggiunse recandosi verso il dormitorio.
La notte avanzò finché il tutto non cadde nella sua morsa di silenzio e di stelle; io ero in camera a camminare su e giù nell'attesa che arrivasse l'ora X
Romeo "Dai tocca che andiamo se no arriverai tardi"
Io "Ma non mi sento pronto! L'uniforme mi sta bene? Come sono i capelli? Dov'è il mio deck?"
Alessio "Madonna mia amico calmati, tutto è dove deve essere. Ora andiamo e ritrova la tua sicurezza" Respirai a fondo prima di uscire dalla porta accompagnato dai miei amici e dalla mia ritrovata tenacia. Eccomi proiettato in una notte che ancora oggi ricordo: ricordo che per arrivare nello spiazzo dove avevamo deciso di combattere, dovetti crearmi un varco tra le piante del sottobosco mentre gli alberi mi nascondevano foglie nei capelli; non il verso di un animale, non il passo di un uomo si udiva in quella solitudine dipinta dall'oscurità, solo la luna, col suo candido riverbero, si affacciava dai rami. La luna è sempre stata la mia più fedele compagna, è sempre stata presente in ogni fase della mia vita, dalla mia nascita ad oggi.
Ero arrivato al luogo dove avrebbe avuto luogo il duello e mi stavo togliendo i rimasugli delle piante dalla giacca quando sentì un fruscio, pensai fosse Glauce ma invece vidi comparire del bosco Silvio mezzo coperto di foglie.
Io "Silvio te cosa ci fai qui?!"
Silvio "È Alessio che mi ha detto di venire qui" 
Alessio "Dai è un bellissimo modo di fare amicizia, non credi?"
Silvio "Quindi dov'è la tua bella?"
Io "Ma porca puttana" pensai, non perché lì ci fosse Silvio ma perché volevo che Glauce arrivasse il prima possibile, la volevo rivedere, avevo bisogno di vederla! Ed eccola lì, avanzare preceduta da due sue amiche, illuminata da quella luce di luna era ancora più bella di come me la ricordavo.
Io "Vedo che ti sei portata la scorta ahahahah avevi paura?"
Glauce "Ahahahah loro sono Agnese e Serena le mie due migliori amiche; ma anche te ti sei portato i rinforzi"
Io "Loro sono Romeo, Alessio e Silvio. Allora sei pronta a combattere?"
Glauce "Mai stata più pronta" disse sorridendo
"Duelliamo!" Gridammo all'unisono

Duello
Io 4000 LP VS Glauce 4000 LP

Io "La precedenza alle signore, quindi fai pure la tua mossa"
Glauce "In realtà preferirei che fossi te ad iniziare"

Romeo "È molto furba"
Alessio "Ma Dante non sarà da meno"

Turno 1
Io "Come preferisci allora pesco! Attivo la carta magia "Richiamo Diapason" grazie alla quale posso aggiungere alla mia mano "Diapason Specchio", dopodiché posiziono un mostro coperto in posizione di difesa e termino il turno"

Silvio "Ha già finito?"
Romeo "Se conosco abbastanza bene Dante vuole prima valutare l'avversario per poi giocare di risposta: per questo non si sbilancia troppo al suo primo turno"

Turno 2
Glauce "Spero tu sia pronto al peggio; pesco! Dato che non controllo carte magia o trappola posso evocare tramite evocazione speciale "Barbar, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1700) e per lo stesso motivo posso evocare "Draghig, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1100), "Libic, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1300) e "Alich, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1200)"

Alessio "HA EVOCATO QUATTRO MOSTRI IN UN SOLO TURNO!?"
Romeo "Non posso crederci..."

Glauce "Poi procedo sovrapponendo Alich e Draghig di livello tre in questo modo posso evocare tramite evocazione XYZ "Dante, Viaggiatore dell'abisso bruciante" (ATK 1000)"

Romeo "Alessio hai visto?"
Alessio "Sì: anche lei usa le evocazioni XYZ"

Io "Wow devo proprio piacerti se usi una carta col mio nome"
Glauce "Ahahahah sei sbruffone quasi quanto Mone"
Io "Non accostarmi a quello scimmione" dissi seccato
Glauce "Ahahahah ma non ti fa strano condividere il nome col più grande poeta italiano?"
Io "In che senso?"
Glauce "Come "in che senso"? Non dirmi che non conosci Dante Alighieri!?"
Io "Ah ma certo! Lo conosco solo per sentito dire però..."
Glauce "Non voglio crederci... Vabbè comunque torniamo al duello. Attivo l'effetto di Dante: mandando al cimitero le prime tre carte del mio deck guadagna 500 punti per ogni carta scartata (ATK 2500). Molto bene Dante attacca la tua carta coperta (Diapason Specchio distrutto) poi Barbar e Calcab ti attaccano direttamente!"
Io 1000 LP
Glauce "Sarebbe meglio che tu studiassi un po' di letteratura prima di affrontarmi"
Io "La letteratura non centra nulla con i duelli"
Glauce "La letteratura centra con tutto. Termino il mio turno" quelle due frase le pronunciò con una serietà inaudita.

Silvio "Cacchio Dante è messo proprio male"
Romeo "Non disperiamo; l'ho visto uscire da situazioni ben peggiori"

Turno 3
Io "Bene pesco! Dato che il tuo Dante è stato evocato dall'extra deck e io non controllo mostri evocati in questo modo posso rievocare specialmente il mio "Diapason Specchio" (ATK 0). Poi attivo la carta magia "Nucleo oscuro" mediante la quale scartando una carta posso rimuovere dal gioco il tuo Dante"
Glauce "Maledetto..."
Io "Poi evoco tramite evocazione normale "Arcidemone Folle" (ATK 1800) e sintonizzo i miei due mostri per evocare "Samsara, Drago della rinascita" (DEF 2600). Concludo qui il mio turno"

Turno 4 
Glauce "Sembrerebbe che tu sia riuscito a ribaltare il duello ma non hai ancora visto nulla; pesco! Attivo la carta magia rituale "Bene e male nell'abisso bruciante" così facendo sacrifico i miei due mostri e evoco il mostro rituale "Malacoda, Infernosignore dell'abisso bruciante" (ATK 2700)!"

Silvio "E quello che diavolo è?!"
Romeo ""Diavolo" è proprio la parola giusta"

Glauce "In più dato che Barbar è stato mandato al cimitero rimuovo dal gioco tre mostri "Abisso bruciante" e ti infliggo 300 punti di danno per ognuno di essi!"

Io 100 LP

Alessio "Adesso sì che siamo nella merda"

CONTINUA... 

   
 
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