Serie TV > Violetta
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Autore: Shary_Leonetta    03/04/2016    2 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Pov Violetta Arriviamo al bar e subito Fran trova le chiavi proprio dove sua cugina le aveva detto. Entriamo e vedo che non è molto grande, ma è semplice. Ci sono vari tavoli e il bancone, c’è un mini sgabuzzino e un bagno. “vieni ti faccio vedere dove teniamo la dispensa” mi dice Francesca facendo gesto di seguirla. Entriamo nello sgabuzzino e c’è un po' di tutto. “ecco vedi, se manca qualcosa al banco basta che tu venga qua e trovi tutto l’occorrente. Se poi finisce qualcosa, è da segnare e quando si chiude si va subito a prenderla perché ovviamente servirà il giorno dopo. E se hai qualche domanda da fare, io sono qui” .. “d’accordo. Quelli sono nostri?” chiedo indicando due grembiuli appesi. “sì, bravissima. Io odio indossarli, ma dobbiamo. Ah e se puoi, legati i capelli” .. “sì certo” e mi faccio uno chignon. “bene, ora vieni che ti faccio vedere tutto dietro al bancone” e infatti Francesca mi fa vedere proprio tutto. “e lì c’è il bagno. Pronta?” mi chiede sorridente “sì, pronta” lei si dirige alla porta d’entrata e gira il cartellino con scritto “aperto” dalla parte esterna, in modo che gli altri lo vedano. Dopo una mezz’oretta, che abbiamo sistemato bene tutto, entra un signore. “buongiorno” diciamo insieme io e l’italiana. “salve ragazze! Ma siete nuove?” ci chiede questo signore, sembra avere sulla sessantina d’anni. “io sono la cugina della proprietaria e lei è una mia amica. Mia cugina per due giorni ha bisogno di stare accanto alla madre e così terremo aperto noi” spiega Fran e la vedo molto sicura di sé, devo dire che ci sa fare; ma da come ho capito, ha già aiutato più volte la cugina. “ah capisco. Io mi chiamo Ronald” si presenta l’uomo. “io sono Francesca e lei è Violetta” il signore si gira verso di me “ma dai? Ti chiami come la mia bisnonna! Pensa te che coincidenza” io sorrido, cercando di essere il più gentile possibile. “ah sì? In effetti non è un nome molto diffuso” .. “già, è quello che stavo pensando” risponde Ronald. “allora, cosa possiamo darle?” chiede Fran “un caffè grazie”. Mentre lei prepara il caffè, entra una donna sulla quarantina. “Vilu fai tu?” mi sussurra la mia amica ed io annuisco. Sono un po' agitata, ma posso farcela. “buongiorno” la saluto io cordialmente “ciao. Mi fai una spremuta per cortesia? E prendo anche un toast” .. “certamente! Se si vuole accomodare, le porto io il tutto appena pronto” rispondo io sorridendo e prendendo due arance. “grazie mille” risponde la donna andando a sedersi. “arrivederci signorine, è stato un piacere” ci saluta Ronald alzandosi “arrivederci Ronald” ricambiamo noi. “Fran, il pane per il toast?” .. “ah è qua sotto” mi fa vedere dov’è ed io ne prendo due fette. Quando ho preparato tutto, prendo un vassoio e porto le cose alla donna che si è seduta sotto la finestra. “ecco qua. Aposto così?” chiedo gentilmente “sì, grazie”. Quando torno dietro al bancone con la mia amica, vediamo entrare i nostri amici. “ehilààà! Salve cameriere” esclama Maxi e tutti gli altri ci salutano, noi contraccambiamo. Leon si sporge un poco “come siamo belle” mi dice “grazie” rispondo io sorridendo. “non mi dai neanche un bacio?” mi chiede lui facendo lo sguardo triste “Leon sto lavorando. Non posso ora” gli rispondo io, ridendo “fratellino noi stiamo lavorando sai?” si intromette Francesca sarcastica. “gne gne gne” continua Leon ed io mi metto a ridere. “dai cosa volete?” continua l’italiana “oh ma una cameriera non dovrebbe essere cordiale? Altrimenti addio clienti” dice Diego “eh Fran, Fran, Fran.. non ci sai proprio fare” concorda Leon “ragazzi se non la smettete vi sbatto fuori, sono io la proprietaria oggi, ricordate?” .. “dai ragazzi smettetela un po', saranno anche nervose e voi le punzecchiate! Che cavalieri siete?” esclama Camilla dando una pacca sulla schiena al mio migliore amico. “dai andiamo a sederci da qualche parte” dice Natalia spintonando Maxi. “vai tu? Io faccio il conto a quella donna di prima, che sta arrivando” mi chiede la mia amica ed io annuisco. Vado verso i ragazzi “allora? Deciso?” ognuno mi dice quello che vuole ed io prendo nota. “amore adesso me lo dai un bacio?” chiede Leon mettendo un braccio attorno alle mie gambe “dai smettila. Quando ho finito te ne do quanti ne vuoi” sbuffo io scherzando e lui mi fa gesto di stare attenta a quello che faccio. Preparo quello che i ragazzi hanno chiesto e Fran mi da una mano a portare tutto. “certo che sei proprio sexy così” esclama Diego alla sua ragazza che subito sbuffa “Diego!” .. “che c’è? È la verità” risponde lui alzando le spalle “te non hai proprio idea cosa significa la parola lavorare” continua lei posando il resto delle bibite. Fatto sta che i ragazzi dopo un’oretta finiscono e tornano da noi, che li facciamo pagare. Ad un tratto entra un ragazzo che mi sembra di aver già visto e si avvicina. “ciao” ci saluta passandosi una mano tra i capelli, imbarazzato. “ciao..” dico io socchiudendo gli occhi, pensando a dove l’avevo già visto. “sono Alex.. ti ricordi? L’armadietto..” ora ricordo! “ah ecco! Tutto bene?” chiedo cordialmente e intanto vedo Leon che fa finta di parlare con gli altri ma sta guardando me. “sì, grazie. Ma tu lavori qui?” mi chiede lui indicando il bar in generale. “no.. solo oggi e domani, perché la cugina di Francesca non può e allora le diamo una mano noi” spiego io. “ah ecco.. e come ti trovi?” io alzo le spalle “bene per ora. Vuoi qualcosa?” .. “sì grazie. Una limonata” io annuisco e prendo la bottiglia dal frigo, versandone un po' in un bicchiere. “tieni” dico passandogli il bicchiere e lui mi ringrazia. “come va allo Studio?” mi chiede dopo un sorso “tutto bene. E tu?” .. “sì anche io, tutto ok”. Dopo qualche parola con i miei amici, Alex mi chiede il conto ed io lo faccio pagare lasciandogli lo scontrino. “grazie mille. Ci vediamo” mi saluta facendomi l’occhiolino “sì, buona giornata” lo ricambio io. “noi andiamo, ciao ragazze” gli altri ci salutano e se ne vanno. “ma quello che era qua è quello dello Studio? Quello che ti ha aiutata ad aprire l’armadietto?” chiede Fran pulendo il bancone “sì è lui” dico io mettendo aposto i vassoi. “mah che tipo strano” risponde Francesca con un’espressione particolare. “in che senso?” .. “boh non so.. però è strano” faccio un’alzata di spalle e lascio perdere. La giornata passa e devo dire che mi sono parecchio divertita e non sono nemmeno stanca. “ci vediamo domani allo Studio?” esclama la mia amica chiudendo il bar “certo. Ciao” ci salutiamo con un bacio e prendiamo due strade diverse. Quando giro l’angolo mi trovo Leon appoggiato al muro ed io mi prendo un colpo. “ohddio! Che spavento” dico posandomi una mano al cuore. “perché? A cosa stavi pensando?” mi chiede lui scontroso “a niente.. stavo semplicemente andando a casa” rispondo io socchiudendo gli occhi per via del sole “ah ecco.. non stavi pensando a qualcos’altro, o meglio, a qualcun altro?!” dice lui più come un’affermazione che come una domanda. “Leon dove vuoi arrivare?” esclamo incrociando le braccia al petto. “lo sai bene” risponde lui mettendosi nella mia stessa posizione. “no, non lo so. Sai com’è, ho la coscienza pulita e quindi non so cosa vuoi dire” .. “ah no? Che voleva quello là da te? E come faceva a sapere che c’eri tu oggi? Perché lui lì non c’ha mai messo piede.. e casualmente oggi è venuto” Leon è arrabbiato e molto scontroso. “e io che ne so? Non sto a guardare tutta la gente che ho attorno. Appena finite le lezioni, io e tua sorella siamo venute qui e abbiamo cominciato a lavorare. Cosa ne posso sapere io?” dico io iniziando ad arrabbiarmi. “quello non si deve avvicinare a te!” continua lui gesticolando “e allora vaglielo a dire!” rispondo io alzando le braccia al cielo e ricominciando a camminare. “Violetta non mi piace quello lì” dice lui inseguendomi “Leon primo non lo conosci e secondo ci siamo scambiati solo due parole” rispondo io, proseguendo per la mia strada. “se ti fa qualcosa, io..” ma lo interrompo fermandomi e girandomi di scatto “e cosa mai dovrebbe farmi? A me sembra un semplice ragazzo, come tutti gli altri! Solo perché mi ha aiutata con l’armadietto o è venuto a prendere una limonata, non vuol dire che è uno stalker!” dico io urlando un poco e lui sbuffa dal naso. “posso andare a casa adesso, a farmi una doccia?” continuo io fredda e nervosa. “sì.. ciao..” mi lascia un bacio sulla guancia, ma io non ricambio.. ricomincio a camminare, sentendo i suoi occhi su di me. Non capisco perché abbia reagito così, Alex non ha fatto niente di male. Arrivo a casa e sbatto la porta “Vilu tutto bene?” vedo mia zia arrivare dalla cucina “sì, sto bene” rispondo io correndo in camera mia. Faccio una doccia e indosso un jeans bianco con sopra una felpa leggera. Sento bussare alla porta “avanti” dico e ad entrare è mia zia. “ehi tesoro” dice chiudendosi la porta alle spalle. Io mi siedo sul letto e lei fa lo stesso. “posso sapere che è successo?” io le racconto tutto, gesticolando. “beh magari sei il suo primo amore e ti vede come una cosa preziosa, da proteggere. Sei importante per lui e quindi fa molta attenzione a te e a quelli che ti circondano” mi spiega Angie prendendomi una mano. “sì vabbè ma così è troppo. Un conto è che Alex mi si sia avvicinato e abbia fatto qualcosa che non doveva.. ma non ha fatto proprio un bel niente!” rispondo io sgranando gli occhi. “lo so.. perché non ci parli e non gli spieghi bene quello che pensi? Come hai fatto con me” io scrollo la testa “lasciamo stare..” mia zia si alza e mi lascia un bacio tra i capelli “ah com’è andata al bar?” io sorrido “molto bene! Sono stata brava e me la sono cavata” .. “ah lo sapevo! Brava la mia nipotina. Ti lascio, vado a continuare una cosa in cucina” io la saluto con la mano e poi esce. Continuo a pensare.. non voglio litigare con lui.. mi fa male. Ad un tratto sento squillare il pc, il suono di quando mi arriva un’email. Lo prendo e ci guardo: una foto. La persona è anonima. La apro e vedo Leon che si bacia con Giusy. C’è pure la data sulla foto ed è quella di 3 giorni fa, all’una e passa di notte. Rimango a bocca aperta e continuo a guardare la foto.. non posso crederci! Cioè non può essere vero.. no, questa è troppo. Allora la persona che mi ha fatto ricevere quella lettera, non aveva torto. È quasi ora di cena, ma non mi interessa. Visto che ho la casella delle email anche sul telefono, lo prendo e vado di sotto. “papà, zia.. io esco un attimo” dico andando verso la porta. “ma come? Sei tornata mezz’ora fa” esclama papà uscendo dal suo ufficio e poi arriva anche mia zia. “dove vai di nuovo?” mi chiedono insieme. “ho dimenticato da dire una cosa importante a Francesca” rispondo io agitata. “e non puoi telefonarla e dirglielo?” mi chiede mio padre ed io guardo mia zia, che subito capisce qual è la cosa importante che devo fare. “non fare tardi ok? Tra un’ora a casa, che si mangia” io annuisco “sì, promesso” guardo anche papà che non dice niente, quindi esco di casa e comincio ad aumentare la velocità dei miei passi. Arrivo a casa di Leon e suono il campanello, ad aprirmi è Francesca. “Vilu..” comincia sorridente, ma poi vede la mia faccia e cambia espressione “che faccia.. stai bene?” .. “tuo fratello è in casa?” chiedo cambiando subito discorso. Lei si sposta per farmi entrare “è in camera sua.. ma..” io non la ascolto e mi dirigo subito in camera sua. Apro la porta senza nemmeno bussare e lo trovo mezzo sdraiato sul letto, con il telefono in mano. “sei impazzita? Cos’hai?” mi chiede sedendosi “cos’ho? Non hai niente da dirmi?” esclamo io con le mani ai fianchi “no.. direi di no..” risponde lui alzandosi dal letto. “ah no? E allora perché non mi spieghi questa” tiro fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni, apro l’email con la foto e gliela faccio vedere. “allora?” domando io dopo qualche secondo. “Violetta sta foto è piuttosto vecchia” dice lui alzando le spalle “peccato che la data è di 3 giorni fa” rispondo io arrabbiatissima. “che ne so.. sarà stata modificata” io faccio una finta risata “certo che sei proprio.. un bugiardo!” .. “ma non è vero! Perché sarei un bugiardo? Io ti sto dicendo la verità” esclama lui tranquillamente. “evidentemente non è così.. altrimenti saresti più nervoso! E invece sei tranquillo e beato.. pff.. lasciamo stare” mi giro per uscire dalla camera, ma lui mi prende un braccio “no aspetta.. guarda che è vero. Non ti sto mentendo” .. “potevi evitare quella stupida scenata di gelosia su Alex.. quando invece sei il primo a fare certe cose” dico io togliendo il braccio dalla sua presa “ma..” sta per dire qualcosa, ma io lo fermo scrollando la testa “niente ma, Leon.. lasciami stare” si avvicina un poco ma io mi allontano e faccio “no” con la testa. Scendo al piano di sotto e subito Francesca esce dalla cucina “Vilu..” ma io non mi giro nemmeno a guardarla, esco direttamente tornando a casa mia. Lungo il tragitto mi scende una lacrima, ma immediatamente ma l’asciugo con la manica. Cancello l’email dal telefono e poi busso alla porta di casa mia.. mi sono scordata di prendere le chiavi! “chi è?” io non rispondo, non riesco a parlare. Ad aprirmi è Angie che subito mi vede strana “tesoro..” io entro e senza dire niente vado su in camera. Lancio il telefono sulla scrivania e mi butto sul letto.. non so nemmeno come reagire. Sono triste, arrabbiata e confusa. Mi scende un’altra lacrima ma subito la elimino, come poco fa. Qualcuno bussa e vedo spuntare la faccia di mia zia “posso?” mi chiede ed io faccio “sì” con la testa. Lei entra e chiude la porta e si siede di fronte a me. “che c’è nipotina? Sei andata da lui?” io di nuovo annuisco, senza dire una parola. “vuoi parlarne?” mi chiede, ma io di nuovo sto zitta.. quando sento le sue braccia avvolgermi e così io la stringo a me e comincio a piangere. “ssh amore.. è tutto ok” mia zia mi accarezza i capelli e mi lascia alcuni bacetti. Quando, molto lentamente, ci stacchiamo, Angie mi porge un fazzoletto che prende da sopra la mia scrivania. Mi asciugo le lacrime e comincio a parlare, spiegandole tutto. “mi dispiace tesoro mio.. ma magari è una trappola di qualcuno” mi dice lei facendomi una carezza sulla guancia “non lo so.. non so a cosa pensare” rispondo io alzando le spalle. “ora non devi fare niente.. domani passa la giornata come viene e fa quello che ti senti” mi consiglia Angie, tenendomi le mani. “io non voglio parlarci” dico io, riferendomi a Leon. “e allora non farlo.. stai con le tue amiche e cerca di distrarti.. poi il tempo aggiusterà tutto” io annuisco “e con la canzone? Come faremo? Io e Leon avevamo deciso di farla insieme” .. “oh per quella c’è tempo! Non preoccuparti.. vedrai che pian piano farete anche quella” mi spiega lei, mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “vuoi che ti porto qualcosa da mangiare?” io annuisco “sì grazie.. preferisco stare qua” .. “d’accordo. A tuo padre dico che sei stanca, ok?” mi dice alzandosi dal letto “sì.. grazie zia” lei mi abbraccia ancora una volta “ma figurati” e infine esce dalla mia stanza sorridendomi. Spesso mi chiedo come farei senza di lei?! Mi arriva un messaggio da Francesca “Vilu! Ma cos’è successo?” .. “scusa Fran, non me la sento di parlarne. Ci vediamo domani” dopo la mia risposta mi arriva una chiamata da Leon, ma io non rispondo.. me ne arriva un’altra subito dopo, ma niente.. e dopo la terza decido di spegnere il telefono. Mia zia mi porta un vassoio con la cena e una volta finito, lo poso sulla scrivania. Senza nemmeno accorgermene, mi addormento. Pov Leon Vorrei sapere chi è quell’idiota che ha mandato quella foto a Violetta. Che sia stata proprio Giusy? Non so a cosa pensare.. sono nel letto e continuo a chiamare la mia ragazza, ma dopo 3 volte il telefono mi risulta spento. Non può avermi lasciato.. io non posso stare senza lei! Qualcuno bussa alla porta ed entra mia sorella con un vassoio “ehi.. ti ho portato da mangiare” mi dice sedendosi sul mio letto e porgendomi il vassoio “grazie.. scusa se non ho mangiato giù con te” le rispondo io tristemente. “l’hai sentita?” mi chiede riferendosi a Violetta, io faccio “no” con la testa. “io le ho mandato un messaggio chiedendole cos’è successo, ma lei mi ha detto che non ne vuole parlare e che ci saremmo viste domani. Quando è scesa da camera tua, non mi ha neanche salutata.. è andata via direttamente” io rimango zitto, alzando semplicemente le spalle. “Leon.. posso sapere cos’è successo?” mi chiede prendendomi una mano e così glielo spiego. “giuro che se è stata Giusy, sta volta l’ammazzo sul serio! E comunque.. vedrai che le passa.. Violetta è una bravissima persona.. è sempre disponibile e buona con tutti.. vedrai che chiarirete” .. “e se l’avessi persa per sempre? Io non posso stare senza lei accanto” le dico bevendo dell’acqua. “ma figurati! Non l’hai persa.. lo sai meglio di me” mi risponde mia sorella sorridendomi. “e con la canzone? Come faremo? Io e lei avevamo deciso di comporla insieme. Tu sei una ragazza.. come devo comportarmi?” le chiedo alzandomi meglio con la schiena. “beh per quanto riguarda la canzone, non preoccuparti. Angie ci ha dato il compito solo oggi, quindi c’è tempo.. e per il resto.. io ti direi di lasciarla stare, di lasciarle i suoi spazi.. vedrai che con il tempo le cose miglioreranno. Devi solo avere pazienza” io le sorrido “grazie.. tu le starai accanto vero? La proteggerai al posto mio vero?” le dico agitandomi “ma certo.. ma Leon, lei è ancora tua. Avete appena discusso, mica vi siete lasciati.. almeno, non definitivamente. Quindi teoricamente state ancora insieme.. è tipo come prendere una pausa.. ma non devi preoccuparti.. anche perché la vedrai tutti i giorni” mi spiega Francesca gentilmente.. come farei senza lei? È troppo adorabile! “ti chiedo ancora un favore.. parlale.. spiegale come stanno le cose” le dico, supplicandola. “io posso tentare.. ma poi sta a lei.. non posso insistere, altrimenti magari se la prende anche con me” mi risponde lei, giustamente. “hai ragione.. grazie sorellina, ti voglio bene” lei si alza e mi abbraccia “te ne voglio tanto anche io fratellino” mi lascia un bacio sulla guancia ed esce, lasciandomi solo. Mangio qualcosa e poi sposto il vassoio a terra, non avendo voglia di alzarmi. Provo ancora una volta a chiamarla, ma niente.. Francesca ha ragione, devo lasciarle i suoi spazi.. anche se è difficile e anche se è successa una cosa totalmente non vera.
   
 
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