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Autore: Justice Gundam    05/04/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 19 - Una lotta impari 
 
 
Rumori di battaglia provenivano da una delle sale più interne del complesso in cui Drew, Roserade e i loro compagni si erano introdotti, riecheggiando in maniera sinistra tra i corridoi... mentre nella stanza, infuriava una spettacolare quanto furiosa battaglia: Amaria, Heather e Shelly si erano imbattute in un gruppo di Pokemon dall'aspetto innaturale ed inquietante - degli Unown, strane creature nere a forma di lettere (anche se alcuni di loro ricordavano piuttosto dei punti esclamativi o dei punti di domanda) con un solo occhio inespressivo posto al centro del corpo. L'esperta di Pokemon d'Acqua e le due bambine si erano imbattute in quel gruppo di strani esseri mentre esploravano quell'incredibile complesso sotterraneo... e gli Unown non avevano perso tempo ad attaccarli, per un motivo che soltanto loro sapevano.
 
Sfortunatamente per gli Unown, non si trovavano davanti ad un terzetto di sprovvedute. 
 
Il Milotic di Amaria, il Volbeat di Shelly e il Bagon di Heather si erano schierati davanti alle loro allenatrici, creando davanti ad esse un muro che rendeva impossibile agli Unown prendere la mira contro di esse... e ora, tutti assieme, stavano cercando di respingere l'assalto di quelle strane creature!
 
"Ugh... accidenti, ma cosa vogliono da noi queste cose?" esclamò stizzita Heather, quando l'attacco Introforza di un Unown-K mancò di pochissimo il suo Bagon. "Bagon, rispondi con Ira di Drago!"
 
"Bagon!" esclamò il draghetto, per poi aprire le fauci e scagliare una fiammata blu contro il Pokemon alfabetico, centrandolo in pieno e mandandolo a terra in un vortice di scintille azzurre! Ma altri due Unown cercarono di prenderlo di sorpresa, apparendo all'improvviso dal lato destro di Bagon... che vide i loro occhi mostruosi illuminarsi di verde...
 
"Volbeat! Usa Entomoblocco!" esclamò la vocetta di Shelly. 
 
Il Pokemon Lucciola intervenne appena in tempo per fermare gli attacchi dei due Unown: un'aura rossastra illuminò per un attimo il corpo di Volbeat, che congiunse le mani e poi le puntò verso i suoi avversari, facendo espandere la sua aura sotto forma di un muro di energia scarlatta! Gli attacchi Introforza si schiantarono contro la parete lucente, e vennero dispersi senza fare nulla... e l'attacco Entomoblocco proseguì, perdendo solo un po' di velocità, fino ad investire i due Unown!
 
"Shelly! Volbeat!" esclamò Heather, voltandosi verso la sua migliore amica e il suo Pokemon. La bambina dai capelli violetti sorrise timidamente e fece il segno dell'okay.
 
"Vvvvvolbeat!" esclamò il Pokemon Lucciola con un cenno della testa.
 
"Ogni tanto, tocca a noi aiutare voi, no?" chiese retoricamente Shelly. "Forza, Heather, andiamo a dare una mano ad Amaria... ho l'impressione che stia per essere sopraffatta!"
 
In effetti, Milotic stava attirando su di sè il grosso dello sciame di Unown, che lanciavano contro di lui un'autentica pioggia di attacchi Introforza sotto forme di sfere di crepitante luce verde che il maestoso serpente marino non aveva altra scelta che assorbire. Ogni colpo faceva male, ma Milotic restava in piedi, ed Amaria non dava mostra di essere preoccupata... veniva da dire che sapeva che il suo Pokemon sarebbe stato in grado di resistere.
 
E infatti, pochi secondi dopo...
 
"Okay, Milotic, penso che adesso possa andare... usa Specchiovelo!" esclamò la ragazza dai capelli verdini. Il Pokemon Tenerezza emise il suo verso melodico e venne circondato da una luce argentata che per un attimo lo coprì completamente... prima di esplodere verso l'esterno in una potente onda d'urto che centrò in pieno tutti gli Unown più vicini, travolgendoli e sparpagliandoli come tante foglie secche al vento! I Pokemon alfabetici emisero un verso vibrante ed inquietante prima di schiantarsi a terra in disordine, e molti di loro rimasero storditi, con tanto di occhio trasformato in spirale!
 
"Milotic!" esclamò nuovamente il maestoso Pokemon, gettando agli Unown rimasti uno sguardo severo. Molte delle strane creature si tirarono indietro, avendo capito di non essere all'altezza di quell'avversario... e poco dopo, gli Unown decisero che fosse più saggio abbandonare il campo, e lasciar perdere gli intrusi. Saltellando e agitando spasmodicamente i loro corpi innaturali, i Pokemon Simbolo si dileguarono, infilandosi in alcuni corridoi stretti ed angusti dove avrebbero potuto facilmente seminare le ragazze. La stanza rimase abbandonata in brevissimo tempo, e Milotic annuì tra sè, soddisfatto del lavoro che aveva svolto. "Milotiiiic!"
 
Amaria si avvicinò al suo Pokemon e lo accarezzò su un fianco, per poi fargli un po' di coccole. "Bravissimo, Milotic! Sei stato fantastico! Scusa se ti ho fatto prendere tutti quei colpi, ma era il modo più rapido ed efficace di togliere di mezzo tutti quegli Unown in un attimo, e poi sapevo che tu saresti stato in grado di resistere senza problemi."
 
"Milo!" esclamò il Pokemon Tenerezza, scuotendo amichevolmente la testa come per dire che non era stato un problema per lui. Poi, ad un cenno di Amaria, usò la sua mossa Ripresa, venendo circondato da una luce dorata per qualche istante. Anche quei pochi segni che gli attacchi Introforza avevano lasciato sul corpo del serpente marino sparirono, e Miloric si sentì subito più carico che mai. "Mi milotic!"
 
"Beh... ho come l'impressione che Amaria e Milotic non avessero esattamente bisogno del nostro aiuto..." affermò Heather, vedendo che un grosso gocciolone di sudore stava scendendo dalla nuca di Shelly e di Volbeat! "Beh... comunque, l'importante è che siamo riusciti a sbarazzarci di tutti questi Unown, no? Amaria, tutto a posto?"
 
"Sì... tutto a posto, bambine." disse l'esperta di Pokemon d'Acqua, rivolgendo loro un sorriso che lei sperava essere convincente. Se non altro, dare una mano contro il Team Meteora e aiutare i suoi compagni della resistenza le dava l'impressione di avere un senso... il che però le faceva chiedere cosa sarebbe successo quando e se questa minaccia fosse stata sradicata. "Anche voi ve la siete cavata bene, vedo! Ho visto che avete sconfitto numerosi Unown!"
 
"Bagon..." affermò il Bagon di Heather, e guardò dietro di sè e verso una piccola montagna di Unown messi ko! 
Shelly sembrò fermarsi un attimo a pensare. "Sentite... mi ricordo male io, oppure gli Unown si trovano più facilmente nei luoghi in cui ci sono concentrazioni di energia particolarmente elevate? Per esempio, in presenza di Pokemon Leggendari, o comunque di luoghi o artefatti a loro collegati?" chiese la bambina dai capelli violetti, ricordando quello che aveva letto dai libri che tante volte le avevano fatto compagnia. "Questo... vuol dire che non molto lontano da qui c'è effettivamente qualcosa di molto importante, e magari è proprio quello che il Team Meteora stava cercando da queste parti."
 
Amaria ed Heather rimasero a pensare per qualche istante a quello che la piccola esperta di Pokemon Coleottero aveva detto. "Hmm... effettivamente, quello che dici è vero, Shelly..." affermò Heather, rivolgendo un'occhiata di ammirazione allasua migliore amica. "Quindi, questo significa che siamo sulla buona strada per capirci qualcosa di più, di tutto questo marasma... quella che mio padre stava cercando era la pista giusta."
 
"Beh... io... cerco solo di giungere a conclusioni che mi sembrano logiche, Heather..." affermò la bambina più grande. "Sinceramente... ehm... ho come l'impressione che... che... ecco... se continuiamo su questa strada... potremmo capire un po' di più di cosa vuole fare il... Team Meteora..."
 
"Vol volbeat..." disse il Volbeat di Shelly, drizzando le sue antenne per cogliere ogni minimo segnale si potesse sentire nei dintorni. Un movimento dietro una roccia attirò la sua attenzione, e il Pokemon Lucciola emise un verso di allarme e indicò il nascondiglio alla sua allenatrice. "Volbeat? Volbeat!"
 
"Huh? Che... che succede, Volbeat? C'è qualcosa che non va?" chiese Shelly.
 
"Mi sembra che ci siano dei Pokemon da quella parte..." disse Amaria, notando delle piccole figure che scivolavano timidamente dietro la roccia, forse sperando che chiunque fossero quelle persone, non fossero interessate a loro... "Non mi sembrano ostili, però, giusto per essere sicuri, è meglio dare una controllata..."
Sapendo che nel continente di Reborn, e soprattutto in un luogo oscuro ed inesplorato come quello, non si poteva mai essere sicuri di niente, Bagon e Volbeat si recarono rapidamente verso la roccia e la aggirarono per vedere chi si nascondesse dietro di essa... 
 
E Volbeat venne immediatamente accolto da uno schizzo di seta appiccicosa in piena faccia, che gli fece perdere quota e lo costrinse ad appoggiarsi a terra per non andare a sbattere contro qualcosa!
 
"Bagon?" esclamò il draghetto mettendosi in guardia. Volbeat si passò rapidamente le mani sulla faccia, cercando di spazzarsi la ragnatela dagli occhi, e Bagon guardò aggressivamente davanti a sè: i Pokemon che si erano nascosti dietro la roccia erano entrambi dei Pokemon Coleottero dall'aspetto di ragni, ma non si assomigliavano quasi per niente - uno era uno Spinarak, un Pokemon Coleottero/Veleno originario di Johto, che assomigliava ad un ragno verde lungo circa mezzo metro, con grandi occhi neri dalle pupille bianche, un paio di mandibole uncinate di colore rosso, e sei zampe (anzichè otto come nei ragni veri e propri) gialle con una striscia nera in mezzo, oltre che un piccolo corno sulla testa. Il suo addome era screziato di linee e punti neri che formavano una faccina imbronciata.
 
L'altro Pokemon era ancora più piccolo, giusto delle dimensioni del pugno di un uomo adulto. Era ricoperto da una folta pelliccetta giallo-dorata che crepitava di elettricità, e aveva soltanto quattro zampe visibili, ognuna terminante con un piccolo artiglio blu. Aveva quattro occhi, anche quelli di colore blu, due dei quali erano più grandi e avevano la pupilla nera. Un paio di piccole mandibole, fatte per ancorarsi più saldamente ad un eventuale creatura ospite, completavano la descrizione del minuscolo Pokemon Elettro, che Shelly riconobbe all'istante.
 
"Quello... è uno Spinarak! E quello è un Joltik, un Pokemon Coleottero/Elettro proveniente da Unima!" esclamò la bambina dai capelli violetti con entusiasmo. La passione per i Pokemon Coleottero era una delle cose che aveva in comune con il suo più famoso fratello maggiore... Mentre i due Pokemon ragno la guardavano sospettosi, Shelly si fermò a pochi metri da loro e si chinò, sedendosi sui talloni e tendendo una mano verso di loro. "Ciao! Che cosa ci fate da queste parti, piccolini? Non abbiate paura, io e le mie amiche non vogliamo farvi del male! Anzi, lo sapete che siete davvero carini?"
 
"Di tutte le ragazze che conosco, soltanto Shelly può pensare che uno Spinarak sia più carino di un Clefairy..." commentò tra sè Heather. Tuttavia, anche lei doveva ammettere che quelle creature non davano affatto l'impressione di essere ostili o pericolose. Solo comprensibilmente nervose... e del resto, nemmeno lei era troppo tranquilla in quel momento.
 
"Spinarak?" chiese il ragno verde con una voce che sembrava il cinguettio di un uccello. 
 
Joltik si fece avanti, tendendo con esitazione una zampetta artigliata verso Shelly. La bambina dai capelli violetti sporse un indice e lo usò per dare la mano a Joltik a modo suo... e dopo un attimo di esitazione, la zecca elettrica toccò il dito di Shelly con la sua zampa, per dirle che era disposto a fidarsi di lei.
 
"Jolt!" esclamò il Pokemon Coleottero/Elettro, per poi voltarsi verso il suo compagno e fargli un cenno con la testa. "Joltik jolt jolt!"
 
"Spin?" chiese il ragno più grande, inclinando la testa da un lato ed assumendo un'espressione confusa. "Spinarak..."
 
"Jolt joltik!" confermò con entusiasmo il ragnetto elettrico. Volbeat, che ora si era completamente rimosso la ragnatela dalla faccia, guardò in direzione di Spinarak con disapprovazione... facendo sì che il ragnetto verde si grattasse la testa con una zampa e si scusasse.
 
"Spinarak..." mormorò. L'espressione di Volbeat si addolcì, e il Pokemon Lucciola annuì mentre ascoltava la spiegazione del Pokemon ragno. "Spin spin spinarak, spin spinarak..."
 
"Vol volbeat." affermò Volbeat.
 
"Hmm... mi sembra di capire che Spinarak e Joltik si sono nascosti qui per sfuggire al Team Meteora che stava cercando di catturarli." disse Shelly, comprendendo quello che il suo Volbeat stava dicendo. La lucciola gigante annuì e continuò a riferire, facendo assumere a Shelly un'espressione preoccupata dalla quale traspariva anche un po' di rabbia... una cosa che Amaria ed Heather non erano abituate a vedere sul volto della piccola entomologa. "Capisco... avete ragione, non vorrei nemmeno io essere costretta a servire quella gente. Non vi biasimo certo per aver deciso di tagliare la corda. Anzi... che ne dite, vi andrebbe di unirvi alla mia squadra?"
 
"Jolt?" chiese Joltik, sorpresa da quella proposta un po' a bruciapelo.
 
"Spin, spinarak?" continuò Spinarak. Anche lui si era messo sulla difensiva, avendo imparato a non fidarsi di nessuno a prima vista. Fortunatamente, Volbeat pensò ad aiutare Shelly a convincerli, e cercò di convincere i due Pokemon ragno che la sua allenatrice non aveva cattive intenzioni nei loro confronti.
 
"Volbe, beat!" esclamò il Pokemon Lucciola. "Vol vol volbeat..."
 
"Bagon!" si intromise il Bagon di Heather. "Bagon gon!"
 
"Spinarak..." mormorò il Pokemon ragno più grande, cominciando a convincersi. Per fortuna, il Milotic di Amaria fece il passo decisivo, che convinse i due aracnidi a mettere da parte i loro sospetti.
 
"Miloooo... milotic..." affermò il magnifico serpente di mare, muovendo lentamente le due appendici simili a sciarpe che aveva ai lati della testa. Per qualche istante, il corpo del Pokemon Tenerezza continuò a risplendere di una tenue aura azzurrina, che sembrava quietare le preoccupazioni di Joltik e Spinarak... e dopo qualche istante, entrambi i Pokemon Coleottero si guardarono dritti negli occhi e si fecero un cenno di intesa.
 
"Joltik? Jolt!" cinguettò Joltik.
 
Il suo compagno schioccò le mandibole un paio di volte in segno di assenso. "Spinarak!" esclamò il ragnetto verde, per poi voltarsi verso la piccola Shelly e annuire a sua volta. "Spinarak!"
 
"Hanno detto di sì, piccola Shelly." disse Amaria con un sorriso rassicurante. "Hai due Pokeball che vadano bene per questo tipo di Pokemon?"
 
"Ma... ma certo che le ho! Io... cerco sempre di andare in giro con qualche Pokeball in più, giusto per... sì, insomma... comunque, vado!" rispose Shelly un po' nervosamente. Tirò fuori due Pokeball dalla sua borsa e le lanciò verso Spinarak e Joltik, che si lasciarono toccare ed assorbire. Non appena i due Pokemon sparirono all'interno delle sfere di contenimento, caddero sul pavimento e si agitarono per qualche istante, prima di fermarsi e segnalare che la cattura era avvenuta con successo! "Sì! Ce l'ho fatta! Che bello, ho sempre desiderato uno Spinarak e un Joltik! State tranquilli, miei piccoli amici, vi tratterò bene e farò in modo che voi non siate mai soli."        
 
La bambina dai capelli violetti abbracciò le Pokeball dei suoi nuovi Pokemon e le coccolò brevemente, mentre Heather tirava un piccolo sospiro, forse un po' stranita per i modi di fare della sua migliore amica. Poi però la bambina dai capelli fucsia sorrise e mise una mano sulla spalla di Shelly per congratularsi con lei dell'avvenuta cattura. 
 
"Bel colpo, Shelly... sono due Pokemon che abbiamo sottratto al Team Meteora!" disse la piccola domatrice di draghi, prendendo in braccio il suo Bagon. 
 
Il Milotic di Amaria fece a sua volta un cenno e sorrise gentilmente, guardando la sua allenatrice in segno di assenso. "Milooootic!" esclamò il Pokemon Tenerezza. Amaria fece a sua volta un sorriso, per poi sedersi su una roccia vicina e annuire, lo sguardo perso nei suoi pensieri.
 
"Già... immagino che un atto di gentilezza, alla fine, sia uno schiaffo in faccia all'inesorabile caos." affermò la ragazza dai capelli del colore del mare. Milotic la guardò con preoccupazione, temendo che si stesse deprimendo... e anche Heather, Shelly, Bagon e Volbeat sembrarono indecisi sul da farsi. Non avevano mai visto la loro compagna cambiare umore in maniera così repentina... "Immagino... che sia la natura stessa di questo mondo che tende ad erodere i valori che noi consideriamo giusti e positivi. Non è un mondo gentile, questo... ma immagino... che non sia il momento di stare tanto a pensare a queste cose, vero?"
 
"Amaria?" chiese Shelly. "A-Amaria, stai... stai bene?" Poi, temendo di aver detto qualcosa che non andava, la piccola allenatrice di Pokemon Coleottero si voltò dall'altra parte, gesticolando nervosamente. "Ecco... io... non volevo dire niente di strano, certo... ecco... è che mi era sembrato che... sì... che tu fossi un po' giù di corda, e volevo... volevo essere sicura che tu non fossi... spero che tu... non ti sia offesa..."
 
"Shelly, insomma!" esclamò Heather, mettendosi una mano sulla fronte. "Dì le cose come stanno, invece di balbettare ed esitare! Un po' più di grinta, che diamine!"
 
"Ah... er... s-scusa, Heather..." mormorò Shelly, facendo scendere un grosso gocciolone di sudore dalle teste di Volbeat, Heather, Amaria e Milotic...
 
Dopo un attimo di esitazione, Amaria fece un sorriso divertito... e poi si mise la mano davanti alla bocca per soffocare le risate che le stavano venendo spontanee! "Huhuhuhuu... heheheheee... scusate, bambine, mi sono lasciata un po' prendere la mano dallo sconforto! Sapete com'è, con tutto quello con cui abbiamo a che fare ogni giorno, e il mondo di Reborn che non lascia molto spazio per queste leggerezze... comunque adesso va tutto bene, avevo solo qualche paranoia per conto mio!" affermò.
 
Heather e Shelly, nonchè tutti i Pokemon presenti, restarono un po' stupiti della reazione di Amaria, che per un attimo sembrò loro persino un po' troppo spontanea... come se all'improvviso Amaria si fosse accorta di essersi lasciata prendere la mano e fosse tornata a recitare una parte che si era allenata a fare. Un attimo dopo, Amaria si alzò in piedi e si spazzò il vestito dalla polvere. "Comunque, è meglio andare! Drew, Hitomi e Cain potrebbero essere nei guai... non si sa mai cosa si possa trovare da queste parti!"
 
"Milotic..." mormorò il suo Milotic, storcendo il naso. Non era una recita alla quale il Pokemon Tenerezza credeva tanto facilmente...
 
 
oooooooooo
 
 
La battaglia di Roserade contro la Froslass di Blake non stava andando molto bene, malgrado il Pokemon floreale fosse riuscito ad iniziare bene e si stesse tenendo ben lontano dai pericolosi attacchi della Pokemon glaciale, alla fine Blake era troppo più esperto di Drew come combattente. Dopo che la sua arroganza gli aveva fatto abbassare la guardia, permettendo così a Drew e Roserade di mandare a segno alcuni attacchi, Blake si era concentrato di più, e adesso Froslass stava per avere la meglio su Roserade.
 
"Bene, bene... vediamo se fai ancora lo sbruffone dopo aver visto questo!" disse Blake con una risatina sprezzante. "Vai, Froslass... usa il tuo attacco Grandine!"
 
"Frooooooslass!" esclamò il Pokemon Suolgelato, aprendo le braccia ed evocando una pioggia di grandine che cominciò a scendere dal soffitto un istante dopo, martellando Roserade e costringendolo a coprirsi con le braccia per sfuggire alla raffica di attacchi. Drew strinse i denti, capendo che la situazione si stava facendo difficile... e Blake non perse tempo a dimostrargli quanto fosse corretta la sua sensazione.
 
"Froslass, finiscilo con un attacco Bora." disse Blake, mostrando una tale indifferenza allo scontro da voltare le spalle a Drew e muovere una mano come per dire ciao. La Pokemon delle nevi aprì nuovamente le braccia, e scatenò una violenta bufera di neve, cristalli di ghiaccio e vento gelido, che investì Roserade come un fiume in piena, intrappolandolo in un blocco di ghiaccio! Drew si coprì il volto con le braccia per resistere al freddo intenso che lo investì un attimo dopo, e cercò di vedere cosa stesse accadendo... ma solo quando la tempesta di ghiaccio si interruppe, riuscì a vedere che il suo Roserade era stato congelato, intrappolato in un grosso blocco di ghiaccio e con un'espressione di disappunto e paura sul volto!
 
"No! Roserade!" esclamò Drew, con un'espressione ansiosa e spaventata.
 
Blake gettò indietro la testa e rise sguaiatamente. "Hahahahahaaa! Oh, ma guardatelo, che cuoricino tenero! E' in pensiero per quel Pokemon inutile ed incapace!" sghignazzò. "Povero idiota... come fai a provare affetto per un'animale senza cervello? Per uno strumento che si usa per ottenere ciò che si vuole?"
 
Drew vide, per un attimo, il volto di Froslass assumere un'espressione contrita. Per un attimo, gli venne in mente di rinfacciare a Blake quel suo modo di considerare i Pokemon... ma per qualche motivo, dubitava che il giovinastro dai capelli bianchi sarebbe stato interessato ad ascoltare. "Già, immaginavo che tu la pensassi così." disse Drew, tornando ad essere serio e controllato. "Gente come te non è abituata a pensare al male che fa agli altri. Comunque, non credere di aver vinto. Era solo uno dei miei Pokemon... ora tocca a te, Absol!"
 
Con un gesto sicuro, Drew richiamò Roserade nella sua Pokeball, ripromettendosi di farlo scongelare il prima possibile, e mandò in campo un altro dei suoi Pokemon: il suo Absol, una maestosa creatura simile ad un felino predatore con una morbida pelliccia bianca, il volto e gli artigli neri come la notte, e una lama a forma di falce di luna che fuoriusciva da un lato della sua testa. Il Pokemon Catastrofe uscì dalla Pokeball con una spettacolare capriola, atterrando su tutte e quattro le zampe prima di puntare la sua lama verso Froslass. Sfortunatamente, neanche questo riuscì ad impressionare Blake e Froslass più di tanto.
 
"Bene, abbiamo un eroe qui!" sghignazzò Blake. "Manda pure tutti i Pokemon che vuoi, ragazzino, tanto non farà nessuna differenza!"
 
"Absol!" ringhiò lo Absol del giovane allenatore, mostrando i suoi affilati canini a Froslass.
 
Nel frattempo, la battaglia di Cain ed Hitomi contro Lord Solaris e il suo Garchomp stava andando esattamente come ci si sarebbe potuto aspettare... nel senso che era una battaglia spaventosamente a senso unico! Il dragone di terra avanzava come una sorta di inarrestabile juggernaut verso Muk e Grumpig, scrollandosi di dosso i loro attacchi come niente fossero... e per quanto Hitomi e Cain tentassero di guadagnare tempo ed usare altre strategie, non stava funzionando per niente!   
 
"Grumpig, attacca con Distortozona!" esclamò Hitomi. Il maialino psichico, facendo appello a tutte le forze che gli erano rimaste, si concentrò e creò una zona di distorsione attorno a sè, Muk e Garchomp, sotto forma di una sfera fatta di linee luminose che si intersecavano ad angolo retto... e un attimo dopo, il Garchomp di Solaris grugnì infastidito, riconoscendo gli effetti della mossa.
 
"Hmm... avete creato una zona alterata in cui i Pokemon più lenti diventano più veloci, e viceversa." affermò Lord Solaris, per niente allarmato. "Una mossa intelligente, da parte vostra. Ma non vi servirà a molto, se il mio Garchomp riuscirà a reggere comunque ai vostri colpi."
 
"Lo verificheremo subito. Ritorna, Grumpig, hai già fatto più che abbastanza!" rispose Hitomi, con un tono di voce arrabbiato e determinato. Richiamò il Pokemon maiale nella sua sfera, e lo sostituì al volo, lanciando una seconda Pokeball. "Ed ora... tocca a te, Walrein!"
 
"REEEEEIN!" il gigantesco tricheco azzurro apparve davanti al Garchomp di Lord Solaris con un potente ruggito, e mostrò al feroce Pokemon Terra/Drago le sue zanne acuminate, mentre il Muk di Cain ne approfittava per lanciare un altro attacco...
 
"Grazie, piccola! Adesso è il momento di attaccare... Muk, usa il tuo attacco Tossina, prego!" esclamò Cain con un elegante gesto del braccio. Il Pokemon di fango tossico battè le mani davanti a sè, poi le congiunse e si concentrò, emanando una nuvola di gas velenoso violaceo che si diresse verso il Pokemon di Solaris. Sapendo di non poter evitare l'attacco a causa della Distortozona, Garchomp si coprì il muso con una zampa artigliata e trattenne il fiato per evitare di subire un massiccio avvelenamento. "Ecco, adesso che è impegnato a cercare di difendersi da Tossina, è il momento giusto per sferrare un attacco! A te l'onore, piccolina!"
 
"Certamente, Cain..." disse Hitomi, un po' infastidita per come il ragazzo dai capelli viola l'aveva chiamata. "Walrein, dobbiamo dare il massimo e anche di più in questa battaglia. Lancia il più potente attacco Bora che ti riesca di usare!"
 
Il Pokemon tricheco diede un'occhiata a Garchomp, ancora impegnato a difendersi dalla Tossina di Muk, e dopo essere stato sicuro che avrebbe potuto colpirlo - grazie anche agli effetti della Grandine provocata dalla Froslass di Blake - aprì le fauci e scagliò una raffica di neve e cristalli di ghiaccio che travolse il Pokemon Mach, disperdendo la nuvola di gas venefico e inghiottendo lo squalo terrestre, che lanciò un assordante ruggito di rabbia e dolore! Il colpo, doppiamente superefficace contro un Pokemon della tipologia di Garchomp, sommerse il dragone e lo fece sparire in una coltre di vapore bianco e ghiaccio nebulizzato, e per un attimo, Walrein fu convinto di vedere la sagoma muscolosa di Garchomp che cadeva a terra... 
 
"L'abbiamo preso. Ottimo lavoro, Walrein!" commentò Hitomi, permettendo ad un sorrisetto obliquo di apparire sul suo volto. Cain ghignò e fece un segno dell'okay. "Attento, però... non credo che questo sarà sufficiente per metterlo a terra!"
 
Il fatto che l'espressione arcigna e severa di Lord Solaris non fosse cambiata benchè il suo Garchomp fosse stato colpito dalla Bora di Walrein era un altro elemento che induceva Hitomi a pensare che la battaglia non fosse ancora terminata... ma nulla avrebbe potuto prepararla per quello che le si rivelò davanti allorchè il vapore e la coltre di neve si diradarono davanti ai suoi occhi!
 
La stoica bambina dai capelli rossicci restò a bocca aperta e ad occhi spalancati quando vide che il Garchomp di Solaris era ancora in piedi, con le braccia alzate davanti a sè, ricoperte da una coltre di ghiaccio e brina! Aveva subito dei danni da quell'attacco preso in pieno, ma certo non tanti quanti Hitomi si era aspettata, e un attimo dopo, il dragone spalancò le braccia e mandò in frantumi la crosta di ghiaccio, lanciando poi un mostruoso, prorompente ruggito che riecheggiò sinistramente per tutto il complesso sotterraneo, facendo tremare la terra e costringendo anche Absol e Froslass ad interrompere quello che stavano facendo!
 
"Cosa?" esclamò Drew stupefatto. "Quel Garchomp... è riuscito a reggere ad un attacco Bora così facilmente?"
 
Blake rise sguaiatamente. "Heheheheheee... colpa vostra che vi siete messi in testa di sfidare Lord Solaris! Delle mezze cartucce come voi non riusciranno mai a vincere contro di lui... o contro di me, per quello!" esclamò. "Avanti, Froslass, usa il tuo attacco Geloraggio!"
 
"Absol, attacca con Sbigoattacco!" Drew si riebbe immediatamente e reagì con rapidità quasi fulminea... e il suo maestoso Absol fece altrettanto, scagliandosi contro Froslass prima che quest'ultima potesse caricare un raggio di energia congelante... e sferrando un poderoso attacco con la lama a falce di luna che spuntava dalla sua testa! Froslass sgranò gli occhi ed emise un acuto stridio di dolore e sorpresa quando il colpo di Absol andò a segno, facendola barcollare! 
 
"Ugh... ma come ti permetti, marmocchio!" esclamò Blake. "Avanti, incapace di una Froslass, trasformalo in un cubetto di ghiaccio!"
 
"Froslass..." sibilò la Pokemon dama delle nevi, prima di scagliare un raggio bianco-azzurro che colpì Absol alla schiena prima che quest'ultimo potesse rimettersi in guardia! Il pokemon Buio emise un guaito e cadde a terra, ma cercò quasi subito di rialzarsi...
 
Lord Solaris e il suo Garchomp, da parte loro, non stavano avendo alcun problema ad affrontare Walrein e Muk contemporaneamente, nonostante la Distortozona che rallentava sensibilmente i movimenti del Pokemon Mach. Walrein tentò un attacco Corposcontro, scagliandosi contro il dragone con tutto il suo immane peso, ma Garchomp parò il suo attacco con disarmante facilità e sollevò di peso il Pokemon tricheco!
 
"Garchomp, usa Lancio." disse Solaris con calma snervante. Senza dare dimostrazione di stare facendo fatica, Garchomp girò su sè stesso, prese un po' di carica e catapultò letteralmente Walrein contro il Pokemon di fango tossico, che sgranò gli occhi esterrefatto prima di essere letteralmente appiattito dal gigantesco tricheco, che atterrò con un doloroso schianto!
 
"Walrein!" esclamò Hitomi, cominciando a sentirsi impotente davanti alla potenza apparentemente inarrestabile di Garchomp... 
 
Cain strizzò un occhio e strinse i denti, vedendo il suo Muk che strisciava lentamente via da sotto il pesante corpo di Walrein. "Muuuuuk..." si lamentò, massaggiandosi la testa con una delle sue grandi mani. Il tricheco scosse la testa e cercò di rimettersi in guardia... ma il Garchomp di Solaris stava già scagliando un nuovo attacco, congiungendo le braccia artigliate sopra la testa, e poi calandole giù di colpo sul pavimento!
 
L'attacco Terremoto che si scatenò un istante dopo travolse sia Walrein che Muk, sollevando un'ondata di terra e roccia e percuotendo entrambi i Pokemon con delle devastanti vibrazioni! I Pokemon di Cain ed Hitomi volarono all'indietro, atterrando con uno schianto accanto ai loro allenatori, e i loro occhi si trasformarono in spirali, mentre il Garchomp di Solaris, quasi del tutto incolume, continuava ad avanzare a grandi passi, gli artigli che scintillavano minacciosamente alla fioca luce del tunnel...
 
"Ho... come l'impressione che questa volta abbiamo fatto il passo più lungo della gamba." affermò Cain, cercando di mascherare la sua paura dietro un sorriso spiritoso mentre richiamava il suo Muk sconfitto. "Hitomi cara, se tu hai qualche idea di come possiamo fare per tenerlo a bada, io sono tutto timpani!"   
 
"Mi piacerebbe dire che ho un'idea, ma sarebbe una bugia pietosa..." commentò Hitomi, a sua volta facendo rientrare Walrein. Il suo Pokemon più adatto ad affrontare Garchomp era stato sconfitto così facilmente... e non sapeva che altro fare per fermare l'attacco di Solaris...
 
Garchomp piegò leggermente le ginocchia, pronto a scattare in avanti. "Al momento, voi non siete assolutamente alla mia altezza." commentò Lord Solaris, fissando Hitomi e Cain con sguardo gelido come quello del suo Pokemon Terra/Drago. "Ma se vi lasciassi fare, potreste diventare un problema per il Team Meteora. Meglio eliminarvi adesso che ne ho l'opportunità. Garchomp, usa il tuo attacco Dragartigli per farli fuori."
 
Il Pokemon Mach sembrò quasi ghignare mentre sollevava un artiglio e si apprestava a lanciarsi alla gola delle sue vittime... e Hitomi strinse i denti, sentendosi la fronte ricoperta di sudore freddo. Non si immaginava che si sarebbe trovata indifesa davanti ad un Garchomp appartenente ad un allenatore privo di scrupoli... ma quella era proprio la situazione in cui lei e Cain si trovavano adesso!
 
"Ugh... maledizione... se avessi saputo che sarei morta in questo postaccio... almeno avrei potuto lasciar detto qualcosa a Vera e a Max!" pesò tra sè la ragazzina, freneticamente. "Mamma... papà... mi dispiace... vi voglio bene..."
 
Anche Cain, per quanto cercasse di mantenere la calma, aveva dei rimpianti... "E così, sono giunto al capolinea? Cavolo... e io che speravo almeno di rivedere Aya un'ultima volta e spiegarmi con lei... bah, che ci vuoi fare, è andata così..."
 
"Garrrrr..." ruggì il Pokemon Terra/Drago, preparandosi all'attacco...
 
"Presto, Milotic, usa Geloraggio!" esclamò improvvisamente la voce di Amaria. Un raggio congelante schizzò improvvisamente dal tunnel dal quale Drew e i suoi compagni erano entrati... e il Garchomp di Lord Solaris, che non si era aspettato un simile attacco, venne colpito in pieno petto e lanciò un acuto stridio di dolore, guardando rabbiosamente il blocco di ghiaccio che si formava rapidamente attorno al torace e alle braccia. Questa volta, il comandante del Team Meteora corrugò la fronte in segno di sgradita sorpresa, mentre Blake strinse i denti per la rabbia, ed entrambi guardarono nella direzione da cui era provvenuto il Geloraggio...
 
"Scusate il ritardo, amici miei." disse Amaria, entrando nella grande sala accompagnata dal suo Milotic, e seguita a ruota da Heather, Bagon, Shelly e Volbeat. Il Pokemon Tenerezza stava torreggiando su Garchomp e Solaris, guardandoli minacciosamente. "Abbiamo avuto qualche contrattempo... ma non appena abbiamo sentito un po' di chiasso, siamo venute il più velocemente possibile!"
 
"E noi siamo contenti di vedervi, ragazze." affermò Drew. Hitomi si mise una mano sul petto e tirò un sospiro di sollievo, mentre Cain si girò verso Amaria e le spedì un bacio con una mano! "Siete arrivate proprio al momento giusto... indovinate un po' chi sono questi due simpaticoni che hanno deciso di tenerci compagnia?"
 
"Lord Solaris, il comandante del Team Meteora... e il suo attendente, Blake di Ametripoli." affermò Amaria, fissando a sua volta i due uomini. Blake emise un verso di fastidio, mentre il comandante dell'organizzazione di terroristi restava a guardare Amaria, le bambine e i loro Pokemon con fastidio appena visibile. Drew aveva l'impressione che anche Lord Solaris non fosse del tutto sicuro di vincere se si fosse giunti ad un combattimento con Amaria...
 
"Questi ragazzi sono nostri compagni, Solaris." proseguì Amaria. "Se proverai ad attaccarli, non risparmierò nessuno sforzo per fermarti."
 
Heather strinse i denti e serrò un pugno al proprio fianco, ribollendo di odio mentre fissava a sua volta Solaris... che invece non si stava neanche prendendo la briga di notarla. "Amaria Fiore... la più famosa allenatrice di Pokemon d'Acqua di Reborn, allieva modello dell'Accademia Pokemon del Quartiere Onice, e uno dei membri più in vista della resistenza. Per qualche motivo, mi aspettavo che ti avremmo incontrata." affermò l'uomo in impermeabile, facendo cenno al suo Garchomp di restare indietro. Con riluttanza, lo squalo terrestre obbedì all'ordine. "Immagino... che alla fine abbiate deciso di seguire le tracce del nostro agente Corey, e di esplorare il luogo che gli avevamo ordinato di esaminare."
 
"Non provare a menzionare mio padre, maledetto!" esclamò Heather, facendo un passo in avanti. Shelly strinse un pugno e fece un passo in avanti, con il suo Volbeat che le svolazzava attorno in un tentativo non troppo riuscito di minacciare Solaris. "Sei stato tu a rovinargli la vita! Tu e quel maledetto Sirius che ti lecca le scarpe!"
 
"Ah, la figlia di Corey." disse Solaris con indifferenza. "Un'altra che crede ingenuamente che preservare questa città disgustosa possa in qualche modo portare ad un futuro migliore. Ma ci occuperemo di te più avanti. Bene, Amaria Fiore, immagino che questo significhi che per me e il mio assistente è il momento di togliere il disturbo. I miei Pokemon sono forti e potenti, ma contro un'allenatrice del tuo stampo, non sono sicuro al cento per cento di potercela fare. Quindi... per questa volta ci ritiriamo. Ma vi lascio con questa riflessione: credete davvero di stare facendo del bene a Reborn? Credete davvero che sia giusto permettere a questa città piena di persone ignoranti ed insolenti di disporre di questa terra come meglio credono? Il Team Meteora si batte perchè il mondo torni come sarebbe sempre dovuto essere."
 
"Voi continuate a parlare di come il mondo dovrebbe essere..." affermò Amaria di rimando. "Ma mentre dite questo, continuate a fare del male a persone che non c'entrano niente. Come potete affermare di essere dalla parte del giusto?"
 
"Ooooh, abbiamo una maestrina, qui!" ribattè Blake. "Senti, donna, lo sai che un cuoricino tenero come te non dovrebbe stare qui, ma in cucina?"
 
"Blake." Lord Solaris zittì all'istante il suo impertinente accompagnatore, prima di riprendere il discorso che stava facendo ad Amaria. "Non pretendo che persone come voi possano capire... ma vorrei fare una domanda a Drew e ad Hitomi, visto che loro vengono da Hoenn, un luogo che per noi è molto importante. Drew, Hitomi... come potete vedere, ho deciso di darvi una seconda possibilità. Cercate di sfruttarla bene. Immagino... che voi conosciate bene le leggende della vostra regione, vero?"
 
"Le leggende della nostra regione?" chiese Drew. "Di cosa stai parlando? Cosa c'entrano con questi quattro talismani di cui dici di volerti impadronire?"
 
"All'alba della storia di Hoenn, Groudon e Kyogre si sono affrontati, contendendosi il dominio della regione." disse la piccola Hitomi. "E la loro battaglia è andata avanti finchè un terzo Pokemon Leggendario, Rayquaza, non li ha indotti a smettere."
 
Il ragazzo dai capelli verdi annuì. "Esatto. Dopo una battaglia durata giorni e notti, Groudon ritornò nel nucleo della Terra, Kyogre sprofondò di nuovo negli abissi marini, e Rayquaza si librò nuovamente nei cieli più alti." affermò. "Questo ci è stato tramandato da numerosi reperti ed iscrizioni che sono stati ritrovati nei pressi delle Cascate Meteora."
 
Solaris sorrise compiaciuto, quasi sinistramente. "Ah! Ecco che cominciate ad avvicinarvi al punto della situazione!" affermò. "Vi siete mai chiesti chi ci abbia lasciato quei reperti? Da chi ci siano state tramandate tutte quelle leggende, per l'esattezza?"
 
"Di cosa stanno parlando?" chiese Heather, passata dalla rabbia alla perplessità. "Cosa accidenti c'entra tutto questo discorso con il Team Meteora e con quello che vogliono fare?"
 
Il Milotic di Amaria strinse gli occhi, non del tutto sicuro di dove volesse andare a parare il capo dell'organizzazione di terroristi. "Miloooo..." mormorò con voce melodiosa. Shelly, invece, aveva assunto un'espressione pensosa. C'era qualcosa che ricordava di aver letto da qualche parte sulle Cascate Meteora, ma che cosa, esattamente?
 
"Che domande. Sanno tutti che è stato quello che noi al giorno d'oggi conosciamo come Popolo delle Meteore." affermò Drew, senza esitazioni. "Si trattava di un gruppo di tribù che vivevano nei pressi delle cascate, in un'epoca in cui si verificavano relativamente spesso delle cadute di meteoriti in quella zona."
 
"Già... il Popolo delle Meteore..." disse Solaris. Aveva nuovamente cambiato umore, e adesso sembrava essere tornato al suo normale comportamento distaccato e freddo... ma Drew e i suoi compagni ebbero l'impressione che dietro questa facciata di calma stesse ribollendo di rabbia. "Quanto tempo è passato, e quanto è cambiato il mondo nel frattempo... tutti hanno perso di vista ciò che è davvero importante, e trascinano la loro vita inseguendo obiettivi frivoli e stupidaggini senza senso. Diventare allenatori di Pokemon? Competere nelle gare e nelle battaglie delle Leghe Pokemon? Tsk... a questo siamo giunti?"
 
"E voi, credete di essere meglio?" ribattè Cain, con uno scatto di rabbia che nessuno degli altri ragazzi della resistenza era abituato a vedere da quel giovanotto di solito così allegro e gentile. "Ignori forse che i tuoi uomini hanno provocato dolore e sofferenza alla brava gente di Reborn City? Se il continente di Reborn si trova in questo stato miserevole, è soprattutto colpa vostra! Colpa del Team Meteora!"
 
"Sarebbe andata così in ogni caso, con lo stile di vita che conducete... così frenetico, egocentrico ed indifferente ai bisogni della nostra madre terra. Noi abbiamo soltanto accelerato il processo, per fare sì che la gente si allontani da Reborn City e ci lasci lavorare per creare un mondo migliore." ribattè Solaris. "Ci dispiace che sia morta della gente, ma è soprattutto colpa loro e della loro testardaggine! Se avessero capito fin da subito che non dovevano restare qui, adesso sarebbero ancora vive! E comunque... una volta che saremo riusciti ad aprire questo portale, le vite che sono andate perse non conteranno più niente! Non sarà mai successo nulla, di ciò di cui ci accusate! Questa conversazione che stiamo tenendo in questo momento, non sarà mai avvenuta!"
 
"Cosa? Di cosa stai parlando, vecchio?" esclamò Heather. "Smettila di girare in tondo e parla chiaramente!"
 
Solaris gettò nuovamente un'occhiataccia alla bambina dai capelli fucsia, che dava l'impressione di stare facendo appello a tutta la sua forza di volontà per non saltargli addosso. Gli sarebbe piaciuto avere la possibilità di prendere l'Anellorubino di Heather, ma in quel momento, con Amaria a farle la guardia, sarebbe stato troppo rischioso, tanto più che Heather non sembrava nemmeno avere l'anello con sè. "In questo momento, non ha nessuna importanza. Per questa volta, vi siete guadagnati una tregua. Ma sappiate che il Team Meteora non si fermerà di fronte a nulla. Noi distruggeremo questa città di insolenti ed ignoranti, e riporteremo il mondo a come sarebbe sempre dovuto essere. Blake, ritirata strategica."
 
"Va bene, Lord Solaris..." rispose con un grugnito il ragazzaccio dai capelli del colore del ghiaccio. La sua Froslass interruppe lo scontro con lo Absol di Drew, che ancora dava l'impressione di essere molto incerto, e fluttuò nuovamente accanto al suo allenatore. "Ci si vede, branco di fessi! E la prossima volta, non crediate di cavarvela così a buon mercato! Vi è andata di lusso, per stavolta!"
 
"Froslass!" esclamò la Froslass di Blake, aprendo di colpo le braccia e circondando sè stessa, Garchomp e i due comandanti del Team Meteora in una fitta nebbia. La Grandine che Froslass aveva evocato smise di cadere, mentre la nube bianca turbinava sempre più velocemente, e un vento gelido e tagliente soffiava in faccia ai sei membri della resistenza, in modo da impedire loro di attaccarli. Drew ed Hitomi, i più vicini ai due malfattori, si coprirono il volto con le braccia, non prima che il ragazzino dai capelli verdi si mettesse davanti al suo Absol per ripararlo almeno un po' dal vento congelante!
 
Pochi istanti dopo, nel punto in cui Lord Solaris, il suo scagnozzo e i loro Pokemon si trovavano non restava altro che una patina di ghiaccio e un piccolo cumulo di neve, e altre incrostazioni ghiacciate si erano formate sul pavimento e sui muri. In tutto questo, però, il portale che sigillava il "cuore di Reborn" era rimasto completamente intatto.
 
"Se ne sono andati..." mormorò Heather delusa. "Maledizione, ce li avevamo in pugno, quei dannati..."
 
"Vol volbeat..." disse il Volbeat di Shelly, scuotendo la testa per dire che non era il caso di rischiare troppo. 
 
"Credo che Volbeat abbia ragione." disse la bambina dai capelli violetti. "Eravamo di fronte al capo del Team Meteora e ad uno dei suoi uomini più forti. E... a giudicare da come sono stati in grado di mettere Drew, Cain ed Hitomi in minoranza, abbiamo ancora un bel po' di strada da fare, se vogliamo affrontarli ad armi pari."
 
Amaria annuì lentamente, accarezzando il suo Milotic, che abbassò la testa per farle due coccole. "E' vero... la situazione era troppo incerta, e non potevamo permetterci di rischiare." affermò. "Ma... lasciamo perdere, avremo altre occasioni di sistemare Lord Solaris e i suoi scagnozzi. Drew... Hitomi, Cain, state bene?"
 
"Noi sì... sono i nostri Pokemon quelli che le hanno prese." disse Drew, verificando che il suo Absol non fosse ferito seriamente. Per fortuna, l'elegante e misterioso Pokemon Buio era in buone condizioni, e fece cenno con la testa al suo allenatore per dire che stava bene. "Accidenti, quel Lord Solaris era davvero forte. Forse è meglio ritirarci, per oggi abbiamo già avuto abbastanza emozioni forti."
 
"Già... per adesso è già un buon risultato che abbiamo scoperto questo posto. In seguito si vedrà." disse Amaria. "Ma... credo che a questo punto sia meglio informare Saphira e Titania di quello che abbiamo scoperto. Non credo proprio che il Team Meteora ce la farà passare liscia, questa volta."
 
"Absol..." mormorò lo Absol di Drew, dando un'occhiata alla grande porta sigillata dietro la quale, a detta di Lord Solaris, si trovava il più grande potere di tutto il continente di Reborn. Cain fece un tentativo di appoggiare una mano sulla superficie del portale, ma la ritrasse subito quando sentì una scarica elettrica pizzicargli la pelle. No, non era prudente provare ad aprirlo adesso...
 
"Almeno sappiamo... che questo è il motivo per cui cercano il mio Anellorubino e la Collanasmeraldo di Ortilla." disse Heather, accarezzando il suo Bagon. "Ma cosa si nasconda qui dietro... non ne ho la più pallida idea. Papà... era questo che cercavi. Spero che tu e la mamma mi stiate guardando, in questo momento. Farò in modo di scoprire per quale motivo siete morti... non mi fermerò finchè non avrò avuto risposte!"
 
"E credo che queste risposte serviranno molto anche a noi." disse Hitomi. "Questa faccenda è molto più complessa di quanto pensassi all'inizio..."
 
 
oooooooooo
 
 
Nel Quartiere Lapislazuli, vicino all'orfanotrofio diretto dal Dr. Sigmund Connal, due figure femminili si aggiravano furtivamente tra i vicoletti sporchi e scarsamente illuminati, restando vicine all'ingresso del lugubre edificio. Anche se tutt'attorno regnava un silenzio di morte, irreale ed inquietante nel panorama desolante di Reborn City, entrambe avevano quasi l'impressione che da quel luogo provenissero le urla di dolore e i pianti di sofferenza di tutti gli orfani che erano sotto le "amorevoli cure" di quell'uomo...
 
Dopo qualche istante, una delle due ragazze, una piccola figura vestita di verde, con brillanti capelli rossi, parlò con voce esitante. "A-allora... il... il piano è pronto... Saphira?" chiese alla sua compagna.
 
La leader della resistenza anti-Meteora annuì severamente. "Sì, Laura. Charlotte è ancora là dentro. E abbiamo atteso anche troppo a lungo per tirarla fuori da questo covo di malvagità e sofferenza." affermò. "Dobbiamo prenderci la nostra vendetta, Laura. Il Dr. Connal non ruberà più altro tempo ai bambini indifesi di Reborn City."
 
"Farò... del mio meglio per aiutarti." disse Laura, cercando di mostrarsi convinta.            
 
      
 
----------
 
 
CONTINUA...
 
Note dell'autore: Lord Solaris si è dimostrato un avversario ancora fuori dalla portata di Drew e dei suoi compagni. Se non altro, adesso la resistenza sa cosa sta cercando il Team Meteora... e anche se il fangame non usa gli eventi di Zaffiro Alfa / Rubino Omega come parte della storia, ho comunque cominciato a far intendere che Lord Solaris è collegato agli eventi di tanto tempo fa! Cosa vorrà significare? 
 
Shelly ha catturato uno Spinarak e un Joltik, il che certo la aiuterà a mettere su una buona squadra. Ma in questo momento, non credo che avrebbero potuto fare una gran differenza contro Solaris. Solo la presenza di Amaria ha evitato che andasse ancora peggio... e Amaria potrebbe non essere sempre là a togliere le castagne dal fuoco ai nostri giovani eroi!
 
Come andrà a finire? E cosa hanno in mente Saphira e Laura? Il prossimo capitolo vi attenderà quanto prima per iniziare a darvi qualche risposta... quindi, sappiatemi dire se questo capitolo vi è piaciuto, e vi aspetto al prossimo aggiornamento!
 
A presto!
  
      
 
      
  
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