Serie TV > Victorious
Segui la storia  |       
Autore: chia_99    10/04/2016    2 recensioni
'Mi sono reso conto di amarla quando ci urlavamo addosso di tutto, eppure preferivo mille volte litigare con lei che ridere con qualcun altro'
Una notizia sconvolgente metterà a dura prova il nuovo equilibrio che si era appena creato e spingerà Jade a prendere decisioni importanti.
Un futuro che appare sempre più incerto, un presente che non presenta vie d'uscita e un passato da cui non puoi nasconderti perchè tornerà sempre a presentarti il conto.
Nuovi personaggi, nuove vicende e nuovi amori si intrecceranno alla storia dei due protagonisti...
Riuscirà la coppia più improbabile e allo stesso tempo più bella di Victorious a superare gli ostacoli che la vita ha in serbo per loro? Sarà davvero possibile ricominciare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Jade West, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao ragazzi, scusate il ritardo, ma purtroppo ho avuto problemi con il computer.
Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo vorrei ringraziare coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, coloro che hanno recensito e soprattutto la mia amica Albina che come sempre ha controllato il capitolo, dandomi ottimi suggerimenti.
BUONA LETTURA
 
 
-Beck sono incinta-
In un primo momento pensai che fosse un sogno, mi pizzicai più volte la spalla, ma ero sveglio. Non era possibile, non poteva essere, cercai di auto convincermi che era solo uno scherzo di cattivo gusto, che da un momento all’altro Jade mi avrebbe detto che non era vero, che si sarebbe messa a ridere alla vista del suo ragazzo bianco come un lenzuolo; ma mi bastò guardarla negli occhi per capire che era più seria che mai.
Vidi Jade accasciarsi al suolo, mentre le lacrime iniziarono a rigarle le guance. Avrei voluto dirle che era tutto a posto, che lo avremmo affrontato insieme, che in qualche modo lo avremmo superato; avrei voluto andare da lei ed abbracciarla, ma era come se le mie gambe avessero dimenticato che cosa volesse dire camminare. Tentai di parlare, ma dalla mia bocca non uscì alcun suono.
Così rimasi lì, incapace di reagire, incapace di muovermi o di pronunciare una singola parola. La guardavo e ogni sua lacrima era come una pugnalata allo stomaco.
Mi sembrò che le sue labbra si stessero muovendo, ma ormai non ero più sicuro di niente.
-Beck … mi dispiace … scusami-. Questa volta sentii chiaramente, ero certo che queste parole soffocate dal pianto le avesse pronunciate veramente.
Restammo così per non so quanto tempo, forse solo pochi secondi, forse delle ore.
Poi la porta si aprì.
-Ah ragazzi siete qui, vi stavamo cercando-
 Tori entrò nella stanza.
-Ma che sta succedendo?-
Guardò Jade e io ebbi l’impressione che sapesse già tutto, per quanto poco lucido fossi in quel momento. Il suo sguardo si posò prima su di me e poi su Jade.
La scena che seguì fu così strana, che credetti  di avere le allucinazioni. Tori si sedette accanto a Jade abbracciandola e lei, invece di allontanarla, appoggiò la testa sulle spalle della mora.
Uscii dalla stanza, perché mi mancava il respiro e mi diressi al parcheggio, ignorando Andre e Robbie, salii sulla mia GTO e mi allontanai dalla Hollywood Arts, avevo bisogno di stare solo.
 
 
 
-Gli ho detto tutto, Tori-
-Hai fatto la cosa giusta, aspettare non sarebbe servito a niente … allora come … come l’ha presa?-
-Io … non lo so, non ha detto niente, credevo che sarebbe svenuto!-
-Jade devi capirlo, non è facile per lui-
-Non è facile per lui … credi che per me sia semplice?- chiesi con un sorriso amaro.
-Non ho detto questo … solo …- disse lei incerta.
-SOLO COSA?- urlai.
Tori non disse niente, si alzò, cercò qualcosa nello zaino e mi lanciò un pacchetto di fazzoletti. Ne presi uno e afferrai la mano di Tori, che mi aiutò ad alzarmi.
-Su, basta piangere, non ti riconosco più, dove è finita la vera Jade?-
Non risposi, perché da un paio di giorni io stessa me lo chiedevo.
-Andiamo, siamo in ritardo per la lezione-
-Va tu … io vado a casa ho bisogno di stare sola-
-D’accordo, come vuoi tu- mi sorrise e uscì dallo stanzino.
Io cercai le chiavi della macchina e me ne andai, era stata una mattinata molto pesante.
 
Entrai in casa e mi diressi in camera mia. Aprii la finestra e ammirai il panorama fuori: sullo sfondo la scritta HOLLYWOOD sulla cima della collina, davanti a me un viale alberato, che da piccolina percorrevo con la bicicletta, l’unico ricordo felice di un’infanzia triste, intanto la mia mente vagava tra i tanti pensieri che la affollavano.
Stavo guardando una signora litigare al telefono con quello che probabilmente era il suo capo, lei reclamava un permesso per uscire un’ora prima, ma evidentemente lui non era molto d’accordo; quando vidi una famiglia attraversare il viale, due genitori tenevano per mano una bambina di circa cinque anni con le trecce castane e dei fiocchetti rosa, i suoi occhi azzurri brillavano di felicità quando i genitori la facevano ‘volare’.
-Un’altra volta, un’altra volta!- reclamò lei.
-E va bene, ma questa è l’ultima, Emily- le disse dolcemente il padre, sorridendo.
Mi toccai istintivamente la pancia, stavo facendo la cosa giusta? Ero pronta per tutto questo?
Chiusi la finestra e mi avvicinai alla scrivania, dove avevo lasciato le mie amate forbici che mi aveva regalato Cat, le afferrai e la mia attenzione fu catturata dal foglio sotto esse, era il copione per il provino di un film. Lessi le battute evidenziate.
‘Stai andando via? Pensi davvero che sia la soluzione giusta, scappare via da tutto?’
‘Partire, cambiare città, non sempre significa fuggire dai problemi, a volte può semplicemente voler dire ricominciare’
Improvvisamente tutto mi fu chiaro. Mi sedetti, aprii il cassetto, prendendo un foglio bianco e una penna, e iniziai a scrivere.
Piegai il foglio e lo misi in una busta nera, poi uscii di casa, diretta al negozio di dolci.
 
 
 
Girai in macchina per ore, la radio al massimo volume, il cellulare spento, la testa più confusa che mai. Mi fermai solo in un bar per prendere una birra ghiacciata, anzi un paio di birre ghiacciate e ripartii.
Tornai a casa solo verso sera. Mi sdraiai sul letto, rabbrividendo al contatto con le lenzuola fredde, la testa mi faceva male, non sapevo se per le troppe birre o per i troppi pensieri, avevo una sola immagine fissa davanti agli occhi: Jade in lacrime davanti a me.
Sentii la tasca vibrare, presi il cellulare: 3 chiamate perse da Andre, Robbie e Cat, un messaggio da Tori:’Beck, dove sei finito?’.Spensi il cellulare e provai a dormire, nonostante tutto quello che era successo quel giorno.
La mattina successiva sarei andato a casa di Jade e insieme avremmo trovato una soluzione, non la potevo lasciare sola, questa situazione riguardava lei tanto quanto me.
 
 
 
Spinsi la porta di vetro ed entrai nella ‘Ben’s Sweet Shop’. Davanti ai miei occhi vidi un mare di colori e tutti i tipi di caramelle e dolci possibili e immaginabili perfettamente esposti nelle vetrine. Mi guardai intorno con aria spaesata, pensando ‘Davvero esistono posti così?’
-Signorina la posso aiutare?- disse sorridendo un uomo grassottello con dei baffi bianchi e degli occhi color cioccolato, portava un cappello da cuoco sulla testa e un grembiule sporco di farina.
-S…si … em stavo cercando dei bibble-
-Certo da questa parte-
-Quanto?-
-Un sacchettino-
-Le serve altro?-
-Mmm mi dia due di questi- dissi indicando quelli che sembravano essere dei biscotti al cioccolato.
-Ecco a lei … i biscotti sono offerti dalla casa-
-Grazie- dissi imbarazzata abbassando gli occhi
 
-Jade?- disse Cat con aria interrogativa.
-Entra … come mai oggi sei uscita prima da scuola? Anche Beck ha saltato le lezioni eri con lui?-
-No Cat, io sono andata a casa perché … stavo male- tagliai corto.
-Ohh ora stai meglio?-
Annuii.
-Cat sono venuta a portarti questi- dissi porgendole il pacchetto contenente il sacchetto di bibble.
-Wow un regalo per me, ma è il mio compleanno?-
-No, aprilo-
Lei strappò la carta e rimase a bocca aperta, i suoi occhi si illuminarono e iniziò a saltellare.
-Bibble .. bibble … bibble per Cat!-
-Me li hanno regalati oggi … a me non piacciono molto così ho pensato a te-
-Grazie!! Jade io posso abbracciarti?-
-Va bene-
Lei mi saltò letteralmente addosso. Quando finalmente si staccò le dissi:
-Cat mi devi promettere due cose-
-Cosa?- chiese lei fissando ancora il sacchetto, incredula.
-Allora … accetta di uscire con Robbie una volta, a lui piaci molto e anche a te piace e poi … Cat non cambiare mai-
Lei mi guardò un po’ confusa.
-D’accordo-
Feci per andarmene.
-Jade, ma perché mi hai detto queste cose?-
-Così- dissi alzando le spalle.
 
 
-Oh no c’è gente … devo togliermi la senape dalla faccia-
-Trina smettila … oh Jade! Entra, ma dov’eri finita? Tu e Beck siete spariti …. Ero così preoccupata che ti fosse successo qualcosa, dove sei stata? Stai bene?- disse Tori tutto d’un fiato.
-Vega è un interrogatorio?-
-Hai ragione, scusa, accomodati-
Mi sedetti sul divano.
-Tori mi serve un favore-
-Dimmi-
-Domani non verrò a scuola … Puoi dare questa a Beck? Dissi porgendole la busta nera.
-Mm si-
-Ora devo andare … Tori … sei una grande cantante e … grazie per tutto-
La abbracciai, lei inizialmente non capì, ma poi ricambiò l’abbraccio.
-Jade stai bene?-
-Mai stata meglio-
Salii in macchina e misi in moto, non ero diretta verso casa, ma verso l’autostrada, perché finalmente avevo capito cosa fare: RICOMINCIARE.
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Victorious / Vai alla pagina dell'autore: chia_99