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Autore: Shary_Leonetta    11/04/2016    2 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Pov Leon Sono a pezzi.. sono ancora seduto sul letto a pensare a quello che mia sorella dirà a Violetta! Mi sento uno straccio.. oggi non ho ancora fatto una doccia. Sto per alzarmi dal letto, quando sento sbattere la porta giù d’ingresso, difatti mi alzo e vado a vedere. Mi affaccio dalla balconata e vedo mia sorella che sembra una furia. “Fran, stai bene?” le chiedo preoccupato e lei sale le scale stando zitta, poi entra in camera mia e si siede sul mio letto. “siediti per favore, ho assolutamente bisogno di parlarti” detto questo mi preoccupo ancora di più e mi siedo di fronte a lei. “sentiamo.. devi dirmi la reazione di Violetta quando le hai detto di quel bacio?” le chiedo incrociando le braccia al petto. “no.. fratellino ti devo chiedere scusa” .. “ecco lo sapevo.. aspetta.. che?” pensavo mi riempisse di urla e insulti, invece mi ha chiesto scusa. “sì.. hanno architettato tutto Giusy e Alex” io sgrano gli occhi “cosa? Che c’entra Alex con Giusy?” così mia sorella mi racconta tutto dall’inizio alla fine. “non ci credo.. che farabutti! Io lo ammazzo” mi alzo dal letto per fiondarmi fuori casa, ma Francesca mi ferma. “no Leon.. ora andiamo insieme da Vilu e glielo raccontiamo. Credimi, vorrei strozzarli anche io” io e mia sorella ci abbracciamo, poi le prendo le mani. “grazie sorellina. Sei stata un genio! Dobbiamo ringraziare quel gattino” ci mettiamo a ridere insieme, per poi abbracciarci nuovamente. “forza, ora andiamo da Violetta” mi dice Fran prontamente e già si fionda al piano di sotto, io la seguo ma lentamente. “Fran, non mi vorrà nemmeno vedere” .. “non mi interessa.. dobbiamo dirglielo insieme! E poi fidati, dopo averle detto la verità vorrà vederti eccome!” mia sorella ridacchia ed io scrollo la testa, seguendola fuori casa. “sei sicura Fran?” le chiedo durante il tragitto, ancora non sicuro. “ma certo! Leon, deve sapere la verità ed è meglio che la sappia da noi, no?” in effetti non ha tutti i torti, ora che ci penso bene. “sì, hai ragione sorellina” lei mi da una pacca sulla spalla “come sempre fratellino” e ci mettiamo a ridere. Pov Violetta Sono sul letto che ascolto la musica con le mie cuffiette, solo così posso non pensare a niente. Ad un tratto vedo entrare Francesca e Leon ed io mi siedo di colpo, togliendomi le cuffie dalle orecchie. “non si bussa più?” chiedo agitata “veramente lo abbiamo fatto ben 5 volte, ma forse avevi il volume un po' troppo alto. Comunque ci ha fatti entrare tua zia” mi spiega Fran, poi passo lo sguardo su Leon “e tu che ci fai qui?” ma a rispondere è l’italiana “Vilu, non avercela con lui. Ho scoperto la verità, ora ti spiegheremo tutto” rimango un po' zitta, poi faccio gesto a loro di sedersi sul letto. “dunque..” Francesca comincia a raccontarmi tutto e ad ogni parola io rimango sempre più scioccata e sconvolta. “stai bene?” mi chiede infine Fran, Leon ancora non ha aperto bocca. “sì.. non ci posso credere. Che stupida che sono! Mi odio” mi sbatto una mano sulla fronte “ma figurati, Violetta! Non ne sapevi niente, tanto quanto noi. E anche io non mi ero accorta di nulla.. l’unico forse che sospettava qualcosa era davvero mio fratello” entrambe lo guardiamo e lui fa un mezzo sorriso, poi finalmente anche lui parla. “Violetta.. mi dispiace per tutto credimi.. e..” ma io lo interrompo “no Leon.. sono io a chiederti scusa.. sono stata una sciocca a non crederti.. ma tutto l’insieme mi ha scombussolata e non sapevo dove andare a parare, così me la sono presa con te.. al posto di fidarmi! Stavamo insieme.. come ho potuto non fidarmi di te, dopo tutto quello che ci siamo detti e che abbiamo passato?” mi manca l’aria e mi stanno salendo le lacrime agli occhi, così mi alzo e vado verso la finestra per aprirla. Mi affaccio e il sole mi bacia il viso, mentre quel filo d’aria mi scompiglia i capelli e mi fa tornare indietro le lacrime. “vi lascio soli, così potete parlarne. Io il mio compito l’ho fatto. Ci sentiamo, ok?” Francesca mi si avvicina, poi mi abbraccia e mi lascia un grande bacio sulla guancia sinistra. “grazie Fran.. sei la migliore. Non sai quanto te ne sono grata e quanto bene ti voglio” l’abbraccio di nuovo e lei ne è contenta. “te ne voglio tanto anche io amica mia” e dopo aver lasciato un bacio anche al fratello, esce dalla mia camera. Leon mi si avvicina, tenendo le mani in tasca, mentre le lacrime cominciano a scendermi. “non piangere amore mio, sei molto più bella quando sorridi” mi posa una mano sul fianco e una dietro al collo, con il pollice che mi accarezza la guancia. Io alzo lentamente lo sguardo “sono una scema Leon.. io non ti merito” .. “infatti, sono io a meritare te. Ora è tutto finito, sappiamo la verità. Non ne sei contenta?” di colpo lo abbraccio e posso risentire il profumo della sua pelle e dei suoi vestiti. Poi pian piano ci allontaniamo, ma i nostri visi continuano ad avvicinarsi, per finire con un dolce e lungo bacio. Ci guardiamo negli occhi e lui sorride “ti amo.. non ho mai smesso di farlo e mai smetterò. Sei la persona più importante della mia vita e credimi, non ti farei mai del male. Devi fidarti di me” tutto questo me lo dice tenendo il mio viso tra le sue morbide e calde mani. “lo so.. ora lo so cecamente. Mi fido e ti chiedo ancora scusa, ti chiedo di perdonarmi per il mio stupido comportamento. Anche io ti amo e non ho mai smesso di farlo. Ti amerò sempre, qualsiasi cosa accada” mi lascia un bacio a stampo sulle labbra e uno sulla fronte. “io non devo perdonarti niente. Ma a patto che..” e lascia la frase sospesa sorridendo, di volta sorrido anche io. “a patto che..?” .. “eh a patto che tu torni ad essere la mia ragazza.. anche perché se non ho te non avrò nessun’altra, anzi potrei morire.. perché come si può vivere senza ossigeno e senza cuore?” io rimango incantata da quelle sue splendide parole. “ci stai anche pensando?” mi chiede poi, togliendo quel bellissimo sorriso. “no.. sto pensando a quanto sei dolce e a quanto sei bello e perfetto.. come potrei non tornare a stare con te? Anzi, non ti ho mai lasciato definitivamente. Tu sei sempre stato con me. E sarai sempre e solo mio” lui mi abbraccia, lo vedo e lo sento che è felice. “non potevi usale parole migliori per farmi esplodere il cuore di felicità. Anche tu sarai sempre e solo mia. Grazie amore mio, non sai quanto ti amo” ci baciamo nuovamente “anche io ti amo davvero tanto”. Dopodiché sentiamo bussare alla porta e ad entrare è mia zia “Leon, resti a cena?” io sorrido per quella domanda, ma lui si gira verso di me pensieroso, poi torna a guardare zia Angie. “veramente.. vorrei portare Violetta in un posto carino. Posso?” io sorrido ancora di più e guardo un po' mia zia e un po' il mio ragazzo. “ma certo!” e così esce dalla mia stanza. “dove vuoi portarmi?” chiedo a Leon mettendogli le braccia al collo “a mangiare in un posto romantico e tranquillo.. se sei d’accordo naturalmente” mi dice lui, mettendo le mani sui miei fianchi. “mmh.. fammici pensare..” abbasso lo sguardo e sento i suoi occhi su di me, poi torno a guardarlo e mi metto a ridere “certo che sono d’accordo!” torniamo a baciarci e poi ci riabbracciamo. “facciamo così, ora vado a casa a prepararmi. Torno qui tra un’oretta, va bene?” mi propone il mio bel messicano, tenendo le dita delle mani intrecciate alle mie. “sì, perfetto”. Lo accompagno di sotto e vedo uscire papà dal suo ufficio. “oh ciao Leon! Tutto bene?” naturalmente papà non sa nulla di tutto quello che è successo, altrimenti addio mondo! “sì, grazie. Lei tutto bene?” ma quanto è gentile il mio ragazzo? “sì, tutto bene. Ho saputo che porti mia figlia a mangiare fuori” dice papà tenendo unite le mani. “sì.. se lei è d’accordo naturalmente” risponde Leon, con un gesto della mano. “sì, va bene. Ma non portarmela tanto tardi.. ok?” chiede papà sorridendo. “promesso. Vengo a prenderla tra un’ora” .. “va bene” risponde papà. Io intanto apro la porta d’ingresso. “arrivederci signor Castillo” saluta Leon alzando una mano verso mio padre, lui l’afferra subito. “ciao Leon.. però facciamo così.. io ti lascio uscire con mia figlia, ma tu dammi del “tu” ok? Non sono poi così vecchio” io rimango senza parole, infatti la bocca mi si spalanca. Mio padre sembra praticamente impazzito! “oh certamente. Allora, ciao German” papà gli da una pacca sulla spalla “ciao, ciao” lo saluta, per poi andare verso camera sua. “ci vediamo dopo” mi dice Leon sorridendomi e lasciandomi un bacio sul naso. Io mi guardo attorno e vedendo che non c’è nessuno, lo prendo dalla maglia e lo attiro a me per poi baciarlo passionalmente. “e questo cos’era?” mi chiede lui scioccato, ma contento. “era un.. ci vediamo dopo amore mio” .. “ah.. allora dovremmo salutarci più spesso” io mi metto a ridere e infine ci salutiamo seriamente. Corro su e per prima cosa chiamo Francesca e le racconto tutto. “ah te l’avevo detto! Sono felicissima per voi, amica mia. Te lo meriti! Anzi.. ve lo meritate entrambi” mi risponde lei contentissima. “ora mi preparo, ci sentiamo domani. Ti voglio bene” .. “d’accordo, ma sappi che sei già bellissima. Ciao Vilu, ti voglio bene anche io” io sorrido e metto giù. Apro l’armadio e guardo tutti i miei vestiti.. alla fine scelgo per un abito senza spalline. Il corpetto è bianco con dei brillantini qua e là e sotto è largo e comodo di colore blu. Ai piedi metto le zeppe, esattamente come il vestito: bianche e blu. I capelli li lascio sciolti, spostandoli sulla parte sinistra, mentre la parte destra la riempio di mollettine per farmeli stare appunto dall’altra parte. Mi riempio di profumo e mi trucco leggermente, come al solito. Prendo una borsa a tracollo e ci metto telefono, portafoglio e fazzoletti. Mentre aspetto il mio ragazzo mi siedo sul letto e metto un po' di musica sul pc. Pov Leon Arrivo a casa e appena apro la porta c’è mia sorella che fa avanti e indietro per il salotto. “ah fratellino mio!” mi corre addosso, saltandomi in braccio. “stai bene?” le chiedo confuso e sorreggendola. “mai stata meglio! Vilu mi ha chiamata e mi ha raccontato.. sei stato un tesoro! Sono fiera di te e ti stimo tanto. Lei è una ragazza che si merita il meglio e credimi, ti ama davvero molto” ci sediamo sul divano e ascolto le sue parole e mi rendo conto di amare Violetta sempre di più, ma di amare davvero tanto anche la mia adorata sorellina. “lo so, hai ragione. Anche io la amo davvero tanto. E dobbiamo ringraziare anche te” rispondo io, circondandole le spalle con un braccio. “oh, figurati.. ho fatto il mio dovere da sorella e da migliore amica” le lascio un bacio sulla guancia e mi alzo, quando sento suonare il campanello. “oh deve essere Diego. Stasera andiamo al cinema” e si alza per aprire, infatti entra Diego. “ciao..” lo spagnolo mi saluta molto freddamente, per poi lasciare un bacio alla sua ragazza. “tesoro, dobbiamo fare un bel discorsino” dice mia sorella a Diego e poi torna a guardare me “e tu vai a prepararti, se non vuoi fare tardi” io annuisco e faccio l’occhiolino a Francesca, poi vado in camera mia. Faccio una doccia e scelgo di mettere una camicia bianca e un pantalone beige. Metto il gel nel ciuffo, lasciandolo scompigliato come piace alla mia Violetta e ovviamente non può mancare il suo profumo preferito. Dopo più o meno 40 minuti sono pronto. Busso alla camera di mia sorella e sento un “avanti” da parte sua. “Fran, io vado” .. “d’accordo.. Diego, non devi dire nulla?” esclama mia sorella dando una gomitata al suo ragazzo. Diego si alza e viene verso di me. “scusa Leon. Me la sono presa con te quando non dovevo, ma Violetta mi sta molto a cuore e mi arrabbio se la vedo soffrire. Comunque ho sbagliato e vorrei che tu mi perdonassi” io sorrido alle parole del mio amico e lo abbraccio “ma figurati Diego.. ti capisco! Io avrei reagito allo stesso modo se fossi stato al posto tuo, nei confronti di Francesca. So che per te Violetta è come una sorella. Non ho niente da perdonarti, anzi sono io a chiederlo a te” lui sorride e mi da un pugno sulla spalla “è tutto aposto amico” io sorrido a mia volta “perfetto. Sorellina, ci vediamo stasera o domani” mi avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia e uno in fronte. “buona serata fratellino” e dopo aver lasciato un ultimo saluto a Diego, esco di casa e mi dirigo dalla mia amata.. che non vedo l’ora di rivedere.
   
 
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