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Autore: Shary_Leonetta    13/04/2016    1 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Pov Violetta Scendo al piano di sotto e aspetto Leon sul divano. Dopo poco sento bussare alla porta e corro verso essa, aprendola velocemente.. e me lo ritrovo lì, stupendo, con un sorriso meraviglioso, una camicia bianca magnifica, un pantalone aderente e un ciuffo spettacolare. “ciao” dico io sorridente, ma mezza stordita per tanta bellezza. “ciao, sei splendida” mi si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia, che io assaporo il più possibile. “grazie.. anche tu sei bellissimo” lo faccio entrare e subito esce mia zia dalla cucina. “ciao Leon! Wow che eleganza eh” nel frattempo si stava pulendo le mani con uno strofinaccio. “ciao Angie. Grazie, molto gentile” risponde il mio fidanzato. Poi arriva papà dal piano di sopra. “ciao Leon. Stai molto bene” addirittura, oltre a questo complimento, lo saluta con due baci sulle guance! “ciao German. Grazie mille. Porterò a casa Violetta per le 22.30 se per te va bene” chiede Leon prendendomi una mano. “no..” dice papà serio, infatti tutti e 3 lo guardiamo confusi. “ma papà..” comincio io, ma lui mi ferma “lasciami finire.. no, perché essendo che sei un bravo ragazzo e che rendi mia figlia felice, te la concedo fino alle 23” io spalanco la bocca e poi gli salto addosso abbracciandolo “grazie, grazie, grazie!” .. “tesoro così mi strozzi” mi stacco da mio padre e continuo a sorridere, cosa che fanno anche mia zia e il mio ragazzo. “ti ringrazio tanto. Alle 23 saremo a casa. Buona serata” Leon saluta papà e zia Angie con dei baci ed io faccio lo stesso, ringraziando papà sottovoce. Pov Angie Aspetto che mia nipote e il suo ragazzo escano di casa, per poi avvicinarmi a German. “ti senti bene?” gli chiedo scioccata. “mai stato meglio amore mio. Che c’è per cena?” German si avvia in cucina, lo vedo troppo felice. Lo seguo e mi appoggio al tavolo “nonono.. qua c’è qualcosa sotto.. che ne hai fatto di German? Il vero German?” il mio uomo mi si avvicina e mi mette le mani ai fianchi “grazie a te ho capito molte cose.. e ho imparato a conoscere Leon. Vedo mia figlia felice con lui e di conseguenza lo sono io. Perciò le lascerò un po' più di libertà, perché se la merita” dopo queste parole lo abbraccio “bravo tesoro.. fai più che bene! Sono fiera di te” ci scambiamo un dolce bacio e poi finisco di preparare le empanadas. Pov Violetta Sono in macchina con Leon che ascoltiamo un po' di musica e intanto cantiamo anche. “sei davvero bella sai?” mi dice lui e gli faccio una carezza mentre lui mi lascia un bacio sulla mano. “grazie.. anche tu. Ma dove mi porti?” chiedo curiosa mentre l’aria dal finestrino mi bacia il viso “in un posticino carino e tranquillo.. so che ti piace il pesce” .. “oh sì! In effetti è un po' che non ne mangio” rispondo io. Si può essere più felici di così? “ehi.. tutto bene?” mi chiede dopo un po' Leon “sì.. perché?” .. “ti vedo pensierosa” mi risponde lui prendendomi la mano. “stavo pensando a noi.. a quanto sono felice di stare con te e a quanto sono fortunata per averti incontrato. La mia felicità porta il tuo nome” lo vedo sorridere “sei dolcissima. Anche io sono felicissimo di stare con te, sei tutto per me ed io farei qualsiasi cosa per farti stare bene. Lo sai che ti amo” mi lascia un bacio sulla mano “sì e tu sai che io amo te” mi sporgo un poco per lasciargli un bacio sulla guancia. Dopo qualche minuto parcheggia in una piazza. “Leon.. ma dove siamo?” chiedo scendendo dalla macchina “ancora non siamo arrivati, ma da qui in poi bisogna camminare perché le macchine non possono passare” mi spiega lui avvicinandosi a me. “prima però ho bisogno di fare una cosa” mi dice poi mettendo una mano sul mio fianco e una sulla guancia. “cosa?” domando io, sapendo già la risposta. Difatti si avvicina ancora di più al mio viso e ci baciamo. “ok, ora sto molto meglio” mi sussurra all’orecchio, lasciandomi qualche altro bacetto sulla guancia e sul collo. “Leon.. così non vale” lo bacio di nuovo e gli tocco il petto, baciandolo sulla parte del corpo scoperta dalla camicia. “ok basta così.. andiamo a mangiare vah” mi metto a ridere e lui mi prende la mano, intrecciando le dita con le sue. “guarda che non c’è niente da ridere.. sono pur sempre un maschio” mentre camminiamo sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia. “vieni, per di qua” ci intrufoliamo in una via e poi in un’altra ancora più piccola. “è ancora lontano? Io ho fame” commento io facendo finta di sbuffare “no, siamo arrivati. È quello” mi indica un locale con il dito ed io noto solo un’entrata con due sedie fuori e una ciotola per i gatti. “ma cos’è?” chiedo non capendo “adesso lo vedrai”. Entriamo dentro e c’è qualche tavolo, il locale è tutto di azzurro e bianco, con qualche disegno qua e là. “salve. Avete prenotato?” chiede un cameriere “sì.. Vargas”. Il cameriere controlla su una lista “sì, seguitemi”. Ci fa strada e poi scendiamo degli scalini e quando alzo lo sguardo vedo una scena meravigliosa! Praticamente è una terrazza proprio sul mare, con solo 3 tavoli. Siamo circondati da scogli e l’acqua del mare che sbatte contro essi. Sopra alcuni massi ci sono dei gabbiani, altri svolazzano sopra noi e sopra al mare. Si può vedere la parte della passeggiata dall’altra parte del ristorante e noto che le luci sono soffuse. “va bene qui?” il cameriere indica un tavolo, il più isolato. “certo, grazie” risponde Leon, spostandomi la sedia per farmi sedere. Io rimango zitta un po', guardandomi attorno. Sul tavolo c’è un piccolo vaso pieno di fiori profumati e una candela a forma di cuore. “amore.. non ti piace?” Leon si siede di fronte a me e comincia a preoccuparsi per il mio silenzio. Alla fine punto i miei occhi nei suoi e gli prendo la mano. “se mi piace? Amore non potevi scegliere posto migliore. È bellissimo qui, anzi non so nemmeno spiegare cosa provo in questo momento. Sei dolcissimo Leon, sei il ragazzo più romantico che abbia mai conosciuto.. anche di più di alcuni attori di film” ridacchio un po' e poi anche lui sorride, soddisfatto. “sono contento di quello che pensi del posto, soprattutto di quello che pensi di me. Ti amo” mi mordicchio il labbro “anche io ti amo”. Arriva un cameriere diverso da quello di prima “buona sera. Ecco a voi il menù. Volete ordinare da bere nel frattempo?” a parlare per primo è Leon “io una coca cola grazie” .. “anche io, grazie” dico io, aprendo il menù. Il cameriere sorride e se ne va con le nostre ordinazioni. “ho proprio voglia di un bel risotto con i frutti di mare” dico io appoggiando il menù sul tavolo. “sai che stavo pensando la stessa cosa?” dice Leon, facendo lo stesso con il menù. Fatto sta che dopo poco l’ordinazione, il cameriere ci porta i nostri piatti e noi ce li gustiamo per bene. Per dolce io scelgo una fetta di torta meringata, mentre Leon prende la macedonia con il gelato. “ti va di andare a fare una passeggiata?” mi chiede il mio ragazzo “certo” rispondo io, sempre con il sorriso sulle labbra. Ci alziamo e Leon paga il conto, per poi avviarci lungo la passeggiata che si vedeva dal ristorante. “allora.. hai mangiato bene?” mi domanda il mio messicano, circondandomi le spalle con un braccio, mentre io gli circondo la vita con il mio. “sì, davvero molto bene. Guarda, un negozio aperto! Ti va di andare a vedere?” gli indico un negozietto con il dito e lui annuisce “sì, va bene”. Entriamo e c’è un po' di tutto: gioielli, cose per la casa, alcuni vestiti, cose per i capelli, cose per le unghie.. io però rimango fissa su un anellino che brilla. È con il segno dell’infinito, ricoperto di piccoli brillantini ed è di oro bianco.. proprio come piace a me. “che guardi?” mi chiede Leon, abbracciandomi da dietro. “questo anellino” lo indico e lui mi lascia un bacio sulla guancia. “provatelo” mi dice prendendolo in mano. “ma dici che posso?” chiedo io guardandomi attorno. “beh penso di sì.. altrimenti uno come fa a sapere la misura?” io allora lo provo e non posso crederci.. è perfetto! “ti sta benissimo” commenta Leon, lasciandomi un altro bacio. “già.. è molto bello” lo sto per togliere dal dito, quando Leon mi ferma “che fai? Perché lo togli?” mi giro e lo guardo confusa “come perché lo tolgo? Leon, non sono una criminale.. non posso rubarlo” dico ridacchiando. “lo so.. ma nessuno ha detto che devi rubarlo” mi risponde lui, prendendomi per mano “vieni con me”. Mi porta alla cassa e tira fuori il portafoglio “Leon cosa fai?” chiedo guardandomi attorno, ma lui mi risponde con un solo “ssh”. La cassiera arriva subito “ditemi” e Leon le mostra la mia mano con l’anello “quanto viene questo?” la cassiera gli fa vedere il prezzo su un’etichetta e Leon tira fuori i soldi, consegnandoli alla ragazza. “lo tiene su?” domanda lei “sìsì, grazie” risponde Leon. Dopo averla salutata, usciamo dal negozio. “Leon.. io.. non so cosa dire.. grazie, ma non dovevi. È costato molto” lui mi prende per i fianchi “non preoccuparti.. l’ho fatto con piacere. Ti sta davvero bene e questo..” mi prende la mano e indica l’infinito “rispecchia il nostro amore. O no?” io sorrido a 32 denti e lo abbraccio “certo amore mio”. Ci baciamo e poi riprendiamo a passeggiare. Dopo un’oretta e mezza torniamo in macchina e sono le 22. “ma andiamo già a casa?” chiedo io con un’espressione triste, mettendomi la cintura. “certo che no.. andiamo in un altro posto” mi risponde lui, cominciando a guidare. “e dove? Sembra che si stia pure per annuvolare” dico io guardando il cielo. “lo so.. e fa pure freschino.. non hai una giacca?” mi chiede Leon, svoltando a destra. “ehm.. no” .. “guarda dietro, dovrebbe esserci una mia felpa” mi dice lui ed io tolgo la cintura, girandomi verso i sedili dietro. “trovata” dico poi, tornando a sedermi e infilandomela. “mmh.. adoro il tuo profumo” continuo io annusandola. “menomale” risponde Leon, facendomi una carezza. Ci fermiamo poi in un parcheggio e vedo che siamo alla spiaggia. “facciamo un giro qui?” mi domanda il mio ragazzo ed io annuisco, scendendo. Attraversiamo la strada e percorriamo il sentierino che porta alla spiaggia. Appena messi i piedi sulla sabbia, ci togliamo le scarpe e cominciamo a camminare. “hai freddo?” mi chiede Leon, tenendomi stretta al suo corpo caldo. “un po'” .. “vuoi andare a casa?” continua lui, io alzo lo sguardo per guardarlo in faccia “no.. voglio stare ancora un po' con te”. Dopo un po' ci fermiamo e ci baciamo, una.. due.. tre volte e più. Quando ci stacchiamo ci sorridiamo, ma poi sento una goccia proprio sulla punta del naso. “ehm.. Leon..” e vedo che ne cade una sulla sua guancia “no! Sta per piovere” commenta lui sbuffando “eh appunto.. che facciamo?” domando, sentendo qualche altra goccia. “vieni” mi prende per mano e cominciamo a correre “Leon, aspetta! Tra un po' cado” urlo io e lui si mette a ridere e si ferma, prendendomi in braccio come una sposa. “ma sei impazzito?” chiedo, ridendo buttando all’indietro la testa e sentendo la pioggia. Anche lui fa lo stesso e quando torniamo a guardarci ci baciamo nuovamente. “ora piove sul serio” dico poi, cominciando ad avere i capelli bagnati “sì..” risponde Leon, che riprende a correre. Alla fine arriviamo dove c’è una casetta di legno e Leon la apre dal gancio, entrando con me ancora in braccio. “uuh che bel calduccio” dico io e il mio ragazzo mi fa scendere, per chiudere la porta. Mi guardo attorno e noto tantissimi asciugamani e un paio di quei materassi matrimoniali per il mare e varie attrezzature in un angolo. Quando torno a guardare Leon, vedo che ha i capelli tutti bagnati e qualche goccia sul viso.. e la sua camicia è ormai quasi trasparente e aderente al petto. “come sei sexy..” dico avvicinandomi a lui e toccandogli il petto con una mano e i capelli con l’altra. Mi mordicchio il labbro, sentendo l’effetto che mi fa allo stomaco e al cuore.. mi vengono addirittura i brividi. “ah sì? Beh anche tu sei molto sexy” mi dice lui, spostandomi i capelli all’indietro. Noto che anche il mio vestito è bagnato ed è appiccicato alle mie gambe. Leon si passa la mano tra i capelli, per cercare di sistemarsi il ciuffo.. anche se così si è reso ancora più bello e sexy! “mi fai impazzire, lo sai?” dico io baciandolo e infilando le dita delle mani tra i suoi capelli. “anche tu” mi dice lui, facendo lo stesso con i miei capelli. Poi comincia a baciarmi le guance, sotto le orecchie, la mandibola, il mento, il collo e infine le spalle. “Leon..” sussurro il suo nome e poi a baciarlo ovunque sono io. Gli sbottono la camicia e lui mi fa coricare su uno di quei materassi, che devo dire sono piuttosto morbidi e comodi. “Violetta.. sei sicura?” mi chiede Leon, guardandomi negli occhi. Io ci penso un po', poi penso che sono troppo felice con lui, che ci amiamo davvero e che sono certa che staremo insieme per sempre. “sì, sono sicura” così riprendiamo a baciarci. Poi però mi viene in mente che alle 23 devo tornare a casa, quindi tolgo le mie labbra da quelle del mio ragazzo. “aspetta.. devo dirlo almeno ad Angie che non torno a casa.. o almeno, non all’ora stabilita” .. “sì, hai ragione” mi dice lui ed entrambi ci sediamo. Prendo la borsa e mando un messaggio a mia zia: “zia non so a che ora torno. Sono ancora in giro con Leon, poi ti spiego.. promesso! Inventa qualcosa con papà, ti prego. Un bacio, Vilu”. Sposto lo sguardo su Leon e lui sorride, prendendomi per il collo e riprendendo il bacio di prima. Mi arriva la risposta di mia zia e subito ci guardo “mmh.. sì, devi assolutamente spiegarmi. Non preoccuparti per tuo padre, goditi la serata. Ti voglio bene”. Poso il telefono nella borsa e riprendo a baciare il mio ragazzo, tornando coricati com’eravamo poco fa. “ti amo Violetta.. non ho mai amato nessun’altra. Sei la mia vita ora” mi dice Leon, tra i miei baci sul suo petto e i suoi sul mio. “anche io ti amo.. infinitamente. Per sempre” e fatto sta che tra una cosa e l’altra, finiamo con il fare l’amore. Sono quasi le 2 e sono accoccolata a lui, sul suo petto. Ci siamo rimessi l’intimo e siamo coperti di asciugamani, per avere almeno un po' di caldo. Leon continua ad accarezzarmi il viso, i fianchi, la schiena e il braccio; mentre io continuo a toccare il suo petto così perfetto. “stai bene?” mi chiede dopo un po' “mai stata meglio.. e tu?” .. “idem” risponde lui. Mi alzo sollevandomi con un braccio e con l’altra mano gli accarezzo il viso, delicatamente. “come fai ad essere così infinitamente bella? Non mi stanco mai di guardarti” mi dice il mio ragazzo, posando una mano sulla mia guancia. Io sorrido “sei dolcissimo.. e anche tu sei infinitamente bello.. il più bello del mondo” mi fa avvicinare il viso al suo e ci baciamo di nuovo. “ora dormiamo un po', che è notte fonda” propone lui, facendomi di nuovo posare la testa sul suo petto. “sì, sono un po' stanca. A domani amore mio” rispondo io, stringendomi a lui. “a domani piccola mia” mi lascia un ultimo bacio tra i capelli e poi chiudo gli occhi per dormire.. dormire tra le braccia del mio vero amore, tra colui che amo e che sempre amerò. Il ragazzo che mi ha fatto capire l’amore, che mi ha fatto capire cosa vuol dire stare accanto ad una persona che ami davvero.. che mi sa rendere felice. E soprattutto che mi ha reso una vera e propria donna. Pov Leon Ho fatto l’amore con la ragazza che amo. Con la prima ragazza che amo sul serio. Grazie a lei ho capito cosa significa questa parola, che prima per me non esisteva. La renderò felice, costi quel che costi. La amo e niente e nessuno ci dividerà.. mai più. Ora siamo uniti, siamo una cosa sola, siamo l’amore. Violetta mi ha reso l’uomo più felice del mondo. E dico “uomo” e non “ragazzo” perché grazie a lei lo sono diventato. E lei, ora, è la mia donna.
   
 
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