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Autore: tatsuei90    13/04/2016    5 recensioni
Prompt 1° capitolo: Beginning
"Arrivo, mamma." Si alzò in pochissimo e raggiunse la madre, osservando meglio il ragazzino: fu come un colpo di fulmine, doveva ammetterlo... "Io sono Hajime Iwaizumi." Fece un lieve inchino.
"I-io sono Tooru Oikawa." Sembrava molto timido e quasi si nascondeva dietro le gambe della madre, pur sapendo che non doveva aver paura di lui. Sentendosi spingere in avanti dalla madre, fece un inchino a propria volta.
"Che ne dici se torniamo alla riva? Possiamo lanciare i sassolini, oppure giocare a nascondino o tante altre cose!" il piccolo Hajime era davvero felice di aver trovato qualcuno con cui poter giocare in quella giornata così assolata e calda.
Oikawa dapprima guardò la madre e, ricevendo un assenso, si lasciò andare ad un sorriso. "Va bene, Iwa-chan." Lo disse con spensieratezza, senza pensarci su troppo, per di più quel cognome era impossibile da pronunciare.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Accusation IwaOi




Just another day in the city life

Just another day where we live or die
We're all prayin' through the smoke filled sky
Just another day in the city life, city life
(City Life - Redlight King)




Una cosa che Iwaizumi non sopportava, da piccolo, ma anche da grande, erano le ingiustizie: essere accusati  di qualcosa di falso solo perché si è il più piccolo della famiglia, anche quando davvero non c'entri nulla in tutto ciò che è successo. Certo, c'era da dire che, con il passare degli anni, un po' aveva perso questa cosa: spesso e volentiri non voleva sentire ragioni da parte di Oikawa, il quale spesso lo irritava con i suoi modi di fare; non era sempre stato così e a quei tempi lo proteggeva pure.

Era aprile del loro primo anno di scuole elementari: Oikawa aveva già coltivato una certa passione per la pallavolo, mentre Iwaizumi preferiva ancora cercare di prendere i coleotteri con il suo retino: spesso si trovavano per giocare assieme, andando nei posti più disparati o semplicemente restavano l'uno a casa dell'altro, nel caso piovesse o comunque il tempo non prometteva nulla di buono.

La primavera si faceva sentire e si vedeva chiaramente nell'aria: nel percorso verso casa I ciliegi erano già in fiore e lo spettacolo che essi donavano a chiunque li osservasse, era sempre mozzafiato. Mentre si passava si potevano distinguere correre felici sotto di essi, in mezzo a tutto quel rosa che aveva un qualcosa di quasi romantico: loro non lo potevano ancora capire, ma la cosa non valeva per I genitori o gli anziani.  

Il cielo quel giorno si presentava per lo più sereno, con qualche nuvola di passaggio: le previsioni non prevedevano rovesci se non in tarda serata e ovunque si poteva respirare il profumo dei vari fiori.  

 

"Iwa-chan sei libero dopo pranzo?" Oikawa non aveva ancora smesso di chiamarlo in quel modo, nonostante fosse molto tempo che gli ripeteva di non farlo. "Potresti venire a casa mia e potremmo giocare assieme! Cosa ne dici, Iwa-chan ~?" Ora era detto in tono cantilenante, che al compagno non piaceva affatto.
"Quante volte devo dirti di smetterla di chiamarmi così? Per di più quel tono cantilenante mi irrita ancor di più, Idiokawa!" Non c'era proprio nulla da fare: gli dava davvero fastidio il tutto. "In ogni caso: sì, credo di poter venire; in caso contrario ti chiamerò, altrimenti arriverò alle due e mezza, va bene?" Un piccolo sospiro si levò dalle sue labbra, mentre ad un incrocio aspettavano che il semaforo diventasse verde.
"Sì, Iwa-chan ~. Giocheremo a pallavolo e... Non so: magari nascondino o qualcosa di simile! Ho intenzione di entrare a far parte della squadra della nostra scuola e potresti farlo anche tu: sei bravo in fin dei conti." Dal tono sembrava eccitato dal poter giocare con lui: su quello non c'era alcun dubbio.
"Vedremo... Non so nemmeno le basi e nemmento tu sei messo meglio di me!" Si ricordò una volta in cui l'altro aveva cercato di schiacciare e, avendo mancato la palla, questa gli era caduta in testa, quindi si mise a ridacchiare di gusto.
"Sei sempre così cattivo Iwa-chaaan, non prenderti gioco di me." Fu un tono bello lamentoso quello e gonfiò le guance, attraversando finalmente.
"Non prendertela così tanto: ci vediamo tra un po'."
 
 
 
Passarono le ore e alla fine le due e mezza arrivarono: per fortuna la madre gli aveva detto di sì senza doverla pregare, quindi si fece trovare a casa dell'amico al secondo spaccato. Oikawa corse ad aprirgli sorridente, facendolo entrare nella grande casa.
 
 
 
"Ciao Tooru, salve signora Oikawa." Per prima cosa si tolse le scarpe, indossando le patine che il coetaneo gli porgeva: davanti a sua madre non lo avrebbe mai chiamato con I nomignoli che era solito dargli; non voleva essere sgridato per una cosa simile.
"Ciao Hajime-kun. Io ora esco per un'oretta circa: restate qui nelle vicinanze e vedete di non farvi male, va bene? Al massimo andate al parco giochi che c'è qui vicino." La donna posò una mano tra I capelli del figlio, sorridendogli.
"Sììì mamma, non ti preoccupare. Resteremo qui a giocare a pallavolo, non corriamo rischi particolari." Tooru cercò di togliere la mano della madre dalla propria testa: non gli piaceva molto che gli venissero scompigliati I capelli.
"A più tardi allora." Li salutò con la mano, andandosene via e lasciando entrambi da soli.  
"Prima di iniziare a giocare vuoi qualcosa?" Si comportava come un vero uomo di casa, cosa che era in quel momento, no?
"No grazie Idiokawa: iniziamo a giocare piuttosto, che è meglio."  
Mise nuovamente le scarpe, precedendolo fuori, per poi seguirlo nel giardino grande sul retro. Iniziarono a provare qualche passaggio, fino a che la palla ricevuta da Hajime non superò la siepe e atterrò nel giardino dei vicini: gli Ushijima.  
"Dannazione! Non ho alcuna intenzione di andare a riprenderla! Vacci tu, dato che è colpa tua, se è finita da loro." Oikawa non sopportava il figlio dei vicini, per quello non aveva alcuna intenzione di riprendere la palla.
"Haaa? La palla è tua, quindi la riprendi tu, niente discussioni." Iwaizumi non voleva per nulla al mondo, quindi non si mosse nemmeno di un passo verso il cancello.
"Sei sempre più cattivo con me, Iwa-chan." Tooru mise un vero e proprio broncio, sbuffando. "Vado." Aprì il cancello e andò a suonare alla casa degli Ushijima, tutto nervoso. "Ehm... Mi è caduta la palla nel vostro giardino: potrei riaverla?" Chiese, appena sentì qualcuno rispondere.
"Arrivo subito." Fu la voce di un bambino quella che riuscì chiaramente a sentire Oikawa, che deglutì lentamente, attendendo. "Una palla da pallavolo: posso venire a giocare anch'io? Oppure tu e il tuo amico potete giocare qui." Il coetaneo sembrava avere una voce gentile, ma Tooru lo odiava da quando lo avevano conosciuto.
"No grazie, stiamo benissimo anche se giochiamo da soli: posso avere la mia palla? Grazie." l'ultima parola la biascicò solo perché I genitori gli avevano sempre detto di essere gentile e ringraziare.
"Beh, in tal caso vieni a prenderla: il cancello è aperto." Wakatoshi la teneva in mano come se fosse un trofeo, del tutto intenzionato ad impedirgli di prenderla.
"Dannato...!"  
 
Tooru aprì il cancello e fu un attimo: Iwaizumi si era avvicinato per vedere cosa stesse succedendo, nel momento stesso in cui il moro cercava di riprendersi la palla. Non riuscendovi, decise di compiere un azione un po' estrema: mordergli il braccio, nella speranza che ne lasciasse la presa. Gli si attaccò al braccio, mentre Iwaizumi li raggiungeva e cercava di staccarlo, prima che arrivassero I genitori dell'altro bambino.
 
"Cosa sta succedendo? Oikawa-kun! Cosa stai facendo?" l'espressione della madre di Wakatoshi era profondamente arrabbiata, mentre allontanava il figlio dai due. "Sei un animale!" notando  la madre dell'incriminato arrivare, la fissò torva, sbuffando. "Senta, forse dovrebbe andare a far controllare suo figlio: guardi che cos'ha appena fatto!" alzò con delicatezza il braccio del figlio, affinché l'altra lo vedesse.
"Cosa...? Tooru Oikawa: in casa, ora!" fece segno ai due ragazzini di rientrare, tornando poi ad osservare la vicina. "Mi dispiace per ciò che ha fatto: sono ragazzini purtroppo, ma non succederà più." se ne andò a dir poco infuriata, trovando i due seduti sul divano. "Cos'hai da dire in tua discolpa?  Non posso credere a ciò che hai fatto: si può sapere cosa ti è saltato in mente?" non le importava se stava facendo la ramanzina davanti a Hajime, avrebbe capito pure lui.
"I-io... Non sono stato io: non è colpa mia, te lo assicuro mamma." iniziò a piangere, mordendosi un labbro.
"Signora Oikawa: è la verità... Ha iniziato Ushijima-kun, non consegnandogli la palla, che era caduta nel suo giardino e Oikawa ha reagito solo d'istinto, dato che non cedeva." Iwaizumi tentò, invano, di andare in soccorso dell'amico: era tutta colpa sua, non poteva evitarlo.
"Iwaizumi-kun ti prego di farmi il favore di non difenderlo: ciò che ha fatto è grave, a prescindere da chi o cosa ha scatenato la lite." il tono della donna era duro e le dispiaceva parlare così al ragazzino, ma era necessario.
"Mi dispiace, davvero: ammetto di aver esagerato un po', ma è tutta colpa di quel dannato! Non lo sopporto e fa di tutto per farmi irritare." disse Oikawa ancora in lacrime, tenendosi alla maglietta del migliore amico.
"Pensi davvero che serva a qualcosa chiedere scusa in questo momento? Dovresti andare da lui: hai ferito Wakatoshi-kun, non me." almeno stava ragionando: sapeva quanto non ci andasse d'accordo, ma quello era davvero troppo.

L'orgoglio del piccolo Tooru quella volta gli costò una settimana di punizione, dato che si era rifiutato categoricamente di andare a chiedergli scusa. Quello era sicuramente uno dei ricordi indelebili per entrambi.
Just another day where we live or die.


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N.d.A.: Fan fiction partecipante alla challenge Equinozio di Primavera con il prompt: City Life - Redlight King

Partecipa alla 30 Days of Writing Challenge con il prompt: 2. Accusation

Un ringraziamento a: Audrey_Ntray per aver recensito la prima one-shot.
MizaRose per averla messa tra le preferite
SaraLovex per averla messa tra le ricordate
Artemisia246 - Hillarity e Audrey_Ntray per averla messa tra le seguite
   
 
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