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Autore: Sylvie91    20/04/2016    3 recensioni
Sorride triste al pensiero di sua madre che sicuramente la starà maledicendo per la sua testardaggine e intraprendenza, che sicuramente le avrebbe fatto un sermone senza fine vedendola così armata, ritenendola in effetti poco femminile.
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Dìs, Frèrin, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Fili guarda la propria madre legata a quel lurido palo, i capelli lunghi che le nascondono il volto rivolto a terra come se si fosse arresa all’evidenza e si stia limitando a pregare Mahal per la sua vita e quella del fratello.
Sa bene perché si sono messi in viaggio entrambi, sicuramente sua madre vuole riportare lui e suo fratello a casa, mentre Frerin o vuole partecipare anche lui alla riconquista o è partito con la convinzione di proteggere la sorella dai pericoli che si possono nascondere.
Kili ringhia nel vedere la scena e se non fosse per Fili che gli tiene fermamente il braccio sarebbe già partito all’attacco con solo la sua spada; deve trovare un piano in modo da poter tornare presto dalla compagnia sani e salvi, oltre che rimandare sua madre e suo zio a casa.
-Fili, cosa aspettiamo andiamo!- sussurra Kili, guardando il fratello alla ricerca di un suo segno di consenso, che non arriva.
-Andate ad avvisare gli altri.- interviene Bilbo, guardando i due prigionieri che non si accennano a muoversi e sente una gran compassione per i due principi nel vedere i loro parenti ridotti così; sa cosa vuol dire perdere presto la propria madre ed è un dolore che non augura a nessuno.
-S-sei sicuro?- domanda Fili sorpreso, spostando lo sguardo sul piccolo hobbit che sembra tremare dalla paura e dall’agitazione.
-I-io… credo di sì.- risponde Bilbo sistemandosi la cintura e controllando di avere assieme ad essa il piccolo coltellino che usa per raccogliere le erbe.
Fili guarda ancora un’ultima volta sua madre e suo zio legati; non sa se fidarsi dello hobbit, suo zio sicuramente non lo farebbe, tuttavia c’è qualcosa che lo convince e, diversamente dai nani, lui ha delle qualità che gli possono assicurare la salvezza, come quel suo passo felpato che è davvero difficile da sentire.
-Kili vai avvisare gli altri.- ordina perentorio Fili.
-Ma… io voglio….- brontola invece il minore per poi fermarsi davanti un gesto del fratello –Ho detto vai. Bilbo, ti guarderò le spalle e in caso di pericolo non esiterò a intervenire.-
Kili abbassa lo sguardo, un poco deluso, prima di dirigersi di corsa all’interno della foresta per raggiungere il prima possibile i compagni; Fili segue il suo percorso con gli occhi finchè non scompare completamente dalla sua vista e si rivolge ancora a Bilbo – Libera mia madre e indad Frerin prima, se riesci i pony…-
-Fili, mi dispiace per Kili.- si scusa lo hobbit.
-Non  ti preoccupare, Kili deve imparare a controllarsi.- ribatte per poi fischiare verso i troll, spingendo Bilbo all’interno di un cespuglio in modo che non lo vedano.
I tre troll sembrano risvegliarsi  dal loro confabulare basso –Cosa è stato?- domanda quello seduto con il mestolo il mano.
-Sei tontolo, era un fischio.- ribatte il secondo appoggiando i pony dentro una recinzione dove ce ne sono altri due.
-I montoni fischiano?- interviene il terzo, ricevendo un pugno sulla testa da quello col mestolo –No, i montoni non fischiano, ma gli ominucchi, sì.-
-Carne umana, dolce succosa carne umana.- afferma il troll che aveva in mano i pony, per poi inoltrarsi nuovamente nella foresta passando davanti a un Bilbo seminascosto e continuando la strada seguendo gli altri fischi di Fili.
-A me non piace la carne di ominucchi: è così stopposa.- piagnucola un troll, mentre l’altro continua a girare la brodaglia; e proprio ora Bilbo decide di avvicinarsi silenzioso sempre mezzo nascosto nella vegetazione, finchè i due troll rimasti non cominciano a litigare fra loro e lui ne approfitta per avvicinarsi ai nani legati.
Dis alza lo sguardo sentendo qualcuno tirare la corda che le tiene legate le mani e si muove svegliando anche Frerin, che sembrava effettivamente mezzo svenuto.
-Chi sei?- domanda Dis scostando i capelli in modo che i suoi occhi azzurri possano studiare lo strano esserino che è venuto a liberarli.
-E’ il signor Boggins!- sussurra Frerin –Non vedi Dis, ha i piedi strani come quella hobbit che abbiamo trovato nella sua casa.-
-Baggins! Si dice Baggins.- corregge Bilbo infastidito, pensando che non è proprio il momento di mettersi a correggere i nani sul proprio cognome –Scusa, ma chi c’era a casa mia?- chiede poi lo hobbit rendendosi conto di quanto detto il nano.
-Shhh.- gli ammutolisce Dis, guardando preoccupata il ritorno del terzo troll con le mani vuote –Muoviti, signor Baggins.- ordina infine cercando di togliere le mani dalle corde già allentate da Bilbo.
-Preferite l’antipasto o sbudelliamo i ronzini.- chiede uno dei tre avvicinandosi un po’ troppo a dove sono i nani e lo hobbit, il quale cerca di nascondersi dietro ai primi due.
-Io prenderei anche l’antipasto, si può fare un bel bollito di nano.- risponde il troll con il mestolo in mano, per poi darlo in testa al compagno che si è alzato –Ti ho detto di stare seduto.-
Bilbo tira un respiro di sollievo continuando a tagliare le corde che tengono legati anche i piedi dei due nani.
-Mangiamo cavallo, sì o no?- chiede il terzo che sembra effettivamente quello più ansioso dei tre.
-Mangerai quello che ti darò io!- esclama il troll cuoco.
-Tu cucini male, sa tutto di pollo.- ribatte l’altro, spintonando il cuoco che lo spinge a sua volta.
Dis appena liberate le mani si butta per cercare di sfilare la corda che le blocca i piedi, senza molti risultati sembra infatti che queste corde siano molto più robuste delle precedenti e il coltellino dello hobbit è abbastanza affilato e non ha fatto esattamente un bel lavoro.
La nana si guarda intorno alla ricerca di qualcosa che può essere utilizzato per tagliare le funi, quando nota che legato alla cinta del troll c’è un lungo coltello ricurvo.
-Ehi signor Baggins prendete quel coltello.- sussurra Dis indicando con la testa l’arma, mentre Bilbo finisce di slegare le mani di Frerin e guarda nella direzione indicata dalla nana; ad essere sincero non avrebbe affatto voglia di avvicinarsi al sedere di quell’essere, tuttavia se vuole liberare quei due deve per forza cambiare utensile.
Bilbo si avvicina piano al troll cercando di allungarsi con le braccia per sfilare il coltello, l’odore che fuoriesce da quel sedere è a dir poco nauseabondo tanto che è costretto a trattenere il respiro prima di tentare di andare più vicino.
Purtroppo la fortuna non è dalla sua parte e quando sfiora il coltello viene acchiappato dal troll che lo usa come un fazzoletto, disgustando non solo Bilbo, ma anche Frerin e Dis che guardano inermi la scena.
-Mi caschi un occhio!- esclama stupito il troll –Guarda cosa mi è uscito dalla tromba! Ha braccia, gambe… tutto!-
-Che cos’è?- chiede l’altro, mentre Bilbo si muove sulla mano del troll cercando di trattenere il disgusto di essere stato sommerso da muco.
-Non lo so… ma non mi piace come si agita.- risponde il troll, gettando per terra lo hobbit che si rialza subito girandosi verso i mostri.
-Allora che sei uno scoiattolo fuori misura?- chiede uno dei tre tenendo in mano un ramo e agitandolo contro Bilbo, che alterna lo sguardo tra i nani che sembrano stare bene e i troll che lo guardano come se fosse la focaccia per la seconda colazione.
-Io sono uno scasss…hobbit.- risponde Bilbo correggendosi all’ultimo.
-Uno scasshobbit?- domanda il troll che l’ha sporcato di muco rivolto al secondo –E si può mangiare?-
-Non ti riempirebbe nemmeno la bocca, una volta spellato e disossato.- interviene un terzo bloccando la fuga tra la vegetazione di Bilbo e colpendolo con l’enorme mestolo di legno.
Bilbo tenta di fuggire evitando  di venir preso da quei troll, fortunatamente sono piuttosto lenti e goffi per lui, quindi riesce facilmente a schivare la loro presa.
-Vai scasshobbit, vai!- lo incoraggia Frerin, mentre la sorella si mette una mano in faccia vergognandosi dell’idiozia del suo fratello in un momento del genere –Sei proprio un idiota.- afferma avvicinandosi a lui –Dai dobbiamo aiutare lo hobbit. Slega i miei piedi e io slego i tuoi.-
-Va bene.- risponde Frerin cominciando a tirare e slegare le corde che legano i piedi della sorella, mentre Bilbo continua la fuga distraendo i due mostri, finchè non viene preso per i piedi e minacciato da un coltellaccio.
-Ce ne sono altri di voi piccoletti nascosti dove non dovreste?- chiede il troll continuando.
Bilbo si guarda attorno spaesato, non vuole tradire i suoi compagni di viaggio, ma dall’altra parte non ha neanche l’intenzione di finire i suoi giorni mangiato da tre troll con gravi problemi igienici; scuote la terza con forza negando mentre viene strattonato dal suo aguzzino per i piedi.
-Sta mentendo!- esclama l’altro –Mettigli i piedi sul fuoco.- propone spingendo il compagno verso il fuoco per poi urlare all’improvviso, spaccando i timpani a Bilbo che si tappa le orecchie prima di essere lanciato nuovamente a terra.
Non ci vuole molto per capire che sono arrivati gli altri nani a dargli man forte e appena riesce ad alzarsi infatti nota un gran mulinare di lame, che tentano di indebolire e magari anche uccidere i tre mostri; Bilbo non può che meravigliarsi nel vedere come i nani coordinano gli attacchi e come si difendono a vicenda.
Nota anche che Thorin e Dwalin si staccano appena dai compagni impegnati nella lotta dirigendosi velocemente verso Dis e Frerin che cercano ancora di liberarsi dai vari legacci.
Dis non abbassa la testa vedendo gli occhi irati del fratello maggiore che comincia a tagliare le grosse funi di Frerin –Voi due mi dovete delle spiegazioni.- ringhia liberandolo, per poi passargli una delle sue daghe.
-Non mi sembra il momento, fratellone.- ride Frerin lanciandosi nella mischia senza farsi tanto pregare, mentre Thorin brontola sottovoce e Dis viene liberata da Dwalin silenziosamente.
-Hai un arma, Dis?- chiede Dwalin senza guardarla negli occhi.
-No.- risponde netta la nana, alzandosi in piedi e pulendosi appena i vestiti con le mani.
-Tieni Spacca.- borbotta il guerriero passando una delle sue asce alla principessa, che senza tanti complimenti segue Frerin nella lotta non degnando di un’altra parola né Thorin né Dwalin.
I due amici si guardano un attimo pensando a cosa hanno mai fatto di male per far si che quei due li seguissero anche in questo in viaggio, Thorin sospira guardando un attimo il cielo e si china appena in tempo per evitare una manata da uno dei troll.
Dwalin fa un capriola evitando il colpo e ferendo tra le gambe uno dei mostri, unendosi velocemente agli altri della compagnia e dando man forte con la sua ascia bilama, tenendo d’occhio la principessa sapendo che è capace di compiere sciocchezze soprattutto ora che ci sono Fili e Kili in pericolo.
Bilbo in tutta questa confusione coglie l’occasione proprio per prendere il coltello del troll, che hanno lasciato abbandonato per terra, in modo da poter liberare e portare in salvo i pony ancora chiusi nel recinto che nitriscono spaventati.
Purtroppo questa azione dello hobbit non passa inosservata agli occhi dei troll che velocemente lo acchiappano in due e lo prendono per le braccia e le gambe tirandole.
-Incrociate le braccia!- ordina il troll guardando i nani che si schierati tutti dietro a Thorin –O gli stacchiamo le sue.-
Bilbo guarda Thorin con gli occhi sgranati e pieni di sensi di colpa, non voleva farsi prendere da quei mostri, non voleva essere un peso per i suoi compagni e spera con tutto il cuore che loro depongano le armi, anche se non merita questo sacrificio da parte loro.
Thorin ricambia per un attimo lo sguardo dello hobbit, sarebbe facile per lui lasciarlo morire mangiato dai troll; tuttavia, la decisione appare ovvia nella sua mente e nel suo cuore: quello hobbit, per quanto goffo e piuttosto inutile, fa parte della compagnia e non lo lascerà morire così.
Con un sospiro impianta la sua spada nel terreno arrendendosi implicitamente, per poi essere seguito da tutti gli altri che buttano le proprie armi; mentre Bilbo viene nuovamente scagliato contro i nani per essere quasi preso al volo da Frerin che con un sorriso ironico afferma –Ci rivediamo presto, scasshobbit.-



Ciao : )
Allora per fortuna sono riuscita a trovare dei piccoli spazi in cui scrivere, un oretta dopo pranzo e dopo cena, quindi mi sento alquanto fortunata ad aver buttato giù gli ultimi due capitoli anche se non so prossimamente sarò così fortunata ^^”
L’altra volta non sono riuscita a ringraziarvi, ero piuttosto di fretta e quindi vi ringrazio ora! So che la storia è trita e ritrita, ma comunque sono piuttosto contenta di rifarla  con la mia adorata Dis ^^ e anche con quel pazzo di Frerin!
Grazie per chi legge, segue e commenta! Grazie <3
Bisous
Syl
 
   
 
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