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Autore: valedia    26/04/2016    1 recensioni
Questa è la mia vera storia, i nomi per questione di privacy saranno diversi.
Se siete interessati alla mia vita, leggete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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11 settembre 2006
Era il giorno del mio compleanno, ero andata come al solito a casa di Giada per stare con lei, e diciamocelo, anche per vedere Francesco. Arrivai puntuale, erano le cinque di pomeriggio e faceva ancora caldo, quando i miei occhi furono attratti da Francesco che era appoggiato alla macchina con le braccia conserte.
" Ciao " lo salutai con un bacio sulla guancia, ma non fu contento del mio gesto, mi attirò a se e mi stampò un bacio sulle labbra
" Auguri, piccola " mi disse. Sgranai gli occhi, non pensavo se ne ricordasse! Si sporse in macchina e prese una rosa
" Questo è un piccolo pensiero per te, spero ti piaccia! " disse porgendomela. Mi emozionai, i miei occhi si fecero liquidi
" Perchè adesso piangi? Non ti piace il regalo? " disse mortificato. Se solo avrebbe saputo che mi ero innamorata di lui!
" Ma scherzi? E' bellissima, grazie " dissi baciandolo sulle labbra.
Dopo aver " festeggiato" il mio compleanno con lui, mi sedetti in macchina e accesi lo stereo. La canzone che passò per radio in quel momento mi fece riflettere; stavo bene con lui, ero felice e mi faceva sentire amata, ma avevo un brutto presentimento. Sapete quando hai un vuoto alla bocca dello stomaco? Ecco, mi sentivo cosi, avevo una specie di sesto senso, e non mi sbagliavo mai! Mi affiancò in macchina
" Ti va se andiamo a fare un giro? Devo parlarti! " Io annuii e mise in moto. Si fermò giusto qualche metro più avanti, in modo che potessimo stare da soli
" Ale, devo dirti una cosa. Capirò se non vorrai più vedermi! " In quel momento nella mia testa le peggiori cose si materializzarono: che mi avesse " tradito" ? Lo incitai a parlare
" Vedi, io sono fidanzato da quattro anni " il mondo mi crollò addosso. Avevo voglia di andarmene, avevo voglia di dargli un pugno in faccia, ma non feci niente di tutto questo, anzi
" Vuoi continuare a vedermi? " mi disse. Avrei potuto rispondergli di andarsene a fanculo, che mi aveva preso in giro, che mi aveva illusa. E invece no
" Si, per me va bene! " risposi, che stupida! Ma infondo, ditemi voi, cosa potevo fare se il mio cuore ormai si era innamorato di lui? I suoi occhi si sgranarono
" Vuoi continuare a stare con me, nonostante io sia fidanzato? " mi avvicinai e lo baciai
" Si, ormai ti appartengo" gli dissi. Sono sempre stata il tipo di ragazza che non si tira indietro quando ha da dire qualcosa, bella o brutta che sia.
Passammo la giornata a baciarci, a ridere e scherzare quando ad un certo punto il suo telefono squilla:la sua ragazza
" Che vuoi? Si, dieci minuti e vengo " disse e staccò la chiamata. Mi guardava e io guardavo lui, mi ero messa nei guai da sola!
" Io vado, ci sentiamo stasera? " mi disse a fior di labbra.
" Si, a stasera " e ci salutammo.
Ero appena tornata a casa e mamma stava preparando la cena quando mi arriva un messaggio
" Piccola, che fai? " sorrisi e gli risposi
" Sono appena tornata a casa, tu? " inviai e indossai il pigiama.
" Ho appena finito di cenare e ti pensavo. Mi manchi, piccola " lessi il messaggio e risposi
" Adesso devo cenare, ci sentiamo dopo, ti voglio bene "
Mi ero appena messa a letto, guardavo la tv quando il cellulare squilla
" Ehy, dimmi. "
" Stavi dormendo? " mi disse sussurrando.
" No, stavo guardando la tv. E' successo qualcosa? " risposi a bassa voce per non farmi sentire
" No, volevo solo sentirti prima di andare a dormire" Era davvero dolce.
" Adesso che mi hai sentito, io vado a dormire che domani ho scuola. Buonanotte, ti voglio bene "
" Buonanotte, piccola " staccai e mi addormentai.
Il giorno dopo mi svegliai alle sei di mattina, mi feci la doccia e mi lisciai i capelli, mi vestii e andai a scuola. Davanti la fermata del bus presi il telefono e notai un messaggio.
" Buongiorno, piccola. Buona scuola " Era un semplice messaggio, ma al solo pensiero che si fosse svegliato presto per mandarmi un messaggio, sorrisi. Poteva sembrare un maleducato cafone, ma se lo conoscevi bene scoprivi che era l'esatto opposto
La giornata di scuola finì e tornai a casa, mangia e andai in camera a fare i compiti, non vedevo l'ora di vederlo.
Ero davanti la fermata del bus che mi avrebbe portato da Giada, ascoltavo la musica con le cuffiette quando mi arrivò una chiamata
" Dimmi " risposi.
" Dove sei? " chiese abbassando la musica dello stereo
" Sono davanti la fermata, tra poco sarò la " risposi e staccai. Dopo cinque minuti lo vidi alla guida della macchina di Antonio.
" Sali " mi disse. Non persi tempo e salii
" Come mai sei venuto a prendermi? " chiesi abbassandomi sul sediolino, non potevo rischiare di farmi scoprire
" Non potevo aspettare, avevo voglia di vederti " mi disse
Arrivammo sotto casa di Giada e scesi dalla macchina seguita da lui, si sedette sulla panchina e mi fece sedere addosso a lui.
" Mi sei mancata " disse baciandomi.
" Anche tu " risposi al bacio.
" Ti amo, lo sai? " disse. Non sapevo se essere felice per quello che aveva detto o piangere per la situazione in cui mi trovavo, cosi decisi di non rispondere, ma lo baciai con tutta la passione che potevo avere!
   
 
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