Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Steffa    08/04/2009    4 recensioni
"Ancora quel dannato brivido che gli percorse la schiena.
Da che cosa fosse prodotto non lo sapeva, o meglio, non lo aveva saputo sino a pochi attimi prima.
In quel momento la consapevolezza di ciò che era accaduto e di ciò che sarebbe stato costretto a fare, gli fecero sbarrare prima gli occhi e poi le labbra, lasciandolo senza parole.
Era in pericolo e non soltanto perchè era completamente nelle alquanto discutibilmente sicure mani di Uchiha, ma anche per il fatto che presto o tardi il suo segreto sarebbe salito a galla ed allora non avrebbe più potuto celarsi dietro le spoglie d'uno studente liceale, la sua vita sarebbe cambiata quasi sicuramente in peggio."
Naruto Uzumaki, con il suo solito caratteraccio per attirare l'attenzione, Sasuke Uchiha, disciplinare insensibile e con la sua aria da superiore, un unico filo conduttore, o meglio perla conduttrice.
Quando Sasuke si vedrà costretto dal preside a richiedere l'aiuto di Naruto per risolvere un problema con il peggior elemento della scuola ed il biondino sarà a sua volta costretto da qualcosa di ben più grande ad obbedire ad ogni suo ordine....
Beh, si vedrà che succederà!! ^^
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kitsune's Pearl


One tail

Quando la mattina Naruto si presentò nel cortile della scuola, si sarebbe potuto definire letteralmente con i nervi a fior di pelle.
Le iridi d'un bel celeste intenso, parevano quasi scintillare di propria iniziativa, volendo fulminare chiunque gli capitasse a tiro, i piedi venivano trascinati rumorosamente a terra, come a voler dimostrare in un ulteriore modo alternativo il suo malumore, le mani se ne restavano profondamente infilate nelle tasche dei pantaloni della divisa.
Non riusciva ancora a capacitarsi di ciò che avrebbe dovuto fare, oppure, più semplicemente, stava pesantemente risentendo della notte passata del tutto insonne.
Si era infatti rigirato più e più volte tra le lenzuola, nel tentativo di comprendere il perchè ed il per come non avesse mandato al diavolo l'Uchiha ed il preside quando ne aveva avuto la possibilità, invece di accettare la loro proposta.
Inutile precisare che non aveva trovato alcuna risposta plausibile.
Emise un lungo sbuffo risentito ai soli pensieri, mentre la sua attenzione veniva richiamata da un gruppo di ragazzi schiamazzanti che si trovavano vicino all'ingresso dell'edificio scolastico.
Si trattava di un gruppo ben assortito con individui che parevano completamente differenti tra loro, ma che in fondo, erano buoni amici.
Li aveva conosciuti tutti, a tempo debito, ma ancora non sapeva se poteva considerarli amici o meno, in fondo la sua particolare posizione implicava anche particolari accorgimenti.
Incrociò lo sguardo dorato di uno dei ragazzi, il quale aveva una zazzera di capelli scompigliati castani e due strani segni rossi sulle guance, si trattava di Kiba Inuzuka, aveva la sua stessa età.
Il ragazzo nel vederlo, lo salutò animatamente sbracciandosi nella sua direzione, il che fece scappare un risolino al biondo; quel Kiba gli era stato sin dal principio simpatico, anche se non andava molto d'accordo con il suo enorme cane, Akamaru.
Ripensò divertito ad uno degli avvenimenti che li vedeva come protagonisti e che si era concluso con lui stesso e l'animale che si ringhiavano contro a vicenda, rischiando quasi di azzannarsi per non ricordava neppure più quale motivo.
Rispose al saluto muovendo una mano nell'aria, per poi proseguire senza fermarsi a parlare con gli altri.
Prima si sarebbe tolto il fastidio del suo compito, prima sarebbe finita quella pagliacciata.
Sapeva bene dove si ritrovasse l'Akasuna con un paio di suoi amici, indi girò attorno all'edificio senza indugi, proseguendo per raggiungere l'entrata sul retro, utilizzata da ben pochi studenti, una zona tranquilla, insomma.
Come previsto il rosso era là, poggiato con la schiena contro il muro che delimitava il cortile, un'espressione atona, completamente priva di emozioni, mentre al suo fianco un biondino al contrario stava sghignazzando e parlando a raffica.
I lunghi capelli del secondo avevano permesso a Naruto di capire di chi si trattasse ed in fondo non se ne sarebbe dovuto stupire, Deidara non si separava mai da Sasori, stavano assieme in pratica, anche se a quanto pareva non avevano mai ufficializzato la relazione.
Quando i due si resero conto del suo sopraggiungere, l'atmosfera parve congelarsi per qualche istante, Deidara aveva smesso di sproloquiare e Sasori aveva puntato il suo sguardo freddo sul nuovo giunto, quasi come se volesse pietrificarlo sul posto.
La situazione però si sbloccò un momento dopo.
“Nacchan!! E' tanto che non parliamo un po' vieni qua!” lo salutò allegramente l'altro biondo, facendogli un cenno.
Deidara aveva un carattere decisamente più solare di quello del suo compagno e sin dal principio, aveva preso la brutta abitudine di chiamare Naruto con quello squallido soprannome, proprio come faceva il preside, scatenando l'ira del diretto interessato.
Eppure in quel caso, il biondo lasciò correre, sfoderando uno dei suoi larghi e coinvolgenti sorrisi.
“Ciao Deidara. Non vorrei disturbare.” disse puntando lo sguardo direttamente su Sasori e fermandosi di fronte ai due.
“Oh, andiamo, mica disturbi. Vero Danna, nh?” ribattè l'altro dando una gomitata tra le costole del rosso.
Quello in risposta strinse un poco le palpebre, quasi volesse studiare Naruto e comprendere le sue intenzioni con il solo sguardo.
Il biondo si ritrovò a deglutire, con la malsana preoccupazione che tutto venisse scoperto ancor prima di cominciare.
Fortunatamente non fu così, infatti Sasori annuì leggermente prima di parlare.
“Ciao Naruto.” salutò con un tono di voce totalmente incolore.
Beh, si poteva considerare un buon inizio, avere il saluto dell'Akasuna non era cosa da nulla, in fondo.
Grazie alla parlantina sciolta di Deidara, il buon umore tornò anche per il biondino, che aveva cominciato a partecipare al suo discorso, parlando del più e del meno finchè non udirono la campana d'inizio lezioni rintoccare nell'aria.
“Ah, che seccatura, con una così bella giornata...” si lamentò Deidara, mentre i tre si muovevano verso la parte anteriore del cortile per poter entrare nell'edificio scolastico.
Naruto ridacchiò, dando la sua completa approvazione al commento del ragazzo e fu proprio in quel momento che vide la figura di Sasuke stagliarsi poco lontano da loro, proprio accanto al portone d'ingresso.
Un brivido gli percorse la schiena, una sensazione che oramai gli era stranamente divenuta familiare tutte le volte che incrociava la strada con quel teme, indi quasi non si rese conto di quel che gli accadeva.
Aveva deciso di ignorare spudoratamente il moro, passandogli accanto senza nemmeno incrociare il suo sguardo, continuando invece a parlare con Deidara ed interagendo con quel minimo di reazioni che aveva Sasori.
Da parte sua, l'Uchiha, non aveva scostato lo sguardo dal biondino finchè non scomparve dalla sua vista, entrando nella scuola.
Strano pensarlo, ma lo infastidiva vedere quel dobe ridere e scherzare con quel tipo, Deidara, non aveva una bella reputazione nell'ambiente, giravano voci che fosse una specie di dinamitardo.
Scrollò il capo con uno sbuffo, quasi maledicendo tale pensiero, certamente non era in pensiero per quel baka d'un Naruto e mai lo sarebbe stato.
In fondo sapeva il fatto suo, tra teppisti si comprendevano, perciò doveva semplicemente sperare che non facesse qualcuna delle sue stupide uscite, rovinando tutto il piano.

La mattinata era trascorsa senza impicci per Naruto, che stava in quel momento uscendo dall'aula già semi deserta per l'ora di pranzo, quando un richiamo lo fece fermare.
“Ehi, Naruto!”
Voltandosi individuò subito il ragazzo correre tra i banchi per raggiungerlo, seguito con più calma da altri due ragazzi, uno alto con i capelli raccolti in una coda alta e l'espressione annoiata e l'altro un po' più basso e tarchiato con capelli color del fuoco ed un panino già stretto tra le mani.
“Kiba, che c'è?” domandò il biondo curioso.
Quando lo raggiunse, il moro gli diede un amichevole pugno sulla spalla ridacchiando.
“Nulla di che, vieni a pranzo con noi?”
A Naruto non sarebbe dispiaciuto davvero passare un po' di tempo con loro, ma purtroppo aveva già altri progetti che centravano sempre con l'Akasuna ed il suo gruppo.
Si era inoltre ritrovato decisamente stanco, più del solito e conosceva anche la causa di tale situazione.
Declinò quindi l'invito con la scusa di non sentirsi troppo bene e di aver deciso di fare un salto in infermeria.
Attese qualche istante che i tre furono scomparsi oltre la soglia della classe, prima di uscire, per dirigersi invece verso il bagno, aveva bisogno di una rinfrescata.
I bagni erano completamente vuoti, così che potè prendersela con calma, sciacquandosi il viso con l'acqua fresca e poggiando poi le mani sul bordo del lavandino per osservare la propria immagine riflessa nello specchio.
Davanti a sé il solito Naruto, forse i capelli un poco più scompigliati del solito, due lievi ombre sotto agli occhi di quell'intenso azzurro come occhiaie e gli immancabili segni sulle guance.
L'espressione divenne d'un tratto triste ed assente mentre i pensieri correvano veloci.
Della sua perla non v'era traccia da nessuna parte e l'idea d'averla persa per sempre era divenuta purtroppo fin troppo reale.
Questo fatto comportava diverse reazioni, non piacevoli senz'altro.
Mantenere quella forma, una forma che gli consentisse di essere Naruto Uzumaki, diveniva più difficile di giorno in giorno, ma doveva tenere duro, poiché se anche per sbaglio dovesse ritornare ad esser il vero se stesso, senza la sua perla, non avrebbe più avuto la possibilità di tornare umano.
Ma a lui piaceva quella vita, si stava divertendo, anche se doveva andare a scuola, anche se doveva cedere ai ricatti di un ero-sensei e di un odioso Uchiha.
“Aaaah.... Dannazione!!” esclamò battendo un pugno sul lavello, lasciandosi prendere per un momento dallo sconforto.
“Io lo sempre detto che sei un dobe, ma prendere a pugni i lavandini non è da tutti.”
Una voce che proveniva dalle sue spalle lo colse alla provvista, facendolo saltare sul posto per la sorpresa, mentre un esclamazione gli sfuggiva dalle labbra.
Si voltò rapidamente per ritrovarsi di fronte proprio lui, Uchiha, con la sua solita espressione atona che sembrava essersi congelata su quel volto.
Agitò nervosamente la coda dietro di sé, corrugando la fronte e prendendo fiato per urlargli in faccia tutti gli insulti che potessero saltargli in mente in quel minuto...
Ma... Un momento...
La coda?!?
Si pietrificò sul posto, non osando più muovere un muscolo, se non lievemente per rendersi conto che realmente gli era spuntata la coda, la Sua coda, folta e di un bel color ramato.
Dannazione, era proprio l'espressione giusta, mentre sbarrava gli occhi, eppure l'Uchiha non aveva nessuna reazione particolare, che non se ne sia accorto, poiché quel suo nuovo pezzo era nascosto dal suo stesso corpo?
“Beh, cos'è quella faccia? Hai visto un fantasma?” domandò sempre tranquillo il moro.
Effettivamente non se n'era accorto davvero, questo permise a Naruto di tornare a respirare, mentre tentava di far rallentare i battiti del suo cuore che pareva esser impazzito.
Deglutì il groppo che gli si era formato in gola, lasciando che i muscoli si rilassassero, stando però bene attento a non muovere la coda, il minimo spostamento l'avrebbe resa visibile e poi...
No, non poteva nemmeno pensarlo.
“No, soltanto quando un teme mi arriva all'improvviso alle spalle, non è proprio piacevole.” ribatte infine alle parole del moro, fortunatamente riuscendo a mantenere un tono decente e non tremolante per la paura che si era preso.
Nel frattempo rifletteva, maledicendo quel dannato Uchiha, proprio una bella trovata fargli prendere quello spavento e fargli spuntare la coda, fortuna che ne aveva ancora soltanto una, sicuramente non si sarebbe mai più arrabbiato davanti alle prese in giro sei suoi compagni, che ne avevano già due o più...
Ma non era quello il momento di tornare al passato, il presente era già fin troppo complicato.
Avrebbe dovuto far sparire la coda ed anche all'istante, ma il solito problema persisteva.
Senza sfera, non avrebbe potuto far nulla.
“Certo, certo, ma chiudi la bocca, o ti potrebbero entrare le mosche e scombussolarti quel poco che ti resta in quella testa da baka.” lo prese in giro Sasuke.
Naruto, senza rendersene conto, obbedì alle sue parole, chiudendo le labbra.
Era stato un gesto semplice, che aveva compiuto quasi senza pensarci, ma forse avrebbe dovuto far più caso all'immediatezza con cui aveva reagito a quel dire.
Si trovava però troppo impegnato in sproloqui mentali in quel momento.
La sfera era persa, chissà dove, indi per cui, lui non avrebbe potuto mutare il suo aspetto.
Tentò di ricordare se qualcuno dei suoi compagni gli avesse mai raccontato di trasformazioni senza sfera, ma non era possibile e lo sapeva bene.
Un brivido gli percorse la schiena, l'ennesimo in soltanto due giorni.
Non poteva restare con quella coda, non sarebbe più potuto uscire di casa, o peggio...
Avrebbe dovuto lasciare la città.
No, non poteva proprio, avrebbe almeno dovuto fare un tentativo, ma ovviamente quell'Uchiha gli stava tra i piedi.
“Devo andare in bagno.” borbottò, muovendosi poi rapidamente, senza voltare mai le spalle al moro, radendo i lavelli e fiondandosi poi dietro la porta del primo gabinetto che aveva incontrato.
Sbattè la porta senza troppi complimenti, poggiando poi la schiena contro il legno e sospirando pesantemente.
Per il momento non era stato scoperto, era andata bene.
Il problema da affrontare, però, non s'era ancora rimosso ed in quel momento potè muovere senza problemi la coda che spuntava dai pantaloni, afferrandone poi la punta per squadrarla malignamente e sperare che sparisse in quel modo.
Sasuke nel frattempo era rimasto un poco sorpreso dal comportamento del biondo ed in quel momento stava fissando la porta chiusa dietro la quale era sparito.
L'aveva seguito dentro ai bagni perchè poco prima l'avevo visto rifiutare un invito di Kiba per pranzare con il suo gruppo, cosa alquanto strana, da parte del biondo, rifiutare cibo, non aveva mai assistito ad una cosa del genere.
Non che gli interessasse, sia chiaro, ma considerando il fatto che non aveva fame, avrebbe potuto passare il tempo istigando quella testa quadra d'un dobe.
Il moro sbuffò leggermente vedendo che il biondo non accennava ancora ad uscire, così estrasse il cellulare per controllare l'ora, così facendo, la sua attenzione si catalizzò sul suo nuovo oggettino.
La sfera pendeva da un filo nero, attorcigliato attorno alla sua liscia superficie come se fosse una rete, in modo da non farla scivolare via.
Certo, non era chissà che bellezza, però non era neppure da buttare.
Naruto chiuse gli occhi, almeno un tentativo poteva farlo, male che vada, la coda sarebbe rimasta là, al suo posto.
-Sparisci, sparisci, sparisci!! -
Pensava con tutta l'intensità di cui era capace, concentrandosi all'inverosimile.
-Sparisci, dannazione! -
“Ehi dobe, sei caduto nel buco?” la voce di Sasuke lo raggiunse con la sua solita cadenza non ben identificabile, tra lo scocciato ed il divertito.
Fu questione di un attimo, si sentì un lieve rumore simile ad un PUFF, e Naruto, riaprendo gli occhi, vide una piccola nube di fumo bianco lasciar posto al nulla.
Ci era riuscito!
La coda era di nuovo sparita e lui sicuramente era un genio, non c'erano altre spiegazioni.
“Evvai!” esclamò al massimo dell'entusiasmo, aprendo la porta del gabinetto con uno slancio e saltellando per la felicità. “Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta!” canticchiava nel frattempo.
Si bloccò solamente quando incontrò lo sguardo scettico dell'Uchiha, il quale si domandava se andare in bagno potesse procurare un tale entusiasmo e considerando che si trattava del dobe, tutto era possibile.
“Che diavolo hai da urlare in questo modo? Hai imparato a fare pipì nel gabinetto?” domandò maligno, accennando un ghigno con le labbra.
Il biondo digrignò i denti, pronto a rispondergli per le rime, ma l'occhio gli cadde senza volerlo sul cellulare stretto nella mano del moro ed in particolar modo, sul pendaglio che vi era legato.
Quella era... Una sfera.
Già, ma non poteva essere...
Cioè, era sicuramente una coincidenza, non era sicuramente la Sua sfera.
Si avvicinò al ragazzo, dimentico delle sue parole di poco prima, gli occhi puntati sulla sferetta assicurata per quel filo nero.
“Che... Che cos'hai li...?” domandò con un filo di voce, sotto lo sguardo interrogativo dell'Uchiha, che non capiva perchè si stesse comportando in tal modo.
“Questa? L'ho trovata per terra.” disse alzando le spalle con noncuranza.
Naruto sbarrò gli occhi, ripetendosi mentalmente che non poteva assolutamente essere vero.
Quell'idea malsana che l'Uchiha avesse potuto trovare la sua sfera e prendersela, non stava né in cielo né in terra.
Se fosse stato realmente così, allora lui avrebbe dovuto...
Ancora quel dannato brivido che gli percorse la schiena.
Da che cosa fosse prodotto non lo sapeva, o meglio, non lo aveva saputo sino a pochi attimi prima.
In quel momento la consapevolezza di ciò che era accaduto e di ciò che sarebbe stato costretto a fare, gli fecero sbarrare prima gli occhi e poi le labbra, lasciandolo senza parole.
Era in pericolo e non soltanto perchè era completamente nelle alquanto discutibilmente sicure mani di Uchiha, ma anche per il fatto che presto o tardi il suo segreto sarebbe salito a galla ed allora non avrebbe più potuto celarsi dietro le spoglie d'uno studente liceale, la sua vita sarebbe cambiata quasi sicuramente in peggio.
“Beh, non ho intenzione di sprecare ancora il mio tempo con te.” borbottò il moro, voltandogli le spalle per uscire a passo sicuro e tranquillo dai bagni.
Il biondo lo seguì solamente con lo sguardo, impossibilitato a muovere un qualsiasi muscolo o anche soltanto a parlare.
Lo vide uscire e con lui se ne andavano anche la sua sfera e la sua stessa libertà.




Angolino dell'autrice
Parto con la premessa che questo capitolo doveva essere decisamente migliore di come io l'abbia pubblicato, ma la sfortuna di Nacchan sembra aver voltato le spalle a lui per dedicarsi a me... ç_ç
In poche parole, ho perso il mio prezioso quadernetto su cui avevo già scritto i prossimi tre capitoli, quindi anche questo, che ho dovuto riscrivere da zero, avendo io ben altro per la mente ultimamente.
La scuola, essendo in 5° scientifico, non mi dà tregua, quindi anche lei ci si mette ad impedirmi di fare un aggiornamento in tempo e decente.
Non posso far altro che chiedervi immensamente scusa per il ritardissimo e per il capitolo scabroso... (_ _)
Spero possiate perdonarmi e prometto che il prossimo sarà più ben curato e se avrò tempo rivedrò anche questo aggiornandolo con le dovute modifiche.
Beh, dato che sono di fretta, ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, ossia: Capitatapercaso, ryanforever, Irimi, wolvie91, Azzusam.

Un ringraziamento anche ai 25 preferiti! *_*
Ora vi lascio, sperando di non aver creato gravi disturbi mentali per un capitolo tanto brutto... ç_ç
Alla prossima!!! *_*
Kiss
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Steffa