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Autore: Giandra    01/05/2016    2 recensioni
Raccolta di storie incentrate ognuna su una shipping del mondo Pokémon, scritte tutte su vostra richiesta.
Scrivo su:
- anime principale (tutte le stagioni);
- Pokémon Horizons;
- videogiochi (trovate le specifiche nel prologo).
☆ #7. Mizuhiki: Seconda classificata e vincitrice dei premi Sara, miglior stile, miglior grammatica e miglior personaggio al contest "Ho letto un libro, una volta (si chiamava...)" indetto da zbor liber sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Salve a tutti! Dedico questa storia alla mia cara amica Chiara (_Akari), per festeggiare inritardo il suo compleanno. Come immagino si sia capito, la coppia in questione è la Poké, ovvero Ash/Misty, ed è scritta sul tema Happy Birthday — non insulto la vostra intelligenza spiegando il perché.
Spero davvero che i personaggi siano risultati IC e che la situazione non sia troppo inverosimile: si tratta di una Slice of Life dopo che Ash e Misty sono già fidanzati, diversi anni dopo il loro primo viaggio.
L'immagine mi ha a dir poco ispirata: è bellissima e di essa ho ripreso senz'altro il tema del mare, il bacio e l'outfit di Misty (oddio, in effetti tutto(?)). Spero che ti piaccia, Chià, e spero che piaccia anche a voi! Auguri a chiunque compia gli anni oggi (o in questi giorni) e buona lettura.




 
 
   Doveva essere tutto perfetto. La torta a tre piani posizionata in bella vista sul tavolo di cristallo, quello al centro della sala, che lasciava l’acquolina in bocca a chiunque la guardasse; il pavimento tirato a lucido — lui stesso aveva cooperato con i suoi Pokémon d’Acqua, per fare in modo che vi ci si potesse specchiare — e che ben presto avrebbe accolto scarpette col tacco e mocassini eleganti intersecati tra loro al ritmo di una buona musica; infine, la vista sul mare, il suo più grande amore, garantita dal balcone ampio e spalancato che li esortava a entrarci.
   Sapeva bene quali fossero i rischi: Misty non era mai stata una ragazza dai gusti facili, che si accontenta. Voleva che quella serata la soddisfacesse davvero, che il suo ricordo le rimanesse per sempre impresso nella memoria.
   «Quando arriva, via con i palloncini!... O forse andrebbero meglio i coriandoli... no, no, se le finissero tra i capelli andrebbe su tutte le furie...» iniziò a farneticare Ash, camminando avanti e indietro senza sosta, cercando l’alternativa migliore per la sua dolce metà — che, però, sapeva essere l’esatto contrario di dolce, quando si infervorava.
   «Ash, calmati!» Brock gli posò una mano sulla spalla, nel vano tentativo di tranquillizzarlo. «Misty apprezzerà qualsiasi sorpresa sceglierai di prepararle, perché tua
   «Parli come se non fosse la stessa persona che ti ha tirato in faccia un dolcetto al cioccolato perché aveva le noccioline.»
   «È allergica alle—»
   «E tu come potevi saperlo!»
   «Ascolta, Ash, non è questo il punto! Ti sei dato un gran da fare e lei lo noterà» assicurò il Medico, sorridendo genuinamente al suo migliore amico.
   Ash prese un bel respiro e alzò il mento, cercando di compensare a quei dieci centimetri che ancora aveva di scarto rispetto all’altro. «Ok. Grazie, amico.»
   Si strinsero fraternamente la mano, dopodiché Ash riprese a organizzare la serata, decidendo di lasciar perdere sia i coriandoli sia i palloncini.
  Dopo circa venti minuti ebbero finito tutti i preparativi e l’Allenatore non avrebbe potuto essere più soddisfatto di se stesso; nonostante la stanchezza, non si sedette, ma rimase sull'uscio del balcone ad aspettare che Tracey vi scortasse la sua dama. Immaginava che qualsiasi scusa l’amico avesse trovato non sarebbe stata abbastanza per abbindolare l’intuito più che sviluppato di Misty, ma tanto valeva provarci. Rise smagliante, attendendola con le mani dietro la schiena. Sembrava un cameriere di un ristorante a cinque stelle, con quello smoking che gli dava un’aria più adulta di quanto in realtà non fosse.
   Bastarono pochi istanti perché la porta si aprisse e tutti nella stanza urlassero un sonoro Sorpresa!. Misty rideva come mai prima di allora, con una mano davanti alla bocca e una ciocca rossa che le cadeva sulla guancia arrossata. La trovava assurdamente magnifica, nella sua perfetta semplicità.
   Per qualche secondo, stette in silenzio; la guardò salutare i suoi amici, ridere, ringraziare chiunque incontrasse con un’espressione paradisiaca. Era quello che voleva: renderla felice. Niente di più. Per un momento, i rumori, la musica, le chiacchiere e gli auguri divennero inudibili a lui che ascoltava solo la sua risata.
   Misty incrociò il suo sguardo per ultimo, come a volersi prendere il giusto tempo per parlargli lontano da tutti gli altri, e camminò lenta verso di lui con un sorriso mellifluo. «È stata una tua idea?» gli domandò, scompigliandogli i capelli.
   Ash la squadrò come se fosse un’apparizione divina, con quell’abito azzurro, che le fasciava il fisico asciutto, e il fermaglio a forma di stella marina, che legava la sua chioma in una coda pendente sulla spalla. «Pare proprio di sì» affermò, guardandosi attorno e dondolando col busto. Era piuttosto orgoglioso di se stesso, sebbene non glielo avrebbe mai confessato.
   «Bel lavoro, Ash» si congratulò lei, continuando a osservarlo grata. «Ma manca ancora qualcosa.»
   In seguito Misty gli giurò di non aver mai visto la sua espressione farsi così intimorita: né davanti a uno stormo di Beedrill, né davanti a Gary Oak o a un altro dei suoi peggiori rivali, neanche di fronte a Mewtwo. La ragazza incurvò bonariamente le labbra, accarezzandogli la guancia con l’indice. Si avvicinò voluttuosamente alla sua bocca, la vezzeggiò con la propria e vi ci si tuffò, aggrappandosi al suo collo. Ash accolse il gesto con gli occhi sgranati, che andarono man mano ad addolcirsi non appena compreso ciò che la sua ragazza voleva intendere. Manca ancora qualcosa. Li socchiuse, prendendo cautamente il controllo del bacio e lasciando che le loro lingue si scontrassero per un po’, per darle il regalo che desiderava più di tutti, dopodiché si allontanò con il respiro mozzato.
   «Mi sarebbe bastato anche solo questo, stasera, ma grazie davvero» affermò la giovane, stringendogli la mano.
   Ash rise. «Oh, ottimo, quindi posso riportare la collana di diamanti al negozio?»
   Sapeva di essersi condannato a morte certa. Misty gli torse il polso che prima stava accarezzando con affetto, ghignando di fronte ai suoi piccoli gemiti di dolore, poi si avvicinò al suo orecchio e vi sussurrò appena un: «Ora non esagerare, amore mio.»



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