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Autore: EragonForever    02/05/2016    5 recensioni
Sono passati ormai quattro anni dalla partenza di Jamila per il suo addestramento solitario. Ma ora è ritornata più forte che mai, pronta a proteggere Konoha da una duplice minaccia. Ichiru, fratello di Ideki, ed è pronto a sfoderare la sua vendetta e Shyra, un'oscura entità pronta a scatenare la sua ira verso Konoha per via di un passato che odia
Riuscirà Jamila a combattere questi nuovi nemici e a proteggere coloro che ama?
Preparatevi a scoprirlo in questa nuova e avvincente avventura nel magnifico universo di Naruto.
La leggenda di Jamila continua.
STORIA REVISIONATA
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 22: Il Vero Io

Quella notte Jamila non riusciva affatto a prendere sonno, così si alzò piano e andò fuori ad ammirare il cielo stellato. Aveva l'espressione preoccupata.

"Ehilà Jam, come mai qui fuori? Non riesci a dormire?", chiese Rayal con fare gioviale, affiancata da Sakura.

La rossa in risposta sospirò.

"No ... sono troppo tesa per riuscirci"

Loro allora le si sedettero vicino.

"Hai paura non è vero?", domandò l'Haruno.

"Si ... insomma, questa nuova sfida è davvero molto importante. E se non ce la facessi?"

Rayal sorrise.

"Ce la farai, devi solo credere in te stessa e affrontarla con il sorriso"

"Sarà dura ..."

La castana allora le cinse le spalle con un braccio.

"Ehi, non pensarci, altrimenti peggiorerai solo la situazione, cerca ... di distrarti un po'.", replicò.

"Mh ... e a cosa dovrei pensare?", domandò Jamila, incerta.

"Mhhh che ne so ... al tuo Kiba per esempio, di solito pensare alla propria dolce metà aiuta molto in questi casi.", propose Sakura.

A quella risposta la Komamura sussultò per poi arrossire.

"Si ... avete ragione, distrarmi è quello che mi serve in questo momento e poi ... Kiba mi ha chiesto di pensare a lui.", mormorò.

"Quindi ... adesso è il momento migliore per soddisfare la sua richiesta non credi anche tu?", la punzecchiò Rayal.

"Si ma ... non sono l'unica ad essere ... come dire ... fidanzata qui ...", puntualizzò.

"Su questo hai ragione, ma in questo momento sei tu quella che ha bisogno di distrazioni qui.", fece Sakura di rimando.

Jamila d'altro canto si strinse nelle spalle.

"Giusto ... quindi ... che volete sapere di me e Kiba di quello che già sapete?", domandò a sua volta.

Le due allora si fecero pensierose per qualche secondo.

"Mmmh ... non saprei ... ad esempio se hai pensato a lui mentre eri lontana.", azzardò Rayal dopo un po'.

Jamila sbuffò a quella domanda.

"Che domande, certo che ci ho pensato ... dopotutto è stato il sentimento che ci univa a darmi la forza necessaria"

"Che cosa fantastica ... e immagino che ti manchi terribilmente adesso giusto?"

La rossa annui appena.

"Si ... e vorrei tanto che fosse qui con me in questo momento ... ma dopotutto anche lui ha le sue missioni da fare" mormorò con un sospiro per poi guardare le altre "Ma adesso basta parlare di me, che mi dite di voi invece? Come vanno le vostre relazioni?", domandò con un sorriso.

Sakura a quella domanda sorrise.

"Oh molto bene grazie ... Sasuke è un vero tesoro, certo, un po' cupo a volte ma comunque ci vogliamo molto bene, stiamo progettando di sposarci!", trillò.

"Davvero? Sono molto felice per voi!", eclamò Jamila, felicissima.

"E' davvero una splendida notizia! Sarai una madre fantastica!", esclamò Rayal a sua volta.

L'Haruno d'altro canto arrossì.

"Tu dici?"

"Certamente, sei una persona meravigliosa e grazie a te ho imparato l'arte medica, non potevo desiderare insegnante migliore quindi si, se sei riuscita ad insegnarmi così bene riuscirai a crescere anche dei figli.", la rassicurò.

"Oh beh ... se lo dici tu mi fido ..."

"Io sono d'accordo con lei, ma ora veniamo a te amica mia, come vanno le cose con Ren?"

L'Akami ridacchiò a quella domanda.

"Beh ma lo vedi anche da te Jam, le cose vanno alla grande, presto andremo a convivere.", disse con un grande sorriso.

"Però, anche voi vi siete dati da fare" osservò la Komamura per poi sospirare "Kiba non me l'ha ancora chiesto ... ma non credo che mamma Tsume sia facile da convincere ..."

Rayal allora le diede una pacca sulla spalla.

"Su col morale, l'importante è che vi amiate no?"

La rossa allora annuì con un sorriso.

"Si ... hai ragione" rispose, per poi sbadigliare "Coraggio, sarà meglio tornare a dormire, domani sarà una giornata intensa.", disse infine, incamminandosi.

Le due compagne in risposta annuirno e quindi tutte e tre tornarono a letto, Sakura e Rayal felici, perché erano riuscite nel loro intento.

 

Il giorno seguente ...

"Oggi inizieremo con il tuo addestramento! Yeah baby! Ma prima dovrai affrontare la tua verità alla Cascata della Verità! Yeah!"

La ragazza incrociò le braccia, perplessa.

"Puoi parlare in un modo più comprensivo per favore?" borbottò, seccata.

"In pratica dovrai affrontare il tuo vero io, e ti avverto, non sarà facile" fece l'altro di rimando.

"Oh fantastico" borbottò, poco convinta.

Infine lei, Bee, Naruto, Sakura, Ren, e Rayal andarono verso il luogo della Cascata. Rimasero a dir poco stupiti dalla bellezza di quel luogo all'apparenza surreale.

"Ora devi salire su quella grande foglia e concentrarti al massimo, il resto lo vedrai da te" disse Bee, dopo un pò.

La ragazza fece come gli aveva detto e non appena si sedette sulla foglia galleggiante chiuse gli occhi e si concentrò.

 

Sentì dei passi lenti venire nella sua direzione simili a gocce d'acua che cadevano, quindi riaprì gli occhi per poi trovarsi nella sua mente. Impallidì nel vedere quello che aveva davanti a lei: era se stessa, con la differenza che la sua espressione era dura e carica di odio, i vestiti neri e gli occhi fiammeggianti. Quella sorrise, beffarda. Jamila era sconvolta, non sapeva più cosa pensare. Era davvero quello il suo vero io?

"Se ti stai chiedendo chi sono allora io e te abbiamo un problema, un grosso problema.", esordì.

"No ... no non ci credo ... non puoi essere tu"

L'altra rise fino alle lacrime.

"Ma che domande! Certo che sono io! Io sono l'incarnazione di tutte quelle emozioni negative che tu non hai mai voluto accettare: rabbia, odio, vendetta, sensi di colpa, tutte emozioni che tu hai rifiutato ... solo per paura! E non dire che non è vero perché in fondo al cuore sai che è così e ora ... te lo mostro!"

In quel momento Jamila venne proiettata indietro nel tempo, quando era appena morto suo fratello, ucciso da Ideki, rivide ogni attimo, da quando era stato mortalmente ferito fino al suo ultimo respiro tra le sue braccia. Si sentì travolgere da un tumulto di emozioni e la testa iniziò a girarle per lo sforzo.

"Le senti non è vero? Tutti quei sentimenti che non hai mai voluto provare ... come ad esempio la vendetta per la morte del tuo amorevole fratellino ... avresti potuto scatenare Mistfire e uccidere Ideki prima ancora della battaglia finale, ma invece hai preferito crogiolarti nel dolore senza fare nulla solo per paura di essere di nuovo giudicata un mostro come quella volta quando eri ancora una marmocchia ... quale spreco ... scommetto che avresti voluto farla finita troppe volte piuttosto che subire le angherie dei tuoi coetanei ... quanto odio verso te stessa"

Jamila fremette a quelle parole.

"Quello è stato un'incidente e lo sai benissimo ...", ringhiò.

Il suo io oscuro ridacchiò.

"Oh ma davvero? Sei sicura che non sia stato qualcos'altro? Pensaci un attimo, anche prima di quel fatto non eri ugualmente ben vista, ed è stata l'esasperzione a far scatenare una parte del potere di Mistfire ..."

"Te lo ripeto, è stato un'incidente! Non è stato per vendetta come te lo devo dire!"

"Pensala come vuoi ... ma in fondo è vero anche questo e non serve mostrartelo per fartelo capire.", replicò l'altra con fare beffardo.

"Ti sbagli!", gridò Jamila, esasperata, gli occhi velati.

Nel vederla in quello stato il suo io oscuro rise con fare di scherno.

"Che patetica ... una vera ninja non verserebbe lacrime ogni tre per due, piuttosto che affrontare le difficoltà ti nasconderesti dietro ai tuoi amici, alle loro coccole, sei come un coniglio impaurito ... una vera vergogna. Non sai accettare la realtà dei fatti, mi fai pena ... è inutile, se pensi che mi fonda con te ... sei fuori strada. Non hai un minimo di spina dorsale! Jamir sarebbe molto deluso se ti vedesse ora ..."

E detto ciò sparì così come era apparsa.

 

 

Riaprì gli occhi di scatto e si guardò attorno, incerta. Solo dopo qualche minuto capì che era successo per davvero. Suo malgrado si accorse di avere le lacrime agli occhi. Si alzò in piedi e si voltò a guardare i suoi amici, che furono stupiti di vederla in quello stato, a parte Naruto e Bee.

"Jam? Tutto bene?", chiese Rayal, preoccupata.

Lei in risposta scosse la testa e poi corse via, le lacrime bollenti che le rigavano le guance. Quelle parole come unico pensiero nella sua mente.

 

 

Angolo dell'Autrice

Salve gente, rieccomi qui. Scusate l'attesa, ma ecco finalmente il nuovo capitolo! Qui come potete vedere c'è il conflitto tra Jamila e il suo vero io. Spero di essere riuscita a caratterizzarlo come si deve ... non vorrei aver fatto una cavolata. Sarà molto dura ma alla fine anche stavolta si rialzerà come sempre.

Ringrazio KakashinoSharingan e Teoth per le loro recensioni. Concludo dicendo ... alla prossima!

Saluti EragonForever (Capitolo nuovamente revisionato)

 

   
 
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