Anime & Manga > Diabolik Lovers
Segui la storia  |       
Autore: verystar02    04/05/2016    3 recensioni
«Tu credi in Dio?»
Alzo la testa con impeto, gli occhi spalancati e le labbra tese in quello che può sembrare un sorriso.
«Rispondimi, credi in un ente- un padre se vuoi. Credi in qualcuno che guida i fili del nostro destino? »Chiese perduto nei suoi stessi pensieri e dubbi. La guardava ma non la vedeva.
«Credi in tutto ciò? » Continua tranquillamente lui
Un mero silenzio sostituisce la sua voce inquieta.
Silenzio che lui però ignora con cura, attendendo una risposta.
«Oh sì, io sì. Io ci credo....
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ayato Sakamaki, Kanato Sakamaki, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Subaru Sakamaki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il tempo passa. Anche quando sembra impossibile. Anche quando il rintocco di ogni secondo fa male come il sangue che pulsa nelle ferite. Passa in maniera disuguale, tra strani scarti e bonacce prolungate, ma passa.



Venti in punto.
Una ragazza dai lunghi capelli bianchi era in piedi, accanto alla finestra, ad ammirare la luna celestiale.
-Alice, no!- La ragazza si girò per vedere chi mai l'avesse chiamata.. ma non fece in tempo a voltarsi che un'ombra scura la inghiottì completamente.
Lo scenario cambiò, adesso si trovava sdraiata su di un freddo pavimento di pietre, sentiva dei rumori, ma non riusciva in alcun modo a parlare, la voce le moriva in gola.
Si sentiva come legata, stanca, impotente, debole, ed era davvero una sensazione straziante per lei.
Davanti lei intravedeva il volto di una donna apparentemente famigliare, ma non riusciva a mettere bene a fuoco il suo viso.
«Andrà tutto bene, vedrai piccola mia.»
Le continuava a ripetere la donna, quiasi sull'orlo di un pianto.
Finalmente riuscì a mettere a fuoco la figura e il cuor suo perse un battito.
«Io non ti lascerò mai.»
Dopo quelle parole però la donna sparì, lasciandola sola.
Quello che sentì in seguito furono solo spari e urla, probabilmente di dolore.
Un'ombra di fumo scuro le apparve intorno, lei tentò di divincolarsi, ma inutilmente, ormai ne era stata completamente inghiottita.
Alice si svegliò, maldida di sudore e sconvolta.
Passò stesa sul letto alcuni minuti per permettere al suo corpo di riprendersi dopo l'incubo appena avuto.
Poi guardò l'ora sulla sveglia posta sul comodino, accanto all'letto dove si era appisolata dopo aver terminato di svuotare le valigie, erano le otto e mezza e mancava poco all'ora di cena, quindi decise di alzarsi per rinfrescarsi.
Si alzò, andò verso la mensola dove aveva riposto il suo Beauty-case con i suoi effetti per la cura del corpo, come i suoi shampoo e  trucchi, ed insieme ad esso prese un asciugamano e si diresse verso la sala da bagno che da quello che aveva capito era in fondo al corridoio del piano di sopra.
Uscì dalla sua stanza e, dopo aver richiuso piano la porta alle sue spalle, si apprestò a raggiungere le scale.
Non si sentiva alcuna voce proveniente dalle camere delle altre ragazze e nemmeno dal piano di sopra, accese allora la luce accanto alle scale e iniziò a salire.
Quando finalmente raggiunse la sala da bagno rimase sbalordita dalla classe che quel luogo aveva,  era a dir poco enorme; i pavimenti erano in mattonelle bianche e oro, al centro vi era una vasca in ceramica con accanto un mobiletto per gli asciugamani, già ricco di prodotti da usare, un enorme specchio posto sopra il doppio lavandino   rifletteva tutta l'immensità di quella stanza e le finestre erano senza tende ed adornate ai bordi da delle incisioni in oro.
Una cosa che le saltò subito all'occhio fu la vasca piena d'acqua, come se qualcuno l'avesse appena riempita per utilizzarla, ma non ci fece più di tanto caso, siccome essa era completamente vuota, così si posizionò davanti al lavandino, si lavò la faccia e si guardò attentamente allo specchio per alcuni secondi.
Poi le tornò in mente il recente incubo che la sua testa aveva creato utilizzando i suoi vecchi ricordi, e un forte dolore la colpì al petto.
 "E' stato solo un sogno Alice! Solo un'altro fottuto, fottutissimo sogno dove compare lei!"
Si disse portandosi entrambe le mani sul volto.
Era da quando aveva saputo di dover trasferirsi un anno all'estero che aveva iniziato a sognarla costantemente...
Ma il dolore al petto non voleva cessare, così Alice pensò di sfruttare la vasca già piena d'acqua per farsi un bel bagno caldo sperando che almeno quello la facesse distrarre.
Allora dopo aver riposto tutto nel suo beauty-case iniziò a spogliarsi.
Quando però rimase solo in intimo il rumore di spostamento d'acqua alle sue spalle la fece paralizzare.
«Suvvia non fermarti mi stavo iniziando a divertire, Sweety...»
La voce profonda proveniva indubbiamente da dietro di lei, probabilmente dalla vasca da bagno, ma attraverso lo specchio dietro di lei non vedeva nessuno.
«Pff, non essere stupida, non mi puoi vedere attraverso uno specchio, pensavo che dopo l'ultima volta l'avessi capito, ma a quanto pare bisogna spiegarti sempre tutto.» Continuò la voce terminando la frase con una leggera risata maniacale.
Alice non ascoltò neanche una parola, era troppo tesa per poter pensare a quello che la voce le stava dicendo.
Aveva riconoscuto a chi apparteneva la voce, ma non voleva crederci.
Con uno strattone tolse l'asciugamano da sopra la sua pila di vestiti piegati, e se l'avvolse frettolosamente intorno al corpo, per coprirsi.
«Cosa ci fai tu qui?... Speravo fossi morto... E comunque lo sai che non hai il diritto di chiamarmi così, tu, schifoso mostro!» Urlò la ragazza stringendo i pugni e serrando la mascella, in una smorfia di rabbia.
«Anche io sono felice di rivederti SWEETY...» Rispose la voce soffermandosi sull'ultima parola, provocando così Alice che finalmente si girò.
I ricordi sono la nostra storia, la nostra vita passata, il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come esse siano state veramente...
Alice sentì un forte dolore al petto che per pochi secondi le fece chiudere gli occhi...
Nella sua mente rivide la scena di sei anni fà...
Era come se fosse successo solo ieri...
«Fermati! Non farlo ti prego! NO!!» Supplicò di una bambina di dieci anni ancora troppo immatura per riuscire ad affrontare il mondo da sola.
Quello che avvenne dopo furono solo un susseguirsi di strani versi stridenti come unghie su una lavagna, e poi quell'essere  squarciò, senza pietà, di netto il collo della povera donna che ormai morente, giaceva in una pozza di sangue, sul ciglio della strada, tristemente sfigurata per sempre con la figura che l'aveva uccisa coricata su di essa che se ne stava cibando...
Poi però in quell'assassino si risvegliò qualcosa e si accorse della presenza della bambina.
Così lasciò la donna ormai defunta e si avvicinò a essa...
Poi il ricordo diventò sfocato e Alice si ritrovò di nuovo nella sala da bagno.
«E' colpa tua sporco... sporco mostro! Solo colpa tua! MIA MADRE E' MORTA PER CAUSA TUA!»
Le urlò addosso alla figura che si trovava ammollo nella vasca.
A quel punto non riuscì più a trattenere le lacrime che scendevano veloci dai suoi splendidi occhi azzurri iniziarondo ad appannarglieli.
«Oh si lo è, sfortunatamente ho lasciato qualcosa in sospeso con te...ma aimè non è questo il motivo per cui sono qui, ho sentito che è arrivata un ospite speciale in questa casa, quindi mi sembrava dovuto venire qui di persona, così ne ho approfittato per passare a vedere come stavi... ma tranquilla noi ci rivedremo Sweety e la prossima volta finirò quello che ho iniziato, e ti farà molto male...» Concluse la figura nella vasca chiudendo gli occhi e immergendosi completamente in essa fino a scomparire.
Alice sbattè più volte gli occhi e se li sfregò con le mani per asciugarli, convinta che si fosse in realtà solo immaginata tutto, perchè ora la vasca era vuota, non c'era acqua in essa.
Così, sconvolta, decise di tornarsene in camera e aspettare le compagne per andare a cena e meditare se quello che le era appena successo fosse stato solo un sogno oppure realtà...







Alice a 10 anni


 

Angolo di Veronique

Dopo tanti giorni di indecisioni finalmente un nuovo capitolo.
Sinceramente prima di questo c'è ne sarebbero dovuti essere altri due (che sono già pronti) ma che ho deciso di inserire più avanti per far quadrare il tutto.
Ho scelto questo capitolo tra gli altri per approfondire il personaggio di Alice e anche per lasciarvi un pò di suspance...istigandovi con delle domande...
Chi sarà la figura che Alice ha visto nella vasca?
Cosa era reamente? Perchè ha ucciso sua madre?
Ma sopratutto...
I Sakamaki racconteranno cos'è il patto ad Amay? (Dallo scorso capitolo)
Aggiorneò presto il prossimo capitolo e ringrazio di cuore chi continua a sostenermi commentando<3.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Diabolik Lovers / Vai alla pagina dell'autore: verystar02