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Autore: EuphemiaMorrigan    05/05/2016    2 recensioni
AU. Comica/Romantica/Drammatica.
SasuNaru.
-Dall'ultimo capitolo-
Questa è la segreteria telefonica di Uzumaki Naruto e Uchiha Sasuke, lasciate un messaggio e vi richiameremo. Se ne avremo voglia.
Se sei Sai: Visto le vendite? Ti ho battuto ancora.
Muori.
Se sei Ino: Nee-chan, non vorrei che tuo marito si suicidasse.
Ammazzalo e raggiungilo.
Se sei Nagato: Sono in perfetto orario con la scadenza.
Non è assolutamente vero.
Se siete Sakura, Hinata o Tenten: Tranquille, ho tutto sotto controllo.
E voi che ancora ci credete...
Se sei Gaara: Amico, mi devi un caffè.
Ed io ti devo un pugno.
Se sei Hidan: Lode a Jashin!
Non riesco a capire chi è più cretino tra te e Naruto.
***
***
Gensaku-sha ripercorre, a modo proprio, alcune vicende del manga.
Con personaggi casinisti, pazzi ed eccessivamente rumorosi.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Capitolo 50-

Angolo autrice: Hola.
Capitolo finale! Sì, manca l'extra (Quindi la lascerò in corso fino a domani, quando pubblicherò anche l'extra), ma ufficialmente è conclusa.
L'ho amata, odiata, maledetta, apprezzata di nuovo, odiata ancora con ogni viscera del mio corpo, ma alla fine sono riuscita dopo tre anni a finirla. E sono contenta.
Probabilmente, dei capitoli prima del 43 cambierei molte cose nel modo di scrivere.
Tantissime cose.
Ma in fondo, a questa storia voglio bene, con tutti i suoi enormi difetti.
Mi ha fatta crollare, mi ha fatto piangere e dubitare di me.
Mi ha reso insicura sulle mie scelte, in errore, stupida... Ma alla fine non cambierei una virgola della trama. Perché questa sono io, e va bene così.
Perché io non posso essere apprezzata da tutti, come non lo è Gensaku-sha. Ed è giusto.
Mi mancherà il Naruto casinista, ansioso, ferito, ma forte.
Mi mancherà il Sasuke pazzo, innamorato, fragile, ma combattivo.
Mi mancheranno Nagato, Hidan... Itachi. Rimarranno sempre i tre moschettieri.
Mi mancherà Sakura, mi mancherà Mikoto, Ino, Tayuya, Konan, Anko. Semplicemente mi mancheranno le mie donne.
Non mi mancherà Madara... No, vabbe' un pochino anche lui.E soprattutto mi mancheranno i miei bambini, che qui non vedrete alla perfezione, ma che nell'extra finalmente potranno mostrare quanto la pazzia sia ereditaria ahahaha
E mi mancheranno le lettrici, e vi ringrazio da profondo del cuore.
Chi ha letto, chi ha parlato, chi non lo ha fatto, chi mi ha mandato qualche maledizione, chi ha capito, chi non è riuscita a comprendere.
Tutte.


Trascinò il suo corpo verso il bagno, massaggiandosi il collo ed esercitando una leggera pressione con le dita su quel punto per cercare di sciogliere i muscoli; passò la mano sopra il mento, grattandosi leggermente la barba con ben poca voglia di rasarsi, magari l'avrebbe fatta crescere.
Sbadigliò sonoramente e si guardò allo specchio, notando le vistose occhiaie violacee che gli contornavano gli occhi e facendo una smorfia. Forse non doveva fare così tardi la notte precedente, si sentiva stanchissimo eppure era già mezzogiorno inoltrato.
Niente da fare, la socialità non faceva proprio per lui.
Si lavò i denti controvoglia, cercando poi di dare un senso ai folti capelli neri ed arrendendosi poco dopo. Tanto era Domenica, poteva anche lasciarli in quel modo.
Si diresse in cucina canticchiando, ancora in pigiama ed a piedi nudi. Abbracciò Naruto da dietro, scoccandogli un bacio sulla guancia e poggiando il mento sulla spalla, sopprimendo l'ennesimo sbadiglio di quel giorno e continuando a biascicare qualche parola di quella canzone che, da quando l'aveva sentita la sera prima, non riusciva più a togliersi dalla testa.
L'uomo sorrise, ma poi alzò gli occhi al cielo e, continuando a cucinare qualcosa di commestibile per pranzo, disse -Non ci provare, sei in punizione-
-Mi spiace, in tutti gli Stati è vietato mettere in punizione un diciottenne- Si lamentò scherzosamente Daisuke, rimanendo poggiato alla schiena del padre e socchiudendo gli occhi, con il desiderio di tornare a dormire. Poco importava che fosse in piedi.
Sasuke grugnì alle loro spalle, intento ad apparecchiare la tavola -Sei tornato a casa alle quattro di mattina, sei un irresponsabile-
Il diretto interpellato non ci badò più di tanto, continuando ad ondeggiare assieme all'uomo adulto e canticchiare al suo orecchio, cercando di ingraziarselo con le coccole come al solito.
E riuscendoci benissimo.
-Era Sabato sera e non ho bevuto nulla. Sono stato bravissimo, vero?-
Naruto stava per rispondere di sì, ma la voce profonda del marito lo bloccò prima ancora che potesse solo provarci -Finché vivrai sotto il mio stesso tetto ti proibisco di rientrare ad un'ora così indecente-
Il più grande fece roteare gli occhi, guardando comprensivo il figlio e facendogli capire che l'idea della punizione non era di certo stata sua, anche se non c'era bisogno di dirlo.
Sapeva che Daisuke aveva la testa sulle spalle e non si preoccupava di certo se ogni tanto rimaneva un poco di più fuori con i suoi amici, amici che conoscevano bene dato che per la maggior parte erano i figli dei loro parenti o amici.
Nonostante il ragazzo fosse leggermente più grande della maggior parte di loro, escludendo Konohamaru che ormai era diventato a tutti gli effetti un adulto e Yahiko che in quel periodo era impegnato con gli esami all'Università e si faceva vedere di meno, si trovava bene con tutti. In fondo erano cresciuti assieme, cosa sarebbe potuto mai succedere?
Però Sasuke era iperprotettivo...
-Papà diglielo tu a mamma-oca che sono un bravo pulcino- Si lagnò, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e ridendo contro questo di gusto quando avvertì gli occhi glaciali del padre perforargli la schiena.
Decisamente frequentava troppo Itachi e Masaru; lo avevano corrotto con le loro pazzie da Jashinisti.
-Non provare ad aizzarmi contro il dobe e soprattutto smettila di chiamarmi a quel modo, o ti scordi di aiutarmi al bar questa estate per comprati la macchina- Lo ammonì con veemenza, per nulla avvezzo allo scherzo quel giorno.
Il biondo batté bonariamente il mestolo in testa al suo figlio scemo, costringendolo a staccarsi da lui e sbuffando; possibile che ogni Domenica doveva fare da arbitro a quei due testoni? Gli indicò la sedia, imponendogli di starsene zitto e buono per qualche minuto e cominciò a servire il pranzo in tavola, sperando che per quel giorno avessero finito.
Però, troppo buono, osservò Sasuke di sottecchi e disse, prima di mettersi a mangiare -Dai, 'Suke, ormai è grande. Un po' di fiducia...-
-Tzè, non sarà mai grande- Bofonchiò, servendosi del vino bianco e non rivolgendo nemmeno uno sguardo al figlio, tremendamente offeso per il modo in cui aveva osato chiamarlo.
Gli sarebbe passata tra qualche minuto, se Daisuke non avesse peggiorato le cose.
-Sei peggio di una donna con il ciclo-
E Naruto non riuscì minimamente a trattenersi dallo scoppiare a ridere in modo rumoroso, rischiando di strozzarsi con il boccone appena messo in bocca e posandosi una mano su questa per non sputacchiare in giro come un idiota.
Le cose degenerarono quando quell'omicida del figlio rivolse una vistosa linguaccia ad un Sasuke pronto a tirargli il collo, sentiva il pezzo di carne che aveva ingerito intero tappargli la gola senza pietà. Che brutta morte sarebbe stata quella.
Grazie al cielo il marito decise di salvarlo, battendogli qualche pugno sulla schiena e rivolgendo qualche insulto a mezza bocca ad entrambi.
Per fortuna il suono improvviso del campanello salvò il collo anche a Daisuke, che si fiondò in corridoio come un lampo, strusciando la sedia sul pavimento e beccandosi i rimproveri dei padri per la sua poca grazia nel fare le cose.
Ancora sghignazzante aprì la porta, ritrovandosi travolto da un abbraccio caloroso -Daisukino! Ti disturbiamo?-
Lui sbatté le palpebre, passandosi il pugno chiuso su un occhio, ancora insonnolito nonostante la discussione con i genitori e mise a fuoco un Madara a dir poco imbufalito che emetteva fumo dalle narici e la nuca corvina della figlia, ancora appiccicata a lui.
-No, come mai qui?- Sentiva la morte ghermirlo piano piano, ogni secondo che passava tra le braccia di Lilith; la gelosia di Madara per la ragazza era patologica e a lui divertiva tantissimo.
Fece un'ennesima linguaccia allo zio, scompigliando i capelli della bambina che nel frattempo s'era staccata da lui e lo osservava con due occhioni a forma di cuore -Mi sono alzata presto, così mi son detta: perché non andare a trovare il mio Daisukino? -Parlò tutta d'un fiato, mentre dietro le sue spalle il padre stava fulminando con gli occhi quel maledetto ragazzino impertinente- E ti ho portato una torta! L'ho fatta con le mie mani, ti piace il cioccolato, vero? Mi ci sono impegnata tantissimo...-
Sinceramente il ragazzo, visto che non aveva freni inibitori, stava per rispondere di no e che i dolci gli facevano abbastanza schifo, ma non ci teneva a morire proprio quel giorno.
Già se l'era cavata per un soffio con il padre...
-Da morire- Affermò con fin troppo entusiasmo, prendendo la busta che le porgeva, con dentro la tortiera, e continuando a sorridere come se nulla fosse.
Anche perché lo sguardo di Madara parlava chiaro: gli avrebbe staccato il collo a morsi se avesse provato a far soffrire la sua amata e venerata bambina.
Lilith batté le mani con entusiasmo, tornando a prendere a braccetto il suo silenzioso papà e rivolgendosi a lui con affetto -Papino? Andiamo a casa, mamma ormai sarà pronta, dobbiamo pranzare dagli zii non possiamo fare tardi-
Madara mascherò abilmente la sofferenza di dover stare allo stesso tavolo con Tobirama Senju e disse semplicemente -Sì-
Daisuke gonfiò le guance, trattenendo una risata; non lo aveva mai sentito dire di no alla figlia, pareva ne fosse completamente incapace. Oppure l'età lo aveva rincretinito.
-Oh, ciao Daisukino. Ci vediamo presto!- Lo salutò con la mano lei, fin troppo felice di averlo potuto incontrare anche quel giorno, mentre l'uomo adulto grugniva qualcosa in sua direzione con astio.
La osservò saltellare contenta a fianco del padre, facendo oscillare la lunga coda di capelli neri alle spalle e ridere gioiosa di qualcosa che probabilmente aveva detto il genitore, mostrando apertamente quanto lo adorasse.
Peccato che da grande quell'iperattiva dodicenne, se avesse continuato a crescere così bene, sarebbe diventata una splendida donna e, per Madara, sarebbero iniziati anni bui e dolorosi.
E anche per lo scemo che si sarebbe innamorato di lei.
Daisuke ghignò ilare al pensiero di poter prendere in giro ancora di più l'uomo e, magari, aiutarlo nel cercare di ammazzare quello sventurato ragazzo.
Forse poteva chiedere ad Itachi e Masaru qualche arma in prestito, o un aiuto...
Sì, si sarebbe divertito da matti, tra qualche anno, a terrorizzare la popolazione maschile di Konoha assieme a suo zio.

Questa è la segreteria telefonica di Uzumaki Naruto e Uchiha Sasuke, lasciate un messaggio e vi richiameremo. Se ne avremo voglia.

Se sei Sai: Visto le vendite? Ti ho battuto ancora.
Muori.
Se sei Ino: Nee-chan, non vorrei che tuo marito si suicidasse.
Ammazzalo e raggiungilo.
Se sei Nagato: Sono in perfetto orario con la scadenza.
Non è assolutamente vero.
Se siete Sakura, Hinata o Tenten: Tranquille, ho tutto sotto controllo.
E voi che ancora ci credete...
Se sei Gaara: Amico, mi devi un caffè.
Ed io ti devo un pugno.
Se sei Hidan: Lode a Jashin!
Non riesco a capire chi è più cretino tra te e Naruto.
Se siete Iruka o Kakashi: Il prossimo fine settimana che dite di pranzare assieme?
Porterò un dolce avvelenato solo per lei EX-sensei.
Se siete Mikoto o Fugaku: Fugaku-san, mi spiega per quale motivo suo figlio con l'età è diventato ancora più stronzo?
Mamma, per favore, lega in cantina quel pazzo di papà e fallo morire di fame, mi sono stancato di sentirlo confabulare con mio marito e mio figlio di fughe e chissà che altro.
Sei un tormento, Sas'kè.
Se siete Suigetsu o Karin: Non siete graditi!
Sas'kè vergognati, è il tuo migliore amico!
Se siete Madara o Anko: Come sopra.
Ecco... Sì, questa volta concordo.
Per qualsiasi dei nostri nipoti: Dovreste farvi sentire più spesso.
Itachi, Masaru, la prossima volta che osate tentare di sacrificarmi a Jashin per conto dei vostri genitori vi scuoio vivi!
TEME, ECCO PERCHÈ NON CHIAMANO MAI!
Se sei Daisuke: ...Torna a casa, ti prego! Non lasciarmi solo con lui, pensa al tuo povero papà. Daisukeeeeee...
Cretino, ma se tutte le sere viene a cena da noi?
Mi manca lo stesso.

Bip.
Ho comunque il cazzo più lungo del tuo!

Bip.
Sasuke rimarrai sempre un maleducato, e tu Nii-chan stando a stretto contatto con lui sei peggiorato.

Bip.
MA SE SEI IN RITARDO DI TRE SETTIMANE?!

Bip.
Non dovevo tornare a Konoha e non dovevo tornare a lavorare con te, stupido.
-Ho dei figli da mantenere io. IDIOTA!-
-Naruto-sama, la prego torni a lavoro...-

Bip.
Passerò allo Sharingan molto volentieri assieme a Sora una di queste mattine. Sto ignorando volutamente Sasuke, sì.

Bip.
Volpino mio, come te la passi? Ti voglio un poco più bene quando dici certe cose.
Oh, Paperino sai che io e la mia signora abbiamo comprato dei nuovi giocattolini?
-Non ci dovevo legare te con quelle corde, amore?-
Sì, ma qualcuna possiamo usarla anche sulla Papera, non vorrei si offendesse.

Bip
Per noi va benissimo questo Sabato, fratellino...
-Adorato allievo perché mi tratti così? Io che ti voglio così bene? Come se fossi il figlio uscito male che non ho...
Non preferirai mica Orociock a me?-
Kakashi, non è vostro allievo da anni!
-Lo so, ma nessun altro è riuscito a rapire i nostri cuori come Sasuke.
Non dovevamo farti laureare, mio pupillo-

Bip.
Codice rosso, Naruto.
Richiedo supporto aereo ed eventuale asilo.
-Fugaku si può sapere che diavolo ci fai sempre chiuso in bagno? Aprimi, sei anziano mi farai preoccupare!-
Mikoto te lo dico da anni: parlo con l'amante.

Bip.
Perché noi due abbiamo un messaggio in comune? Non voglio essere accostata a Suigetsu!
-Come osi parlare così di me, maledetto? Hai perfino fatto da madrina a mio figlio!-
Padrino.
-No, Karin, madrina. Sasuke è femmina, lo sai. A proposito come stai dopo l'operazione?-
Cretino... Domani tornano Deidara e Sassori dal viaggio di nozze, fatti trovare a casa.

Bip.
Ti denuncerò per come mi hai ridotto in quello squallido manga, Uzumaki!
-Ancora ci pensi, strega?-
Ti tormenterò fino all'ultimo dei tuoi giorni...
-Se non muori prima tu per il troppo colesterolo-
Ma come osi? Ti strangolo...
-Mi schiacci, forse-
Ammazzo mio marito e ti richiamo.

Bip.
Sono Sora... Credo che sia il caso controlliate i messaggi di vostro figlio.

Bip.
Zii come state? Sono Konohamaru, mi chiedevo vi è arrivata la partecipazione per il matrimonio?
-L'avranno stracciata-
Yahiko, ma che dici?
-Sai com'è fatto zio Sasuke...-
-VI STATE UN PO' ZITTI? ODIO QUANDO TORNATE AD INVADERMI CASA, FRATELLI DEMENTI, IO DEVO STUDIARE!-
-AYAKO SMETTILA DI URLARE, SEMBRI TUO PADRE-
-Ha proprio ereditato tutto da mamma e papà, eh?-
Disgraziatamente...

Bip.
Papà? Rispondetemi! Credo di essermi appena cacciato in un casino enorme...

Bip.
Come osa quell'oca di vostro figlio provare a chiedere alla MIA BAMBINA di uscire con lui?
-Biscottino, calmati...-
IO NON MI CALMO PROPRIO PER NIENTE!
-Papino ho diciassette anni, su...-
SEI MINORENNE E QUELLO È UN PEDOFILO.
-Complimenti Lilith, adesso gli verrà un infarto!-

Bip.
Frusta? Catene? Cappio? Pistola?
-Che fai, Aniki?-
Sto chiedendo a zio Madara cosa preferisce per ammazzare Daisuke.
-Itachi... Ecco, ma questo non è il numero di Sasuke e Naruto?-
Ops, devo essermi sbagliato.
-Come no... Comunque se vuoi ti presto i miei coltelli sacrificali-

Bip.
Papà seriamente, stanno bussando alla porta...

Bip.
E quindi Daisuke ha chiesto alla mia nipotina di uscire? E magari crede che glielo lascerò fare? Non permetterò a mia nipote di frequentare un Uchiha!
-Tobirama vorrei ricordarti che sia io che Lilith siamo Uchiha-
Sta zitto, Izuna! Tu non capisci, devo chiamare Madara.
-Oh mio Dio... Da quando siete amici mi disgustate-
Non siamo amici, stiamo solo proteggendo la verginità della nostra piccola.
-Appunto, sto per vomitare-

Bip.
Falso allarme, era solo il fattorino delle pizze!


Sasuke si passò una mano tra i capelli, stravolto ed incredulo di come, più passassero gli anni, più la sua famiglia diventava maggiormente rumorosa, pazza e numerosa.
Lanciò uno sguardo in direzione del marito, scioccato tanto quanto lui dalla miriade di messaggi che, in solo mezza giornata, gli avevano intasato la segreteria telefonica.
-Che facciamo?- Domandò, mentre premeva il tasto per cancellarli e pregava che nessuno provasse a chiamarli ancora. Speranza vana, lo sapeva bene...
Il minore s'accasciò su una sedia, massaggiandosi le tempie pulsanti e poi disse -Ma se lo staccassimo e basta questo dannato telefono?-
-In effetti... -Mormorò pensieroso Naruto, grattandosi il mento e accucciandosi un poco per staccare la spina dalla presa. Mostrandola soddisfatta al compagno.
Accennò una leggera risata vittoriosa, sedendosi senza grazia sulle sue gambe e circondandogli il collo con le braccia- Ma per quanto riguarda la spada di Damocle che pende in testa al nostro bambino?-
-È grande! Se la caverà da solo- Rispose con una scrollata di spalle incurante, fece sistemare meglio Naruto sopra di lui e posò le mani sui suoi fianchi, sporgendosi verso le sue labbra e sfiorandole con un bacio, nascondendo in questo un sorriso divertito.
Si chiamavano ufficialmente fuori, a quei folli membri della loro sconclusionata e seccante famiglia, da quel momento in poi, ci avrebbe pensato Daisuke.
In fondo, ormai, loro due erano anziani.
-Paparini! Ma che cavolo, io rischio di morire e voi pomiciate? Che genitori siete? Vergogna!-
L'urlo divertito di Daisuke, deciso a rovinare la serenità di Sasuke anche se ormai non abitava più sotto il loro tetto, distrusse ogni speranza dei due.
Non si sarebbero mai liberati di quei pazzi.
Non che lo volessero davvero...
-E poi diciamocelo, alla vostra età ancora queste cose? Ed io che credevo che mamma-oca avesse bisogno del Viagra ormai-
...Forse.

   
 
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