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Autore: Hikaru_Tsuki    05/05/2016    2 recensioni
“Caro diario, sono passati ben cinque anni dall'evento che ha sconvolto la mia vita..."
Dopo la grande battaglia contro Le Papillon sia Marinette che Adrien perdono i loro poteri poiché non serviva più dei supereroi... Ma se una persona misteriosa dal passato di Adrien stesse seguendo le tracce di Le Papillon? Parigi ha bisogno di più supereroi questa volta, Ladybug e Chat Noir avranno finalmente una squadra da far invidia agli Avengers.
******** sequel di "I hate you! Why don't you leave me alone?" di Photografic_Therapy *********
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Felix Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Miraculous Adventures'
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Capitolo uno.

 

 

 

 

 

Caro diario, sono passati ben cinque anni dall'evento che ha sconvolto la mia vita, o almeno da quando quel gatto nero vi è entrato come un cataclisma. Chi avrebbe mai creduto che in realtà il ragazzo che mi aiutava a salvare Parigi e flirtava con me, fosse il mio amato Adrien?

Marinette strappò il foglio dal diario, accartocciandolo e buttandolo nel cestino assieme ad altre palline. Aveva comprato un nuovo diario e voleva iniziarlo in un modo carino. “Caro diario, - era l'unica cosa che sicuramente le andava bene. - sono ormai cinque anni che sono la ragazza di Adrien...” strappò anche quel foglio e un'altra pallina di carta andò a fare compagnia alle altre. «Se solo ci fosse Tikki...» sussurrò. Quel piccolo pensiero diede alla giovane l'ispirazione.


Caro diario, sono ormai tre anni che il mio compito come Ladybug si è concluso. Ti chiederai perché... per risponderti, dovrei tornare ad un evento di ben cinque anni fa, quando conobbi il vero volto di Chat Noir, il mio partner.
Successe tutto una notte di cinque anni fa. Scoprire che, in realtà, il ragazzo a cui mi ero dichiarata e dal quale avevo ricevuto un rifiuto, era innamorato di un'altra ragazza mi aveva distrutto, mentre piangevo per il rifiuto appena subito, venni akumatizzata, e fu sempre in quella notte che il mio nemico venne a conoscenza della mia vera identità. E' inutile dirti che dopo quell'evento la vita diventò un inferno.
Le Papillon cercava di akumatizzare le persone a me più vicine e la mia doppia vita iniziava ad andarmi stretta. Iniziai a vivere come Ladybug, la vecchia Marinette era irriconoscibile.
Facevo molte assenze a scuola, in quanto troppo stanca per alzarmi, a causa delle ronde notturne che mi sfiancavano. Iniziai a truccarmi molto per nascondere i lividi e gli ematomi che i combattimenti mi causavano.
Sapevo di non essere sola, da quel che notavo neanche Adrien se la passava bene. Era sempre pieno di impegni sotto ordine di suo padre, come se quell'uomo ci volesse dividere.
La situazione andò avanti così per un anno, fino a che non decidemmo di iniziare la ricerca di Le Papillon. Avevamo ormai ben diciassette anni quando scoprimmo dove si trovava la base segreta del nostro nemico, l'unico problema era riuscire a entrarvi.
Fu così che Adrien si fece prendere dall'odio e Le Papillon lo akumattizzò. La verità è questa, quel magnifico ragazzo era riuscito nuovamente a controllare la possessione per proteggermi.
Quel giorno lo ricorderò per sempre: il modo in cui, agonizzante, mi portava alla base del nostro nemico. Contrastare il proprio odio non è mai stato facile, ma il suo si era accumulato in un modo anormale e una lotta interna lo stava logorando, rendendolo ancora più debole.
Fu una lotta fino all'ultimo sangue... letteralmente. Le Papillon aveva con sé una spada e combattere con armi vere, non è mai stata una delle mie abilità, così mi tenevo a distanza dall'uomo e cercavo di disarmarlo con il mio yo-yo.
Adrien dopo aver scoperto che il nostro nemico era suo padre, era disperato e accecato dal dolore e dalla rabbia, ciò non mi aiutava molto.
Fu un suo acuto urlo di dolore quello che distrasse Le Papillon, mentre gli lanciavo lo yo-yo e gli afferrai la gamba. L'uomo inciampò e cadde, trafiggendosi con la sua stessa spada.
Cercai di fermare la sua caduta, ma non riuscii a salvarlo. Avevo appena ucciso un uomo, e altri non era che il mio peggior nemico e il padre del ragazzo che amo.
Non volevo ucciderlo, lo giuro.
Il sorriso che fece mentre sentiva le forze abbandonarlo e il nome che sussurrò mi misero tristezza. Solo dopo qualche giorno Adrien mi rivelò che quello era il nome di sua madre,
morta in circostanze misteriose. Mentre Gabriel Agreste spirava, finalmente libero dal suo odio, il suo costume iniziò a dissolversi e un piccolo kwami rosa dalle sembianze di una farfalla si rivelò ai nostri occhi. Non appena si risvegliò, confusa, fu felice che l'avessimo liberata dall'odio e dalla rabbia del suo padrone. Io e Adrien annullammo le trasformazioni e mandammo Plagg e Tikki ad accogliere la piccola Nooroo. Quella sera scoprimmo dalla kwami rosa che Gabriel Agreste aveva radunato quasi tutti i Miraculous e doveva prendere il mio e quello di Adrien per scatenare qualcosa di veramente disastroso. Le Papillon utilizzava i poteri della piccola kwami rosa per ammaliare e trasformare in Akuma le persone. Fu in quella sera di ben tre anni fa che Tikki mi sorrise e mi ringraziò di essermi presa cura di lei in tutti quegli anni di lotta contro il male. Fu in quella sera che i miei orecchini magici divennero semplici orecchini. Fu in quella sera che Ladybug morì....

 

My Lady, così sembra una storia drammatica!» la voce divertita di Adrien fece sussultare la povera Marinette, che aveva gli occhi lucidi per la tristezza.
«Adrien... non è carino leggere i diari altrui! Più che altro, tu non eri a una conferenza stampa?» chiese la ragazza cercando di nascondere il diario, ma il sorriso del giovane la distrasse, e come ad ogni volta finivano con l'abbracciarsi e il baciarsi fino a che non rimanevano senza respiro.
So che ti manca Tikki, Marinette. Anche a me manca molto Plagg, nonostante sia stato un esserino dispettoso. Ma non è meglio così, in un certo senso? Significa che il mondo è un posto sicuro. - le disse asciugandole una lacrima solitaria. - fino a che il mondo non avrà di nuovo bisogno dei poteri dei Miraculous, rimarranno nascosti. Intanto, noi dobbiamo vivere la nostra vita, Marinette. Sii felice... per Tikki almeno.»
Come sempre quel giovane dagli occhi verdi come smeraldi la lasciava incantata.
«E poi che cosa può succedere? Il mondo è finalmente libero da Le Papillon!» rise e sollevò la ragazza, facendola girare su se stessa.
«Hai ragione, che altro può succedere?» ridacchiò in risposta.

 


Intanto dall'altr
a parte di Parigi, un ragazzo camminava in silenzio nei corridoi della sua villa nativa con il cellulare all'orecchio. «Natalie? Sono tornato. - disse con voce gelida. La casa era ormai era vuota da anni o almeno da quando suo padre, il grande stilista Gabriel Agreste, perse la vita a causa di un grave incidente domestico tre anni prima. - E' il momento di far rifiorire la fama degli Agreste e, cosa più importante, di far conoscere al mondo il vero erede di Gabriel Agreste.»
«Posso fare qualcosa per lei, signor Agreste?» negli anni Natalie non era cambiata molto, da quando il capofamiglia era morto, si era impegnata per gestire l'azienda di moda.
«No. Voglio solo gli appunti di mio padre e le chiavi della sua stanza.»
«Gliele farò avere immediatamente, signor Agreste. Vuole che faccia altro? Dovrei avvertire il signorino?»
«Oh no, lo farò io. - disse, chiudendo la chiamata. - Non vedo l'ora di vedere la tua faccia, quando mi presenterò alla tua porta, mio caro fratellino... i tuoi giorni da tenero e innamorato stanno per finire. Il mondo sta per scoprire chi è il vero figlio di Le Papillon.»

 

 

 

 

------------------- Piccole note delle scrittrici -------

 

 

Salve ragazzi! Siamo felici di pubblicare la nostra piccola opera d'arte anche su Efp! Pubblicheremmo qui una volta a settimana preferibilmente il venerdì credo, quindi state tranquilli che recuperiamo il passo e aggiungeremmo i capitoli nuovi ossia dal sei in poi! Mi raccomando se vi piace la storia o avete critiche di ogni tipo scriveteci! Non sapete quante scrittrici salvate dalla depressione con una semplice e bellissima recensione! Oh ho fatto rima! Okay basta deliriamo! Alla prossima settimana con il prossimo capitolo!!! 

 

 

   
 
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