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Autore: xxlollipamxx    06/05/2016    3 recensioni
Pamela ha scritto come vorrebbe che fosse la sua vita, chi vorrebbe che ci fosse ad accompagnarla. Questo però non le basta... vuole andarsene davvero, vuole scappare! E quale meta potrebbe essere migliore della Corea del Sud, di Seoul, di quel posto che tante volte ha sognato?
Uno scontro inaspettato e un nuovo caro amico daranno inizio a tutto, le faranno incontrare due persone importanti...
Il suo cuore e la sua testa lotteranno che per scegliere tra l'amore che ogni ragazza sulla faccia della terra desidera e l'amore che lei ha sempre desiderato: si dice che il cuore ha sempre ragione, ma Pamela ascolterà davvero il suo cuore o si lascerà trascinare da qualcosa di più facilmente raggiungibile e decisamente meno complicato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You won't be able to sleep because of your fluttering heart
 

6

Let's not fall in love

 

Svegliarsi, lavorare... aver rivisto SeungHyun e aver passato altro tempo con lui mi ha dato una carica tale da affrontare l'intera giornata col sorriso sulle labbra, tanto che SoRa ogni tanto creda che io mi sia fatta di qualcosa e ammetto che l'effetto del mio bel rapper deve essere simile a quello di qualche tipo di stupefacente.

Spunto sul calendario i giorni che mancano al nostro prossimo incontro. Saranno presenti anche gli altri, è vero, ma ci sarà lui, questo è quello che conta davvero. Disegnare un cuore sul calendario mi sembra anche troppo, ma pensare a lui mi fa involontariamente regredire allo stato mentale di un'adolescente e ad essere sincera non mi dispiace affatto, mi piace per un attimo pensare che tutto andrà bene tanto da credere che un'uscita di gruppo possa essere invece qualcosa di più.

Penso di dover andare a comprare un vestito o comunque qualcosa di elegante, non ho niente del genere con me, non era previsto che andassi a delle mostre quando ho deciso di impacchettare le mie cose e di portarle nell'estremo est. MaRu questa volta non può accompagnarmi perché preso da affari di famiglia che a quanto pare lo stressano molto e mi domando se possa venire SoRa con me, visto che io da sola sono sicura di combinare un casino. Provo a chiamarla per sapere se può e lei accetta felice di poter andare a fare shopping anche lei, dato che suo figlio ChangSung sarà impegnato con le prove della recita di Natale fino a sera. Ci incontriamo davanti al locale, perché la mia conoscenza di Seoul ancora non mi permette di andarmene in giro tranquilla di dove sto andando, e insieme arriviamo davanti a un immenso centro commerciale. SoRa dice che qui c'è un negozio dove vendono cose molto belle a prezzi non eccessivi ed è proprio quello che fa al caso mio visto che non ho un conto in banca con otto zeri. La mia nuova amica coreana cambia umore non appena mettiamo piede nel negozio di cui parlava, è raggiante e ci mette poco per agguantare ogni genere di cosa e correre verso i camerini. << Torno subito. Il reparto che serve a te è lì in fondo. Provo questi e poi ti aiuto a scegliere qualcosa. Se ti scoccia aspettarmi, vai a vedere se trovi qualcosa che ti piace. >> mi urla mentre si allontana facendo girare alcune ragazze nella sua direzione. Cerco un vestito che non mi faccia sembrare una sciattona e nello stesso tempo che rientri nelle mie finanze e penso di trovarlo quando vedo un vestito bianco in saldo. Sembra perfetto e corro a provarlo. Risulta essere perfetto anche in pratica e non solo in teoria, quindi mi decido ad acquistarlo. Aspetto SoRa che ho perso nel mondo dell'intimo, dato che si è decisa a rinnovare tutto il suo guardaroba, e mi siedo su una panchina al di fuori del negozio dove lei vaga apparentemente senza una meta. Quando esce, ha fin troppe buste per essere le compere di una sola persona, ma non ho intenzione di dirle niente, in fondo non ci conosciamo poi così tanto al di fuori del lavoro. Mi mette su un taxi che ormai è sera e ci salutiamo, deve correre a prendere ChangSung, non aveva fatto caso all'ora tra un negozio che ha svaligiato e l'altro.

Nella solitudine della mia stanza un sogno ad occhi aperti invade i miei pensieri e mi vedo già con il nuovo vestito addosso mentre cammino di fianco a SeungHyun tra le foto esposte su mura candide, cosa che difficilmente succederà visto che non saremo soli e non è detto che, in ogni caso, lui voglia.


 

Indosso il mio vestito nuovissimo e mi sforzo di restare in equilibrio su un paio di trampoli che, quando stasera toglierò, mi lasceranno con un paio di piedi doloranti. Mi sto stirando il vestito addosso quando bussano alla porta e non può essere altro che MaRu. Usciamo insieme e, all'entrata del locale, ci sono due dei suoi amici con cui abbiamo appuntamento per andare insieme alla mostra di MinHyun. SeungHyun non c'è, a quanto pare lo incontreremo lì prima di entrare. Infatti, quando arriviamo, lui è lì, bellissimo nel suo completo scuro e il suo sguardo imperscrutabile. Mi avvicino a lui insieme agli altri cercando di non restare fissa a guardarlo come al mio solito. Lui si muove sicuro, si guarda intorno serio e si vede che è nel suo mondo, perfettamente a suo agio, cosa che invece non mi appartiene affatto e che ancora una volta mi ricorda quanto siamo diversi e forse incompatibili. È così bello guardarlo muoversi nel suo spazio naturale, è così bello lui, con la sua espressione concentrata e i suoi movimenti fin troppo aggraziati per essere suoi. Riesco a voltarmi appena in tempo quando lui si gira nella nostra direzione e da una pacca sulla spalla di MinHyun.

<< Hey, quando pensavi di dircelo che ti sei messo a fare foto serie invece di continuare a fare solo foto idiote a noi? >> scherza facendo scoppiare a ridere tutti gli altri che evidentemente sanno di cosa sta parlando... chissà cosa mi sono persa in questi anni.

Il gruppo si disperde, ognuno va in una direzione diversa per guardare le foto del loro amico e lo stesso faccio io vedendo incorniciato un paesaggio autunnale che con i suoi colori riesce a trasmettermi tristezza e protezione allo stesso tempo.

<< Ti piace? >> sento alle mie spalle, mi guardo intorno e non c'è nessuno oltre me e la persona alle mie spalle, che non è chi vorrei che fosse.. è JinWook. Lo saluto sorridente, in fondo non posso mostrargli la mia delusione se la persona che vorrei si interessasse a me è persa chissà dove all'interno di questa galleria. << Ci incontriamo di nuovo e io le devo un pranzo! >> mi dice insistendo sulla storia del pasto che gli ho offerto con la sua mancia spropositata.

<< Ero io quella in debito. >> rispondo tornando a guardare la foto e così fa lui.

<< Allora vorrà dire che gliene offrirò uno per il piacere di farlo. >> afferma sicuro di sé. Sorride guardando la foto, ma credo che si stia autocompiacendo per la risposta che mi ha dato e un sorriso spunta anche sulle mie labbra come riflesso del suo. << Allora? Accetterà il mio invito? >> mi chiede e non credo che accetterà un “no” come risposta. Annuisco.

<< Spero solo che la smetterà di darmi del “lei”, mi fa sentire vecchia! >> ammetto e lui è costretto a coprirsi la bocca con una mano per nascondere una risata forse troppo sfacciata per un ceo tutto d'un pezzo come vuole far credere di essere.

<< Potrei dire esattamente la stessa cosa! >> esclama, ma non mi da tempo di rispondergli che continua a parlare << Ora devo andare. Mi ha fatto piacere incontrarti. Ci sentiamo, così possiamo metterci d'accordo su dove e quando devo offrirti questo pasto. >> conclude posando una delle sue mani calde sulla mia spalla per salutarmi.

Resto di nuovo da sola, ma non per molto perché SeungHyun si avvicina a guardare la “mia” foto senza prestare attenzione a me, si limita a guardare il paesaggio autunnale senza dire una parola. Non che io mi aspetti qualcosa da lui, la mia testa ragiona ancora un po' e sa che non devo neanche sperarci, ma il mio cuore no, lui eccome se spera in qualcosa... lo sento da come batte più forte ogni volta che mi è vicino e da come fa fremere ogni singola cellula del mio corpo.

<< Ti piace? >> mi domanda anche lui e non mi stupisce affatto perché la prima volta JinWook aveva catturato la mia attenzione proprio per i suoi gesti che mi ricordavano molto SeungHyun. Magari sono molto più simili di quanto potessi immaginare. Annuisco senza togliere gli occhi dal paesaggio perché ho il timore che, guardandolo, anche la mia testa si convinca che è possibile tra me e lui. << Riesce a farmi sentire triste e rassicurato allo stesso tempo. >> aggiunge e, sentire che proviamo le stesse emozioni guardando questa foto, mi fa pensare che forse non siamo poi così diversi come credevo. MaRu, poi, ci si para davanti.

<< Andiamo? Domani mattina qualcuno qui deve lavorare! >> esclama divertito perché il qualcuno in questione sono io.

<< Se tu devi andare a dormire perché non reggi più certi orari, non puoi costringere anche lei ad andarsene! Sei sempre il solito guastafeste. >> scherza facendo ridere sia me che MaRu.

<< È lei che deve lavorare domani mattina. Io posso anche poltrire tutto il giorno, il locale è mio! >> il mio amico ride e SeungHyun poggia una mano sulla mia spalla, ecco ancora una volta uno stesso gesto che accomuna SeungHyun e JinWook e che mi confonde le idee più di quanto già non lo siano.

<< E allora ti tocca andare. È un capo autoritario! >> esclama divertito lui.

<< MaRu autoritario? Da quando lavoro per lui sono arrivata in ritardo la metà delle volte, ho combinato così tanti disastri che una cameriera per essere chiamata tale non dovrebbe far succedere in tutta la vita, eppure ancora non mi licenzia. >> spiego ridendo.

<< Non tentarmi! >> esclama MaRu dandomi un pizzicotto sulla spalla.

<< Se mi esce un livido preparati a scappare! >> urlo a denti stretti e tutti e tre scoppiamo a ridere senza un reale motivo, ma ridiamo insieme e non c'è niente di più bello.


 

La mostra continua per un'intera settimana e, con gli altri, cerchiamo di andare ogni volta che ci è possibile. Anche SeungHyun si unisce a noi e passare tutto questo tempo con lui che ride e scherza con me come se ci conoscessimo da una vita, mi convince che la mia cotta non passerà facilmente, soprattutto quando vedo il suo viso pericolosamente vicino al mio. Lui non ci avrà fatto neanche caso e forse la mia è solo una percezione distorta della situazione, ma, se solo fossi molto sfacciata, accorcerei ulteriormente le distanze tra di noi perché si sa... a una certa distanza il bacio scatta in automatico.

Anche questa sera, la serata conclusiva della mostra, sono qui. Sono venuta per vedere per l'ultima volta quella foto che continua a catturare la mia attenzione ogni volta che entro nell'edificio che ospita la mostra. Se avessi messo qualche soldo da parte, la comprerei, ma vivere da sola ha i suoi costi e io lavoro da fin troppo poco tempo per poter risparmiare il necessario. Sembra che non sia neanche la sola a cui piaccia questa foto calcolando che tutti sono qui davanti, ostacolandomi anche la vista. La folla comincia a diradarsi, mentre i miei piedi non vogliono portarmi da nessun'altra parte. La foto è sempre più visibile e, con essa, la figura davanti a me. Ritrovarmi ancora una volta SeungHyun davanti mi fa tremare il cuore e, quando lui si volta probabilmente per andare verso un'altra foto, quasi fatico a reggermi in piedi. Il suo sguardo è stupito quanto il mio, non penso di aspettasse di trovarmi qui da sola, tanto che lo vedo guardarsi intorno forse alla ricerca di MaRu.

<< Sola? >> mi chiede e io annuisco, non penso di essere in grado di formulare un pensiero di senso compiuto. Resta difronte a me per qualche attimo, poi si mette al mio fianco riportando lo sguardo sulla foto, quella stessa foto che fin dal primo momento ha catturato anche la mia attenzione. Agli occhi di chi ci guarda, dobbiamo sembrare nient'altro che due estranei, due persone che si sono ritrovate casualmente davanti alla stessa foto e che la guardano ignorando completamente chi gli sta intorno. Chissà cosa pensa, chissà se il suo era solo un modo per iniziare un qualche discorso, ma che io ho interrotto con un misero cenno del capo. Non riesco più a concentrarmi su altro che non sia lui e sulle volte in cui i nostri visi erano fin troppo vicini per lasciarmi indifferente. Il cuore batte forte e la mia mente lavora autonomamente facendomi passare davanti agli occhi l'immagine di lui che mi avvolge tra le sue braccia e mi bacia. Sospiro portandomi una mano sul cuore, spero almeno così di riuscire a calmarlo. Senza aggiungere altro, SeungHyun si volta e se ne va. Lo guardo allontanarsi. Non una parola, non un qualche avvertimento. Lui che nell'ultima settimana era sembrato così aperto nei miei confronti, ora sembrava così distante. Cerco conforto nella foto davanti a me, ma è come se non la stessi guardando davvero, non riesco a concentrarmi su di essa. Un bicchiere si mette tra me e la mia ricerca di tranquillità, seguo la mano che regge il bicchiere e trovo sorprendentemente SeungHyun alla mia destra. Prendo il bicchiere che a quanto pare lui è in attesa che io afferri, poi fa cadere il braccio lungo il fianco e torna a guardare la foto, mentre io a fatica riesco a spostare lo sguardo da lui. Lo ringrazio timidamente e non ho il coraggio di dirgli che il vino rosso non rientra proprio nei miei gusti. Ok, forse ero giunta a conclusioni affrettate, ma c'è qualcosa di strano nell'aria, qualcosa di certo poco piacevole. C'è sempre meno gente alla mostra, l'orario di chiusura è vicino e questa sarà l'ultima volta che vedrò la mia amata foto che, a quanto pare, è stata acquistata durante la prima serata, MinHyun ha ricevuto un'offerta così oltre le sue aspettative che non ha neanche atteso la fine della mostra per valutare eventuali alternative. Credo sia ora di andare se voglio riuscire a tornare a casa a un'ora decente. Dovrei salutarlo, lo so, ma come posso dirglielo? Ogni modo mi sembra così banale e non è neanche detto che a lui interessi. Prendo coraggio.

<< Credo che per me sia ora di andare. A quanto pare, non ho tutta questa fortuna nel trovare taxi liberi la sera. >> lo saluto ricordando le mie disavventure nel cercare di tornare da casa di SoRa qualche giorno fa.

<< Ti accompagno. Una ragazza non dovrebbe andare in giro da sola la sera. >> dice lui subito dopo. Mi rendo conto che forse il mio più che un saluto doveva sembrare una richiesta di aiuto e quasi mi prenderei a schiaffi per la mia capacità di trovare sempre le parole sbagliate.

<< Oh no, grazie! Non vorrei metterti nei guai e non vorrei che avessi inteso male. Era una mia constatazione, tutto qui. >> ribatto agitando le mani, forse un po' troppo. Fortunatamente nessuno ci guarda e posso ricompormi un attimo prima che lui si volti verso di me.

<< La mia proposta non cambia. Una ragazza non dovrebbe comunque andare in giro da sola la sera e preferisco accompagnarti invece che restare col pensiero che tu sia in mezzo alla strada ad aspettare un taxi. Andiamo, la mia macchina è nel parcheggio sotterraneo, in una zona riservata. Nessun pericolo di scandali! >> spiega, ma sento comunque di averlo in un qualche senso obbligato ad accompagnarmi.

Lo seguo in silenzio dopo un suo cenno del capo che non ammette repliche e scendiamo giù nel parcheggio fin troppo silenzioso per i miei gusti. La persona alla guida della sua macchina non dice una parola, apre la portiera e SeungHyun, con un cenno della mano, credo gli stia facendo capire che può fare da solo. Mi invita a salire e chiude la portiera, poi va dal lato opposto e sale anche lui sedendosi dall'altro lato. Siamo così distanti nonostante il poco spazio. Non so dove guardare o se dire qualcosa, mi sento a disagio non sapendo cosa fare. SeungHyun informa l'autista su dove portandosi e poi, chinandosi per premere un pulsante tra i nostri piedi, aziona un qualche meccanismo che fa alzare un separé tra noi e l'autista. Un brivido percorre la mia schiena, non per un motivo in particolare, non perché io stia pensando a chissà cosa possa succedere, ma è il semplice fatto di essere con lui davvero da sola a farmi questo effetto. Torna nella posizione di prima sistemandosi la giacca così che io possa tornare ad ammirare con coda dell'occhio la sua solita perfezione in ogni situazione. Deglutisce, non che io riesca a vederlo, ma il suono è inconfondibile. Non è così tranquillo come sembra, allora!

<< Dobbiamo mettere fine a questo. >> dice all'improvviso, il suo tono è nervoso e io non riesco proprio a capire di cosa stia parlando.

<< Scusa? >> domando nel tentativo di farmi dare una spiegazione e lo vedo passarsi una mano tra i capelli. Lui, che sembrava così tranquillo, sembra essere il più agitato tra di noi.

<< Questa cosa tra me e te, non posso. >> ci riprova, ma ancora non riesco a intuire il significato delle sue parole.

<< Questa cosa tra me e te? >> ripeto e mi accorgo di sembrare un'idiota, però è lui quello poco chiaro. Si, ti sto dando la colpa SeungHyun! “Parla in modo che io possa capire” vorrei urlargli, ma non è proprio da me.

<< Io e te! Come mi guardi, come mi preoccupo per te, come vado da MinHyun per compare quella maledetta foto per regalartela ma che qualcuno ha già comprato, come mi ritrovo sempre vicino a te nonostante io debba starti lontano! Questa cosa tra me e te! >> lo guardo a bocca aperta mentre parla. Non credo di capire fino in fondo quello che sta dicendo e non riesco a rispondere nulla se non qualche parola sgrammaticata.

<< Io n- >> sto per dire, ma lui continua a parlare. Non lo ha fatto fino a poco fa e ora non sembra voler smettere.

<< Non sono stupido, come non penso lo sia tu. Lo vedo come mi guardi, è come se mi chiedessi di fare qualcosa, ma io non posso. Mi piaci, non riesco a dire il contrario, ma sei una fan, come posso anche solo pensare di iniziare qualcosa con te? Se continuassimo in questo modo finiremmo con l'innamorarci e non dovrebbe succedere. Non ci conosciamo ancora abbastanza, siamo ancora in tempo per tornare indietro, quindi è meglio finire adesso qualsiasi cosa possa iniziare. Ci ho provato tante volte, ma non ha mai funzionato. Ora posso dirti come andrà: all'inizio tutto sembrerà perfetto, crederemo che nulla potrà scalfire il legame che si starà creando tra noi, poi vorremmo di più. Tu mi chiederai di vederci di più e io non potrò neanche promettertelo perché non ne avrò il tempo. Tu piangerai perché saranno tante le privazioni che porterà avere una relazione con me e io non voglio vederti piangere. Se c'è qualcosa che ho notato subito in te è il tuo sorriso e non voglio essere il motivo della sua scomparsa. Per me... innamorarmi è un errore... innamorarsi di me, poi, è follia! >> le sue parole arrivano come una coltellata dritta nel cuore. Quanto lui mi piacesse... ho sempre saputo che era chiaro, ma non ho mai fatto alcun tipo di pressione verso di lui, non ci avrei neanche mai pensato, mi sono sempre limitata a guardarlo e a sognare, al massimo sperare, ma mai avrei osato avvicinarmi più del concesso a lui. Ora, però, ora che so che una possibilità ci sarebbe stata, una lacrima sfugge al mio controllo, al poco controllo che ancora riesco ad avere del mio corpo e penso che lui se ne accorga perché continua a parlare. << Credimi, è meglio così. È meglio aver concluso tutto ancora prima che cominciasse. Andando avanti sarebbe stato più difficile per entrambi. >> conclude e, a sentirlo, le sue parole sembrano avere senso, forse ha più ragione di quanto io potrò mai accettare. << Restiamo semplicemente così... tu la nuova amica di MaRu venuta dall'Italia e io il suo amico di sempre. >> aggiunge con un distacco tale che sembra che la cosa non lo riguardi affatto, mentre io ho un nodo in gola che neanche mi permette di respirare normalmente. Abbasso lo sguardo ed è la scelta sbagliata perché un'altra lacrima riesce ad uscire e mi riga il viso. << Chiamami stronzo egoista, dimmi che sono un bastardo... non è una novità... >> continua e vorrei tanto che stesse zitto, che non continuasse ad affondare questo maledetto coltello nel mio cuore. Volto lo sguardo verso l'esterno e mi accorgo che siamo davanti al giardino di MaRu, chissà da quanto siamo qui. Apro la portiera intenzionata a scendere senza dire nulla, dato che non ho la confidenza di essere in grado di parlare, poi però non ci riesco.

<< Grazie per il passaggio. >> dalle mie labbra esce quasi un'intera frase, ma non un commento al suo monologo. È tipico della mia vita: ricevere una bella secchiata di acqua gelata addosso ancora prima che io possa provare una qualche forma di calore.


 


Seraa! La parte era già pronta da qualche giorno, ma ho aspettato a pubblicarla per finire quella dell'altra storia.. Ieri sera arrivo felice e contenta di aggiornare a mi accorgo che non avevo passato questa parte sulla pennetta, quindi eccomi qui oggi... 
Allora penso di dovervi dare qualche spiegazione.. non odiatemi per cosa ho fatto succedere, ma è così che deve andare e la storia non è finita, quindi ovviamente è ancora tutto in gioco. Gli scambi di sguardi sono raccontati dai pensieri di Pamela perché se mi fossi focalizzata su tutto sarebbe venuta fuori un'altra storia infinita come la precedente e non credo che avrei trovato titoli adatti a ogni scambio di sguardo... ahahaha
Spero che nel complesso vi sia piaciuta e sappiate che io, scrivendo e immaginando la scena, ho pianto.. sono fin troppo sensibile per i miei gusti... aahahhh
Ovviamente il titolo del capitolo, come buona parte del pezzo finale sono presi pari pari da Let's not fall in love e, come avevo detto dal primo capitolo, quando c'è un video ufficiale, ve lo posto che magari vi viene voglia di sentirvi quella canzone e di vedere la dolcezza dei nostri cinque esauriti preferiti. ^^

https://www.youtube.com/watch?v=9jTo6hTZmiQ  

Alla prossima. 
P.

 

  
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