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Autore: rhys89    06/05/2016    3 recensioni
Kise ha appena scoperto che la sua sorellina si sposerà presto, e che lo vuole come testimone… insieme ad Aomine, il ragazzo con cui i suoi genitori non sanno che è fidanzato.
La “Missione Matrimonio Kaede” sta per avere inizio.
[Dal testo]
Sgrana gli occhi e arrossisce, poi cancella furiosamente quell’ultimo punto che ha aggiunto solo per sbaglio – o per scherzo, o perché era sovrappensiero, o per-qualche-motivo-che-non-conosce-e-nemmeno-gli-interessa – e rilegge il suo piano di battaglia.
• Punto 1: Chiedere ad Aominecchi di fare da testimone a Kaede insieme a me.
• Punto 2: Dire a mamma e papà che sto con Aominecchi.
• Punto 3: Convincere Aominecchi a venire a conoscere mamma e papà (perché sicuramente non vorranno aspettare il matrimonio).
• Punto 4: Convincerlo anche a vestirsi con uno smoking (dopotutto è il testimone).
• Punto 5: Trovare un modo per farmi perdonare da Aominecchi.
• Punto 6: Chiedergli di sposarmi.
Bene. Perfetto.
Si accascia sulla scrivania fino a sbattere la fronte sul ripiano.

È un uomo morto.
[ATTENZIONE: questa storia contiene un altissimo dosaggio di fluff (sul serio, una quantità spudorata di fluff) con una ricca farcitura di cliché [cit.]. Lettore avvisato...]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Daiki Aomine, Ryouta Kise
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell'autrice

Salve a tutti! ^^
Vi confesso che sono un po' triste, perché questo è proprio l'epilogo, l'ultimissimo capitolo della storia, e un po' mi mancheranno gli aggiornamenti settimanali.

Volete sapere un segreto? No? Vabbé, io ve lo dico lo stesso: questa è stata in assoluto la prima long-fic che ho pubblicato a scadenza regolare fino alla fine. Un bel traguardo, no? *no, non proprio*

Ok, la smetto di fare la sentimentale.
Tra un po'.

So che sembra banale, ma ci tengo davvero a ringraziare tutti voi che mi avete seguito in questo percorso: chi ha inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate, chi l'ha letta in silenzio e ovviamente Irisetta, MysticFan, Ninicatcake, moka_chan2003 e sunrise92 che l'hanno recensita. Grazie a tutti, di cuore <3

Buona lettura a tutti! ^_^


Epilogo
Quel punto che Kise non voleva davvero scrivere… oppure sì?

 Il matrimonio di Kaede è stato assolutamente perfetto: la cerimonia, il luogo del ricevimento, il pranzo… perfino il tempo si è mantenuto ottimo.
 Ok, forse oggi non fa molto caldo, – anzi, diciamo pure che è sul fresco andante – ma in ogni caso non c’è vento né pioggia; il che, a conti fatti, è il massimo che si possa chiedere a un sabato di metà settembre.
 Kise sorride sereno, guardando Aomine ballare un impacciatissimo valzer con sua madre mentre Kaede volteggia leggiadra guidata dal papà, e quando la canzone finisce è a quest’ultimi che si avvicina.
 «Permette questo ballo, milady?» Le chiede con un sorrisetto strafottente, e Kaede ridacchia divertita, facendogli un buffo inchino per poi prendere la mano che le sta porgendo.
 Il nuovo brano parte subito, e loro con esso.
 Si muovono bene, insieme. Sono aggraziati ed eleganti, scivolano sul pavimento lucido così come nell’aria le note di quella canzone un po’ troppo melensa, per i loro gusti, ma in fondo a nessuno dei due importa poi granché.
 «Senti,» inizia Kise al terzo giro di pista «io volevo ringraziarti… per Aomine.» Kaede fa per parlare, ma lui scuote la testa e sorride. «Aspetta, fammi finire.» Sussurra, e al suo cenno di assenso riprende a parlare. «Ecco, se tu non l’avessi costretto a farti da testimone, io… io non so se avrei avuto il coraggio di… invitarlo al matrimonio… o almeno di presentarlo a mamma e papà. E visto che invece è andato tutto bene… insomma… bhé, grazie. Davvero.» Conclude, impacciato e commosso – pessima combinazione per la sua già non eccezionale eloquenza.
 Perché, anche se tutta quella storia del matrimonio di Kaede è stata per lui fonte di continuo stress, negli ultimi mesi, è anche vero che adesso che sono “fidanzati in casa” lui e Aomine sono più uniti che mai.
E – suo malgrado – deve ammettere che ha raggiunto questa nuova felicità grazie soprattutto alla “stregaccia dispettosa” che adesso gli sorride teneramente, stretta tra le sue braccia.
 «Quando vuoi, fratellino.» Mormora Kaede, dandogli un buffetto affettuoso sulla guancia prima di appoggiare la testa sul suo petto e lasciarsi cullare dalla musica.
 Kise sorride e, sempre sorridendo, continua a ballare con la sua sorellina fino a che Tanaka non viene a riprendersela.
 «Posso rubarti la dama?» Gli chiede, gli occhi già fissi in quelli della sua sposa.
 Lui scioglie l’abbraccio e fa un passo indietro.
 «È tutta tua.» Concede con un sorriso.
 Poi volta loro le spalle e va a cercare Aomine.
 Aomine che è la sua costante, la sua ancora. È il traguardo che fin da ragazzino ha sempre voluto raggiungere, che lo ha spinto a dare il meglio di sé per poter essere alla sua altezza… e adesso, dopo tanti anni passati a correre dietro alla sua schiena, Kise finalmente non solo può toccarla, ma addirittura abbracciarla.
 Perché forse Kise non è stato molto corretto, ma quando si è reso conto che non c’erano speranze, per lui, di raggiungere Aomine nel basket ha anche capito che non gli importava. E ha cambiato il terreno di gioco.
 Vede la sommità di una testa bruna sbucare oltre una siepe, e allora sorride e la raggiunge.
 «Ecco dove ti eri nascosto.» Lo prende in giro, sedendosi sul muretto accanto a lui.
 Aomine gli sorride colpevole e «Lo confesso, sto scappando da tua madre.» ammette. «Ora si è messa in testa che vuole insegnarmi a ballare, ci credi?»
 Kise ride di gusto, perché la mamma ha insegnato a ballare a tutti loro – a lui, a Kaede e a Saori – e l’idea che adesso voglia fare lo stesso anche con quel burbero del suo ragazzo in qualche modo gli scalda il cuore.
 Aomine borbotta qualcosa fingendosi offeso, ma quando Kise gli appoggia la testa sulla spalla sorride e gli circonda la vita con un braccio.
 Kise respira a fondo e si gode quel tepore, la mente invasa da mille e più pensieri. Pensa ad Aomine, ovviamente. Pensa a tutto quello che ha passato per conquistarlo e a quanto sta bene adesso che lui è al suo fianco. Pensa che, nonostante tutti gli errori, e i sacrifici, e le lacrime versate… nonostante tutto, seppure tornasse indietro cento e cento volte, lui farebbe sempre le stesse scelte, perché è grazie a quelle scelte che adesso si trova qui, stretto all’uomo che ama e circondato dall’affetto della sua famiglia.
E poi pensa che non vuole più lasciarlo andare.
 «Senti…» mormora Aomine all’improvviso «è un po’ che ci penso… questa storia del matrimonio mi ha fatto riflettere. E se anche noi… ecco, se anche noi passassimo al… livello successivo? Magari non subito, certo, però…»
Non è possibile…
 «Non mi stai chiedendo di sposarti, vero?» Lo interrompe Kise, incredulo per quella coincidenza tanto assurda.
 Aomine distoglie lo sguardo, imbarazzato.
 «E anche se fosse?» Borbotta, strappandogli un sorriso intenerito.
 «Bhé, se fosse… non potresti farlo,» sussurra allora «perché voglio chiedertelo io.» Conclude con lo stesso tono, imbarazzato a morte perché – che diamine – un conto è pensarle, certe cose… ma ad alta voce fanno tutto un altro effetto.
 Aomine si volta verso di lui a occhi sgranati per la sorpresa, ma poi si distende in un sorriso radioso e gli stringe dolcemente una mano.
 «E allora cosa aspetti?» Lo provoca, con quel modo così adorabilmente arrogante che è soltanto suo, e che Kise non cambierebbe per tutto l’oro del mondo.
 Sorride anche lui e intreccia le loro dita.
 «Mi vuoi sposare, Aominecchi?» Mormora sulle sue labbra.
 Lui sogghigna e si sporge appena, fino ad annullare la distanza con un bacio leggero e dolcissimo.
 «Sì.»
Un bacio che ha il sapore di una promessa.


   
 
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