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Autore: Sy_92    13/05/2016    1 recensioni
Lei è Natalie Ryan e lavora per il Gossip Magazine, giornale tornato in voga dopo un periodo nero.
A lei non importa dell'amore, ma ciò che vuole e che cerca è solo il puro divertimento.
Lui è James Carter un ragazzo dalle mille sfaccettature che ama solo divertirsi e vivere la vita giorno per giorno.
Cosa succederà quando i due si incontreranno?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 9



Natalie si svegliò per colpa di un raggio di sole che arrivava ai suoi occhi.

Infastidita si girò all'altra parte, brontolando qualcosa di incomprensibile, ma subito sentì che era occupata da qualcuno.
Aprì lentamente gli occhi e solo quando mise a fuoco vide un ragazzo, o meglio vide James.
Fece mente locale ma non riuscì a ricordare come mai nel suo letto vi era James.
Si mise a sedere, facendo attenzione a non svegliarlo.
Il suo vestito era gettato ai piedi del letto, e lei si ritrovava solo con l'intimo addosso.
Si guardò attorno notando che non era la sua stanza.
Poi le tornò alla mente il matrimonio, la villa, l'alcol della sera prima e James.
Non poteva davvero aver fatto ciò che credeva.
Prima si sarebbe allontanata da li, prima avrebbe evitato commenti imbarazzanti.
Sgusciò dal letto lentamente, posando un piede sulla morbida moquette e poi vi posò l'altro pronta per alzarsi.
Prima di riuscirci venne afferrata per il polso, ricascando seduta nel letto.
«Dove scappi?» sogghignò lui ancora tenendo gli occhi chiusi.
La ragazza si coprì con il lenzuolo come meglio poteva, senza voltarsi a guardarlo.
«Abbiamo fatto sesso?» domandò la ragazza tutto d'un fiato, sentendosi imbarazzata.
Tanto valeva chiederlo da subito.
«Buongiorno anche a te Natalie» Lui lasciò il suo polso e scese dal letto.
Quando lo sentì accanto a lei, alzò lo sguardo su lui.
Indossava solamente dei boxer neri aderenti che davano poco spazio all'immaginazione.
Il dorso nudo mostrava solo ciò che già immaginava, ovvero pettorali e addominali ben definiti. Le spalle erano larghe con braccia muscolose, così come le gambe. 
Tutto in lui era ben proporzionato.
Abbassò lo sguardo a terra.
«No, ma hai quasi tentato di stuprarmi» le sussurrò lui con voce roca all'orecchio, una volta avvicinato a lei.
Natalie sentiva le guance prendere fuoco. Non osava guardarlo.
Lo sentì sedersi accanto.
«Non ricordi nulla?» le chiese sempre con un sorriso malizioso.
Lei scosse la testa per rispondere.
Solo quando lui si lasciò andare a una risata, Natalie si decise a guardarlo nuovamente.
Il loro sguardi si incrociarono per pochi secondi.
Rimasero in silenzio sino a quando il brontolio della pancia di lei si fece sentire.
Il ragazzo le lasciò la sua stanza per permetterle di prepararsi e andadò in quella del suo amico, che si trovava due stanze vicino alla sua.
Quando Natalie rimase sola controllò il suo cellulare e aprì il messaggio.
Era di Sophie.
'Chiamami appena puoi'
Compose il suo numero preoccupata che fosse successo qualcosa e al terzo squillo lei rispose.
«Sophie tutto bene?» le domandò come sentì il 'pronto' dell'amica.
«Buongiorno anche a te Nat»Sophie pareva euforica.
«Voglio sapere ogni cosa!» Nonostante non potesse vederla, immaginava comunque il sorriso in quel momento di Sophie.
«Ieri vi ho visti avviarvi nella camera di James, è bravo almeno?» proseguì.
Lei si era preoccupata che fosse successo qualcosa mentre l'amica era curiosa come sempre, ecco il perché di quel messaggio.
Natalie rise e le raccontò solo della mattina, non ricordando bene cosa fosse successo in camera la sera precedente.
Dopo un quarto d'ora di chicchere Natalie riagganciò e andò a buttarsi sotto la doccia, era proprio ciò che le serviva.
Chiuse gli occhi sotto il getto dell'acqua calda.

Lui era li davanti a lei e pareva aspettarsi una risposta.
Continuava a fissarlo e pensare quanto fosse bello.
«E' vero ciò che si dice su te?» le chiese all'improvviso.
«Dipende. Che si dice su me?» domandò lui a sua volta.
«Che sei un gigolò» disse lei buttandosi a sedere sul letto.
Venne imitata da lui. Si avvicinò al suo viso tanto che poteva sentire il suo caldo respiro.
«E anche se fosse?» Lui la guardò dritto negli occhi. Lo sguardo profondo.
Fu lei la prima ad accorciare la distanza tra i loro visi, facendo sfiorare le loro labbra e dando inizio a un bacio poco casto.

Natalie riaprì gli occhi imprecando, per non ricordare cosa potesse essere successo dopo.
Quella giornata non stava proprio iniziando bene.
Uscì dalla doccia e si avvolse l'asciugamano attorno al corpo.
Aprì la porta per tornare alla camera e si trovò faccia a faccia con James, che teneva una mano alzata pronto a bussare sulla porta.
Si spaventò. Non aveva nemmeno sentito la porta della camera aprirsi, talmente era stata assorta dai suoi pensieri.
Indossava una polo bianca e dei jeans scuri al ginocchio.
«Non sei ancora pronta?» Lui sbuffò guardandosi l'orologio.
In quel momento Natalie realizzò di avere solo l'abito lungo della cerimonia.
Superò il ragazzo che ancora stava sulla soglia della porta, per andare a prendere il suo vestito.
Quando si ricordò che il giorno prima era arrivata li vestita normalmente, guardò James.
«Mi servirebbe un favore» 
Lui stava con le mani in tasca a osservarla. Alzò un sopracciglio e un sorriso malizioso si fece nuovamente largo nel suo viso.
«Ho bisogno dei miei vestiti, son rimasti nella stanza dove ieri ci siamo preparate..e così non posso uscire» si affrettò a dire prima che James potesse rispondere con qualche battuta.
Lui sorrise e si diresse alla porta.
«Mi devi una cena Natalie Ryan» le disse poco prima di chiudersi la porta alle spalle.
Ci mancava solo una cena con lui adesso, e lei che non vedeva l'ora di tornarsene a casa per non rivedere più James e dimenticare i loro momenti imbarazzanti.
In poco tempo James fu di ritorno con il cambio di Natalie, che una volta riavuti i suoi abiti si chiuse in bagno per cambiarsi.
Decisero di fare colazione nella villa. Nella sinistra della sala ristorante vi era un buffet adibito per le colazioni, con marmellate, crema di nocciola, delle fette biscottate, i croissant, i cerali e vi erano anche i succhi di frutta, l'acqua calda con delle bustine di té, il latte e il caffè.
Natalie prese due croissant al cioccolato e un caffè, mentre James si riempì una tazza di latte e cereali.
Raggiunsero il primo tavolino libero che videro. La sala non era tanto piena.
Quando Natalie diede il secondo morso al cornetto vide James guardare in una direzione, qualche tavolo affianco a loro. Seguì il suo sguardo e vide sua madre.
James si avvicinò a Natalie per posargli un dolce bacio sulla guancia.
«Crede che stiamo insieme, ricordi?» le sussurrò all'orecchio approfittando della situazione.  
Quando notò che la ragazza rimase perplessa le ricordò la scena della notte precedente.
«Tu cosa? Sei matto?». Quel ragazzo iniziava a irritarla, ma come gli era mai potuto saltare in mente una cosa simile?
Al loro tavolo si avvicinò Robert prima che i due potessero continuare la loro conversazione, domandando loro se le avrebbe fatto piacere far colazione tutti insieme.
Il primo a rispondere fu proprio James. «Certamente, vero amore?» le sorrise.
Natalie si limitò ad annuire.
Ora lo odiava ne era certa!





N.A Mi scuso per il ritardo di questo capitolo.
Il fatto che non venga descritta la sera precedente su ciò che sia successo si capirà prossimamente! ;)
Spero che vi piaccia lo stesso.
Al prossimo capitolo.
xoxo
   
 
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