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Autore: Justice Gundam    14/05/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 23 - Tensione alta alla centrale
 
Il quartiere Peridoto non era molto diverso dalla pessima impressione che Vera, Max e i loro compagni di viaggio si erano fatti quando vi erano arrivati. Ancora una volta, li circondava il triste paesaggio degli edifici fatiscenti, delle fabbriche abbandonate, e soprattutto, quello ancora più emblematico dei rifugiati che usavano quei luoghi come rifugio, in modo da avere almeno un tetto sopra la testa e non essere esposti alle piogge acide e ai venti gelidi che flagellavano Reborn City.
 
Quel giorno, poi, sembrava che lo smog fosse ancora più denso ed insopportabile del solito... o magari erano Vera e i suoi compagni che non lo sopportavano bene, cresciuti com'erano in un luogo limpido ed incontaminato come Hoenn. Fatto sta che i ragazzi di Hoenn erano stati costretti a mettersi delle maschere bianche sulla bocca, per cercare almeno di smorzare gli effetti dei gas nocivi che ancora aleggiavano nell'aria. Il gruppo stava camminando lungo i binari di una strada ferrata, sorprendentemente ben tenuti malgrado il fatto che probabilmente erano anni che non passava un treno. Non presentavano traccia di usura o di ruggine, e davano l'impressione di poter essere riutilizzati in qualsiasi momento.
 
Un gruppetto di allenatori della resistenza si stava in quel momento avvicinando ad alcuni degli edifici più alti del quartiere Peridoto, evitando il centro abitato in modo da non darsi troppa visibilità. I ragazzi, inizialmente partiti come un gruppo unico, si erano divisi in alcuni gruppetti più piccoli, in modo da potersi infiltrare nella base operativa del Team Meteora con maggiore facilità... e Vera faceva parte del gruppo guidato da Amaria, quello che avrebbe dovuto sferrare l'attacco più diretto ed importante. Avrebbero dovuto raggiungere le sale più interne della centrale, e mettere fuori gioco i capi del Team Meteora, con l'avvertenza di non impegnarsi in battaglia con Lord Solaris se non fosse stato strettamente necessario. Con loro c'erano Max, Ortilla, Vittoria e Fern, a cui Amaria stava dando le ultime direttive, giusto per essere sicura che al momento giusto sarebbe andato tutto liscio.
 
"Mi rendo conto che nessun piano sopravvive all'incontro con il nemico, e che molto probabilmente ci troveremo a che fare con qualcosa per cui non siamo preparati..." stava dicendo in quel momento la giovane donna. "Ma ricordatevi, adesso come adesso, nessuno di voi è in grado di affrontare il capo del Team Meteora. Il nostro scopo è scoprire come fanno a riversare sostanze tossiche nel Lago Azzurro e impedire che continuino."
 
"Certo, lo sappiamo." disse Max, dando un'occhiata in lontananza al più grande specchio d'acqua di Reborn City. Definirlo specchio d'acqua era una bella forzatura, bisognava dirlo... già da quella distanza si vedeva che l'acqua era lurida ed inquinata, ricoperta di fanghi velenosi e mucillagini disgustose. Al ragazzino con gli occhiali sembrava quasi di sentire l'odore disgustoso che il Lago Azzurro emanava... "Ma come avete detto al rifugio, potrebbe trattarsi di un'altra macchina PULSE, come quella che abbiamo visto usare a Taka nella Foresta Malachite... non mi attira molto l'idea di affrontarne una, dopo quello che Vera mi ha raccontato..."
 
"Non è stata una bella esperienza, questo è certo..." affermò Vera, ricordando con un brivido il momento in cui il Tangrowth usato per dare energia alla macchina a cui Taka faceva la guardia si era trasformato in una mostruosità. Chissà cosa potevano aspettarsi da un'altra macchina di questo tipo... "Ma comunque, preoccupiamoci dei problemi nell'ordine in cui si presentano. La prima cosa da fare è introdursi nella centrale elettrica... e questo non sarà uno scherzo. Il Team Meteora avrà posto delle guardie ovunque, nel perimetro del loro covo..."
 
"Bah. Non crederete certo che quattro buffoni come quelli possano darmi fastidio, vero?" disse Fern con il suo tono altezzoso. "Le reclute non sono un problema, e lo sapete anche voi."
 
"Non darti tante arie, Fern. Lo sai anche tu che il Team Meteora non è composto solamente da reclute... non mi stupirebbe se avessero mandato in campo anche qualche Dama o Cavaliere... o addirittura qualche Asso." affermò Vittoria, resa ancora più guardinga dalla brutta esperienza che aveva fatto alla Fabbrica Abbandonata. "E' per questo che abbiamo dovuto portarci dietro i nostri Pokemon più forti. E ricordatevi che molto probabilmente c'è anche quel Lord Solaris... e sicuramente c'è il loro scienziato più brillante, Zel. Dobbiamo agire con estrema attenzione."
 
"Comunque, ho già un'idea per intrufolarci là dentro." disse Amaria con un sorriso sicuro. Indicò l'edificio della centrale idroelettrica, e in particolare, il tetto che si ergeva per almeno una dozzina di metri sopra le case di Reborn City. "La prima cosa da fare, sarà raggiungere il soffitto della centrale abbandonata. Sicuramente non si aspetteranno che gli intrusi arrivino da lì."
 
"Non me lo aspetterei nemmeno io." affermò Ortilla dopo un attimo di esitazione. Lei ed Alty stavano guardando nella stessa direzione di Amaria, ma non erano ben sicure di come sarebbero riusciti tutti loro a fare quello che la loro caposquadra suggeriva. "Ma... quel tetto è un po' alto. Come faremo ad arrivare fin lassù?"
 
"Non credo che il Team Meteora abbia lasciato ascensori funzionanti." disse Vittoria. A quel punto, i ragazzi si erano avvicinati al recinto che delimitava il terreno della vecchia centrale idroelettrica, e si stavano intrufolando al suo interno tramite uno squarcio che avevano trovato nella rete. "A meno che tu non stia ipotizzando di farci trasportare lassù dai nostri Pokemon Volanti..." 
 
"Ma non credo sia una buona idea. Arriverebbero lassù esausti... anzi, forse non riuscirebbero a trasportarci fin lassù." disse Vera, dando un'occhiata più attenta all'edificio. Doveva essere alto almeno una quindicina di metri, e non avevano la più pallida idea di cosa li attendeva là sopra... non potevano permettersi di far stancare i loro Pokemon prima del tempo.
 
"Non sarà un problema. Ho tutto sotto controllo." disse Amaria con espressione sicura... un atteggiamento che contrastava con la depressione che traspariva dalle pagine del suo diario, quando Julia gliel'aveva letto durante la loro visita alla scuola allenatori di Onice. La giovane donna dai capelli verdini cercò una Pokeball nella sua cintura e la aprì, facendo uscire il suo maestoso Lapras, che atterrò elegantemente sul tappeto di erba ingiallita e rinsecchita che ricopriva i dintorni della centrale. 
 
"Lapras, lapras!" esclamò il grazioso Pokemon simile ad una testuggine marina. Allungò il collo verso Amaria e cominciò ad accoccolarsi su di lei, mentre la giovane rispondeva accarezzandolo gentilmente sulla testa e grattandolo dietro un orecchio. 
 
"Sono contenta anch'io di vederti, Libertà!" disse Amaria, rivelando il nome che aveva dato alla sua Pokemon più forte. "Ascolta... avremmo bisogno di una mano per raggiungere il tetto della centrale elettrica. Non è che potresti darci una mano a salire là sopra per sorprendere il Team Meteora?"
 
"Libertà? Chi è che chiama il suo Pokemon in questo modo?" chiese Fern con una smorfia beffarda, rivolto a Vittoria ed Ortilla. Entrambe le ragazze gettarono all'antipatico bulletto dai capelli verdi un'occhiata quasi minacciosa, per dirgli che non gli venisse in mente di fare qualcun altra delle sue battute.
 
Il Lapras di nome Libertà annuì energicamente, emettendo il suo verso melodioso... e poi, dopo aver preso la mira, scegliò un attacco Geloraggio, aprendo la bocca e scagliando da essa un raggio di luce bianco-azzurrina che colpì il terreno alla base dell'edificio. Immediatamente, dei cristalli di ghiaccio si formarono nel punto in cui il Geloraggio aveva colpito... e una nube di vapore bianco avvolse ciò che si stava materializzando, costringendo tutti a fare un passo indietro per evitare di esserne travolti! Con stupore, Max osservò i cristalli di ghiaccio cambiare forma e crescere, formando una sorta di rampa di scale che si inerpicava sul lato della centrale elettrica abbandonata... e nel giro di meno di un minuto, una vera e propria scalinata si era formata sotto gli occhi dei ragazzi, in modo da portarli fino al tetto!
 
"Ed ecco a voi... la scalinata di ghiaccio, la specialità di Libertà il Lapras!" esclamò Amaria, sorridendo quasi da un orecchio all'altro mentre mostrava con orgoglio il risultato della mossa del suo Lapras usata in una maniera così fantasiosa. "Meglio che la sfruttiate adesso, in ogni caso. Il ghiaccio non durerà molto prima di sciogliersi. Comunque, non più di due alla volta."
 
"Lapras!" esclamò Libertà, usando una delle sue pinne per fare un ampio ed elegante gesto di cortesia nei confronti del gruppo di amici. Fern scosse la testa incredulo, ma non ebbe certo da protestare per la possibilità che gli veniva data di dar per primo l'assalto al Team Meteora. 
 
"Heh... un sistema abbastanza ridicolo, se posso dirla tutta... ma l'importante è che sia efficace!" affermò Fern. "Ci vediamo di sopra, schiappe!"
 
"Hey, Fern! Aspetta un momento..." cercò di richiamarlo Vittoria, senza successo. Fern era già arrivato quasi al secondo piano, e non mostrava segno di rallentare... e la giovane esperta di aikido scosse la testae tirò un sospiro rabbioso. "Giuro, un giorno di questi Fern si farà ammazzare... o ci farà ammazzare tutti quanti!"
 
"Beh, per adesso, vediamo di fare in modo che non succeda..." disse Max, attendendo che Fern fosse arrivato in cima prima di iniziare a salire la gradinata, accompagnato da Vera. "Grazie dell'aiuto, Amaria! Questo ci risparmia un bel po' di fatica!"   
 
"Nessun problema, Max. Rendermi utile mi fa sentire soddisfatta." disse Amaria. "Vi raggiungerò tra poco, intanto salite. Non preoccupatevi, finchè non vi avrò raggiunti, non credo proprio che i capi del Team Meteora si faranno vedere."
 
"Okay, Amaria. Buona fortuna." affermò Vera, cominciando a salire le scale di ghiaccio assieme al fratello minore. Strinse leggermente la mano a Max, in modo da fargli un po' di coraggio. La prova che si apprestavano ad affrontare sarebbe stata molto probabilmente la più ardua che avevano affrontato a Reborn da quando erano arrivati... e il peggio doveva ancora venire!
 
 
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Da un'altra parte del quartiere Peridoto, qualcun altro stava stabilendo un perimetro attorno alla zona industriale, in modo da intercettare i rinforzi del Team Meteora nel caso fossero arrivati. La Banda Idro e la Banda Magma, pur tenendosi a ragionevole distanza gli uni dagli altri, stavano collaborando per ostacolare l'organizzazione criminale che teneva Reborn City sotto scacco, creando una sorta di barriera attorno alla zona delle operazioni. Per quanto nessuno di loro pensasse di essere all'altezza di un comandante del Team Meteora, sicuramente potevano rallentare e respingere le reclute, semplificando molto le cose ai due gruppi d'assalto.
 
"Okay, ragazzi... cercate di riempire tutti gli spazi rimasti vuoti, e non permettete al Team Meteora di trovare dei punti in cui potrebbero infiltrarsi..." stava dicendo in quel momento Massimo, il capo della Banda Magma, mentre supervisionava gli sforzi dei suoi compagni. "Dobbiamo evitare che la resistenza debba preoccuparsi anche dei rinforzi che potrebbero arrivare da altre parti... e non saremo da meno della Banda Idro, giusto?"
 
"Giusto, capo!" esclamarono alcuni dei membri della banda di strada. Sembrava quasi che il pensiero di battere i loro rivali li spronasse a lavorare con maggiore lena per il solo desiderio di mostrarsi più bravi di loro...
 
E lo stesso si poteva dire della Banda Idro, poco più in là. Il capobanda Ivano gettò un'occhiataccia a Massimo e ai suoi uomini, e non appena si rese conto che stavano lavorando meglio di loro, cominciò a spronare la sua banda in modo che raddoppiassero i loro sforzi.
 
"Forza, branco di poltroni! Topi di sentina!" esclamò Ivano, atteggiandosi a pirata. "Non vedete che quelli lì stanno lavorando più di noi? Non lasciamogli la soddisfazione di averci superato! Dobbiamo fare di più! Animo, tutti al lavoro! Quelle barricate, più alte! E tenete d'occhio anche i vicoletti alla vostra destra! Quelli del Team Meteora si presenteranno anche da lì!"
 
"Subito, capo!" esclamarono in coro diversi membri della sua "ciurma". Uomini e Pokemon lavoravano fianco a fianco, tutti i loro sforzi concentrati verso un unico obiettivo - sconfiggere il Team Meteora e dare un futuro migliore a quella terra che aveva già visto troppe sofferenze e tragedie. Un Houndour della Banda Magma stava trascinando con i denti un sacchetto di sabbia, in modo da rafforzare le barricate che venivano erette... e dall'altra parte, un Buizel della Banda Idro usava il suo getto d'acqua per creare delle pozzanghere che ostacolassero eventuali rinforzi dell'organizzazione criminale. I due Pokemon passarono in quel momento l'uno vicino all'altro... e si urtarono per sbaglio, sobbalzando leggermente per la sorpresa e guardandosi a vicenda.
 
Per qualhe istante, Houndour e Buizel non dissero niente... poi, il cane nero alzò una zampa e la tese a Buizel, che sorrise soddisfatto e ricambiò il gesto. I due Pokemon si strinsero la mano in un gesto di amicizia e restarono per un po' a guardarsi negli occhi... poi, ripresero il loro lavoro, sentendosi in qualche modo ritemprati e più convinti.
Forse quello era già un passo avanti per far finire l'inutile rivalità che aveva diviso le due fazioni...
 
 
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Dalla parte opposta della facciata dell'edificio che Vera e i suoi compagni stavano assalendo, un gruppo di reclute del Team Meteora era di guardia, e stavano tenendo d'occhio la strada, all'erta contro ogni possibile minaccia. Assieme a loro c'era un individuo vestito con una strana divisa simile a quella che portavano Astro ed Eclisse, con delle "code" nere simili alla ruota di un pavone sulla schiena. Era sicuramente un membro di rango più alto, che in quel momento stava assicurandosi che tutti fossero al loro posto. Appariva soddisfatto di come stessero andando le cose... almeno finchè un comunicatore appeso alla sua cintura non suonò, attirando la sua attenzione!
 
Rapidamente, il Cavaliere Meteora afferrò il comunicatore e rispose... restando alquanto scioccato quando sentì che dall'altra parte provenivano esclamazioni rabbiose, ruggiti e rumori di battaglia! Fu costretto ad allontanare l'orecchio dal comunicatore per non restare mezzo assordato, e le reclute del Team Meteora, sentendo a loro volta la confusione che proveniva da lì, capirono che c'era qualcosa che non andava!
 
"Ugh... ma che diavolo..." esclamò il Cavaliere Meteora strizzando un occhio per il fastidio. "Sicurezza! Sicurezza, che sta succedendo? Sentiamo dei rumori strani! Vi stanno attaccando?"
 
"Confermiamo che ci stanno... ugh..." rispose la recluta dall'altra parte della comnicazione, prima che la linea cadesse, lasciando soltanto un fastidioso segnale di statico! Il Cavaliere Meteora strinse i denti e scosse l'apparecchio con un gesto di stizza... e stava per ordinare ad alcuni dei suoi uomini di venire con lui a dare una mano alle reclute sul tetto, quando un movimento proveniente dalla strada attirò l'attenzione di una delle reclute.
 
"Comandante, guardi lì! Sta arrivando qualcuno!" esclamò una delle reclute, indicando alcune figure che si muovevano nell'oscurità, avvicinandosi all'ingresso della centrale elettrica abbandonata. Drew e il suo Roserade furono i primi ad arrivare, dirigendosi verso l'ingresso con dei sorrisi e delle facce toste che davano l'impressione che non gliene potesse importare di meno di avere a che fare con l'organizzazione più temuta di Reborn! "Hey! E voi chi siete? Da dove venite? Andatevene via, questo non è posto per un ragazzino come te e il suo Pokemon!"
 
"Davvero?" chiese retoricamente Drew, pettinandosi i capelli con una mano. "In tal caso, beh... mi dispiace dirvi che noi dovremmo parlare con i vostri capi, là dentro."
 
"Rose roserade!" esclamò Roserade, tenendo le braccia incrociate e sorridendo argutamente alle guardie. La sua calma appariva quasi preoccupante... le guardie comprendevano di non avere a che fare con gente che si lasciava impressionare facilmente... e a peggiorare la situazione ci pensarono Julia e Florinia, emergendo dall'oscurità accompagnate da due Pokemon - la sua Cradily per la ragazza con gli occhiali, mentre Julia aveva con sè la sua Zebstrika, la cui criniera crepitava di energia elettrica e illuminava la strada tutt'attorno a sè!
 
"Ugh... siete quei mocciosi della resistenza, vero?" esclamò il Cavaliere Meteora, tenendo in mano una Pokeball. "Il comandante Zel ci aveva avvertito che vi sareste fatti vivi!"
 
"Ma immagino che non vi abbia avvertito che avremmo usato una tattica così accorta, eh?" esclamò la voce di Pietro, che si fece avanti a sua volta accompagnato dal suo Rhydon, che faceva tremare leggermente l'asfalto ad ogni passo! "Beh, che posso dirvi, è un vero peccato... perchè adesso non siete pronti per affrontarci!"
 
Immediatamente dopo, dall'oscurità emersero Cain, accompagnato da un massiccio Garbodor; Hitomi con il suo Sableye; e anche Heather e Shelly, con al loro fianco, rispettivamente, Bagon e Beedrill! Il Team Meteora si trovò improvvisamente ad avere a che fare con un nutrito gruppetto di allenatori esperti, e non avevano il tempo nè la possibilità di attendere rinforzi...
 
"Ugh... capo, qui si mette male! E' un attacco in piena regola!" esclamò una delle reclute, spiazzata davanti a quello schieramento di forze!
 
Il Cavaliere Meteora si ritrovò per alcuni lunghissimi secondi a non sapere cosa dire o cosa fare... ma sapeva che non poteva permettersi errori o mancanze a questo punto, e cercò di gestire la situazione come meglio poteva. Cercando a tentoni, prese il suo comunicatore e cercò di premere un pulsante su di esso, mentre con l'altra mano fece uscire uno dei suoi Pokemon - un minaccioso Tauros! "Non indietreggiate, uomini del Team Meteora! Non possiamo perdere questa posizione!" esclamò. "E in quanto a voi marmocchi... non crederete certo di passarla liscia, vero? Tauros, sistemare quel Roserade con Forza!"
 
"Roserade, prego... usa il tuo attacco Extrasenso." disse Drew con tutta calma. Il gigantesco Pokemon toro prese lo slancio e caricò a testa bassa contro Roserade,ma l'elegante Pokemon floreale eseguì una piroetta e riuscì a schivare l'incornata del bestione, per poi aprire le braccia con un gesto grandioso e scagliò un'ondata di energia mentale che investì in pieno l'avversario nel momento in cui si girava per caricare di nuovo! Il colpo arruffò la corta pelliccia di Tauros e lo mandò a sbattere contro un muro poco più in là, strappandogli un muggito di rabbia e dolore! 
 
"Bel colpo, Drew!" esclamò Pietro, il cui Rhydon stava affrontando un Graveler del Team Meteora. Un tremendo attacco Breccia centrò il macigno vivente in mezzo agli occhi, facendolo cascare a terra come un sacco di riso, mentre il resto dei Pokemon si occupavano degli altri combattenti del Team Meteora! "Continuiamo così! Li stiamo stendendo tutti!"
 
"Non chiedo di meglio! Bagon, attacca con Dragartigli!" esclamò Heather. Il draghetto si lanciò all'attacco con tutta la sua furia, mettendo a segno un poderoso fendente contro un Seviper del Team Meteora e mandandolo a terra!
 
"Beedrill, Danzaspada e poi Forbice X!" esclamò Shelly. La vespa gigante eseguì un rapido volteggio a mezz'aria, tenendo alzati i suoi pungiglioni come se stesse facendo un passo di danza classica... poi si lanciò in picchiata su un Tangela del Team Meteora e colpì con le sue braccia-lance, tracciando una X luminosa in aria... e il Pokemon Liane venne scagliato a terra con un tonfo sordo! Un Growlithe nemico cercò di afferrarla con Rogodenti, ma Beedrill riuscì a sollevarsi in volo appena in tempo! Un attacco Azione da parte di un Watchog del Team Meteora la fece barcollare, tuttavia... e Beedrill cercò di allontanarsi, menando dei fendenti con i suoi affilati pungiglioni!
 
"Attenta, Beedrill! Allontanati da lì!" esclamò Shelly, un attimo prima che una fiammata blu proveniente dalle fauci di Bagon investisse il Watchog avversario e lo scagliasse via! La bambina dai capelli violetti guardò nella direzione da cui era provenuto l'aiuto... e vide Heather e il suo Bagon in piedi l'una accanto all'altro, con la bambina dai capelli fucsia che faceva un ghigno sicuro e un segno dell'okay. Shelly ricambiò il gesto un attimo dopo, e Beedrill emise un ronzio acuto e disse di sì con la testa prima di gettarsi nuovamente all'attacco!
 
Il Tauros nemico mise a segno un potente attacco Forza contro Roserade, che questa volta non era stato abbastanza veloce da sottrarsi all'impeto del Pokemon toro... ma riuscì a rimettersi in sesto appena in tempo e alzò nuovamente la guardia, facendo cenno all'avversario di farsi avanti ancora una volta. Il bestione strisciò lo zoccolo sul terreno e prese lo slancio... ma questa volta, Drew aveva già un piano per tenerlo a bada e metterlo fuori combattimento.
 
"Okay, Roserade. Cerca di distrarlo, almeno per adesso... fai in modo che si stanchi!" affermò il ragazzo dai capelli verdi. Comportandosi un po' come un toreador, Roserade evitò la carica di Tauros con una piroetta laterale, facendo in modo che il bestione gli passasse al fianco senza fargli nulla. Tauros, ancora una volta, si voltò... e questa volta, il suo allenatore decise che non era più il momento di giocare.
 
"Niente più giochetti, Tauros!" esclamò il Cavaliere Meteora. "Eliminalo con Cozzata Zen!"
 
"MOOOOOO!" muggì ferocemente il Pokemon toro, abbassando la testa e caricando di nuovo. Questa volta, però, un'aura rosata si accese attorno alla testa del Pokemon toro, formando una sorta di casco di energia e trasformando Tauros in una sorta di ariete da sfondamento vivente! Con un altro muggito terrificante, Tauros si lanciò all'attacco e puntò a tutta velocità contro il Roserade di Drew... ma quest'ultimo evitò l'attacco all'ultimo momento con un'abile acrobazia, volteggiando oltre il muscoloso corpo del Pokemon toro e preparandosi ad atterrare dietro di lui...
 
"Perfetto! Adesso, Roserade!" esclamò Drew. "Attacca con Sonnifero!"
 
"Roserade!" esclamò il Pokemon Erba/Veleno, aprendo di colpo le braccia e scagliando una cascata di polline dorato che atterrò sul corpo di Tauros e venne rapidamente assorbito dalla pelle! Roserade atterrò in piedi mentre Tauros faceva per voltarsi e proseguire l'assalto... ma questa volta, Drew e Roserade notarono subito che il Pokemon simile ad un toro era più lento e sembrava non essere molto saldo sulle zampe. Il Sonnifero stava già facendo effetto...
 
"Accidenti... avanti, maledizione! Colpisci con quella Cozzata Zen, Tauros!" esclamò il Cavaliere Meteora, tentando in qualche modo di volgere lo scontro a suo favore prima che il suo Pokemon soccombesse agli effetti di Sonnifero. Facendo appello a tutte le sue forze, Tauros si scagliò ancora una volta contro il Roserade di Drew, che lo attese senza fare una mossa e aspettò il momento giusto per sferrare l'attacco decisivo. Drew si concentrò sul POkemon toro che si avvicinava come un treno in corsa... e al momento giusto, diede l'ordine!
 
"Colpisci con Petalodanza, Roserade!" esclamò Drew.
 
"ROSE!" con un'esclamazione acuta, Roserade alzò le braccia e volteggiò su sè stesso come una trottola, scagliando un dirompente vortice di petali rossi e blu che crearono un violento tornado! Tauros era troppo lanciato per potersi difendere o per evitare il colpo... e venne travolto in pieno dall'attacco, che lo percosse con violenza per diversi secondi e lo scaraventò via come se non pesasse nulla, facendo infine atterrare con abbastanza violenza da aprire delle piccole crepe nell'asfalto! Gli occhi di Tauros si trasformarono in spirali, e il massiccio Pokemon toro giacque privo di sensi sul terreno polveroso, mentre tutt'attorno a lui, i Pokemon del Team Meteora perdevano posizioni... e il Sableye di Hitomi metteva a terra un Mr. Mime nemico con un attacco Ombrartigli ben piazzato.
 
"Tutto qui, quello che sapete fare?" disse Hitomi con espressione sarcastica. "Più che meteore, siete stelle cadenti, lasciate che ve lo dica." 
 
"Bravo, Roserade!" esclamò Drew, il cui Pokemon Erba/Veleno eseguì un inchino da perfetto gentleman in segno di ringraziamento. Poi, il ragazzo dai capelli verdi guardò in direzione del tetto dell'edificio, immaginando che in quel momento Vera e i suoi compagni fossero ormai sul punto di penetrare nella base del Team Meteora. "Okay, Vera... noi qui stiamo sistemando il Team Meteora. Tu e Max approfittate di questa occasione per entrare là dentro... e sistemate quei criminali! Contiamo tutti su di voi!"
 
 
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Non c'era comunque bisogno che Drew si raccomandasse troppo. Vera e i suoi compagni avevano colto di sorpresa le guardie che il Team Meteora aveva schierato sul tetto, mettendo fuori combattimento i loro Pokemon e legando gli scagnozzi come tanti salami prima che potessero dare l'allarme. Il Krokorok di Fern aveva appena messo a terra un Pidgeotto del Team Meteora usando il suo attacco Sgranocchio, con il risultato che il Pokemon coccodrillo si era messo in piedi su un gradino e aveva lanciato un vigoroso grido di vittoria, orgoglioso di aver sconfitto così tanti avversari, e sentendsi di colpo più forte e più vigoroso di prima.
 
"Bene. Ottimo lavoro, Krokorok. Non mi hai fatto rimpiangere di averti tenuto in squadra." disse Fern, aggiustandosi gli occhiali con il suo ormai fin troppo noto fare arrogante... e il suo sorrisetto appena accennato si trasformò in un ghigno quasi feroce quando il suo Pokemon Buio/Terra si illuminò, venendo avvolto da un'aura di luce bianca nel giro di pochi secondi, e cominciando ad evolvere! 
 
I compagni di Fern fecero un passo indietro per dare a Krokorok il suo spazio, guardando con un misto di approvazione e timore il Pokemon simile ad un coccodrillo che cambiava rapidamente forma, diventando più possente e muscoloso. Videro il muso e la coda allungarsi, il corpo crescere e la corazza inspessirsi... e quando, pochi istanti dopo, l'evoluzione fu giunta al termine, la nuova forma del Pokemon apparve in un abbagliante lampo!
 
"Krrrrrrookodile!" esclamò il nuovo Pokemon, ergendosi in tutta la sua ragguardevole statura: Krokorok si era trasformato in una sorta di gaviale dalle squame rosse che stava in piedi sulle zampe posteriori, con il dorso attraversato da diverse strisce nere, e il ventre bianco. Il suo muso era molto allungato, con una bocca piena di denti aguzzi e gli occhi piccoli e luccicanti, circondati da una sorta di maschera nera che lo faceva assomigliare ad un gangster. Le braccia erano un po' esili rispetto al corpo, ma terminavano con mani artigliate a tre dita che lo facevano sembrare ancora più formidabile, e le zampe posteriori erano corte ma robuste, e anch'esse dotate di artigli affilati.
 
Fern incrociò le braccia e sghignazzò, guardando con orgoglio il suo Pokemon. "Heheheheee... allora, cosa ne dite? Era solo questione di tempo, dopotutto. Sono o non sono il numero uno del quartiere?" affermò, mentre la forma evoluta di Krokorok guardava il resto dei Pokemon che lo circondavano con un ghigno minaccioso.
 
"Che lui sia il numero uno, ho i miei dubbi... Ma non posso negare che questo Pokemon abbia davvero un aspetto impressionante." disse Max, mentre lui e Vera consultavano i loro rispettivi Pokedex.
 
"Krookodile, il Pokemon Minaccia. Tipo Terra/Buio. Forma evoluta di Krokorok." disse il Pokedex. "Una volta che l'ha presa, non si lascia più sfuggire la preda. Ha delle mandibole in grado di fare a pezzi un'automobile, e degli occhi simili a binocoli, che gli permettono di vedere le cose in lontananza ingrandite. Inoltre, può anche vedere al buio, scatenando così poderosi attacchi a sorpresa."
 
"Un Pokemon che si evolve al momento giusto... hai fatto davvero un ottimo lavoro ad allenarlo, Fern." disse Amaria con un cenno di assenso. "Ma adesso è meglio se ci muoviamo. La sorpresa non sarà dalla nostra parte per molto."
 
"Krook!" esclamò Krookodile, indicando una rampa di scale che, a partire dal tetto, scendevano verso l'interno della centrale. La galleria non aveva certo un aspetto molto gradevole, e chissà quali trucchi aveva preparato per loro il Team Meteora... ma era l'unica via per andare avanti, e comunque avrebbero fatto in modo di essere pronti per quando si sarebbero trovati di fronte i loro nemici. Amaria prese la testa del gruppo, e cominciarono a scendere, entrando nelle viscere dalla centrale elettrica abbandonata...
 
Il gruppo proseguì attraverso corridoi desolati ed uffici abbandonati, nei quali numerose scartoffie e rifiuti erano ancora abbandonati per terra... e con prudenza, facendosi luce con quel po' di elettricità che era rimasta, cominciarono a spingersi verso le sale più interne. Per il momento, non avevano incrociato alcun componente del Team Meteora... il che voleva probabilmente dire che l'organizzazione si era aspettata il loro arrivo e stava tendendo loro un'imboscata!
 
"Tenete gli occhi aperti... ho paura che ci salteranno addosso da un momento all'altro!" affermò Ortilla. Anche se adesso aveva tre Pokemon in squadra, era comunque nervosa e sapeva che non avrebbe potuto cavarsela bene quanto Vera o Max in caso di attacco. Il silenzio che regnava sovrano nella fabbrica abbandonata non rendeva certo la situazione più distesa... ed Alty stava sfruttando quanto più poteva la sua vista acuta per cercare di individuare in tempo qualsiasi cosa potesse essere fuori posto da quelle parti. La maestosa Altaria colse un movimento dietro una colonna di sostegno in cemento armato, e fece un cenno con l'ala per dire che c'era effettivamente un problema!
 
"Altar! Altaria!"
 
"Fermi dove siete!" esclamò improvvisamente una voce maschile... e il gruppo si fermò di colpo, vedendo arrivare due guardie del Team Meteora... due che Vera riconobbe immediatamente da tutte le occasioni in cui si erano incrociati! Entrambi vestivano dell'uniforme tipica di un membro di medio rango dell'organizzazione... e in ogni caso, non c'era bisogno di troppa fantasia per riconoscere Astro ed Eclisse, che si piazzarono sulla strada del gruppo di amici, decisi ad impedire loro di proseguire oltre. "Non vi permetteremo di fare un altro passo in più! Gli ordini di Lord Solaris e del comandante Blake sono... di non lasciar passare nessuno!"
 
"Astro ed Eclisse... ci incontriamo di nuovo, vedo!" esclamò Vera, prendendo una Pokeball. Max, Fern, Vittoria ed Ortilla fecero la stessa cosa, mentre il Krookodile di Fern ed Alty si mettevano in guardia. "Non ce l'abbiamo con voi! Per favore, toglietevi dalla nostra strada... e magari, lasciate il Team Meteora e cercate di trovare un impiego più onesto! Non vorremmo dover combattere... ma se insistete, non esiteremo a farlo!"
 
"Non puoi cambiare il mondo con le belle parole, ragazzina." disse Eclisse con tono amareggiato. "Noi siamo con il Team Meteora perchè è l'unico modo per fare in modo che questo mondo diventi più giusto e più puro. Quindi non credere di poterci convincere a smettere di combattere... anche se ammetto che non mi piacciono le cose che siamo costretti a fare."
 
"Riguarda quel portale che abbiamo scoperto sotto Reborn City, vero? E di quel potere che vi volete impossessare!" esclamò Max. "E quando lo avrete tutto per voi, che cosa farete?"
 
"Non siamo tenuti a rispondervi." tagliò corto Astro. "Se volete abbandonare il campo, avete ancora una possibilità di farlo. Altrimenti, preparatevi a combattere."
 
"Sembra che non ci sia altra possibilità, vero?" osservò freddamente Amaria. "In tal caso... i miei compagni non dovranno perdere troppo tempo. Basterò io a sistemarvi entrambi."
 
"Cosa?" esclamò Eclisse, perdendo la sua aria aggressiva davanti alla sicurezza con cui Amaria si stava ponendo. "Tu... stai dicendo che tu ci affronterai da sola? Non... non crederai certo di farci paura, vero?"
 
"Noi... siamo due agenti d'elite del Team Meteora! Anche se non siamo al livello dei nostri comandanti, non ti conviene sottovalutarci." la avvertì Astro. "Vieni a me, Magmar!"
 
"Electabuzz, conto su di te!" esclamò Eclisse. I due Pokemon ormai tipici di Astro ed Eclise apparirono davanti ad Amaria, che non ebbe altra reazione se non scuotere la testa.
 
"E credete di potermi fermare con quelli?" chiese freddamente. "Vorrà dire che dovrò farvi vedere la differenza che c'è tra me e voi. Vieni a me, Atlante."
 
Con un gesto della mano, Amaria lanciò la sua Pokeball in aria... e da essa, con un bagliore accecante, uscì un Pokemon dall'aspetto maestoso che ricordava non poco una sorta di gigantesco cavalluccio marino: di colore azzurro con la pancia gialla e un ricciolo sulla coda, aveva tre pinne tutte di colore bianco: due sotto la testa, e la più grande sulla schiena con dei prolungamenti azzurri che ricordavano dei coralli. La bocca aveva la forma di un cannone, i suoi occhi erano rossi, e posizionati ai lati della testa, e la testa stessa aveva due degli stessi prolungamenti azzurri, in modo da far sembrare quel Pokemon un'estensione di una barriera corallina. Era di dimensioni notevoli, alto quanto una persona normale o forse anche un po' di più, ma il suo aspetto maestoso lo faceva apparire ancora più grande di quanto non fosse in realtà... e sia Astro che Eclisse rabbrividirono quando si resero conto di trovarsi di fronte ad un Kingdra!
 
"Cos..." mormorò Eclisse. "Maledizione, un Kingdra? Questa non me l'aspettavo... gli attacchi elettrici del mio Electabuzz non avranno un grande effetto su di lui..."
 
"El... Electabuzz..." mormorò il Pokemon Elettro. Teneva la guardia alta e i suoi pugni erano già avvolti di scariche elettriche, ma aveva capito che la situazione non era proprio il massimo per lui... e men che meno per Magmar, che cercava in qualche modo di trovare un punto da cui attaccare il Pokemon Acqua/Drago senza incorrere nei suoi devastanti attacchi...
 
"Un Kingdra... sì, quei due scagnozzi del Team Meteora si trovano davanti un avversario davvero tosto." affermò Max con un lieve sorriso. "Non solo Amaria mi dà l'impressione di essere molto più abile di loro... ma il tipo Acqua/Drago di Kingdra lo rende quasi insensibile agli attacchi Fuoco di Magmar, e anche gli attacchi Elettro di Electabuzz infliggono solo il danno normale."
 
"Direi che il mio piccolo amico Max ha centrato il punto." rispose Amaria con tutta calma, senza mai staccare lo sguardo da Astro ed Eclisse. Magmar ed Electabuzz continuavano a stare a distanza di sicurezza da Kingdra, ma senza dare accenno di volersi ritirare. "Allora, ci lasciate passare, o io ed Atlante dobbiamo farci strada in maniera... un po' più sgradevole?"
 
"King!" esclamò Kingdra, aprendo le pinne in modo da sembrare più grande e temibile. Ma la possibilità che Amaria stava dando ai due agenti del Team Meteora, non era una possibilità che Astro ed Eclisse potevano prendere.
 
Maledicendo la sfortuna che per qualche motivo continuava a farli finire in situazioni come quella, Eclisse strinse i denti e diede un ordine ad Electabuzz. "Tsk... non sai quanto mi piacerebbe non dover combattere... ma devo andare avanti! Electabuzz, attacca Kingdra con Tuonopugno!"
 
"Magmar, usa Stordiraggio su di lui!" esclamò Astro, sperando che almeno questo riuscisse a dare un po' di fastidio al cavalluccio marino gigante. Le mani di Electabuzz si accesero di una sfrigolante scarica elettrica, mentre Magmar si concentrò, piazzò una mano davanti a sè, e scagliò contro Kingdra una sfera di luce multicolore che fluttuò in aria per un secondo prima di sfrecciare verso Kingdra, in modo da confonderlo.
O almeno, questo sarebbe stato il piano. Ma Atlante fu troppo veloce perchè potessero metterlo in pratica.
 
"Atlante. Idrovampata su Magmar." ordinò Amaria... e il cavalluccio marino gigante obbedì con letale precisione, sparando un getto d'acqua bollente dalla sua bocca ad imbuto! Magmar fece appena in tempo ad accorgersi dell'attacco prima di essere centrato in pieno e scagliato con violenza contro una ringhiera dietro di lui! Si sentì un tremendo clangore metallico al momento dell'impatto... e Magmar scivolò a terra con gli occhi trasformati in spirali, lasciandosi dietro la ringhiera deformata dal colpo!
 
Electabuzz ebbe un moto di orrore... ma cercò ugualmente di lanciarsi contro il Kingdra di Amaria, forse sperando in un colpo di fortuna che gli consentisse di superare le difese del Pokemon Acqua/Drago e sferrare un colpo poderoso. Fu un tentativo disperato destinato al fallimento, in ogni caso - Magmar non era ancora scivolato a terra, che Atlante si era già voltato verso Electabuzz e stava caricando un nuovo attacco, sotto forma di una pulsante sfera di energia luminosa, di colore blu-violaceo, che era apparsa nella sua bocca!
 
"Atlante, Dragopulsar!" esclamò Amaria. Il colpo fu rapido, preciso e decisivo: Atlante scagliò la sua sfera di energia contro lo Electabuzz di Eclisse e colpì in pieno il muscoloso Pokemon Elettro, scagliandolo via come se non pesasse nulla! Electabuzz si schiantò contro un muro, lasciando su di esso un'ammaccatura a forma del proprio corpo, e cadde a terra svenuto come Magmar un attimo prima. Astro ed Eclisse non avevano potuto fare nulla se non guardare attoniti la scena - i loro Pokemon erano stati messi fuori causa così, senza alcuna difficoltà! E Vera e il resto dei suoi compagni non erano meno impressionati. Sapevano che Amaria era un'allenatrice di alto livello, ma vederla in azione così... era davvero tutt'altra cosa!
 
"Spero che adesso vi sia chiaro. Non potete vincere contro me ed Atlante." disse Amaria ai due luogotenenti Meteora. "Andate, e vi consiglio caldamente di trovare un altro modo di gudagnarvi da vivere. Non sarà calpestando gli altri che potrete costruirvi un futuro."
 
"Wow... avete visto che potenza?" esclamò una sbalordita Vittoria. "Amaria è... è davvero formidabile!"
 
"Heh. Te ne accorgi solo adesso?" esclamò Fern infastidito. "Di tutti gli allenatori che conosco, soltanto Saphira e Titania potrebbero sconfiggerla in uno scontro di Pokemon."
 
Astro ed Eclisse non potevano fare nulla in quel momento... se non richiamare Electabuzz e Magmar, e darsi ad una fuga precipitosa, non prima però che Astro lanciasse alla ragazza dai capelli verdini uno sguardo minaccioso. Quando i passi di Astro ed Eclisse si persero in lontananza, Amaria tirò un lieve sospiro, e fece cenno ai ragazzi di restarle vicino. 
 
"Altaaaaria..." cinguettò a bassa voce Alty, volendo congratularsi con Amaria per l'abilità dimostrata.
 
"Amaria, è stato... semplicemente incredibile!" affermò Vera. "Sei davvero... una grande allenatrice!"
 
Amaria non rispose subito. Prima si voltò verso Atlante per congratularsi con lui, e il cavalluccio marino gigante, lusingato dalle attenzioni di Amaria, si accoccolò su di lei come un gattino affettuoso per alcuni istanti.
 
"Bravo, Atlante. So che posso sempre contare su di te e su Libertà." disse la giovane donna. Il drago marino cominciò a strusciare la testa sul suo viso in una dimostrazione di affetto che, inquel momento, sembrava dettata da qualcosa di più che semplicemente affetto ed esultazione. C'era qualcosa nel modo di fare di Kingdra che, per qualche motivo, suggeriva che il Pokemon Acqua/Drago stessecercando di sostenere Amaria e consolarla per qualche motivo...
 
"King, kingdra..." disse il Pokemon Acqua/Drago. Anche a Vera dava l'impressione di vedere due vecchi amici che si facevano conforto a vicenda dopo che qualcosa di terribile era accaduto ad uno di loro, e immaginò che fosse collegato a quello che aveva letto nel diario di Amaria...
 
Ma per quanto le sarebbe piaciuto restare ancora un po' e farsi ancora un po' di coccole con il suo Kingdra, Amaria sapeva che non c'era tempo da perdere. "Beh... scusate, ragazzi, mi sono fatta prendere un po' la mano, e... ho finito per dimenticare quasi che c'eravate anche voi! Comunque... meglio andare, adesso! Il Team Meteora non ci metterà molto per rintracciarci..." affermò, anche per scusarsi.
 
"Alla buon ora. Io non vedevo l'ora di mostrare a quel branco di perdenti cosa valgo davvero!" esclamò Fern. "Allora, branco di pappamolle, mi seguite o meno? Quella macchina che inquina il Lago Azzurro non si fermerà da sola!"
 
"Piuttosto morire che essere civile, eh?" esclamò risentita Vittoria, mentre il gruppo proseguiva il suo percorso...
 
 
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Vera, Max e i loro compagni avevano perso la cognizione del tempo man mano che si addentravano sempre di più nella Centrale Idroelettrica. Avevano rinunciato a tenere il conto del tempo che era tracorso... e ancora una volta, il silenzio innaturale aveva avvolto l'edificio, spezzato soltanto da qualche rumore di sottofondo.
 
Tenendo alta la guardia, i ragazzi imboccarono un ampio corridoio che sfociava in una sala più grande... una sala da cui provenivano rumori di macchinari e luci accese. Vittoria fece cenno ai suoi compagni di aspettare e tenersi indietro, immaginando che il Team Meteora non aspettasse che loro.
 
"Okay, ragazzi... sono pronta a scommettere che gli uomini del Team Meteora siano lì dietro quell'ingresso." affermò la giovane esperta di arti marziali. Alty si avvicinò con prudenza, cercando di dare un'occhiata all'interno senza esporsi a sua volta... poi svolazzò nuovamente verso la sua allenatrice e i suoi compagni per fare rapporto.
 
"Altaria!" cinguettò a bassa voce, indicando la grande sala con il becco. Ortilla sorrise lievemente alla sua Pokemon più abile, e la accarezzò sulla testa... poi guardò verso i suoi compagni e disse di sì con un movimento della testa.
 
"Sì, Alty dice che ci sono diversi uomini del Team Meteora." affermò la bambina dai capelli turchini. "Sicuramente è qui che ci attendono i loro capi... e magari anche quel Lord Solaris di cui abbiamo sentito dire. Dobbiamo stare attenti."
 
"A questo punto, non possiamo certo tornare indietro. Potrebbe essere la nostra migliore occasione." disse Vittoria. "E va bene... andiamo, e teniamoci pronti!"
 
Con estrema attenzione, cercando di non esporsi, il gruppo scivolò verso l'ingresso della grande sala... e Vittoria fece cenno ai suoi compagni di aspettare, in modo da dare un'occhiata più attenta alla grande sala. Era davvero un luogo impressionante, dominato da una sorta di enorme cisterna che pompava un disgustoso liquido violaceo in due canali posti ai lati della stanza, che poi scorrevano in due canali di scolo che evidentemente scorrevano verso il Lago Azzurro. Numerosi uomini del Team Meteora, alcuni dei quali indossavano delle uniformi simili a quelle di Astro ed Eclisse, si avvicendevano attorno ad alcuni macchinari, e tra essi, Vittoria riuscì a distinguere un individuo incappucciato dall'aspetto androgino, un uomo in impermeabile beige dai lunghi capelli neri... e, particolare che le fece sgranare per un attimo gli occhi per lo stupore, un giovanotto vestito di azzurro con i capelli bianco-azzurrini spettinati. Era sicura che fosse lui... almeno, da come ne aveva sentito parlare, quello doveva essere Blake...
 
Due scagnozzi del Team Meteora erano pericolosamente vicini all'entrata della sala - non li avevano ancora notati, ma stavano camminando lentamente verso di loro, e sarebbe stato inevitabile che li avrebbero visti, se avessero continuato ad avvicinarsi così. Tuttavia, questo poteva tornare a loro vantaggio... poteva essere il momento migliore per attaccare e mettere quei due fuori combattimento prima che potessero mandare in campo anche un solo Pokemon.
 
Vittoria fece un cenno a Fern... che alzò gli occhi al cielo con fare insofferente, ma non protestò e aprì una Pokeball, dalla quale uscì il suo Nuzleaf. Il Pokemon Erba/Buio atterrò silenziosamente accanto al giovanotto con gli occhiali e fece un cenno con la testa per dire che era pronto... poi si avvicinò all'ingresso della sala e attese qualche istante che le due reclute fossero a tiro...
 
...
 
Ancora un attimo...
 
...
 
ORA!
 
Vittoria e il Nuzleaf di Fern si mossero assieme, come se avessero risposto allo stesso segnale... e con abbastanza rapidità e furtività da cogliere di sorpresa le due guardie, che non poterono fare nulla per difendersi! Con una spettacolare proiezione da aikido, Vittoria afferrò una delle due reclute e la atterrò, facendola cadere a terra di schiena con abbastanza potenza da mozzarle il fiato in gola! Poi, prima che lo scagnozzo del Team Meteora potesse rialzarsi, Vittoria lo colpì con un pugno in pieno viso, mettendolo ko all'istante! Nello stesso momento, il Nuzleaf di Fern si era lanciato all'attacco e aveva preso alle spalle l'altro soldato, colpendolo alla nuca con un preciso colpo di taglio con la mano... e la guardia si afflosciò a terra con un grugnito, restando poi disteso a faccia in giù privo di sensi!
 
Immediatamente, gli altri uomini del Team Meteora saltarono su e si allontanarono dall'ingresso di qualche passo, mentre Vera e i suoi compagni, con i loro Pokemon già al loro fianco, facevano irruzione nella sala! Vittoria aveva già fatto uscire il suo Pignite, mentre Max e Vera erano accompagnati da Swampert e da Wartortle rispettivamente. Amaria aveva al suo fianco Atlante, il suo Kingdra, mentre Ortilla era affiancata sia da Alty che dal Bibarel che si era da poco unito a lei. Tutti assieme, davano veramente l'impressione di un gruppo di avversari formidabili, al punto che anche Zel e Blake fecero un passo indietro. Lord Solaris, invece, si voltò verso gli intrusi, mostrando soltanto un piccolo accenno di sorpresa. Sembrava che non ci fosse nulla in grado di scuotere quell'uomo...
 
"E' la resistenza!" esclamò una recluta. "Sono arrivati fin qui!"
 
"Accidenti... che hanno combinato Astro ed Eclisse? Non dovevano fermarli?" ingiunse un'altra.
 
Vera e il suo Wartortle presero la testa del gruppo, e la bambina castana cominciò ad avvicinarsi alla cisterna, guardando con attenzione. C'era effettivamente qualcosa che non andava, in quel macchinario... e la cosa le venne confermata quando vide che vicino ad esso era stata piazzata una macchina molto simile a quella a cui Taka faceva la guardia nella Foresta Malachite. Sì, non c'era dubbio... era una macchina PULSE, con un Pokemon innocente all'interno che veniva sfruttato per gli scopi del Team Meteora!
 
"Ah! Voi... voi siete... quelli della resistenza, vero?" esclamò Zel, la cui personalità dominante, in quel momento, era evidentemente quella più dolce e gentile. "Ehm... voi... n-non dovreste essere qui, in questo momento..."
 
"Come potete vedere, ci siamo." affermò Max alzando le spalle. Il suo Swampert si piazzò davanti a due uomini del Team Meteora e li squadrò minacciosamente, impedendo loro di avvicinarsi al suo allenatore.
 
"Sapevate già che saremmo venuti, altrimenti non sareste stati così preparati." disse Vera, rifiutando di farsi prendere la mano dalla baldanza. Avevano cominciato bene, questo era vero... ma con il Team Meteora e quel Lord Solaris, non era una buona idea abbassare la guardia. "Siamo qui per mettere fuori causa quella macchina che inquina il lago. E siamo pronti a combattere contro tutti voi per farlo!"
 
"Tsk... e pensi davvero che il Team Meteora possa essere sconfitto da delle mezze cartucce come voi?" esclamò Blake, passando dalla sorpresa iniziale al suo tipico ghigno presuntuoso. Vittoria lo fissò, quasi stentando a credere a quello che sapeva di lui...
 
Solaris sorrise lievemente, rispondendo con monolitica, quasi inquietante sicurezza. "Bisogna ammettere che la vostra perseveranza è lodevole." affermò. "State combattendo per una causa persa, eppure non mollate. Se non altro, la vostra determinazione è ammirevole, per quanto male indirizzata. Avete la più pallida idea di quello che state facendo, bambina?" La domanda era rivolta a Vera, che era di fronte al gruppo e il cui Wartortle, nonostante un po' di nervosismo, si preparava ad affrontare gli uomini del Team Meteora.
 
"Warrrrrtorrrrtle!" esclamò la Pokemon tartaruga. 
 
"Certo che lo sappiamo!" rispose prontamente Vera. "Vi stiamo impedendo di fare ancora del male alla popolazione di Reborn City!"
 
"Voi state ficcando il naso in affari che non vi riguardano." disse Lord Solaris senza scomporsi. "Ma immagino che forse non sappiate le cose come stanno... e adesso ve lo spiegherò per filo e per segno."
 
"Sanno già del PULSE, mio signore." disse Zel. Ancora una volta, la sua voce era cambiata, e adesso aveva la sua personalità femminile e decisa. "Vera Maple ha contribuito alla terminazione del progetto PULSE-Tangrowth." 
 
"Sì, ne sono al corrente." rispose Lord Solaris. "Molto bene, Vera Maple... Bene, immagino che questa macchina PULSE sia un attimo diversa da quella che hai visto l'ultima volta. Il PULSE-Tangrowth non era ancora abbastanza stabile, e ha finito per perdere il controllo al momento meno opportuno. Grazie all'encomiabile lavoro del comandante Zel, il nostro scienziato più abile, siamo riusciti a costruire una macchina PULSE più controllabile, che è sicuramente molto più utile ai nostri scopi."
 
Il leader del Team Meteora premette un pulsante su una console, e uno scomparto nella parte anteriore della macchina PULSE si aprì con un cigolio sinistro, mostrando a Vera e ai suoi compagni uno spettacolo terrificante: all'interno di quella macchina infernale si trovava un enorme Muk, il cui volto era contorto in un'espressione di terrore e sofferenza: era collegato alla macchina tramite dei piccoli tubi che affondavano nel suo corpo semisolido, e sembrava che stessero lentamente risucchiando fango velenoso dal corpo della creatura, ad un ritmo che consentiva giusto a Muk di creare altro materiale tossico per rimpiazzare quello che gli veniva sottratto. Il Pokemon Veleno cercava di liberarsi da quella prigione tecnologica, ma gli stessi congegni che lo tenevano imprigionato là dentro risucchiavano le sue forze, impedendogli di esercitare tutta la sua energia...
 
"Muuuuuuuk... muuuuuuuuk..." gemette il Muk, protendendo penosamente le mani verso l'esterno, come per chiedere un aiuto che nessuno poteva dargli... e mentre Vera e i suoi compagni osservavano con orrore la tortura che veniva riservata a Muk, Solaris continuò a spiegare, freddo ed impassibile. 
 
"Osservate bene, il Muk che è collegato a questa macchina PULSE." disse il comandante del Team Meteora. "Potete vedere la sua sofferenza, vero? La macchina assorbe il materiale tossico che compone il suo corpo e lo usa per velocizzare il processo che inquina il Lago Azzurro. Questo fa parte del grande progetto del Team Meteora per mandare via tutti gli ignoranti da questa città, e avere la possibilità di raggiungere il luogo dove ha avuto origine il continente di Reborn! Per questo scopo, è inevitabile che qualcuno soffra, e questo credo che lo abbiate già sentito dire dai miei fedeli! Tutto quello che noi del Team Meteora facciamo... è affinchè il mondo ritorni al suo giusto stato!"
 
"E' una cosa atroce!" esclamò Vera, in preda alla rabbia e all'orrore. "Come potete dire di stare facendo la cosa giusta, e allo stesso tempo commettere simili atrocità? E perchè ci state dicendo queste cose, in ogni caso?"
 
Solaris sorrise leggermente. "Perchè adesso tu sei distratta." rispose. "Uccidila, Garchomp."
 
Vera sobbalzò quando sentì qualcosa emergere da dietro di lei... e sentì le grida di allarme di suo fratello e dei suoi compagni allorchè un gigantesco Garchomp emerse dal pavimento appena dietro di lei! Il terrificante Pokemon Terra/Drago teneva alzato un braccio, e si apprestava ad abbattere su Vera un colpo letale... 
 
E non c'era nulla che Vera e la sua Wartortle potessero fare per proteggersi...
 
 
------------          
 
 
 
CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: Cliffhanger!
 
Sono contento di essere riuscito a pubblicare questo capitolo con relativo anticipo, rispetto a quando mi ero aspettato. Sfortunatamente, è un periodo un po' difficile per me. E' grazie alla mia passione per la scrittura e per Pokemon che riesco a rilassarmi e a distrarmi dai pensieri tristi, e per questo non ci rinuncerò mai. Quindi... state tranquilli, non abbandonerò questa saga, nè quella di Digimon. Scrivere queste storie è il mio piccolo sogno, che cercherò di realizzare con tutte le mie forze.
 
Vera e i suoi compagni sono in una situazione davvero difficile... e Lord Solaris dà prova della sua spietatezza e di fin dove è pronto a spingersi per raggiungere i suoi scopi. Come faranno i nostri amici ad uscire vincitori da questa che sembra una situazione senza via d'uscita? 
 
A presto, e mi raccomando... recensite! :)         
  
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