Una
ragazza dalla carnagione chiara e dai lunghi capelli corvini strinse a
sè le coperte, nel vano tentativo di trovare riparo dalla
fredda brezza che le scompigliò la disordinata capigliatura.
Il dolce tepore su cui si era piacevolmente accoccolata la sera
precedente fu qualcosa di veramente irrinunciabile, soprattutto quel
freddo mattino. Miroku spalancò le finestre e
battè nervosamente i polpastrelli sui vetri, con la vana
speranza di scuoterla dal suo sonno.
Non che non si fosse abituata ai ritmi frenetici e allo stress
al quale era sottoposta da un paio di mesi a quella parte, ma alzarsi
al mattino era una grande sfida, quasi quanto quella di impedire al
fratello di importunare le studentesse al liceo.
Una gelida brezza le punse il viso e fece fremere il suo corpo, che
già reclamava un pò di calore.
Quando tentò di riaprire gli occhi fu costretta a
richiuderli nell' immediato. Le prime luci del mattino le impedirono di
cogliere la figura di Miroku, che la fissava accigliato da
più di un quarto d'ora.
Lei si aggrappò con le unghie alla stoffa del materasso e
con un mugugnio infastidito, nascose il viso sotto il cuscino,
ignorando deliberatamente le sue imprecazioni.
Il solito rompiscatole, pensò, poco prima di perdere
nuovamente contatto con la realtà.
La sonnolenza iniziò nuovamente a prendere il sopravvento
sui suoi occhi e riuscì a far leva sulla sua persistente
pigrizia. Peccato che il fratello non fosse un tipo
tanto arrendevole.
- Pigrona, vuoi darti una mossa? - disse in tono grave, scuotendola
bruscamente con le braccia.
Kagome, scaltra, liberò una mano da sotto le coperte e gli
afferrò un polso.
- Chiudi quella maledettissima finestra.- mugugnò Kagome con
voce sonnolente. - Non credo sia la fine del mondo prendersi una
piccola pausa per una volta, no?-
Miroku la scrutò a lungo, le braccia stese inermi lungo i
fianchi e lo sguardo risoluto, ma astuto.
Lui riprese possesso della sua cartella e a passi pesanti raggiunse la
soglia della porta, controllando l'orologio da polso.
- Sarai tu a spiegare al professore per quale motivo ti sei assentata
per l'esame.-
Esame. Fu quella la parola che la fece sussultare e la rese nuovamente
vigile.
Spintonò via le coperte e si mise seduta, tenendo il viso
nascosto tra le mani.
I suoi occhi nocciola non si erano ancora abituati alla luce che
filtrava dal fuori e, per questo, li battè
più volte, prima di posarli sul fratello, che la squadrava
di sottecchi.
Era un gran bel ragazzo, uno di quelli che non faticava ad attaccare
bottone con una ragazza, ma che sceglieva costantemente l'approccio
sbagliato.
Miroku, studente modello, prediligeva prettamente le materie
umanistiche, amava guardare le belle ragazze ed era tremendamente
geloso di sua sorella.
Si dimostrava sempre molto presente e protettivo nei suoi confronti.
Quel tipo non mi piace. Quante volte le aveva sussurrato
all'orecchio quella frase, puntando in cagnesco il diretto interessato.
Quanto imbarazzo le aveva creato.
- E-sa.. Esa.. me..- balbettò lei, accorgendosi solo dopo di
averlo trattenuto a lungo senza spiccicare una parola.
Chinò il capo, scostando le ciocche di capelli che le si
erano svicolate sul viso e controllò l'orologio digitale,
posto sul comodino. Segnava esattamente le 07: 40.
Aveva pressapoco 5-6 minuti per prepararsi, posizionarsi sul sedile
posteriore del fratello e aggrapparsi forte, pregando di non essere
spiattellata da qualche parte, lungo il burrascoso tragitto.
Mirroku sbuffò spazientito e, riprendendo possesso della
cartella, spalancò la porta e si apprestò a
varcarne la soglia. Kagome si precipitò dietro di lui e lo
fermò. Quando lei poggiò la mano sulla sua
spalla, lui si volse a guardarla.
- Cosa c'è? - domandò, abbozzando un sorriso
ironico.
- Hai detto esame? C'è un esame stamattina?-
balbettò Kagome, in preda alla disperazione.
- Oggi?- Il giovane si sfiorò il mento, assumendo
un'espressione pensierosa e tremendamente seria.
Annuì poco dopo.
- Un esame?!- urlò la giovane, trattendendo la testa in
fibrillazione tra le mani.
Ricadde sul pavimento: gli occhi sporgenti, la mente vagante tra
operazioni algebriche, teoremi, ricerche storiche svolte nel semestre,
la testa confusa e disorientata.
Ok. E' solo un po' d'ansia. Ci sta, quando tuo fratello ti ha appena
rovinato la giornata e una probabile insufficienza sta per aggiungersi
alla tua pagella, riflettè Kagome.
Miroku le scompigliò amorevolmente i capelli e le
alzò il viso con due dita.- Non mi hai neppure chiesto di
che esame si tratta. Ragionare con te al mattino è una vera
impresa, sai? E comunque, sono sicuro che per quel giorno sarai
preparata a bomba.-
-Q-quel gior-giorno?- ripetè lei, aggrappandosi alla divisa
studentesca di lui.
Fissò con rabbia crescente le labbra di Miroku incurvarsi in
un sorriso ironico, pronto a scoppiare in una fragorosa risata. Con
entrambe le mani afferrò la cartella che il giovane aveva
poggiato sul pavimento e lo colpì ripetutamente.
Miroku inizialmente tentò di proteggersi con le mani, poi
scoppiò a ridere a squarciagola.
- Perdonami, sorellina, ma era troppo buffa la tua
espressione.-
Kagome incrociò le braccia al petto e, tentando di
riacquistare un po' del suo auto-controllo, sospirò e scosse
ripetutamente il capo con aria rassegnata.
- Hai vinto!
Oggi non ho proprio voglia di litigare. -
- E brava la mia sorellina!-
Le fece l'occhiolino e uscì dalla stanza con aria
estremamente soddisfatta e un grosso sorriso stampato sulle
labbra. Credeva realmente di essersela cavata così
facilmente?
Angolo autrice:
In molti mi hanno pregato di continuare Amore Senza Copione.
Vi spiego, in poche parole, il motivo
principale per cui ho ritenuto giusto interromperla:il plagio
è un problema che purtroppo molti di noi hanno subito.
Questa sorte è toccata pure a me, purtroppo. Infatti, i
primi capitoli della mia fanfic sono stati copiati per gran parte e
incollati all'interno di un altra storia. Inutile dire quanto questo mi
abbia innervosita. Adesso che
quel “problema” che la riguardava è
stato risolto ho deciso di rimettermi al lavoro. Premetto
però che riprendere una fanfic dopo tutto questo tempo ' non
è cosa facile '. L'ho interrotta a gennaio ed ora spero solo
di iniziare a scrivere il nuovo capitolo guidata da una buona dose di
ispirazione.XD La scuola però non mi permette degli
aggiornamenti rapidi, come quelli a cui eravate abituati nel periodo
estivo-autunnale. Come ben saprete aprile e maggio sono i mesi
“cruciali” per le interrogazioni e i tempi si
restringono ulteriormente. Non vi prometto quindi un aggiornamento da
qui a pochi giorni, ma vi prometto che farò il possibile per
mettermi al lavoro il prima possibile. Comunque, l'ultimo cappy di
Amore Senza Copione avevo già iniziato a scriverlo a
gennaio, ma c'è un punto in cui purtroppo mi blocco.
E' capitato anche a qualcuno di voi, non è così?
E' frustrante. Non voglio postare un capitolo
deludente, per questo ritengo più giusto aggiornare solo
quando sono contenta del risultato. Con questo volevo solo rincuorarvi
e dirvi che quella ff avrà un seguito. Ho letto tutti i
bellissimi commenti che mi avete lasciato e mi è sembrato
più che giusto darvi delle spiegazioni.
A presto! Baci ^____^